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Incontri ravvicinati... nell'antichità.

Inviato: 19/02/2012, 14:47
da shanti
[...] Gli alieni nel passato dei Popoli della Terra

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Tra le tradizioni dei Nativi americani gli Hopi, ad esempio, narrano dell’arrivo su questo mondo dei Katchina, esseri misteriosi di sembianze non umane, provenienti dalle stelle e in particolare da una Stella Blu. Questi esseri erano sapienti e trasmisero agli Hopi tutte le loro conoscenze. I Katchina sarebbero tuttora presenti e avrebbero la loro dimora all’interno del St. Francisco Peak, considerata la montagna sacra degli Hopi.

Secondo il mito Hopi, i Katchina regalarono loro anche una pietra magica con poteri straordinari. Ancora oggi gli Hopi tramandano questo mito e insegnano ai bambini la tradizione Hopi attraverso le bambole Katchina, degli oggetti totemici, ognuno dei quali rappresenta una divinità con specifiche caratteristiche e qualità.

Sempre presso gli Hopi esiste la leggenda che riguarda il dio barbuto del Meteor Crater, in Arizona, che sarebbe disceso dal cielo con grande fragore per insegnare la conoscenza agli Hopi. Stranamente il cratere, che viene attribuito all'impatto con un meteorite di grandi dimensioni, ha una forma quadrata, fatto che smentirebbe l’ipotesi meteorica. Ma allora ci si può chiedere: che cos’è che ha provocato il cratere?

Un altro popolo misterioso della cultura dei Nativi americani è quello degli Anasazi. Un popolo nel cui nome c’è già un enigma: il nome Anasazi, nella lingua Navajo, vuol dire “antichi alieni”.

Questa incisione di Samuel Coccius, conservata nella Zurich Central Library, illustra l’avvistamento di un oggetto simile ad un UFO sopra Basilea, Svizzera, nel 1566. I testimoni affermarono che “grandi globi neri” apparvero nei cieli

Gli Anasazi abitavano nei territori del nord-ovest americano, ed erano diffusi tra il Colorado, l’Arizona, lo Utah, il New Messico. Tutte le nazioni indiane del nord-ovest, tra cui gli Apache, si considerano discendenti degli Anasazi.

Anche gli Anasazi si consideravano figli di una stirpe proveniente da un altro pianeta. Questo popolo misterioso ha lasciato molto poco di sé, ma soprattutto ha lasciato un grande mistero: l’improvvisa scomparsa, avvenuta verso la fine del XIV secolo.

La popolazione Anasazi si estinse o emigrò in circostanze misteriose nel raggio di una sola notte. Un intero popolo scomparso in una notte. Molto spesso è stata fatta l’ipotesi, presso gli stessi Nativi, che fossero stati rapiti dagli alieni, o che fossero tornati sul pianeta d’origine.

Gli Aymara sono un antico popolo della Bolivia che conserva una lingua misteriosa con poteri magici, considerata la più antica lingua del mondo.

Gli Aymara conservano dei miti molto particolari. La loro divinità è chiamata Orejona (grandi orecchie). Il mito racconta che milioni di anni fa, quando sulla Terra non c’erano uomini ma solo grandi animali, una nave brillante come l’oro si posò sul lago Titicaca. Da questa nave discese un essere simile alle donne terrestri, ma con la testa conica, grandi orecchie e mani palmate, a quattro dita. Il suo nome era Orejona e proveniva dal pianeta Venere. Orejona camminava diritta, era dotata di intelligenza superiore ed aveva il compito di creare l’umanità.

Alla stirpe di Orejona i Nativi boliviani attribuiscono la creazione del maestoso complesso di Tiahuanaco sulle rive del lago Titicaca, con la sua complessa Porta del Sole. E in effetti, nonostante gli archeologi ritengono che sia stata costruita dagli Incas, al tempo della conquista di Pizzarro, gli stessi Incas affermarono di aver conosciuto la città quando era già in rovina.

La tribù che ancora abita le rive del lago Titicaca è rimasta fedele al mito di Orejona. Questo mito è considerato il punto di partenza per le civiltà preincaiche.

Un graffito preistorico ritrovato in India che ricorda un disegno in cui compaiono navicelle spaziali e un astronauta

Altre leggende legate al lago Titicaca parlano di dèi giunti dal cielo sulle ali d’immensi "condor". Gli Indios raccontano anche di quando i loro antenati volavano su grandi "piatti d’oro" mossi da vibrazioni sonore.

Presso i Maya esiste il mito di Quetzalcoatl, una divinità considerata il “dio della stella del mattino”, "il signore della stella e dell'alba". Il potente dio Quetzalcoatl, il cui nome significa “serpente piumato”, era identificato con il pianeta Venere.

II Serpente Piumato rappresenta la massima divinità dei Popoli nativi del Messico. Quetzalcoatl è il dio benefico che ha scoperto e introdotto l'agricoltura e l'industria. Sebbene fosse raffigurato nell'inquietante aspetto del serpente piumato, Quetzalcoatl era una figura tutt'altro che demoniaca: il suo culto non esigeva sacrifici, né offerte di sangue, e la sua figura ispirava nei devoti pietà, benevolenza e saggezza. Secondo le leggende Maya, Quetzalcoatl era un sacerdote disceso dal cielo che comunicava con le stelle a mezzo di una gemma verde.

