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Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 1:05
da shanti
Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Postato da Mariu il agosto 13, 2013 in Blog Famosi, Crescita Personale, Saggezza

di Lise Bourbeau

È possibile vivere nell’abbondanza e seguire allo stesso tempo un cammino spirituale?

Su questo argomento, esistono due scuole di pensiero. Alcuni credono che per essere spirituali occorra essere in grado di vivere nella più grande privazione possibile.

Per loro, la privazione è sinonimo di distacco.

Altri credono che i soldi e i beni materiali siano il simbolo tangibile dell’energia divina. L’abbondanza di soldi e di beni materiali li aiuta a diventare sempre più consapevoli della loro grande potenza divina e questo li aiuta a creare sempre più abbondanza.

Personalmente aderisco a quest’ultima scuola di pensiero. È implicito che, nei due sistemi di credenza, ci siano dei vantaggi e degli svantaggi. L’importante è che noi scegliamo di credere a ciò che ci è favorevole e non di credere a qualcosa perché qualcun altro ce l’ha suggerito.

La persona che possiede pochi beni materiali ha molta più facilità a vivere nel distacco e questo è ciò cui l’essere umano un giorno vorrebbe raggiungere. Tuttavia, può non essere facile seguire un cammino interiore attraverso corsi e letture – o dedicare del tempo a se stessi per capire meglio – se, in questo mondo si sta cercando solamente di sopravvivere. Che lo si voglia o no, noi viviamo su un pianeta in cui il materiale fa parte della nostra dimensione fisica e non possiamo vivere senza avere un tetto sulla testa.

Questi beni materiali sono assolutamente essenziali e per questo bisogna pagarli.

La persona che vive nell’abbondanza materiale ha più facilità a seguire il suo cammino spirituale dal momento che vive in un benessere fisico che non può che aiutarla. Eppure questa stessa persona può arrivare al punto di attaccarsi troppo ai suoi soldi o ai suoi beni e trovare quindi molta difficoltà a vivere nel distacco.

L’ideale è possedere molti averi e usarli per aiutarsi ad essere felici anziché farne lo scopo della nostra vita. Occorre anche sapere, nel più profondo di noi stessi che, se al momento siamo giunti a questo livello di abbondanza materiale e da un giorno all’altro lo perdiamo, possiamo riuscire a essere ugualmente felici poiché sappiamo come ricominciare.

Questo è il distacco: possedere, senza che la nostra felicità dipenda da ciò che abbiamo.

Come ottenere questa abbondanza?

Per cominciare, è importante sviluppare un atteggiamento di prosperità anziché mirare all’abbondanza di per se stessa. Vivere nell’abbondanza significa possedere in quantità superiori ai nostri bisogni tutto ciò che può soddisfare le necessità della nostra vita. La prosperità è uno stato di essere. Ciò significa non solo avere soldi o possedere beni materiali; è, innanzi tutto, un modo di pensare e di vivere.

Chi possiede un atteggiamento prospero può arrivare facilmente all’abbondanza se lo desidera veramente. Si dimostrerà molto più generoso poiché sa che ce ne sarà sempre. Crede fondamentalmente all’inesauribile sorgente divina. Ci sono molte persone che non possiedono molto “sovrappiù” tuttavia, malgrado ciò, sono felici poiché i loro bisogni sono sempre soddisfatti grazie a questo atteggiamento di prosperità.

D’altro canto, molte persone che hanno i soldi o hanno beni in abbondanza sono molto infelici poiché vivono nella paura di perdere ciò che hanno. Agiscono in modo generoso soltanto se ne possono trarre vantaggio.

Per la maggior parte di noi, qual è l’ostacolo maggiore al fatto di avere un “sovrappiù”? È il nostro mentale che aderisce a delle credenze non benefiche, fin dalla tenera età. Eravamo circondati da persone che dicevano frasi come:

• “Non sono ricco, ma sono in buona salute”. Il che vuol dire “Essere ricco equivale a essere malato”.
• “I ricchi sono dei ladri”. Il che lascia supporre che solo i poveri sono onesti.
• “I ricchi hanno difficoltà ad entrare nel regno dei Cieli”. Non sapevamo che il cielo è uno stato d’essere, lo stato di essere felici e non un luogo specifico.
• “I soldi sono la causa di ogni male”
. Come se qualcosa di inerte potesse creare del male. Ciò che crea un malessere è piuttosto l’amore per i soldi e la nostra dipendenza da loro. Nella vita non ci accade ciò che desideriamo, ma ci accade invece ciò a cui crediamo. Se non vivete nell’abbondanza desiderata, verificate se dentro di voi vi sentite ricchi o poveri. Sappiate che avete aderito a delle credenze che non vi sono più favorevoli e che fanno si che non otteniate il risultato desiderato.

