Il Wesak

Meditazioni, spunti di riflessione, ...
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Il Wesak

Messaggioda shanti » 27/04/2009, 20:52



La notte del plenilunio nella costellazione del Toro dà la possibilità di
ricevere la benedizione del Buddha che ritorna, quella del Cristo e dei Maestri
di Saggezza che vegliano per guidarne l'evoluzione spirituale. Tutti coloro che
vi prendono parte, anche solo collegandosi col pensiero e con il desiderio di
esserci, ricevono la propria parte di Luce.

La valle del Wesak

La valle del Wesak si trova nell'Himalaya, in una zona impervia fra la catena
del Karakorum e quella del Kun Lun, alle pendici del monte Kailash, uno dei
luoghi più sacri del pianeta

È una valle chiusa a nord-est, da una grande roccia bianca, venata da un
minerale luccicante. Un grande masso squadrato, dell'identico minerale, lungo
circa 4 metri e largo 2, utilizzato da sempre come altare, ne delimita
l'imboccatura. Questa è la valle in cui si svolge il Wesak, un luogo sacro a
cui non si giunge mai per caso, ma soltanto quando si è pronti interiormente.
Una valle sacra in uno dei luoghi più magnetici del pianeta.




Il significato del Wesak

Il Wesak è una festività orientale molto antica; appartiene alla tradizione
buddista, ma la sua grande Benedizione è destinata a tutta l'umanità.

La Tradizione indiana narra che cinquecento anni prima di Cristo, il
principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell'illuminazione divenendo
così un "Buddha", cioè un risvegliato, liberato dalla necessità di
tornare a incarnarsi ancora sulla Terra. Il Buddha, muore nell'anno 483 avanti
Cristo, nel mese di Wesak (maggio), nella notte del plenilunio. Raggiunge la
soglia del Nirvana, il Luogo della grande Liberazione, una volta varcata quella
soglia, sarà libero dal doloroso ciclo della rinascita e della morte, si
troverà immerso nella luce e nella beatitudine eterna.

Mentre sta per varcare quella fatidica soglia, il Buddha si arresta, si
volge all'indietro e guarda il genere umano sul pianeta che ha appena
abbandonato... Vede tutti gli esseri sofferenti, malati, esposti alla violenza
della natura e dei loro stessi simili, e il suo cuore compassionevole prova
pietà. Su quella soglia di beatitudine il Buddha si ferma, non ha il coraggio
di proseguire e così, dinnanzi a tutti i grandi Esseri della Gerarchia pronti
ad accoglierlo, formula il solenne giuramento:

Ogni anno, nel momento esatto in cui si forma il plenilunio nella
Costellazione del Toro, tornerà sulla Terra a portare la Sua benedizione, la
sua mano tesa per aiutare ed incoraggiare l'evoluzione spirituale dell'umanità.

Questo è il senso della festa del Wesak, un rituale che da duemilacinquecento
anni viene celebrato nel mondo buddista.

I Pellegrini che vanno verso l'Himalaya

Migliaia di pellegrini s'incamminano al tempo giusto verso questa valle.
Giungono da Ceylon, dal Tibet, dal Nepal, da luoghi sperduti. Chi sono? Sono
guide spirituali, sono discepoli e Maestri di ogni ordine e grado appartenenti
alle più svariate correnti religiose, filosofiche o esoteriche. Sono Lama,
guru, sadhu, uomini santi che, con la loro parola contribuiscono alla crescita
spirituale di milioni di uomini.

Raggiunto il luogo, si collocano nella posizione che è consona al loro
grado; ciascuno conosce esattamente qual'è il suo posto,
senza prevaricazione
né discussioni.

