Il concetto di Introspezione
Inviato: 02/01/2012, 14:46
Cari amici del forum, c'è una domanda abbastanza importante che mi pongo di frequente, queste ultime settimane.
Il tutto nasce dal mio girovagare su internet (e quindi anche su Citta di Luce
). Leggo molto spesso che uno dei metodi, anzi, il metodo per eccellenza per avanzare nella consapevolezza è l'introspezione, ovvero il cercare le risposte alle grandi domande dentro di sè, conoscere se stessi.
Il conoscere sè stessi è un concetto antichissimo, tanto che nella porta dell'oracolo di Delfi dell'antica Grecia, l'iscrizione che accoglieva i fedeli era proprio "Conosci te stesso".
Le religioni e le tradizioni orientali, Buddhismo e Induismo soprattutto, centrano molto la loro dottrina sul lavoro interiore, non nel senso di "interessati solo a te stesso", ma più che altro "guarda al tuo interno e conosciti".
Una leggenda induista che vorrei condividere con voi narra che una volta creati gli umani, gli dei erano stupiti da quanto bene fossero venuti e così, per evitare che l'umanità li pareggiasse, decisero di nascondere la loro consapevolezza ed il loro Sè. Un dio propose di nasconderli nella vetta della montagna più alta, un'altro sottoterra, un'altro ancora nel fondo dell'oceano...ma il nascondiglio che dopo molte discussioni scelsero erano...gli uomini stessi!!!
Già, perché dentro di sè era l'unico luogo dove agli uomini non sarebbe mai venuto in mente di cercare...
Allora a questo punto, appreso che non è più possibile continuare il percorso di risveglio senza un lavoro interiore, vorrei porre una domanda, le cui risposte spero saranno utili, oltre che a me, anche a tanti altri con il mio stesso problema:
Come si fa a fare introspezione e quindi conoscere sè stessi e quindi sapere chi siamo veramente?
Io ho sempre pensato potesse bastare il seguire le proprie passioni, poi perdonare e aiutare molto, ma non credo che sia proprio "introspezione".
Un enorme grazie a chi risponderà!
Il tutto nasce dal mio girovagare su internet (e quindi anche su Citta di Luce

Il conoscere sè stessi è un concetto antichissimo, tanto che nella porta dell'oracolo di Delfi dell'antica Grecia, l'iscrizione che accoglieva i fedeli era proprio "Conosci te stesso".
Le religioni e le tradizioni orientali, Buddhismo e Induismo soprattutto, centrano molto la loro dottrina sul lavoro interiore, non nel senso di "interessati solo a te stesso", ma più che altro "guarda al tuo interno e conosciti".
Una leggenda induista che vorrei condividere con voi narra che una volta creati gli umani, gli dei erano stupiti da quanto bene fossero venuti e così, per evitare che l'umanità li pareggiasse, decisero di nascondere la loro consapevolezza ed il loro Sè. Un dio propose di nasconderli nella vetta della montagna più alta, un'altro sottoterra, un'altro ancora nel fondo dell'oceano...ma il nascondiglio che dopo molte discussioni scelsero erano...gli uomini stessi!!!


Allora a questo punto, appreso che non è più possibile continuare il percorso di risveglio senza un lavoro interiore, vorrei porre una domanda, le cui risposte spero saranno utili, oltre che a me, anche a tanti altri con il mio stesso problema:
Come si fa a fare introspezione e quindi conoscere sè stessi e quindi sapere chi siamo veramente?
Io ho sempre pensato potesse bastare il seguire le proprie passioni, poi perdonare e aiutare molto, ma non credo che sia proprio "introspezione".
Un enorme grazie a chi risponderà!