Ecco alcuni metodi pratici per riuscire a cambiare il vostro atteggiamento interiore di fronte alla prosperità e all’abbondanza.

Siate consapevoli delle vostre parole, dei vostri pensieri, dei vostri sentimenti e delle vostre azioni. Ogni giorno, scrivete almeno tre cose che riguardano il vostro atteggiamento in senso. Ciò che scrivete denota prosperità o povertà? Dopo essere diventati consapevoli, considerate il vostro atteggiamento come temporaneo e accettatelo per il momento. Non criticatevi. Sappiate che non vi è nulla di permanente.

Notate se provate disprezzo per i soldi. Vi succede di pensare o dire: “Soldi maledetti! Se solo questo non costasse così caro! Se solo ci fosse un altro sistema e non dovessi sempre farne arrivare!” Imparate a considerare i soldi come un’energia divina, un mezzo di scambio usato su questo pianeta.

Notate se vi sentite in colpa quando vi offrite un “sovrappiù”. Questo atteggiamento vi dice che non credete di meritare qualcosa in più. Decidete di credere di essere una persona speciale che merita un “sovrappiù” tanto quanto coloro che ci credono.

Imparate a provare più gratitudine. Dite grazie anche per le piccole cose. Accogliete l’abbondanza come qualcosa di naturale. Riconoscete l’abbondanza in tutto: un complimento, un sorriso, un pasto pagato al ristorante, una moneta trovata per terra eccetera. Non dite grazie solo perché avete qualcosa. Sappiate che ce l’avete perché rendete grazie all’energia divina in tutto.

Siate felici quando qualcun altro vive nell’abbondanza. Non invidiatelo. Augurate abbondanza a qualcuno ogni giorno. Come raccogliamo ciò che seminiamo, ciò che augurate con sincerità a qualcuno vi ritornerà sempre.

Per sviluppare un atteggiamento prospero, considerate prima il valore che date a ciò che desiderate comprare più che al prezzo di acquisto.

Fate circolare questa energia divina. Non accumulate cose che non vi sono più utili. Tutto ciò che non avete usato da un anno datelo a qualcuno che saprà servirsene. Fate posto al nuovo.

Mantenete un atteggiamento prospero pagando i vostri conti. Anziché pensare che tutto costa troppo, ringraziate per i servizi ricevuti. Siate felici di inviare prosperità agli altri pagando le tasse, il telefono, l’elettricità, l’affitto, il cibo eccetera.

Non abbiate aspettative quando donate. Sappiate che tutto vi ritorna. Non cercate di controllare come, quando e da chi vi ritornerà. Abbiate fiducia nella legge del ritorno, questa grande legge di causa-effetto che è sempre presente regola tutto ciò che vive. Il vero dono, quello che ripaga di più, è quello che richiede un sacrificio o uno sforzo. Quando è facile, fate piacere più che altro a voi stessi. Siate consapevoli da dove viene ciò che date anziché preoccuparvi di ciò che date e a chi lo date.

Imparate anche a ricevere. Riconoscete il vostro valore. Quando rifiutate di ricevere qualcosa, togliete a qualcuno l’opportunità di dare. Saper dare e saper ricevere è uno dei metodi migliori per aprirsi all’abbondanza. Tra le persone che seguono un cammino spirituale si nota di più il fatto di non sapere come ricevere.

Vi sono persone che hanno il dono della guarigione o altre capacità di ordine spirituale e che si sentono in colpa nel farsi pagare per il loro servizi. Anche per essere avvocati, medici, parrucchieri o cuochi ci vuole un dono particolare. Pensate sia intelligente aspettarsi che queste persone offrano gratuitamente i loro servizi? Hanno bisogno di guadagnarsi la vita. La stessa cosa vale per voi. Avete lo stesso diritto di usare i vostri doni per ottenere l’abbondanza. Apprezzate di più la vostra parte divina e smettetela di tormentarvi per questo.

