E si', si rimane spesso senza parole di fronte ad una rivelazione.
Molte volte e anche di recente, di fronte alla sofferenza di chi avevo di fronte sono stata accusata di indifferenza, perché sorridevo e non sentivo dolore.
A volte capita di sentir parlare o di vedere alla tv grandi disastri, e coloro che ci sono seduti vicino iniziano a trasportare rabbia e sofferenza e pietà, ma non è la qualità migliore della pietà, è quella legata alla paura, e non serve.
Forse non da subito, ma quando rimango nella mia bellezza, nella mia gioia, chi è intorno se ne accorge e inizia a reagire.
Il come dipende non da me ma dal percorso di chi ho intorno, ma è indubbio che le cose iniziano a girare in maniera differente, e questo già di per sè è un grande risultato.
Dopo tanto lavoro e impegno, cavalcare l'onda "delle emozioni e del peso " che sento dagli altri vanifica i miei sforzi, e quando penso che questo "peso" per quanto degno di compassione e amore, non mi appartiene, posso decidere di non alimentarlo, proprio perché posso scegliere , scegliere, dopo tanto lavoro e determinazione verso me stessa, di porgere la gioia e la luce.
Dopo tanta fatica per comprendere che tutto è energia ed è possibile creare " buona " energia, per me, e di conseguenza per tutti, non posso vanificare il mio percorso, rischiando di perdere tutto, i dubbi arriveranno, durante lo scorrere del tempo, ma la posta in gioco è molto alta.
Quando mi ricordo di questo riprendo forza, ritorna l'equilibrio, e posso essere d'aiuto anche agli altri.
Un bacione....
