gli dei dello spazio
Inviato: 10/03/2009, 22:09
Gli
"Dei dello Spazio"
Il
fascino della possibilità di un contatto con tali
civiltà è dato dalla prospettiva di imparare
da loro. Prospettiva entusiasmante,
almeno a prima vista,
Ma, ad un secondo esame, ci accorgeremo che essa cela quella
stessa mentalità ristretta che ora minaccia la sopravvivenza
del pianeta, ovvero la fiducia cieca nel potere della scienza
e della tecnologia come unico mezzo per raggiungere la felicità
umana.
Ogni informazione, ogni risposta che otteniamo, non fanno
che sollevare dozzine di nuove domande. Raccogliere dati
scientifici è un procedimento senza fine e se noi
non avremo delle radici profonde nelle fondamenta morali
dell'Universo, continueremo ad utilizzare nel modo sbagliato
la scienza. Come diceva il maestro spirituale Krishnamurti
a questo proposito: "Il sapere è solo una parte
della vita, non la sua interezza, ...........
Una maggiore erudizione, per quanto vasta ed ingegnosamente
strutturata, non risolverà i nostri problemi: crederlo
significa autocondannarsi alla frustrazione ed all'infelicità.
Abbiamo bisogno di .
una trasformazione della coscienza.
Solo
un mutamento nello stato di coscienza dell'Uomo ci permetterà
di sopravvivere ai pericoli che noi stessi abbiamo scatenato.
Perché esiste un tipo di sapere che oltrepassa la
scienza - perfino la scienza ipertecnologica delle civiltà
extraterrestri - un sapere che è democraticamente
raggiungibile da ciascuno di noi, la verità definitiva,
l'eterno messaggio di tutte le tradizioni religiose del
mondo. Una sapienza che tutti possono ottenere direttamente
dal cosmo senza intermediari, senza dipendere dalla benevolenza
di esseri superiori, siano essi messaggeri celesti, Fratelli
dello Spazio, guide spirituali, maestri ascesi o altro ancora.
Possiamo chiamarla sapienza di Dio, unione mistica, scoperta
del Tao o raggiungimento dell'illuminazione , ma tutti questi
termini si riferiscono alla stessa cosa: la comprensione
fondamentale della Totalità Cosmica, che trascende
ogni singola parte del creato e delle creature. Questo è
il tipo di erudizione che può dare un obiettivo,
una direzione ed una vera realizzazione alle nostre vite,
rispondendo alle domande che ci ossessionano da sempre:
chi sono io? Qual è il significato dell'esistenza?
Viaggio
al centro della mente
Sebbene
l'umanità non possa disprezzare il valore dei saggi
consigli e delle informazioni tecniche che ci vengano eventualmente
offerti da extraterrestri o da entità metafisiche,
la responsabilità della nostra crescita spirituale
è, in ultima analisi, nelle nostre mani. Quello che
si trova "là fuori" non può salvarci
o farci crescere, l'impulso a crescere deve venire solamente
da noi stessi.
Ci siamo "alienati" da noi stessi e dal nostro
pianeta. Ed è per questo che corriamo il rischio
di distruggere la vita sulla Terra e forse perfino il pianeta
stesso, proprio come ci avvisano alcuni messaggi dal cosmo.
In questo stato di coscienza alterato, o alienato, ci dedichiamo
alla ricerca di avanzate forme di vita nell'Universo ma,
sebbene tali forme di vita esistano, è solo dentro
noi stessi che potremo attuare la vera connessione cosmica.
Non avendo ancora scoperto il nostro potenziale di evoluzione,
siamo diventati malati terminali, proprio come Bowman alla
fine del film. Fin quando cercheremo Dei o qualunque altro
genere di Salvatori "là fuori", saremo
persi e lontani dalla verità.
Una
crisi di coscienza mondiale
Paradossalmente,
solo guardando dentro di noi, scoprendo che il potere della
consapevolezza dirige il nostro destino ed il destino di
tutte le creature viventi, in qualunque stadio evolutivo
esse si trovino, ci rendiamo conto che siamo una cosa sola
con Quella coscienza - Quella intelligenza cosmica - Quella
realtà trascendentale.
La situazione che ci troviamo ad affrontare oggi è
una crisi di coscienza mondiale. La consapevolezza umana
è in uno stato di instabilità, di malessere
e spera in un aiuto dal cielo, ma se dobbiamo rendere migliore
questo mondo, dobbiamo prima guarire noi stessi, senza affidarci
a dei surrogati genitoriali provenienti dal cosmo.
La psicologia del profondo ha dimostrato che, per un bambino,
i genitori sono i suoi primi Dei.
Ma il processo di crescita e di maturazione richiede che
questa illusione venga infranta, sostituendo il lento, difficile
e spesso doloroso compito di assumersi la responsabilità
delle nostre azioni e di riconoscere che, anche se al momento
i veri alieni siamo noi, potenzialmente siamo anche gli
Dei che stiamo cercando. Siamo pronti ad entrare in quella
che Carl Sagan definiva la "famiglia del Cielo"
e ad accedere nella società galattica tramite lo
stadio più maturo della razza umana, quell'Umanità
evoluta battezzata Homo Noeticus. non geocentrico, o egocentrico,
bensì universocentrico e cosmicamente consapevole.
Uno
stadio semi-divino, indicatoci fin dai tempi più
antichi dai veri maestri spirituali della nostra storia,
come Gesù, Budda, Krishna, Illuminati, santi,
le persone che hanno indicato più chiaramente il
futuro dell'evoluzione umana. Precursori della nuova stirpe,
esemplari di una Umanità evoluta. Nessuno di loro ha mai dichiarato di essere un extraterrestre,
ma tutti affermavano di essere universali, e ci hanno assicurato
che anche tutti noi possiamo diventarlo. Come? Citando le
parole pronunciate dal Budda morente: "Confidando solo
in noi stessi, senza attendere un aiuto esterno e senza
cercare l'aiuto di altri all'infuori di noi". O, secondo
le parole di Gesù, cercando il Regno dei Cieli dentro
di noi.
La
sorgente del divenire
Ecco
perché vi invito a non puntare tutte le vostre speranze
sul fascino ed il mistero rappresentato dal contatto con
gli UFO e con gli alieni. Prima di tutto, la promessa di
un contatto alieno è allettante ma sfugge al nostro
controllo.
Dobbiamo diffidare dai falsi Dei. In secondo luogo, dobbiamo
riconoscere il vero Dio. Il peggiore nemico ed il migliore
alleato si trovano nelle profondità della psiche,
nel cuore del nostro essere. Il giusto atteggiamento quando
incontreremo la "famiglia del Cielo" sarà
quello che dovremmo avere anche nei confronti delle Guide
e dei Maestri del mondo. Quando il nostro atteggiamento
assume le caratteristiche di una relazione servo-padrone,
o adoratore-divinità, il potenziale di evoluzione
personale va perso ed il richiamo cosmico che ci viene rivolto
resta inascoltato.
Sia che i nostri incontri con forme di vita avanzata provengano
dallo spazio esterno, sia che provengano dal nostro spazio
interiore, dobbiamo riconoscere che essi riflettono principalmente
ciò che noi stessi infine diventeremo, e che tutto
il tempo e lo spazio, tutti i mondi ed i loro abitanti nascono
da quella stessa Sorgente il cui nome tradizionale è
Dio.
di
John White
"Dei dello Spazio"
Il
fascino della possibilità di un contatto con tali
civiltà è dato dalla prospettiva di imparare
da loro. Prospettiva entusiasmante,
almeno a prima vista,
Ma, ad un secondo esame, ci accorgeremo che essa cela quella
stessa mentalità ristretta che ora minaccia la sopravvivenza
del pianeta, ovvero la fiducia cieca nel potere della scienza
e della tecnologia come unico mezzo per raggiungere la felicità
umana.
Ogni informazione, ogni risposta che otteniamo, non fanno
che sollevare dozzine di nuove domande. Raccogliere dati
scientifici è un procedimento senza fine e se noi
non avremo delle radici profonde nelle fondamenta morali
dell'Universo, continueremo ad utilizzare nel modo sbagliato
la scienza. Come diceva il maestro spirituale Krishnamurti
a questo proposito: "Il sapere è solo una parte
della vita, non la sua interezza, ...........
Una maggiore erudizione, per quanto vasta ed ingegnosamente
strutturata, non risolverà i nostri problemi: crederlo
significa autocondannarsi alla frustrazione ed all'infelicità.
Abbiamo bisogno di .
una trasformazione della coscienza.
Solo
un mutamento nello stato di coscienza dell'Uomo ci permetterà
di sopravvivere ai pericoli che noi stessi abbiamo scatenato.

Perché esiste un tipo di sapere che oltrepassa la
scienza - perfino la scienza ipertecnologica delle civiltà
extraterrestri - un sapere che è democraticamente
raggiungibile da ciascuno di noi, la verità definitiva,
l'eterno messaggio di tutte le tradizioni religiose del
mondo. Una sapienza che tutti possono ottenere direttamente
dal cosmo senza intermediari, senza dipendere dalla benevolenza
di esseri superiori, siano essi messaggeri celesti, Fratelli
dello Spazio, guide spirituali, maestri ascesi o altro ancora.
Possiamo chiamarla sapienza di Dio, unione mistica, scoperta
del Tao o raggiungimento dell'illuminazione , ma tutti questi
termini si riferiscono alla stessa cosa: la comprensione
fondamentale della Totalità Cosmica, che trascende
ogni singola parte del creato e delle creature. Questo è
il tipo di erudizione che può dare un obiettivo,
una direzione ed una vera realizzazione alle nostre vite,
rispondendo alle domande che ci ossessionano da sempre:
chi sono io? Qual è il significato dell'esistenza?