Infine, è importante rendersi conto che l’essere umano è molto più felice di donare sapendo che prende tutto dà da una sorgente inesauribile. Quindi non è intelligente scegliere di essere poveri, perché ci mettiamo in una posizione di dipendenza di fronte all’altro e ci priviamo della grande felicità di dare.

Apritevi all’abbondanza in tutti i campi: l’amore, il successo, gli amici, l’affetto, i compimenti, i beni, i soldi eccetera.

Imparate ad amarvi e ad amare tutti coloro che vi circondano, servendovi dei vostri soldi e dei vostri beni; e non ad amare i vostri soldi e i vostri beni servendovi di coloro che vi circondano.

Tenuto conto di tutto ciò, qual è secondo voi la risposta alla domanda che ho posto all’inizio? Ma è ovvio che è “SÌ”.

Sì, possiamo vivere nell’abbondanza avvicinandoci sempre più a Dio. L’essere umano può e deve gioire con amore e gioia di ciò che Dio ha creato. L’umanità si è fatta molto male credendo che i beni materiali fossero incompatibili con la crescita spirituale. Questa credenza è stata la causa di molte emozioni e sensi di colpa e ha contribuito a ritardare l’essere umano anziché aiutarlo ad avanzare.

Fortunatamente stiamo diventando più consapevoli e abbiamo la possibilità di accettare di disfarci delle nostre false idee per entrare in un’era di abbondanza e di prosperità in ogni campo.

Tratto dalla rivista gratuita del Giardino dei Libri “L’Arte di Essere“

Lise Bourbeau è una grandissima scrittrice spirituale di fama mondiale che ha scritto moltissimi libri sulla guarigione. Per saperne di più esplorate QUI. http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori ... .php?pn=57

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 13:10
da Orione
Interessante...su questa cosa ho ancora tantissimo da lavorare... :emtc113:

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 14:10
da nonnoettore
???????!!!!!!!!!

NON sono proprio d'accordo!

.....anche se è giusto che ognuno esprima quello che pensa

un saluto
nonnoettore

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 14:15
da shanti
Penso che questi post possano essere in sintonia con alcune persone e cozzino con altre. E' il bello di essere individui diversi gli uni dagli altri a livello di pensiero e personalità. Se ti va dicci come la vedi. Ciao nonno

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 15:55
da Astrid
Se cominciate oggi avete pure la nuova onda Incantata sull'Abbondanza dello Tzolkin dalla vostra parte !!!! (e parlo anche per me :emtc10: )

:emtc110: :emtc110: :emtc110:

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 16:29
da shanti
Allora l'ho messo nel giorno giusto. :emtc8: :emtc8: :emtc98:

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 21:03
da nonnoettore
ho impiegato un pochettino per la risposta...ma hai ragione!

ho esternato il mio disappunto, fermandomi lì perché rischiavo di entrare in un ambito
giustamente non gradito in questo forum.

Leggendo le prime righe mi son chiesto da dove abbia tirato fuori queste due
"scuole di pensiero", che portano ad indicare una classificazione dell'umanità
in "Ricchi e poveri" e lei si capisce dove ha scelto da che parte stare.
Come viene detto, viviamo su un pianeta dove soddisfare i nostri bisogni è un'esigenza
primaria, ma le fonti materiali ed energetiche a disposizione NON sono affatto inesauribili,
dovremmo quindi imparare ad attingere alle risorse nella giusta misura, senza compromettere
quell'equilibrio che permetterebbe agli altri di beneficiare le ricchezze della Terra.
Questo equilibrio dice che là dove individui si creano abbondanza, ne consegue scarsità
materiale per gli altri, in questo modo non vi è una giusta distribuzione e quindi, da quanto
affermato, anche una diversa possibilità di accesso al proprio percorso spirituale.
Dal mio punto di vista Ricchezza e povertà NON sono uno stato d'essere
ma del divenire e subire.
In sostanza il concetto proposto dall'autrice è un invito ad immergersi nell'individualismo,
sviluppare la propria abbondanza e quindi acquisendo la consapevolezza della
"potenza divina", intraprendere il personale percorso spirituale.

