Pagina 1 di 1

Il Guerriero ed il Japa

Inviato: 18/04/2011, 7:16
da Angel
IL GUERRIERO ED IL JAPA

Postata da Roberto Maria Sassone

La tecnica del japa è antichissima ed appartiene a tutte le culture. Apparentemente può sembrare una procedura banale, invece è uno strumento efficace ed il cui potere aumenta con il tempo, se questa pratica è costante.

Il japa è la ripetizione di un mantra.

Dice Sri Aurobindo nel secondo volume delle “Lettere sullo Yoga” (Edizioni Arka):

“Nel centro del cuore ci si concentra in un’aspirazione per l’apertura, per la presenza nel cuore dell’immagine vivente del Divino o per qualunque altro oggetto della concentrazione. Può esserci il japa (ripetizione) di un nome, ma in tal caso ci si deve anche concentrare su di esso e il nome deve ripetersi da solo nel centro del cuore.”

Ciò che emerge da questo discorso è che la ripetizione di un mantra non deve essere quindi meccanica, ma bisogna metterci l’aspirazione, l’intento del cuore.

Anche Mère consiglia di concentrarsi sul centro del cuore e da lì ripetere il mantra. Per una concentrazione più intima e profonda il mantra va ripetuto mentalmente.

In un’altra lettera Sri Aurobindo dice: “Il japa dà generalmente un buon risultato solo ad una di queste due condizioni: se lo si ripete sentendone il significato (…) oppure se sale dal cuore o risuona in esso animato da una certa sensazione o sentimento di bakti (devozione)”.

Ma perché recitare un mantra ha una funzione nel percorso interiore? Ancora una volta ricorro alle parole di Sri Aurobindo: “Un mantra serve a creare nella coscienza interiore vibrazioni che la preparano alla realizzazione di quanto il mantra simboleggia e si presume che porti realmente in sé (…) Quando si ripete un mantra con regolarità accade che esso cominci a ripetersi da solo interiormente, il che significa che è stato assorbito dall’essere interiore: In questo modo diventa più efficace.




http://www.nonsoloanima.tv/sassone/index.php?m=06&y=09

Il Guerriero ed il Japa

Inviato: 18/04/2011, 12:28
da shanti
"oppure se sale dal cuore o risuona"

a me funziona questa modalità. La ripetizione meccanica non crea, il cuore invece attiva e basta una volta per darmi un senso di infinito.

Il Guerriero ed il Japa

Inviato: 18/04/2011, 21:14
da drago-lontra blu
Ciò che emerge da questo discorso è che la ripetizione di un mantra non deve essere quindi meccanica, ma bisogna metterci l’aspirazione, l’intento del cuore.


è questo che intendo, recitare senza sapere che cosa stai facendo, senza sentirlo dentro, senza capirlo almeno in parte, o almeno volerlo capire, a che servirebbe?
direte voi ma ci insegnano fin da piccoli parole meccaniche nelle preghiere.
e direi che non è davvero la stessa cosa.

Il Guerriero ed il Japa

Inviato: 18/04/2011, 21:19
da shanti
Ogni tanto recito o canto i mantra che ho imparato da Amma o da Baba. Non sempre so cosa significano, non sempre cerco di saperlo, ma il solo suono e la sola vibrazione che producono per me è sufficiente, è come un canto dell'universo, un suono ancestrale che parla all'anima, senza passare dalla mente. E allora anche il suo significato per me perde importanza, assorbito nelle spirali di un antico suono.


Il Guerriero ed il Japa

Inviato: 19/04/2011, 14:36
da Angel
"è come un canto dell'universo, un suono ancestrale che parla all'anima, senza passare dalla mente.
E allora anche il suo significato per me perde importanza, assorbito nelle spirali di un antico suono."


sirio


angelino così è.....Grazie....... cuore pulsante cuoricino