Sono io l'Angelo di me stesso?
Inviato: 27/12/2009, 14:45
Questa immagine, questo concetto ancora confuso, sono giorni che si forma nel mio percepire.
Voglio condividerlo sapendo di trovare in Voi, meravigliosi compagni di Cammino, un adeguato ed illuminato confronto.
Provo a spiegarmi nei miei limiti di consapevolezza attuale.
Dunque...
Quando vado ad abbracciare il bambino che sono stato, il bambino in me, nei vari momenti topici del mio percorso terreno per ri-accoglierlo nell'Amore e nel mio cuore, non c'è dubbio che avviene davvero un incontro e un abbraccio animico reale perché reali sono i conseguenti cambiamenti nelle varie elaborazioni emotive.
Questo incontro con me stesso può avvenire lungo la linea tridimensionale del tempo perché il "viaggio" eterico che intraprendo presuppone un elevarsi dimensionale e quindi un affrancarsi dalla dimensione lineare del tempo per quella circolare, sfruttando le possibilità quantistiche.
Io stesso, per quel bambino, sono un "angelo" che guida, conforta e protegge, facendolo sentire amato incondizionatamente.
Bene.
Non può essere esattamente così anche per gli "incontri" eterici attuali, quelli per cui un'intuizione o una risposta ci giunge improvvisa "dentro Noi" e sentiamo che ci giunge da consapevolezze di dimensioni superiori?
Non è forse vero che Noi siamo quello che saremo?...Non è forse vero che Tutto è già avvenuto?
Gladius Lucis
Voglio condividerlo sapendo di trovare in Voi, meravigliosi compagni di Cammino, un adeguato ed illuminato confronto.
Provo a spiegarmi nei miei limiti di consapevolezza attuale.
Dunque...
Quando vado ad abbracciare il bambino che sono stato, il bambino in me, nei vari momenti topici del mio percorso terreno per ri-accoglierlo nell'Amore e nel mio cuore, non c'è dubbio che avviene davvero un incontro e un abbraccio animico reale perché reali sono i conseguenti cambiamenti nelle varie elaborazioni emotive.
Questo incontro con me stesso può avvenire lungo la linea tridimensionale del tempo perché il "viaggio" eterico che intraprendo presuppone un elevarsi dimensionale e quindi un affrancarsi dalla dimensione lineare del tempo per quella circolare, sfruttando le possibilità quantistiche.
Io stesso, per quel bambino, sono un "angelo" che guida, conforta e protegge, facendolo sentire amato incondizionatamente.
Bene.
Non può essere esattamente così anche per gli "incontri" eterici attuali, quelli per cui un'intuizione o una risposta ci giunge improvvisa "dentro Noi" e sentiamo che ci giunge da consapevolezze di dimensioni superiori?
Non è forse vero che Noi siamo quello che saremo?...Non è forse vero che Tutto è già avvenuto?




Gladius Lucis


