Artù micione rosso
Inviato: 30/12/2008, 23:14
Questo bel gattone si chiama Artù e porta il suo nome con regalità....quasi sempre.
Ha 20 mesi ed è un micione molto speciale.
Ha un carattere dolcissimo nonostante la sua mole piuttosto massiccia, e ha una storia particolare.

Abitavamo in questa casa da poco e un giorno, dal balcone, abbiamo visto una gattina magrissima che miagolava sui tetti sotto casa nostra.
Con molta diffidenza è venuta a mangiare da noi e ci siamo accorti che stava allattando.
Dopo qualche tempo la mammina è ricomparsa seguita dai suoi cinque figlioletti, ai quali aveva comunicato che c'era un'ottimo ristorante con l'ingresso sui tetti. I gattini sono cresciuti, naturalmente ingozzandosi come tacchini nella trattoria PremaShanti e sono diventati bellissimi.
La mamma Adolfina (bianca e nera coi baffetti alla Hitler); Giano una gattina con mezza faccia nera e mezza tricolore;
Ghepi, piccola ed elegante come un ghepardo; Quattro, una specie di cartone animato nero con quattro calzini bianchi, (buffissimo, si faceva coraggio per avvicinarsi e poi indietreggiava soffiando per la troppa audacia mista a paura); Adolfino, tale e quale alla madre e ultima, bruttina e diffidente, Ringhio dal colore indefinito, che addentava il cibo e ringhiava per avvisare tutti che era roba sua.
Quando tornavamo a casa stavano tutti sul colmo del tetto sotto la finestra, in fila, seduti e con il naso all'insù, aspettando l'apertura del ristorantino. Era bellissimo vederli saltare dentro dalla finestra, uno alla volta, con eleganza e fiondarsi sui piattini...un po' meno elegantemente.
E Artù, direte voi...ora ci arrivo.
Purtroppo in pochi mesi tutte questa bellissime creature sono sparite. E' stata ritrovata solo Adolfina, probabilmente avvelenata.
L'ultima a sparire è stata Ringhio, ma dopo qualche giorno sentiamo un lamento strano dal colmo del tetto. Era lei, semidistrutta da una pedata o altro. Era riuscita a trascinarsi fino sotto la finestra. Parte il salvataggio con la scala, Prema in bilico sul tetto, la prende e me la passa dalla finestra. Nonostante il dolore lei si è lasciata prendere, facendo le fusa. Aveva talmente dolore che non riusciva a saltare sulle sedie.
Ci siamo accorti che era incinta e, miracolosamente, ha portato a termine la gravidanza. Quando è arrivato il tempo, si è aggrappata alle mie gambe e mi ha voluta vicino. E' spuntata la codina rossa di Artù, e poi questo fagottino bellissimo ha fatto il suo primo miagolio. Anche il secondo, Thomas, è nato podalico, bianco e nero come la nonna. E' stata una notte speciale.
Dopo tre mesi mamma Ringhio, ribattezzata Mila, (per la verità la più imbranata delle mamme gatte) e Thomas hanno trovato casa da una mia amica, dove erano molto più al sicuro che da noi.
E Artù è cresciuto, in tutta la sua bellezza e dolcezza. E' un gatto speciale, con i suoi occhi colore dell'ambra. Lui si siede vicino, ti guarda fisso, fa un piccolo miagolio e allunga una zampetta per chiedere carezze. Se fai finta di non vedere, allunga di nuovo e ti tocca la mano insistendo.
Da buon figlio e nipote di randagi, ha nel sangue la vita dei tetti. Gli abbiamo messo un collare e l'abbiamo affidato a Michele. Fa a botte con i gatti del vicinato, tutti più o meno della sua età, perché nessuno era sopravvissuto e ogni tanto, amorevolmente, ci gratifica con un topo morto.
E' stato il tormento di Sumo la vecchia gatta che vi presenterò presto e ora se la gode un mondo con Gandalf e Ginevra, i nuovi arrivati, presto alla ribalta anche loro.
Bello il nostro gattone, che ci guarda con i suoi occhi ambrati e, anche con un po' di compatimento, quando non capiamo quello che lui ci racconta con i suoi miagolii, guardandoci dritto negli occhi.
Un miao a tutti.
Ha 20 mesi ed è un micione molto speciale.
Ha un carattere dolcissimo nonostante la sua mole piuttosto massiccia, e ha una storia particolare.

