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"Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?", domandò il samurai.
"A chi ha tentato di regalarlo", rispose uno dei discepoli.
"Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti", disse il maestro: "Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé".

E vale anche con l'amore... :)

davvero bella!

E' una bella e significativa "storiella" che già mi aveva dato buoni spunti di riflessione.
Ma lo stesso principio riguardo l'Amore non l'avevo associato a queste dinamiche che lo zen fa sembrare lapalissiane, pur sapendo che il dono dell'amore lo si ottiene donandolo.
Se livori, astio, rabbia e insulti lasciano in dote negatività e basse vibrazioni, a chi li accoglie o a chi invano li elargisce, lo stesso dicasi per l'amore e le alte vibrazioni che comunque e sempre elargisce. Ecco che amare si conferma la fondamentale fonte di gioia che disseta in qualche modo l'universo.

Grazie, miei cari!