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GIUSEPPE

Inviato: 14/01/2009, 22:21
da shanti
Lui è un tipo un po' particolare, non è propriamente un animale da salotto, ma lui pensa di esserlo.
Se vai vicino a lui e gli accarezzi il muso, piega la testa di lato e sembra voglia fare le fusa. Se ti allontani iniziano i guai, comincia a ragliare fino a quando ti avvicini di nuovo e ricominci a grattargli il mento.
Stava in un agriturismo che, pensa un po', si chiama San Michele.
Ho sempre amato gli asini. Durante un seminario, l'insegnante diceva che gli asini sono animali stellari che sono venuti sulla terra con il compito di servire l'uomo, si sono assoggettati per amore a essere servitori. Hanno portato in groppa Gesù e sulla schiena hanno una croce di pelo più scuro che parla della loro essenza sacra.
E hanno gli occhi più dolci che si possano incontrare . E ora...voila Giuseppe.





GIUSEPPE

Inviato: 15/01/2009, 12:43
da Ospite
LA LEZIONE DELL'ASINO


«Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva uscire dal pozzo. L’asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi. Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l’asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l’animale dal pozzo. Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l’asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo. L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare fino all’imboccatura del pozzo, oltrepassare oltre il bordo e uscirne trottando.
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra. Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.
Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema».



(antica Saggezza Popolare)


Dedicata a Giuseppe.

Anch'io ho conosciuto un'asinella, ma non ho purtroppo fotografie che la riguardano.
Si chiamava Pallina, e viveva nella stalla dei miei suoceri, in campagna, in compagnia di un cavallino pony che si chiamava Fiore.
Ogni volta che Fiore veniva attaccato al calessino e portava a spasso i bimbi più piccoli della famiglia, Pallina lo seguiva con lo sguardo fino a dove il sentiero spariva tra gli alberi, e ragliava, ragliava fino a diventare rauca.
Ricordo una vendemmia, molti anni fa, e la sua sagoma lenta e paziente camminare tra noi dondolando tra i filari, nella vigna.
Era dolce, con due occhi profondi e gentili, un animale fiero, nella sua estrema semplicità.
E' stata l'amica paziente di tutti i cuginetti di casa, che facevano a turno ogni volta, per darle una carota o portarle l'acqua fresca, finchè una mattina, in silenzio, a capo chino, ha scelto di addormentarsi per sempre, stendendosi lungo il muro della stalla.
Da quel giorno Fiore non ha più accettato di uscire con il calesse...credo gli mancasse il richiamo della sua migliore amica.
La pazienza e la dolcezza di quegli occhi resteranno per sempre dentro me.

Ciao Pallina...!

Allinor