Tutte le strade portano a Roma
Inviato: 26/09/2011, 22:27
…prima di questa frase ero un po’ insofferente nei confronti di alcuni aspetti delle persone, quell'insofferenza che fa fare un gran sospiro e fa sentire un po' di "prurito" e che tante volte alla lunga (e a volte anche prima) fa perdere la pazienza e sbottare. Ad esempio –per farla breve breve breve- SOPPORTAVO la lentezza (generica), la superficialità, il troppo rumore; NON TOLLERAVO l’apprezzamento per tutto ciò che è “esteriore” piuttosto che per la sostanza delle cose, le bugie, l’incoerenza, la vigliaccheria. Poi non ricordo quando e in che occasione, pensai che io sono io soltanto per caso.
Scegliamo da chi nascere, scegliamo “la nostra vita”, e va bene; ma se è vero che viviamo per imparare, se è vero che scegliamo la famiglia le esperienze la vita che ci permettono di sciogliere i nodi della nostra anima, è vero anche che le stesse “lezioni” avrei potuto apprenderle in circostanze diverse (da qui…che tutte le strade portano a Roma
), e che avrei potuto scegliere di nascere ovunque, e diventare chiunque. Guardai la persona che avevo di fronte (non ricordo chi fu la prima…) e mi dissi che se fossi nata al suo posto, e quindi con il suo passato e il suo vissuto forse sarei come lei, inclusa la caratteristica che sopportavo/non tolleravo. Forse no, ma forse si. Perché è vero che ogni anima è “unica” e risponde secondo se stessa; ma è vero anche che ad ogni istante dobbiamo rispondere in base….alle risposte precedenti: a quelle che abbiamo dato alla nostra famiglia, alle persone che abbiamo incontrato, al dolore, all’amore che abbiamo conosciuto, a quello che non abbiamo conosciuto, alle nostre esperienze, alla paura.
E’ come se ogni persona che ho davanti è/potrebbe essere chi sono stata, chi sono, o chi sarò. Non riesco più a sentire quel “fastidio”, ma soltanto tutta la comprensione di cui sono capace, e rispetto. L’unica cosa che non riesco ad accettare è l’agire “consapevolmente per male”; non riesco a tollerarlo in nessuna maniera e giusto o no che sia, non lo so, ma lascio che rimanga fuori dalla mia vita.
Scegliamo da chi nascere, scegliamo “la nostra vita”, e va bene; ma se è vero che viviamo per imparare, se è vero che scegliamo la famiglia le esperienze la vita che ci permettono di sciogliere i nodi della nostra anima, è vero anche che le stesse “lezioni” avrei potuto apprenderle in circostanze diverse (da qui…che tutte le strade portano a Roma

E’ come se ogni persona che ho davanti è/potrebbe essere chi sono stata, chi sono, o chi sarò. Non riesco più a sentire quel “fastidio”, ma soltanto tutta la comprensione di cui sono capace, e rispetto. L’unica cosa che non riesco ad accettare è l’agire “consapevolmente per male”; non riesco a tollerarlo in nessuna maniera e giusto o no che sia, non lo so, ma lascio che rimanga fuori dalla mia vita.