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Da: "Atterraggio di fortuna - Le storie dei furetti" - Richard Bach

Inviato: 07/09/2011, 0:01
da Oliviero Angelo
... "Perché possiamo soltanto limitarci a suggerire", sentì pronunciare da una vocina dentro di sé, che attingeva la conoscenza a un pozzo più profondo. "A volte i mortali si lasciano distrarre dalle apparenze e dimenticano quanta felicità troverebbero se ascoltassero i loro cuori."
(...)

"Tutti voi angeli folletti" continuò la vocina "con tutti i vostri poteri messi insieme, non sareste mai riusciti a imporre una scelta a Stormy. Stanotte hai attirato la sua attenzione e Gnat quella di Strobe, ma la scelta è stata loro."

L'elicottero di Baxter vacillò. "E io come faccio a sapere queste cose? Sei tu? Possibile che il mio angelo custode sia ancora accanto a me, nonostante sia anch'io un angelo?"

"Certo che sono ancora con te, e lo sarò sempre." Baxter ascoltava estasiato. "Le anime più grandi accettano i luoghi più umili. Tu e i tuoi amici non siete soltanto angeli folletti. Qualunque sia la strada che ti conduce verso il bene, continua a seguirla, Bax, e guarda quant'è meravigliosa la vita davanti a te!"

"Non mi abbandonerai mai?"

"Potrai sintonizzarti su un'altra stazione; sarai sempre libero di non ascoltare. Ma non potrai mai spezzare i legami con il tuo io più alto."

Per la prima volta, Baxter capì più di quanto aveva chiesto. Persino tu!, pensò. Persino tu hai un angelo custode!
Sentì che la vocina stava sorridendo. "Persino io."

"E il tuo angelo custode?"

"Anche lei ha delle guide. Tutti le abbiamo, e tutti siamo guide a nostra volta, a migliaia di livelli diversi. Mentre siamo guidati, guidiamo qualcuno dei nostri cari."

"Ma..."

"Stammi a sentire, Bax" disse l'angelo custode. Dopo una lunga pausa, durante la quale Baxter non stava più nella pelle, la vocina continuò: "Come io sono il tuo angelo custode, tu sei l'angelo custode della piccola Willow".

Baxter trattenne il fiato e capì. Sono l'angelo custode della mia Willow! Poi si immaginò il suo angelo custode, una creatura celeste con gli occhi pieni d'amore e un serico mantello di pura luce, seduta accanto a lui nell'elicottero.

"Sei... bellissimo!"

"Anche tu, mio caro! Ti sei scordato? Non diventiamo belli col tempo: il tempo ci serve per capire che lo siamo sempre stati."

Baxter si stropicciò gli occhi e quando li riaprì l'angelo era scomparso.

"Non sono scomparso" disse la vocina.


(da: "Atterraggio di fortuna - Le storie dei furetti", di Richard Bach)