Non è affatto con risentimento che scrivo tutto ciò, è solo uno "scontro frontale", come un
"cozzare" con i miei pensieri e le mie idee, delle quali sì che ne vorrei in abbondanza
anche in sovrappiù.
Finchè avrò tanti dubbi non saprei neanche da dove potrebbe iniziare il mio cammino spirituale, però
auguro a tutti di trovarlo, per mezzo di modi più semplici di quelli descritti, per conto mio, ho la sensazione
perlomeno di aver acquisito un certo "istinto spirituale" e se è così.....basta e avanza.


un sincero saluto

nonnoettore

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 14/08/2013, 23:29
da shanti
non mi sembra di leggere che inciti all'accumulo nè ad accaparrarsi le risorse indiscriminatamente. La base di tutto è che c'è una diffusissima opinione che il denaro sia una cosa sporca e che per essere spirituali bisogna "assolutamente" essere poveri. Si può essere camminatori dello spirito anche vivendo nell'abbondanza.
Non è un invito a immergersi nell'individualismo a scapito di altri. Parla di condividere, donare, di abbondanza in tutti i campi, non solo di risorse o di denaro. La prosperità è un modo di pensare. Ci sono persone con molto denaro che si sentono povere perché non ne hanno mai abbastanza e persone che non hanno nessuno stipendio, vedi me e mio marito, che confidano nell'abbondanza dell'universo, mettendosi in gioco ogni giorno, con nessuna certezza, senza per questo sentirsi poveri. Creare l'abbondanza, ad esempio, è avere più lavoro, con il giusto compenso, non certo togliere ad altri le loro ricchezze. Ho poco a livello economico ma sono ricca in fatto di amore e amicizia e questo perché abbondanza per me vuol dire anche questo.
Conosco persone che non hanno i soldi per mangiare e non hanno la forza di continuare il loro cammino spirituale perché sono scoraggiate e ho una carissima amica che ha una vita agiata e che dedica il suo tempo a un cammino profondo aiutando tantissime persone. Hai ragione quando dici che ricchezza e povertà non sono stati dell'essere, sono d'accordo. La nobiltà d'animo è uno stato dell'essere e anche la povertà d'animo e non dipendono dai beni che hai.
Forse questo scritto va compreso meglio, non è " se fai soldi a scapito di altri allora puoi iniziare un cammino spirituale" ma è " se sei su un cammino spirituale, non necessariamente devi fare la fame". Il cammino spirituale non è staccato dalla vita, il denaro è energia, lo spirito e la materia non sono incompatibili. Purtroppo molte, troppe persone la pensano ancora così.
Ciao nonno, grazie per il confronto, se c'è rispetto reciproco e delle opinioni altrui, è sempre gradito. :emtc110:

Re: Lise Bourbeau: Prosperità e Spiritualità Perfetto Connubio

Inviato: 15/08/2013, 18:13
da drago-lontra blu
E' secondo il mio pensiero più semplice, in senso lato, cioè più piacevole, per coloro a cui i soldi non mancano, rivolgersi, volendo e dico volendo, allo spirito.
Hanno il tempo e il denaro necessario e quindi anche la voglia per guardarsi intorno e decidere cosa sperimentare per primo.
Che sia per divertimento, per moda o per istinto, quando la pancia è piena e le bollette pagate è più facile, si inizia con lo yoga, magari , poi via via ci si incammina più o meno specificatamente, si viaggia in luoghi definiti di " Potere " , si partecipa ad incontri internazionali e via dicendo.
Solo che questo non sempre significa che si è compreso la via dei Semplici, anzi, tutt'altro.

Nella stesso modo è possibile che chi si barcamena per arrivare alla fine del mese abbia in mente tutt'altro che lo yoga e poca voglia di " guardare oltre " , ha ben altro a cui pensare.

Quindi, diciamo tanto per chiaccherare, dov'è la chiave di volta?
Insisto, è la luce che brilla nel cuore, quel piccolo diamante che c'è oppure non c'è, non esiste via di mezzo o scuola di pensiero da seguire o soldi in banca o fame che tenga.
Quando c'è quella luce si va, veloci o lenti, ma si va, con o senza soldi si va e si è contenti o meno, eppure si continua ad andare, si va e basta.
perché sai, e si che lo sai, che ne vale sempre la pena. E impari, strada facendo, che non sei da solo.

Vi voglio bene. :emtc110: