Adelina la strolga
Inviato: 21/02/2009, 17:13
Adelina la strolga
(Strolga= in dialetto tosco-emiliano significa strega, maga)
(Strolga= in dialetto tosco-emiliano significa strega, maga)
Sin da bambina il mio destino è stato costellato di incontri preziosi per la mia crescita di “Consapevolezza”. Tra questi vi è stata Adelina (nata il 18 febbraio 1896), che lavorava come cameriera nella casa natale di Alfredo lo zio di mia madre; casa sita a borgo Val di Taro sull'Appennino tosco-emiliano. A quei tempi il luogo era veramente incantevole, la natura vi imperava con la sua bellezza e forza come ai tempi dei Celti... boschi fitti e misteriosi, ruscelli dalle acque cristalline, alberi e fiori a profusione e un abbondanza di animali autoctoni. Oggi, purtroppo, quello che era un minuscolo paese contadino si è trasformato in una cittadina di villeggiatura alquanto bruttina, c'è ancora natura intorno ma non è più la stessa cosa.
Adelina, una strega-sciamana, che riusciva a comunicare con la natura riconoscendo in essa l'essenza divina, mi ha insegnato a “vedere” il Sacro nel mondo ordinario. Lei riconosceva i luoghi di potere, le proprietà delle erbe e delle pietre, comunicava coi suoi -animali di potere- o con il suo albero sacro e mi diceva sempre che i suoi più grandi alleati erano gli elementi... Tra i tanti ricordi vividi dei momenti trascorsi con lei, mi rimane impressa nella mente e nel cuore una notte (che lei definì speciale in quanto il velo che separava i mondi diventava più trasparente) in cui mi disvelò come faceva per conoscere il futuro... quella notte c'era una Luna piena che per me piccola sembrava enorme, Adelina mi portò in un punto del grande giardino e le vidi fare una cosa che non ho più visto fare da nessun altro, aveva appoggiato davanti a se una ciotola o coppa (non ricordo bene questo particolare) di cristallo colma di acqua che scintillava, e dopo aver sussurrato parole attraverso un canto ci furono degli attimi di silenzio profondo e totale e poi quando iniziò a parlare sembrava fosse lontana lontana e mi parlò del mio futuro, ricordo che avevo dei brividini di paura!
Mentre scrivo mi vengono in mente frasi di quella notte e mi sento commossa e come se con lei riavessi un contatto, quante cose mi disse che poi sono realmente accadute! Quanto mi ha amata lo comprendo solo ora e solo ora comprendo quanto sia stato grande il dono da lei ricevuto:”che la vita quotidiana è colma di esperienze magiche ricche di spiritualità, basta viverla con la semplicità del cuore..".

Quando guardavamo il cielo, mi ricordo che mi diceva:”Vedi l'universo è un immenso campo di energia di Amore in cui ogni cosa è collegata a tutte le altre, tu ne sei parte come tutto ciò che vive grazie ad essa, e si è tutti una sola cosa dentro questa nube di sogno”.
Amata Adelina sei volata via il 31 luglio 1995 proprio come avevi predetto: “Per un anno non festeggerò i cent'anni”. Ma sei viva in me magica donna!
Ora Adelina tu sei tumulata nella Cappella Gentilizia di zio Alfredo (che non ha potuto portare con se tutti i suoi soldini...), mentre tu avresti voluto essere sepolta sotto la tua amata quercia.
Ajna o Nina come soltanto tu e nonno Enrico mi chiamavate!