Viaggio
al centro della mente
Sebbene
l'umanità non possa disprezzare il valore dei saggi
consigli e delle informazioni tecniche che ci vengano eventualmente
offerti da extraterrestri o da entità metafisiche,
la responsabilità della nostra crescita spirituale
è, in ultima analisi, nelle nostre mani. Quello che
si trova "là fuori" non può salvarci
o farci crescere, l'impulso a crescere deve venire solamente
da noi stessi.
Ci siamo "alienati" da noi stessi e dal nostro
pianeta. Ed è per questo che corriamo il rischio
di distruggere la vita sulla Terra e forse perfino il pianeta
stesso, proprio come ci avvisano alcuni messaggi dal cosmo.
In questo stato di coscienza alterato, o alienato, ci dedichiamo
alla ricerca di avanzate forme di vita nell'Universo ma,
sebbene tali forme di vita esistano, è solo dentro
noi stessi che potremo attuare la vera connessione cosmica.
Non avendo ancora scoperto il nostro potenziale di evoluzione,
siamo diventati malati terminali, proprio come Bowman alla
fine del film. Fin quando cercheremo Dei o qualunque altro
genere di Salvatori "là fuori", saremo
persi e lontani dalla verità.
Una
crisi di coscienza mondiale
Paradossalmente,
solo guardando dentro di noi, scoprendo che il potere della
consapevolezza dirige il nostro destino ed il destino di
tutte le creature viventi, in qualunque stadio evolutivo
esse si trovino, ci rendiamo conto che siamo una cosa sola
con Quella coscienza - Quella intelligenza cosmica - Quella
realtà trascendentale.
La situazione che ci troviamo ad affrontare oggi è
una crisi di coscienza mondiale. La consapevolezza umana
è in uno stato di instabilità, di malessere
e spera in un aiuto dal cielo, ma se dobbiamo rendere migliore
questo mondo, dobbiamo prima guarire noi stessi, senza affidarci
a dei surrogati genitoriali provenienti dal cosmo.
La psicologia del profondo ha dimostrato che, per un bambino,
i genitori sono i suoi primi Dei.
Ma il processo di crescita e di maturazione richiede che
questa illusione venga infranta, sostituendo il lento, difficile
e spesso doloroso compito di assumersi la responsabilità
delle nostre azioni e di riconoscere che, anche se al momento
i veri alieni siamo noi, potenzialmente siamo anche gli
Dei che stiamo cercando. Siamo pronti ad entrare in quella
che Carl Sagan definiva la "famiglia del Cielo"
e ad accedere nella società galattica tramite lo
stadio più maturo della razza umana, quell'Umanità
evoluta battezzata Homo Noeticus. non geocentrico, o egocentrico,
bensì universocentrico e cosmicamente consapevole.
Uno
stadio semi-divino, indicatoci fin dai tempi più
antichi dai veri maestri spirituali della nostra storia,
come Gesù, Budda, Krishna, Illuminati, santi,
le persone che hanno indicato più chiaramente il
futuro dell'evoluzione umana. Precursori della nuova stirpe,
esemplari di una Umanità evoluta. Nessuno di loro ha mai dichiarato di essere un extraterrestre,
ma tutti affermavano di essere universali, e ci hanno assicurato
che anche tutti noi possiamo diventarlo. Come? Citando le
parole pronunciate dal Budda morente: "Confidando solo
in noi stessi, senza attendere un aiuto esterno e senza
cercare l'aiuto di altri all'infuori di noi". O, secondo
le parole di Gesù, cercando il Regno dei Cieli dentro
di noi.
La
sorgente del divenire
Ecco
perché vi invito a non puntare tutte le vostre speranze
sul fascino ed il mistero rappresentato dal contatto con
gli UFO e con gli alieni. Prima di tutto, la promessa di
un contatto alieno è allettante ma sfugge al nostro
controllo.
Dobbiamo diffidare dai falsi Dei. In secondo luogo, dobbiamo
riconoscere il vero Dio. Il peggiore nemico ed il migliore
alleato si trovano nelle profondità della psiche,
nel cuore del nostro essere. Il giusto atteggiamento quando
incontreremo la "famiglia del Cielo" sarà
quello che dovremmo avere anche nei confronti delle Guide
e dei Maestri del mondo. Quando il nostro atteggiamento
assume le caratteristiche di una relazione servo-padrone,
o adoratore-divinità, il potenziale di evoluzione
personale va perso ed il richiamo cosmico che ci viene rivolto
resta inascoltato.
Sia che i nostri incontri con forme di vita avanzata provengano
dallo spazio esterno, sia che provengano dal nostro spazio
interiore, dobbiamo riconoscere che essi riflettono principalmente
ciò che noi stessi infine diventeremo, e che tutto
il tempo e lo spazio, tutti i mondi ed i loro abitanti nascono
da quella stessa Sorgente il cui nome tradizionale è
Dio.
di
John White