I have a dream
Inviato: 04/09/2010, 17:56
Per Te Martin...
E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le
asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno.
E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno
questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle
sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli
uomini sono creati uguali.
...Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline
della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di
coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al
tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del
Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo
dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di
libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli
vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per
il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho
davanti a me un sogno, oggi!.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà
esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri
saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del
Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno.
E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi
avvio verso il Sud.
Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della
disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di
trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una
bellissima sinfonia di fratellanza.
Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme,
di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme
la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno
in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi:
paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove
morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di
montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande
nazione possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi.
Da ogni pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di
risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni
città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri
e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le
mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi
finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente,
siamo liberi finalmente".
Martin Luther King - 28 agosto 1963
Grande Joan....
Grazie Drago per avermi fatto ripensare a lui...
asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno.
E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno
questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle
sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli
uomini sono creati uguali.
...Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline
della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di
coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al
tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del
Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo
dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di
libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli
vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per
il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho
davanti a me un sogno, oggi!.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà
esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri
saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del
Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno.
E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi
avvio verso il Sud.
Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della
disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di
trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una
bellissima sinfonia di fratellanza.
Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme,
di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme
la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno
in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi:
paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove
morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di
montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande
nazione possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi.
Da ogni pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di
risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni
città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri
e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le
mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi
finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente,
siamo liberi finalmente".
Martin Luther King - 28 agosto 1963
Grande Joan....
Grazie Drago per avermi fatto ripensare a lui...