Abitavamo in questa casa da poco e un giorno, dal balcone, abbiamo visto una gattina magrissima che miagolava sui tetti sotto casa nostra.
Con molta diffidenza è venuta a mangiare da noi e ci siamo accorti che stava allattando.
Dopo qualche tempo la mammina è ricomparsa seguita dai suoi cinque figlioletti, ai quali aveva comunicato che c'era un'ottimo ristorante con l'ingresso sui tetti. I gattini sono cresciuti, naturalmente ingozzandosi come tacchini nella trattoria PremaShanti e sono diventati bellissimi.
La mamma Adolfina (bianca e nera coi baffetti alla Hitler); Giano una gattina con mezza faccia nera e mezza tricolore;
Ghepi, piccola ed elegante come un ghepardo; Quattro, una specie di cartone animato nero con quattro calzini bianchi, (buffissimo, si faceva coraggio per avvicinarsi e poi indietreggiava soffiando per la troppa audacia mista a paura); Adolfino, tale e quale alla madre e ultima, bruttina e diffidente, Ringhio dal colore indefinito, che addentava il cibo e ringhiava per avvisare tutti che era roba sua.
Quando tornavamo a casa stavano tutti sul colmo del tetto sotto la finestra, in fila, seduti e con il naso all'insù, aspettando l'apertura del ristorantino. Era bellissimo vederli saltare dentro dalla finestra, uno alla volta, con eleganza e fiondarsi sui piattini...un po' meno elegantemente.
E Artù, direte voi...ora ci arrivo.
Purtroppo in pochi mesi tutte questa bellissime creature sono sparite. E' stata ritrovata solo Adolfina, probabilmente avvelenata.
L'ultima a sparire è stata Ringhio, ma dopo qualche giorno sentiamo un lamento strano dal colmo del tetto. Era lei, semidistrutta da una pedata o altro. Era riuscita a trascinarsi fino sotto la finestra. Parte il salvataggio con la scala, Prema in bilico sul tetto, la prende e me la passa dalla finestra. Nonostante il dolore lei si è lasciata prendere, facendo le fusa. Aveva talmente dolore che non riusciva a saltare sulle sedie.
Ci siamo accorti che era incinta e, miracolosamente, ha portato a termine la gravidanza. Quando è arrivato il tempo, si è aggrappata alle mie gambe e mi ha voluta vicino. E' spuntata la codina rossa di Artù, e poi questo fagottino bellissimo ha fatto il suo primo miagolio. Anche il secondo, Thomas, è nato podalico, bianco e nero come la nonna. E' stata una notte speciale.
Dopo tre mesi mamma Ringhio, ribattezzata Mila, (per la verità la più imbranata delle mamme gatte) e Thomas hanno trovato casa da una mia amica, dove erano molto più al sicuro che da noi.
E Artù è cresciuto, in tutta la sua bellezza e dolcezza. E' un gatto speciale, con i suoi occhi colore dell'ambra. Lui si siede vicino, ti guarda fisso, fa un piccolo miagolio e allunga una zampetta per chiedere carezze. Se fai finta di non vedere, allunga di nuovo e ti tocca la mano insistendo.
Da buon figlio e nipote di randagi, ha nel sangue la vita dei tetti. Gli abbiamo messo un collare e l'abbiamo affidato a Michele. Fa a botte con i gatti del vicinato, tutti più o meno della sua età, perché nessuno era sopravvissuto e ogni tanto, amorevolmente, ci gratifica con un topo morto.
E' stato il tormento di Sumo la vecchia gatta che vi presenterò presto e ora se la gode un mondo con Gandalf e Ginevra, i nuovi arrivati, presto alla ribalta anche loro.
Bello il nostro gattone, che ci guarda con i suoi occhi ambrati e, anche con un po' di compatimento, quando non capiamo quello che lui ci racconta con i suoi miagolii, guardandoci dritto negli occhi.

Un miao a tutti.