Una enorme sfera dorata e riccamente decorata è sospesa nel cielo e sovrasta la scena di una miniatura tratta da un'edizione manoscritta di "Le Livre Des Bonnes Moeurs" di Jacques Legrand del 1490

Nei miti Navajo esistono gli Hav-musuv, esseri divini che viaggiavano a bordo di canoe volanti, che si muovevano con un suono ronzante ed erano forniti di armi manuali a forma di tubo, capaci di stordire.

I Nativi americani Chippewa invece narrano che Wakon (da Wako, che significa sacro) scese tra gli uomini tra una moltitudine di Uccelli del Tuono.

I Lakota si considerano discendenti da un popolo proveniente dalle Pleiadi. Nella loro mitologia esiste la figura della Donna Bisonte Bianco, proveniente dalla costellazione delle Pleiadi, che fece dono ai Lakota della sacra pipa, usata sia per la cerimonia della pace che per la trasmissione della profonda spiritualità che essa esprime.

Dall’altra parte della Terra, gli aborigeni australiani hanno miti analoghi.

Tra i miti dei Nativi australiani ricorre spesso il concetto di un’origine extraterrestre. Le leggende aborigene narrano di creature che arrivarono dai cieli e trasformarono in uomini e donne degli esseri che non erano ancora finiti.

I Namumaurkunjurkunju sono considerati dagli aborigeni gli antenati-lucertola venuti dallo spazio per diffondere la Conoscenza. Questi antenati avevano al seguito degli Esseri noti come "Numbakulla". Le tradizioni delle popolazioni autoctone australiane parlano di esseri molto diversi da noi: avevano palpebre calate sugli occhi, orecchie chiuse, membra incollate su un corpo informe poiché risultavano essere uniti l'uno con l'altro. I Numbakulla intervennero separandoli e dando loro libertà di membra. Questi esseri continuerebbero tuttora a sorvegliare e proteggere dall'alto gli aborigeni.

Sempre in Australia, presso la tribù Aranda, in epoche ancestrali gli uomini furono visitati da esseri divini che insegnarono loro il mistero del Tempo del Sogno. Questo mito, il Dreamtime, è il fondamento essenziale della spiritualità di tutti i Nativi australiani.

Spostandoci nel continente africano troviamo i Dogon, un popolo del Mali, i quali rivendicano il loro nome e le loro origini da un popolo delle stelle, proveniente dalla costellazione di Sirio, della quale gli stessi Dogon, già all’inizio del secolo scorso, senza l’ausilio di telescopi o altri strumenti, davano un’accurata descrizione.

Sostenevano anche che la stella Sirio era composta da due stelle, in effetti oggi conosciute come Sirio A e Sirio B (quest’ultima, una stella nana, assolutamente invisibile ad occhio umano) e che la durata di orbita della seconda rispetto alla prima era di cinquant'anni (come esattamente è).

Essi sostengono anche l’esistenza di un dodicesimo pianeta, da cui sarebbero provenuti gli antichi progenitori.

In Giappone troviamo invece un mito le cui origini sono tuttora misteriose: il mito dei Kappas. Nonostante delle tradizioni del Giappone non si conosca molto, questo mito è tramandato ancora oggi e lascia trapelare la presenza di creature non appartenenti alla specie umana. Secondo quanto affermato da Kitamura, archeologo e storiografo giapponese, i Kappas erano delle creature strane che negli antichi testi vengono descritte come simili all’uomo, ma caratterizzate da gravi malformazioni, poiché appaiono con arti palmati o munite di tre dita terminanti con artigli. La loro pelle è bruna. La loro testa sottile e le orecchie grosse, con occhi triangolari. Sulla testa portano sempre un curioso cappello dal quale fuoriescono quattro lunghi aghi ed il loro naso ha l’aspetto di una proboscide che si appoggia sulle spalle terminando indietro, dove si congiunge ad una specie di gobba a forma di cassetta. (Sembra la descrizione di una tuta spaziale).[...]


qui l'articolo completo. http://www.shan-newspaper.com/web/esobi ... chita.html

Re: Incontri ravvicinati... nell'antichità.

Inviato: 19/02/2012, 14:57
da Nicholas
Molto interessante, tutto questo non può ovviamente essere una coincidenza

Re: Incontri ravvicinati... nell'antichità.

Inviato: 20/02/2012, 1:10
da mariposa azul
"I Lakota si considerano discendenti da un popolo proveniente dalle Pleiadi. Nella loro mitologia esiste la figura della Donna Bisonte Bianco, proveniente dalla costellazione delle Pleiadi, che fece dono ai Lakota della sacra pipa, usata sia per la cerimonia della pace che per la trasmissione della profonda spiritualità che essa esprime."
Questa notizia mi ha colpito in particolare.
Comunque in altro post avevo già parlato di questo libro che ora ripropongo perché fortemente in linea con quanto scritto sopra:
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Re: Incontri ravvicinati... nell'antichità.

Inviato: 20/02/2012, 1:16
da shanti
Amata Fanciulla stella, Donna Bisonte bianco. Trovi la sua leggenda nella sezione Indiani d'america.
Ciao Arcansiel.