Domanda:
C'è vita dopo la morte?
E' una domanda sbagliata, fondamentalmente senza senso. Non si dovrebbe mai fare il passo più lungo della gamba: con ogni probabilità, finirai col ruzzolare per terra. Si dovrebbe partire dall'inizio, dalla domanda di base. Il mio consiglio è: fai una domanda primaria.
Per esempio, potresti chiedere: "C'è vita dopo la nascita?". Questa è una domanda più essenziale, perché moltissimi nascono, ma pochissimi vivono; non basta nascere per essere vivi. Sei al mondo, certo, ma la vita è qualcosa di più del semplice essere al mondo. Sei nato, ma se non rinasci nel tuo essere, non sei vivo, non vivrai mai.
La nascita è necessaria, ma non è sufficiente. Occorre qualcosa di più, altrimenti ci si limita a vegetare fino alla morte; certo, si tratta di una morte estremamente lenta, e tu sei così inconsapevole che non te ne accorgi, non ne diventi mai consapevole. Dalla nascita in poi, è un lungo progredire verso la morte; è rarissimo imbattersi in una persona viva.
Un buddha, un Gesù, un Kabir sono vivi. E il miracolo è questo: chi è vivo non chiede mai se c'è vita dopo la morte; lo sa. Sa cos'è la vita e, poiché lo sa, la morte non esiste più. Nel momento in cui sai cos'è la vita, la morte scompare; esiste solo perché non conosci cos'è la vita, perché sei inconsapevole della sua realtà, della sua eternità. Non hai toccato la vita, per questo hai paura della morte. Non appena sai cos'è la vita, in quel preciso istante la morte cessa di esistere.
Accendi la luce in una stanza buia e l'oscurità si dissolve; conosci la vita e la morte scompare. Una persona davvero viva ride alla sola idea della morte: è impossibile, per la natura stessa delle cose. Ciò che è resterà, è sempre rimasto, ciò che è non può scomparire; ma questa non è una teoria: ne devi fare l'esperienza.
Di solito questa domanda resta nella mente, che tu giunga a verbalizzarla o no: "Cosa accade dopo la morte?". Poiché nulla è successo prima della morte, poni questa domanda. Se la vita non è avvenuta nemmeno dopo la nascita, come puoi credere e aver fiducia che accadrà dopo la morte? Visto che non è avvenuta dopo la nascita, come potrà accadere dopo la morte? E chi conosce la vita sa che la morte è soltanto un'altra rinascita, lo schiudersi di una nuova porta. La morte è l'altro lato della stessa porta che chiami nascita: da un lato quella porta si chiama morte, dall'altro nascita.
La morte conduce a un'altra nascita, a un altro inizio, a un altro viaggio... Ma questa per te è solo una teoria; non avrà molto senso se non saprai cos'è la vita.
Ecco perché ti dico di porre la domanda giusta. A una domanda sbagliata non si può rispondere, o si può rispondere solo in modo sbagliato; una domanda sbagliata presuppone una risposta sbagliata. Io sono qui per aiutarti a conoscere qualcosa, non per fare di te un pensatore o un filosofo eccelso. L'esperienza è lo scopo, non la filosofia, perché solo l'esperienza scioglie il nodo.
Tu sei venuto al mondo, ma in realtà non sei ancora nato. Occorre una rinascita., devi nascere due volte. La prima nascita è solo fisica, la seconda è quella autentica: la nascita spirituale. Devi arrivare a conoscere te stesso, chi sei. Devi porti questa domanda: chi sono io? E finché c'è la vita, perché non fai domande su di essa? Perché ti preoccupi della morte? Quando arriverà, potrai affrontarla e conoscerla; mentre la vita ti circonda, non perderti questa opportunità di conoscerla.
Se hai conosciuto la vita, avrai certamente conosciuto la morte; e a quel punto la morte non sarà più il nemico, ma l'amico. Scoprirai che è solo un sonno profondo; poi rispunterà l'alba e le cose ricominceranno. In questo caso la morte non sarà altro che un riposo, un profondissimo e necessario riposo: dopo una vita di sforzi e fatiche, si ha bisogno di un profondo riposo in Dio. La morte è un ritorno alla fonte, come il sonno.
Ogni notte entri in una piccola morte. Lo chiami sonno, ma sarebbe meglio chiamarlo "una piccola morte". Scompari dalla superficie e accedi al tuo essere più profondo. Sei perso e non sai più chi sei. Ti dimentichi tutto il mondo, tutte le relazioni, ogni persona. Muori di una piccola morte, ma anche quella piccola morte ti ringiovanisce; al mattino sei di nuovo pieno di energia di entusiasmo, palpitante, pronto a saltare in mille e un'avventura, a raccogliere sfide. Alla sera, sei di nuovo stanco.
Questo accade tutti i giorni. Non sai nemmeno cos'è il sonno: come puoi conoscere la morte? La morte è un grande sonnoo, un profondo riposo al termine della vita. Ti rinnova, ti ringiovanisce, ti resuscita.
(Osho)