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La luna nuova di questi giorni

Inviato: 10/05/2011, 18:33
da shanti
Luna Nuova in Toro Maggio 2011


maggio 6, 2011 on 12:55 pm | In Blog di Mariù, Sintomi di Luna


L’Energia della
Luna Nuova in Toro di Martedì ha
portato non poche rivoluzioni e cambiamenti. Sebbene sapessi di essere
in un periodo di rinnovo cominciato con la Luna Nuova in Ariete del 03 Aprile,
devo ammettere che mi sono lasciata completamente prendere alla sprovvista.
Un’ondata così potente non succedeva da tempo e questa volta non c’è
stato spazio per rimandare ad un “momento migliore” la risoluzione.
Quindi se anche qualcuno di voi si sta trovando ad affrontare ancora una
volta problemi legati alla mancanza di sincerità, vostra o altrui,
sappiate che non siete i soli.
Il dono di questa luna è l‘autenticità. Ma ogni
medaglia ha il suo rovescio, quindi tutte quelle situazioni che non sono
vere, autentiche, leali e integre sono venute, vengono o verranno a
galla per essere affrontate. Inoltre, se spesso siamo rimasti silenti di
fronte ad atteggiamenti poco onesti, cortesi e rispettosi, sotto questi
influssi sarà davvero difficile restare zitti.
Ovviamente, ci sono situazioni più o meno gravi, tuttavia vi
renderete conto che in entrambi i casi sono situazioni alquanto
ripetitive, ovvero situazioni viste e riviste mille volte e sempre le
stesse, soprattutto se legate all’ambiente familiare o lavorativo.
Sembra che sia giunto il tempo di piantare nuovi semi in questo
ambito. Dove stiamo mancando di sincerità, onestà, autenticità? Oppure
dove stiamo permettendo agli altri di raccontarci bugie? In questo
periodo la nostra pazienza viene sfidata per vedere fino a quanto siamo
in grado di resistere e reggere ancora il filo di una storia che non ci
appartiene, solo per quieto vivere.
In questo momento la verità ha un ruolo centrale e sta a noi
discernere cosa è vero da cosa è solo un’illusione. Può essere un
illusione di sicurezza, di pace e di serenità, ma sono vere? O sono vere
solo quando stiamo al gioco? E se smettiamo di giocare quelle
situazioni ci appartengono veramente? Se smettiamo di cercare
approvazione quelle relazioni, quelle amicizie sono ancora lì?
Possiamo prenderci del tempo questa settimana, e oltre, per sentire
cosa è vero nel nostro cuore e se stiamo per caso portando il peso di
cose che non ci appartengono minimamente. Quindi, è un ottimo momento
per chiederci quello che vogliamo veramente e per definire meglio quello
che è più appropriato per noi, e che possa darci libertà, stabilità,
sicurezza e armonia. Da non confondere con quel senso di sicurezza che a
volte anche le bugie, soprattutto quelle che diciamo a noi stessi, o le
“cattive” abitudini possono darci.
Se le cose non vanno e se non siamo contenti o soddisfatti va detto,
altrimenti rischiamo di vivere nell’ipocrisia e nel disappunto.
Spero che queste indicazioni siano utili a qualcuno di voi e che
possano aiutarvi ad affrontare meglio certe difficoltà affiorate in questi giorni.
A presto, Mariù

Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera
non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese
queste note, i nomi degli autori ed il link http://animeradianti.com

La luna nuova di questi giorni

Inviato: 11/05/2011, 18:14
da mariposa azul
Citazione:
Inoltre, se spesso siamo rimasti silenti di
fronte ad atteggiamenti poco onesti, cortesi e rispettosi, sotto questi
influssi sarà davvero difficile restare zitti.

Wow che luna! Ora capisco molte cose che mi stanno succedendo in questa settimana. Mi stavo quasi colpevolizzando per non essere riuscita a tacere in molte occasioni. Sempre per quella voglia di essere "corretta a tutti i costi". Mi ci è voluta una notte intera per capire che le cose che avevo detto in un contesto lavorativo erano dettate dall'impossibilità di continuare ad avvalorare posizioni indifendibili. Questo scritto mi dà la conferma alle mie intuizioni
Citazione:
Se le cose non vanno e se non siamo contenti o soddisfatti va detto,
altrimenti rischiamo di vivere nell’ipocrisia e nel disappunto.

Com'è vera questa cosa...sono riuscita a dire ciò che mi dispiaceva in modo tale che non è stata una manifestazione di aggressività e nemmeno di vittimismo. Mi son detta che stavo imparando ad agire lasciando da parte la reazione.
Grazie Shanti di aver postato questo messaggio

La luna nuova di questi giorni

Inviato: 11/05/2011, 20:12
da mariposa azul
Ecco cosa ho trovato senza cercarlo: proprio in sintonia con quanto scritto prima.
http://it.wikipedia.org/wiki/Assertivit%C3%A0


L'assertività (dal latino "asserere" che significa "asserire"), o asserzione (o anche affermazione di sé), è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore.



Secondo gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons, si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».


Essa si può anche delineare come il giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo.

Presupposti necessari per un comportamento assertivo sono:


  1. buona immagine di sé (autostima);
  2. adeguata comunicazione;
  3. libertà espressiva;
  4. capacità di rispondere alle richieste e alle critiche;
  5. capacità di dare e di ricevere apprezzamenti;
  6. capacità di sciogliere i conflitti.



L'autostima è necessaria nella condotta assertiva, poiché chi si vuole bene si relaziona in maniera adeguata con gli altri, mentre il pensare di non valer nulla impedisce un buon dialogo con se stessi, finendo così per comportarsi in maniera o passiva o aggressiva.

Nella comunicazione, le persone assertive fanno spesso uso dei pronomi personali e di verbi incisivi (evitando invece un utilizzo smodato di "devo" o "dovrei"), non provano difficoltà a manifestare il proprio disappunto verso l'interlocutore e non mascherano le proprie emozioni. Inoltre tra comunicazione verbale e corporea non c'è incongruenza, ossia ciò che viene detto a parole è anche quello che viene detto con il corpo. Pare evidente che, così realizzata, la comunicazione si rivela autentica, franca.



Essenziale a tal fine è la capacità di ascolto: mentre la persona aggressiva giudica e critica e quella passiva è eccessivamente accondiscendente, quella assertiva è aperta e dà la giusta considerazione a colui che sta parlando. Per far questo, si serve di "messaggi di ricezione" di ciò che viene detto, parafrasando quello che le viene comunicato e sintetizzando ciò di cui si sta discutendo. Altro elemento indispensabile è l'empatia, ossia il riuscire a cogliere la prospettiva dell'interlocutore assumendone il punto di vista.



Alcune delle cause che non permettono lo sviluppo di una condotta assertiva possono essere:


  1. il cattivo apprendimento di comportamenti per eventuali condotte non virtuose delle figure familiari;
  2. delle esperienze negative che hanno generato ansia;
  3. un'educazione troppo rigida che non valorizza la persona e che non le insegna quali sono i suoi diritti;
  4. le convinzioni disfunzionali e i pensieri irrazionali.
  5. il radicamento nei propri orizzonti soggettivi con conseguente occlusione di vedute molteplici;



L'allenamento assertivo potenzia la capacità di produrre stimoli non verbali. Le principali capacità relazionali non verbali sono:


  1. sincronizzazione;
  2. aspetto fisico;
  3. osservazione;
  4. contatto oculare;
  5. mimica facciale;
  6. spazio sociale;
  7. tono della voce;
  8. gestualità.



Una buona sincronizzazione implica una vivace sensibilità percettiva non verbale: la selezione degli eventi segue la valutazione e l'analisi della realtà.



L'aspetto fisico comunica qualcosa di noi e quindi è necessario aver presente quali accorgimenti utilizzare in tale ambito. Esso è particolarmente importante poiché un modo adeguato di presentarsi e comunicare prevede la capacità di saper indossare l'abito adatto, di non essere eccentrici nel vestirsi oppure trasandati.



L'an-assertivo ha generalmente un'eccessiva preoccupazione centrata su se stesso, di sé di fronte al problema. È dunque chiara l'importanza di affinare la capacità di osservare per far comprendere al soggetto di non essere solo osservato ma anche osservatore.



Di massima importanza è altresì il contatto oculare poiché chi osserva l'altro ha un'adeguata percezione della realtà e demolisce eventuali idee infondate. Mentre con l'assenza del contatto visivo si ha una tendenza alla fuga e all'evitamento, con il contatto visivo si dimostra una buona comunicazione, quindi esso è condotta ottimale nelle relazioni.



Una mimica facciale deve invece comprendere che ciò che si comunica a parole sia quello che si esprime a gesti: un'eventuale contraddizione crea malintesi e ambiguità.



Esiste poi uno spazio sociale per il quale le persone non in maniera casuale si pongono di fronte all'interlocutore. La persona passiva assume atteggiamenti di chiusura mentre la persona aggressiva comunica invasione e scompostezza. L'assertivo invece, con la sua postura, dimostra interesse, partecipazione. La direzione del corpo deve essere orientata verso l'interlocutore, mentre sovente una persona timida è orientata verso la fuga e quella aggressiva verso la dominazione. Legato allo spazio sociale c'è la visibilità sociale: mentre il timido si mimetizza ed è timoroso (e dunque è periferico), l'aggressivo dimostra esuberanza dell'azione e il tono della voce è alto. L'assertivo sa scegliere se sedersi in prima fila, sa scegliere dove collocarsi in maniera serena.



Elemento comunicativo molto espressivo è la voce: in questo caso la persona assertiva ha ricchezza di toni, modulazioni ed è un bravo oratore, evitando le frequenze elevate. Mentre la persona passiva modula la voce abbassando l'intensità e la frequenza e riduce la velocità dell'eloquio, l'aggressivo è preoccupato solo di ciò che deve dire ed è convinto che solo le dissertazioni culturali abbiano la capacità di destare interesse.



Infine le parole sono rafforzate dalla gestualità: la persona passiva risulta carente nell'usare la gestualità e quella aggressiva irrompe con eccessiva vistosità e ampiezza. La persona assertiva dimostra invece di saper utilizzare la gestualità in maniera corretta, arricchendo così la conversazione.