Pagina 1 di 1

Un mondo nuovo-Eckhart Tolle

Inviato: 01/03/2009, 13:24
da shanti
Il chi credete di essere è anche intimamente connesso con il come credete
che vi trattino gli altri. Molte persone si lamentano di non essere trattate
bene dagli altri. Dicono di non ricevere abbastanza rispetto, attenzione,
riconoscimento o considerazione, dicono anche di essere date per scontate. E
quando la gente è gentile con loro, allora pensano a un secondo fine, di venire
manipolate, o che ci si voglia prendere un vantaggio su di loro. Che nessuno le
ami.

Pensano di essere un “povero piccolo me” bisognoso, dalle necessità
insoddisfatte. Questa confusione di base su chi sono, crea una disfunzione in
ogni loro relazione. Credono di non avere niente da dare e che il mondo o gli
altri stiano negando loro ciò di cui hanno bisogno. Tutta la loro realtà è
basata su un senso illusorio di chi sono. Questo boicotta le situazioni e vizia
le loro relazioni.

Se l’idea di perdere, sia che si tratti di soldi, di riconoscimento o
d’amore, è diventata parte di chi credete di essere, allora sperimenterete
sempre un senso di perdita. Invece di riconoscere tutto il buono che c’è già
nella vostra vita, tutto ciò che vedete è perdita.



Il riconoscimento di tutto il buono che c’è nella vostra vita è
l’inizio di ogni abbondanza.

Il fatto è che qualunque cosa voi pensiate che il mondo vi stia negando voi
la state negando al mondo. Ve la state negando perché profondamente dentro di
voi pensate che siete piccoli e che non avete niente da dare.

Provate questo per qualche settimana e vedrete come cambierà la vostra
realtà: qualunque cosa state pensando che gli altri vi neghino – lodi,
apprezzamenti, assistenza, cure affettuose-, datela voi a loro. Non ne avete?
Fate come se ne aveste e ne verranno. E non appena avrete cominciato a dare,
comincerete a ricevere.

Non potete ricevere ciò che non date. Il flusso verso l’esterno
determina il flusso verso l’interno.

Qualunque cosa pensiate che il
mondo vi neghi, l’avete già, ma fino a che non ne permetterete il fluire verso
l’esterno, non saprete neppure quello che avete. Gesù ha espresso in questa
potente immagine la legge che il fluire verso l’esterno determina un ritorno
del flusso: “Date e vi sarà dato: ne riceverete in misura buona, pigiata,
scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cui misurate, sarà
misurato anche a voi”. (Luca 6.3)

La fonte di ogni abbondanza non è fuori di voi. È parte di chi
siete.

In ogni modo cominciate vedendo e riconoscendo l’abbondanza al
di fuori. Vedete l’abbondanza della vita tutto intorno a voi. Il calore del
sole sulla vostra pelle, lo spettacolo della magnificenza dei fiori in mostra
davanti a un fioraio, mordete un frutto succulento, o lasciatevi inzuppare
dall’abbondanza dell’acqua che cade dal cielo.

La pienezza della vita è li ad ogni passo. Il riconoscimento di
quell’abbondanza che è intorno a voi risveglia l’abbondanza interiore
dormiente. E poi lasciatela fluire fuori. Quando sorridete a una persona che
non conoscete, per un istante l’energia fluisce verso l’esterno. Diventate
qualcuno che dà. Domandatevi spesso cosa potete dare in quel momento, come
potete essere al servizio di quella persona, di quella situazione. Non avete
bisogno di possedere nulla per sentire l’abbondanza, ma se la sentite vi
arriverà certamente una grande abbondanza.

L’abbondanza arriva solo a coloro che già ce l’hanno.
Sembra quasi ingiusto, ma naturalmente non lo è. È una legge universale. Sia
l’abbondanza sia la scarsezza sono stati interiori che si manifestano come la
vostra realtà. Gesù lo ha espresso in questo modo: “Poiché a chi ha, sarà dato;
ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che ha”. (Marco 4,25)

Tratto dal libro Un Mondo Nuovo di Eckhart Tolle