Michele in Egitto
Inviato: 11/07/2009, 16:24
Michele
Testi e immagini Lo vedono in Egitto
protagonista assoluto dell'insieme rappresentato dalle potenze
angeliche e i documenti sono molto numerosi. II favore accordato a
Michele è legato soprattutto al fatto che Egli ha combattuto e
sconfitto Mastema, il diavolo, spogliandolo della sua veste di luce. Si
è insediato quindi quale capo supremo delle schiere angeliche con un
rituale di investitura che i testi tramandano e descrivono
dettagliatamente (ad esempio il Libro dell'insediamento di Michele e
l'Omelia sul diavolo e Michele attribuita a Gregorio il Teologo). In
questo ruolo è in grado di assicurare a chi Lo invoca la massima
protezione. Egli la estrinseca su molteplici piani: nei confronti di
luoghi, di edifici, di persone e in circostanze di passaggio (la
nascita, la morte) o di difficoltà (la malattia, il pericolo).
Conventi, chiese, cappelle Gli sono dedicate in tutto l'Egitto. Non
manca mai un luogo di culto per Lui nei punti chiave della difesa del
paese: nella fortezza di Babilonia al Vecchio Cairo, all'ultimo piano
della torre dei monasteri fortificati, nel punto della cateratta di
Assuan. Qui, dove è anche il primo "nilometro" che misura 1'inizio
della piena nella valle, la figura di Michele riveste un senso
particolare. Egli è stato infatti investito di un compito specifico e
peculiare soltanto all'Egitto: deve pregare Dio Padre affinché mandi
agli uomini una piena ottimale. Secondo una credenza condivisa anche
dai musulmani, l'Arcangelo, nel giorno della sua festa getta nel Nilo
una goccia d'acqua e questa e dotata di una tale potenza da determinare
una piena che sommerge tutta la valle. Fino a tempi recenti, la festa
della salita del Nilo si e celebrata la notte del 12 Ba'una (il mese
copto paone, il cui dodicesimo giorno corrisponde al 17 giugno); questa
notte si chiama "Leylet el-Nuktah", "la notte della goccia" (Rushdi
Said, 1993, p. 96-97).
Non sapevo che anche in Egitto Michele fosse molto venerato fin dai primissimi tempi dell'avvento del cristianesimo.
Testi e immagini Lo vedono in Egitto
protagonista assoluto dell'insieme rappresentato dalle potenze
angeliche e i documenti sono molto numerosi. II favore accordato a
Michele è legato soprattutto al fatto che Egli ha combattuto e
sconfitto Mastema, il diavolo, spogliandolo della sua veste di luce. Si
è insediato quindi quale capo supremo delle schiere angeliche con un
rituale di investitura che i testi tramandano e descrivono
dettagliatamente (ad esempio il Libro dell'insediamento di Michele e
l'Omelia sul diavolo e Michele attribuita a Gregorio il Teologo). In
questo ruolo è in grado di assicurare a chi Lo invoca la massima
protezione. Egli la estrinseca su molteplici piani: nei confronti di
luoghi, di edifici, di persone e in circostanze di passaggio (la
nascita, la morte) o di difficoltà (la malattia, il pericolo).
Conventi, chiese, cappelle Gli sono dedicate in tutto l'Egitto. Non
manca mai un luogo di culto per Lui nei punti chiave della difesa del
paese: nella fortezza di Babilonia al Vecchio Cairo, all'ultimo piano
della torre dei monasteri fortificati, nel punto della cateratta di
Assuan. Qui, dove è anche il primo "nilometro" che misura 1'inizio
della piena nella valle, la figura di Michele riveste un senso
particolare. Egli è stato infatti investito di un compito specifico e
peculiare soltanto all'Egitto: deve pregare Dio Padre affinché mandi
agli uomini una piena ottimale. Secondo una credenza condivisa anche
dai musulmani, l'Arcangelo, nel giorno della sua festa getta nel Nilo
una goccia d'acqua e questa e dotata di una tale potenza da determinare
una piena che sommerge tutta la valle. Fino a tempi recenti, la festa
della salita del Nilo si e celebrata la notte del 12 Ba'una (il mese
copto paone, il cui dodicesimo giorno corrisponde al 17 giugno); questa
notte si chiama "Leylet el-Nuktah", "la notte della goccia" (Rushdi
Said, 1993, p. 96-97).
Non sapevo che anche in Egitto Michele fosse molto venerato fin dai primissimi tempi dell'avvento del cristianesimo.
