caro vecchio tram....
Inviato: 28/05/2009, 20:23
ricercando sull'argomento fumetti che sto elaborando da un paio di puntate( me paro Piero Angela ehehehe) mi è venuto in ricordo un fatto e ho deciso di condividerlo con voi.
Ho sempre viaggiato a Torino in autobus con la cartina delle vie in tasca e mi sbagliavo al massimo di una fermata, quando ne cercavo una.
Ma prima degli autobus a Torino, da cui manco da 30 anni, c'erano i tram.
Si saliva da dietro e subito l'omino blu con un dito arancione coperto da un ditale di gomma e il blocchetto dei biglietti ti guardava, aveva una busta di vecchio cuoio nero su cui appoggiava i polsi e da cui spuntavano dopo affannose ricerche le 10 e le 5 lire.
Chiedeva quanti biglietti? e la fila non avanzava se prima non si pagava e non si bucava il biglietto e al momento di scendere din din din din...la campanella che dovevo spingere con tutta la forza che avevo sul dito chiedeva la prossima fermata, mentre vicino al finestrino leggevo: La bestemmia è reato, da una parte e dall'altra Non si parla al conducente, che dietro ad un grande sedile trafficava con una manovella attaccata ad un pomo.....
Quando pioveva il tram era l'anticamera del far west, tra ombrelli e impermeabili gocciolanti pareva essere in barca ed era obbligo lascir sedere un anziano che male si reggeva...e scendevo sempre con le calze bagnate dalle gocce degli ombrelli e in fretta il pavimento gommoso del tram diveniva una pozzanghera....
Ricordi del tempo che fu, e ritorna anche l'odore del tram, a metà tra il grasso del meccanico d'auto e il tabacco dei sigari, perché allora non era vietato fumare..... :drban: :drban: :drban:
Ho sempre viaggiato a Torino in autobus con la cartina delle vie in tasca e mi sbagliavo al massimo di una fermata, quando ne cercavo una.
Ma prima degli autobus a Torino, da cui manco da 30 anni, c'erano i tram.
Si saliva da dietro e subito l'omino blu con un dito arancione coperto da un ditale di gomma e il blocchetto dei biglietti ti guardava, aveva una busta di vecchio cuoio nero su cui appoggiava i polsi e da cui spuntavano dopo affannose ricerche le 10 e le 5 lire.
Chiedeva quanti biglietti? e la fila non avanzava se prima non si pagava e non si bucava il biglietto e al momento di scendere din din din din...la campanella che dovevo spingere con tutta la forza che avevo sul dito chiedeva la prossima fermata, mentre vicino al finestrino leggevo: La bestemmia è reato, da una parte e dall'altra Non si parla al conducente, che dietro ad un grande sedile trafficava con una manovella attaccata ad un pomo.....
Quando pioveva il tram era l'anticamera del far west, tra ombrelli e impermeabili gocciolanti pareva essere in barca ed era obbligo lascir sedere un anziano che male si reggeva...e scendevo sempre con le calze bagnate dalle gocce degli ombrelli e in fretta il pavimento gommoso del tram diveniva una pozzanghera....
Ricordi del tempo che fu, e ritorna anche l'odore del tram, a metà tra il grasso del meccanico d'auto e il tabacco dei sigari, perché allora non era vietato fumare..... :drban: :drban: :drban: