La Sincronia sacra
Le mani.
Guarda le mani,
l’una è l’attore e l’altra spalla,
sposi uniti da un solo copione
pappagalli in un canto d’amore.
Gli stormi.
Guarda gli uccelli che volano in stormi
Sono tanti ma vola un essere solo.
Grande consiglio di tenere le ali,
che non soccombe allo sparviero
né si perde trasvolando i mari.
La Ola.
Giunge il volere del gran consiglio
forte, come negli stadi l’onda della ola.
Ma chi sente l’onda
che dal mio volere giunge alle mie mani.
La tromba
che suona il silenzio dei tulipani?
Il canto che ritma lo stormo controvento?
Il canto nascosto
C’è un canto nascosto nella vita
che ti fonde in un essere solo,
chi lo sente sa ch’e è il destino
e fa la sua parte d’un gesto divino.
Nasce da un seme che canta
un animale una pianta.
In un cuore che batte, il regno dei cieli,
ma da fuori vedi solo un muscolo pulsare.
Il sovrannaturale
Dentro la tua vita viceversa,
basta una felice coincidenza
una premonizione
uno sguardo fatale
e soffia il sovrannaturale.
Eppure è solo quel canto nascosto
che prova ad accordare vita e mondo
come uccelli d’uno stormo
è la natura che continua a creare.
Il volto di dio
D’altronde solo da lì
da dentro il tuo destino
giungi al lembo estremo
dell’universo che avanza
all’onda di piena dell’evoluzione
E la natura vedi in faccia
e scopri che ha il volto di dio
e il fianco di foresta
di cielo, di sangue,
di mare in tempesta.
Daniele Bollea - da "Prendere Terra"