Pur appartenendo a gruppi etnici radicalmente diversi, a religioni
differenti, tutti i partecipanti sono ben consci dell'importanza della funzione
unificatrice della cerimonia, poiché la radice della conoscenza è unica, come
unica è la divinità. Qui non esistono barriere né pregiudizi di nessun tipo,
tutti lavorano dedicando la vita ad un obiettivo comune: l'evoluzione
spirituale del Genere Umano. Quando il momento del Plenilunio si avvicina,
sull'altare di pietra viene posta una grande coppa di cristallo piena d'acqua.
I pellegrini cantano e pregano nell'attesa del grande Evento che sta per
verificarsi.

(secondo alcune fonti, questa cerimonia non avviene sul piano fisico e
materiale! Sia i partecipanti che i Maestri sono presenti nella
valle con i loro corpi di Luce e un visitatore occasionale della
valle non vedrebbe assolutamente nulla.
Pare non ci sia alcuna testimonianza di un simile assembramento sul
piano fisico nell'area del Kailash in occasione del plenilunio del
Toro; l'unico assembramento che avviene veramente sul piano fisico
nell'area del monte Kailash è in occasione del Saka Dawa, che non
corrisponde però come data con il plenilunio del Toro, né tantomeno
come rituale!
Il fiorire degli iris, durante la cerimonia del Wesak, avviene
ovviamente sul piano eterico! Sull'altopiano del Kailash a 4500
metri di altitudine, in aprile e maggio non cresce un filo d'erba,
le temperature sono polari e le valli sono spazzate dal venti
gelidissimi!
...secondo altre fonti invece pare ci siano veramente pellegrini che
si recano sul luogo col corpo fisico.)


L'arrivo dei Maestri

Quando tutto è pronto, arrivano i Grandi Iniziati della Gerarchia.
Presenziano alla cerimonia nel loro Corpo di Luce, sono anche Loro Maestri
Perfetti. Il Buddha, rimane manifesto nel suo corpo di luce per otto minuti,
poi lentamente com'è venuto, scompare.

I partecipanti rimangono ancora in profondo raccoglimento e meditazione, poi
lentamente si avvicinano alla roccia qui riceveranno dalle mani dei Maestri un
sorso d'acqua attinto dalla coppa di cristallo. L’acqua, che a quelle quote è
così limpida e pura, rappresenta la continuità dell'unione fra Maestri,
discepoli ed esseri umani. Fortemente magnetizzata dall'avvenimento, infonderà
nuova energia e determinazione a ciascuno.

Questa grande benedizione è in effetti una grande opportunità per tutta
l'umanità per fare un grande balzo sulla via dell'evoluzione spirituale.

Il Wesak è il momento in cui si compie il più intenso sforzo spirituale di
tutto l'anno da parte della Gerarchia dei Maestri per avvicinarsi all'umanità,
e nello stesso tempo, è il momento in cui gli esseri umani hanno la massima
possibilità di innalzarsi verso la Gerarchia dei Maestri.

Questo momento segna profondamente la vibrazione dei presenti, è come se un
sigillo di luce venisse impresso nella loro aura, un sigillo che li renderà ben
visibili e riconoscibili da parte dei Maestri. Da quel momento coloro che sono
pronti a fare il passo successivo verranno innalzati e sorretti.

Cambiare

Il Wesak influirà sulla vita di ognuno che vi avrà partecipato, anche chi vi
è giunto "per caso", per il solo fatto di esservi arrivato vedrà
cambiare la propria vita, a volte in maniera impercettibile comincerà a
volgersi verso ideali superiori.

Coloro che prendono parte alla cerimonia, sia quelli che raggiungono la
valle dell'Himalaya, sia coloro che vi si collegano col pensiero e la
meditazione da tutto il resto del mondo, tutti indistintamente,
vengono elevati
spiritualmente.

Attraverso ciascuno di loro, l'energia del Wesak fluisce fra il cielo e la
terra; ogni uomo ed ogni donna presente diventa un canale e ridistribuisce a
sua volta la potente energia di Luce che altrimenti rimarrebbe inutilizzata.

Il Wesak porta un messaggio di Pace, Amore, Unità, al di là di religioni, di
razze, di distanze.




