
Questa sera, prendendo in mano una pagnotta, ho sentito qualcosa di antico.
Ho guardato questo capolavoro che ci nutre con semplicità e ho pensato alla terra, al seme, alla pioggia che bagna il suolo.
Ho visto le piccole radici uscire dal guscio che si è spaccato e il germoglio farsi strada verso la luce.
Nonno sole l’ha scaldato, la pioggia e la terra l’hanno nutrito.
E quando la spiga diventa alta, fa dono di sé a chi la raccoglie. Ho pensato alle macchine che ora fanno tutto, e ai contadini che, un tempo, raccoglievano tutto a mano.
Mi pareva di sentire il profumo del pane cotto nel forno a legna e ho pensato alle mani che impastavano con amore.
Ora le cose sono diverse, ci sono le impastatrici, ma ho un caro amico che fa il fornaio come non ce ne sono più. A lui, Ivan, basta guardare la pasta per capire se è giusta, sa sentire cosa vuole l’impasto, a seconda dell’umidità dell’aria. Non ha bisogno di aggeggi elettronici lui, gli basta il tocco, gli bastano gli occhi. L’antica arte del fare il pane, si va perdendo, ma per fortuna non ovunque.
Ma il pane che arriva sulle nostre tavole è, comunque sacro, in esso c’è la forza di madre Terra, il calore di Nonno Sole e la freschezza di sorella Acqua.
A volte faccio il pane in casa, non sono capace, guardo la ricetta sulla busta del lievito. Ho anche la macchinetta, ma quando lo impasto con le mani è diverso. Uso l’acqua di Lourdes e l’Amore che lascio scorrere dalle mani e dal cuore, insieme a Reiki e all’intento di mettere Luce in quel cibo che condividerò con gli amici, con chi amo.
Se avete la fortuna di conoscere un fornaio “alla moda vecchia”, ringraziatelo, è depositario di un’antica meravigliosa arte, che nutre il corpo e lo spirito.
Ciao Ivan…..