Noi celebreremo il Wesak nella stanza di Michael, come ogni anno.
Ci sarà l'altare con una coppa di cristallo contenente acqua, i fiori che i partecipanti porteranno e i nostri cuori in sintonia. Alla fine della cerimonia, ognuno si avvicnerà all'altare e riceverà l'acqua da bere. Poi prenderà un fiore e lo porterà a casa. Il fiore, nei giorni seguenti spanderà nella casa l'energia e la benedizione della cerimonia.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Il Wesak

Messaggioda shanti » 27/04/2009, 20:53

seconda parte.....

IL WESAK ACQUARIANO

Il VESAK è una Festività Buddista, che viene celebrata ogni anno in occasione del plenilunio di maggio o, a seconda delle tradizioni, in altri giorni ma sempre in maggio, per ricordare la nascita, l'Illuminazione e la morte di Buddha.

A partire del 1919, il Maestro Djwal Kool, detto anche "il Tibetano", comunica in astrale ad Alice Bailey, di celebrare, durante ogni plenilunio del Toro, tale
festività come l'incontro con il Buddha, il Cristo e tutti i Maestri della Grande Fratellanza di Shamballa, e di rendere, con uno spirito caratteristico dell'Età dell'Acquario, tale cerimonia pubblica ed aperta a tutti. In occasione del WESAK Acquariano si riuniscono ormai in tutto il mondo gruppi sempre più numerosi in meditazione e preghiera, gruppi formati da aderenti a tutte le religioni e
percorsi spirituali.


VESAK O WESAK?

Poiché nella lingua tedesca la lettera "V" si pronuncia "F", nella traduzione delle opere inerenti il Vesak, per conservare le caratteristiche sonore della parola la
"V" iniziale è stata trasformata in "W" da cui la grafia Wesak.
Attualmente è prevalentemente consolidato l'uso della grafia Vesak in riferimento alla cerimonia della Tradizione Buddista, dall'etimologia sanscrita Vaisakha e Wesak in riferimento al rituale Acquariano.

VESAK BUDDISTA E WESAK ACQUARIANO

Il VESAK Buddista e il WESAK Acquariano, pur essendo dei rituali differenti, sono uniti dal fatto di riferirsi alla benedizione del Buddha e dall'intento comune di generare Amore e Saggezza in sé stessi e per tutti gli esseri del creato. Al di là di questi aspetti, però, le due cerimonie rimangono decisamente diverse, e come tali vanno comprese e rispettate.

IL WESAK ACQUARIANO SECONDO GLI INSEGNAMENTI DEL MAESTRO DJWHAL KHUL TRASMESSI DA A. BAILEY

Alice Ann Bailey (1880-1949), nata a Manchester in Inghilterra, rappresenta una figura chiave del fermento culturale teosofico. All'età di 15 anni, incontrò fisicamente il Maestro Kuthumi che le spiegò che in questa vita avrebbe potuto, se l'avesse voluto, compiere una missione molto importante. Nel novembre del 1919 fu contattata telepaticamente dal Maestro Djwhal Khul, chiamato anche il Tibetano, il quale le chiese
di partecipare alla stesura di testi di scienza esoterica per aiutare l'umanità a partecipare a una profonda trasformazione della coscienza a livello mondiale che, secondo questo maestro, dovrebbe avvenire tra il ventesimo e il ventunesimo secolo. Dopo un rifiuto iniziale, Alice Bailey lavorò alla sua prima opera intitolata Iniziazione umana e solare. La sua funzione consisteva nello scrivere ciò che il maestro le dettava per via telepatica. Alcune informazioni le otteneva anche grazie al dono della chiaroveggenza.
Continuò questo compito, senza sosta, fino alla sua morte nel 1949.
Alice Bailey fondò la Scuola Arcana, per promuovere gli studi esoterici e la meditazione. Ancora oggi la Scuola Arcana è attiva in numerosi centri, in particolare a Londra, New York e Ginevra.
L'opera di Alice Bailey, contenuta in una ventina di volumi, fu pubblicata al di fuori della Società Teosofica.

Fu il Maestro Djwal Kool che comunicò in astrale ad Alice Bailey, a partire dal 1919, il nuovo significato da dare al Vesak. Accanto a quello tradizionale buddista, nel Wesak della Gerarchia Spirituale, c'è la compresenza del Cristo, del Buddha e di tutti i Maestri della Gerarchia Spirituale che benedicono tutti coloro che si pongono interiormente
in contatto. Queste le parole testuali di Djwal Kool: Cercate di fare del
Wesak una festività universale e riconosciuta, utile a tutti gli uomini di tutte le fedi. E' la festa in cui i due Capi Divini dell'oriente e dell'occidente collaborano ed operano nella più stretta unione... Le energie spirituali in quel momento sono disponibili in modo eccezionale (Esteriorizzazione della Gerarchia,
pag. 590, Ed. Nuova Era)




Il Maestro Djwal Kool, attraverso l'opera di A. Bailey, richiama al massimo sforzo per divulgare la conoscenza del Wesak e la sua celebrazione e a partire dal 1936 invita a diffondere la prima parte della Grande Invocazione per cercare di fermare la marea di odio e di aggressività che stava montando sempre di più. Il Wesak serve alla Fratellanza Bianca come canale di invocazione ed evocazione per poter intervenire in favore delle forze umane che si sono schierate con Essa e, in questo modo, contrastare la diffusione del male e dell'operato della Loggia Nera.
Nel 1940, come ultimo tentativo di fermare l'imminente ripresa della guerra, viene data la seconda parte della Grande Invocazione che faceva appello ai potenti "Signori di Liberazione". Purtroppo il numero di esseri umani che collaborò a questa generazione di pace fu troppo scarso, sia per numero che per forza spirituale, per contrastare l'azione degli operatori del male che riuscirono ad evocare le forze emotive più oscure degli uomini. La situazione era
molto grave dato che, nel 1942 le forze del male erano così vicine al successo che, durante quattro mesi, i membri della Gerarchia Spirituale presero tutte le misure possibili per ritirarsi dal contatto umano, per un periodo indefinito e imprevedibile (A.Bailey:
Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 494, Ed. Nuova Era). Era il periodo in cui la Loggia Nera, tramite Hitler ed altri esponenti nazisti cercava in tutti modi e con diverse spedizioni in diverse aree della terra di raggiungere Shamballa e di impossessarsi del suo immenso potere. Nel 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale, il Maestro Djwal Kool, tramite Alice Bailey, dà chiare indicazioni affinché il Wesak venga celebrato in forma pubblica da quante più persone possibile ogni plenilunio del Toro, affinché la potenza della Gerarchia Spirituale possa diffondersi rapidamente all'umanità.


Nel 1946 il Tibetano indicò che erano necessari ancora 35 anni prima che il Wesak fosse celebrato pubblicamente in occidente (1946 35 = 1981). Infatti il primo Wesak occidentale è stato organizzato a Torino nel 1981 da Antonio Amerio, un uomo semplice che non sapeva nulla di questa profezia (anche perché le opere del Tibetano furono tradotte in italiano solo successivamente, nel 1985.
Questo esempio fu poi seguito da molte altre città europee e statunitensi.

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Il Wesak

Messaggioda shanti » 27/04/2009, 21:46

terza parte.....


- Semplicità, umiltà, purezza di cuore -

Il Wesak porta un grande messaggio di pace ed unità, un messaggio semplice e
sincero, non è una nuova religione poiché appartiene a tutta l'umanità di
ogni fede razza e cultura.

Rappresenta il primo passo verso l'unificazione di tutte le Religioni, ma è
necessario che sia reso comprensibile a tutti.
È importante che si riesca a radunare un certo numero di persone, in qualche
luogo accogliente in vari Paesi, e che queste vengano condotte con
semplicità e dolcezza, a seguire le varie fasi della meditazione che viene proposta.

Inizialmente, il gruppo dovrà essere guidato da persone particolarmente
preparate e ben consapevoli, in seguito, i vari gruppi acquisiranno una
conoscenza sempre maggiore sull'importanza della funzione e saranno in grado
di gestire da soli la cerimonia.
Vi sono alcuni requisiti indispensabili da parte di coloro che un giorno
dovranno gestirlo: è richiesta una grande semplicità d'animo e di parola,
grande amorevolezza e assolutamente, neppure la minima ombra di orgoglio,
competizione o fanatismo.
Si deve avere ben chiaro in mente che siamo gli umili strumenti dei Maestri,
che siamo servitori dell'umanità, che stiamo svolgendo un servizio.

Nel corso della celebrazione tutti i partecipanti diventano strumenti di una
Forza molto grande che li attraversa e si ramifica sulla Terra. Perché
quest'energia arrivi e di distribuisca è necessario l'impegno amorevole e
consapevole di uomini e donne di buona volontà. I Maestri lasciati soli,
senza la nostra collaborazione, non possono fare nulla per aiutarci, e
l'energia di benedizione rimane inutilizzata...





(di Giuditta Dembech)
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Il Wesak

Messaggioda shanti » 07/05/2009, 19:01


PER LA PRIMA VOLTA AL WESAK

IL primo Wesak è una tappa emozionante per ogni individuo. Anche chi apparentemente vi è arrivato per caso, trascinato da un amico, o incuriosito da un annuncio, in effetti si trova nel luogo giusto al momento giusto.


E' bene parteciparvi intelligentemente.......utilizzando l’immaginazione al massimo possibile. Non verrà chiesto nulla di complicato, il rituale è semplicissimo, basterà seguire la meditazione guidata e lasciarsi andare all’emozione della serata. Nel corso della serata,mantenete un
atteggiamento sereno,sentitevi fino nel profondo del cuore presenti alla cerimonia sul sacro monte Kailash. Non importa se non sapete dove è, non importa come lo immaginate, ma immaginate di esserci. Ricordate che lo spirito va dove la mente lo porta.


Basterà collegarsi mentalmente con la valle del Wesak, pensare di essere con gli altri partecipanti al cospetto dei Maestri e sarete la,a ricevere e ridistribuire la grande Benedizione per il mondo.



L’ATTEGGIAMENTO FISICO

Se vi è possibile, prima della serata consumate un pasto leggero evitando di appesantirvi, e non bevete alcolici. Questo non è dettato da motivi religiosi,ma per assicurarvi una maggiore lucidità e consapevolezza. Sempre se vi possibile, indossate qualcosa di bianco:una camicia, una
felpa, il giubbino o soltanto un foulard o una sciarpa. Il bianco è un colore facilmente magnetizzabile ed emana un tipo di vibrazione positiva in sintonia con l’energia della serata. Portate con voi una bottiglia d’acqua naturale(di qualunque tipo).Siate consapevoli che nel
corso della cerimonia verrà magnetizzata come quella che si trova nella coppa di cristallo sull’altare nell’Himalaya. Una volta a casa, distribuitene un sorso alle persone care,riceveranno una parte dell’energia.




I FIORI

Portate con voi dei fiori,non legateli a mazzi,ma lasciateli sciolti. Va bene qualunque tipo di fiore purchè sia privo di spine. Le rose sono belle ma potrebbero ferire le mani di chi le prenderà dopo di voi. I fiori sono un dono d’amore,coglieteli o acquistateli con gioia,pensando alle persone che li riceveranno. in sala deponeteli tutti insieme a formare una lunga siepe con le corolle rivolte verso gli officianti del Wesak. Rappresentano i fiori che nella valle dell’Himalaya si aprono al contatto dell’energia del Budda, rappresentano la pace che scende dal cielo su tutti gli esseri umani.
Al termine della cerimonia, ciascuno dei partecipanti prenderà un fiore a caso. E un gesto di amore e di pace che circola fra i presenti,chiudendo un cerchio di luce.


quando prenderete un fiore fra i tanti,non saprete chi la portato per voi, ma ne sentirete l’onda amorevole. E allo stesso modo,chi prenderà i fiori che voi avete portato non conosce la vostra identità,ma riceverà l’onda amorevole del vostro gesto. Una volta a casa fate essiccare il fiore appendendolo a testa in giù,si conserverà a lungo. Anche i fiori ,come l’acqua vengono magnetizzati.

Conservateli in un angolo un speciale della vostra casa,rilasceranno lentamente nell’ambiente la forza di cui sono stati caricati. Il prossimo anno lo sostituirete con un fiore nuovo.

da viviamopositivo.






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Messaggioda shanti » 20/04/2010, 23:02





Cari amici e compagni di cammino, eccoci di nuovo al Wesak.
Quest'anno la Luna piena del Toro cade il 28 aprile, e in questo giorno si festeggia il Wesak.
Noi, per motivi logistici, lo celebreremo la sera del 27 aprile, insieme, nella stanza di Michele, come l'anno scorso.
All'inizio di questo post, ci sono tutte le informazioni sulla cerimonia, se qualcuno di voi avesse la curiosità di andarsele a leggere.
Noi la viviamo sempre con grande gioia. Questa è la foto dell'altare dell'anno scorso.


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Messaggioda Oliviero Angelo » 20/04/2010, 23:11

Grazie Shanti per aver riproposto i bellissimi ed essenziali post del wesak dell'anno scorso.
Io - ricordi? -ovviamente ho potuto collegarmi solo mentalmente, in una personale e solitaria meditazione, ma ricodo ancora i brividi, l'energia, le ondate di emozioni alla visualizzazione del Maestro Gesù e dell'arrivo del Buddha nel suo globo di luce...
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

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Messaggioda shanti » 21/04/2010, 19:58

Caro Gladius, mi ricordo. Come te altre persone si erano collegate, eravamo un grande cerchio di luce, tra fiori, canti e acqua cristallina. le Energie di Luce ci hanno accolti e accompagnati.
Anche quest'anno sarà così e forse ci sarà tutto il pianeta blu...
Appuntamento il 27 aprile, alle ora 21.

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Messaggioda shanti » 28/04/2010, 11:16

Grazie amici, grazie a tutti voi che eravate con noi fisicamente e a voi che vi siete collegati attraverso il cuore.
E' stata una serata serena. Molta pace e molta luce hanno accompagnato la celebrazione. Ci siamo sentiti vicini e uniti, tra noi e con le migliaia di persone luminose che, in questi giorni, di luna del Wesak, si uniscono con lo stesso intento.
SIA PACE A TUTTI GLI UOMINI
SIA BENEDETTO TUTTO CIÒ CHE VIVE



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Messaggioda Angel » 28/04/2010, 11:57

....Grazie Shanti, sorella nell'Anima, ero con voi con una consapevolezza ed una presenza al mio fianco di guida e di completamento...ho percepito grande pace e serenità....e tanto Amore....

SIA PACE A TUTTI GLI UOMINI
SIA BENEDETTO TUTTO CIO' CHE VIVE
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
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Messaggioda Mary » 28/04/2010, 18:14

Anche quest'anno abbiamo celebrato il nostro Wesak nella stanza di Michele, dove le energie sono sempre più che mai forti e vibranti.

Eravamo in diciotto, tutti molto uniti,affiatati e felici di condividere ancora una volta questa cerimonia .
Ci siamo sentiti tutti rigenerati ed in pace tanto che nessuno di noi si decideva ad alzarsi per tornare a casa.
Grazie Shanti, come sempre ci sai condurre con competenza e tanto amore.
Mary



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