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almanacco del giorno

Inviato: 11/08/2010, 13:23
da drago-lontra blu
DA www.hinduism.it

IL COMPLEANNO DI GANESHA

È una festa che cade nel quarto giorno di luna crescente del mese di bhadrapada (agosto-settembre).

È dedicata a Ganesha divinità molto popolare, è il Dio che rimuove gli
ostacoli, invocato a scopo propiziatorio prima di iniziare qualsiasi
attività, rito, lavoro, che infonde saggezza e forza spirituale.


"Alla fine dell'ultima era ci fu
il pralaya, un grande riassorbimento che distrusse l'universo e tutto
ciò che era esistente in esso. Seguì una lunga, lunga, lunga notte di
Brahma: tutto fu buio e oscuro… un grande silenzio… nessun rumore nessun
movimento… solo pace, pace, pace… … quando, dopo
quattromilatrecentoventi milioni di anni, ci fu un piccolo spanda, un
movimento, una sensazione, un'aspettativa che qualcosa di grande stava
avvenendo; attraverso questa lunga notte emerse un bellissimo suono, un
suono potente: ecco il suono dell'om e, in questa nuova era, chiamata
shvetaravaha kalpa, un grande Dio apparve nella forma della om a creare
un nuovo universo. Le vibrazioni del suono om si espandevano e una luce
soffusa, leggera rischiarava il mondo e un nuovo splendente sole nacque.
Il grande spirito chiamò alla sua presenza la Trinità: Brahma, Visnu e
Rudra-Shiva; diede a Brahma la possibilità di creare, a Visnu quella di
conservare e a Rudra-Shiva quella di distruggere e trasformare. Dal
pranava emersero i quattro Veda: Rg, Yajur, Sama, Atharva dove tutta la
conoscenza dell'universo fu racchiusa. Secondo il culto Ganapati, è
credenza che la forma di Ganesha, come prima divinità assoluta, sia
rappresentata nel simbolo dell'om della lingua tamilica. E fu così che
dal suono nacque Ganesha e il suo jayanthi si festeggia nel quarto
giorno luminoso della luna di bhadrapada, settembre-ottobre."
(tratto da Sri Vidya)


"È molto sentita in India, soprattutto nel Maharastra, dove è celebrata sontuosamente. In alcune zone costiere, la statua di Ganesha viene immersa al termine di una lunga processione nelle acque del mare.









Vengono preparati dei dolci
speciali, i modaka, si spezzano i cocchi, simbolo dell'ego che viene
annullato con la saggezza e l'energia che Ganesha infonde. Questa
festività è il giorno più sacro dedicato a Ganesha ed è una delle più
popolari celebrazioni indù, osservata in tutta l'India e anche dai
devoti indù sparsi per il mondo, poiché Ganesha è benvoluto e amato
ovunque.


Vengono costruite rappresentazioni della divinità in terracotta, gesso o cartapesta, dipinte a mano con bellissimi colori. Vengono adorate per un periodo da due a dieci giorni, dopo di che vengono immerse nell'acqua del mare o di un fiume o di un lago oppure nelle vasche dei templi.

Ganesha viene adorato per primo in ogni preghiera, il suo nome viene ripetuto prima di iniziare ogni lavoro come buon auspicio.

E' la divinità che possiede il potere di andare oltre ogni difficoltà e ostacolo. E' il fratello maggiore di Skanda (Subrahmanya), figlio di Shiva e Uma Devi, prodotto dalla goccia di sudore della Devi. Per accedere al culto della Devi
bisogna sviluppare le qualità che Ganesha ci indica nel suo simbolismo.


Ganesha è il Signore dei Gana, attendenti celestiali delle armate di Shiva. Anche il culto vaisnava adora Ganesha con il nome di Tumbikkai Alwar che significa divinità con la proboscide. Egli è molto goloso di budini, dolci al cocco e
soprattutto delle palline di farina di riso chiamate modakha. Tutte le
famiglio indù, durante il jayanthi di Ganesha, preparano dei dolci in
suo onore e li offrono durante la puja per ingraziarsi il buon auspicio
del Divino. Durante questi giorni di festa, nei villaggi si respira aria
di giubilo, ogni immagine di Ganesha viene addobbata e ornata con fiori
e stoffe preziose, ogni tempietto è luogo di ritrovo di folle di
persone che si soffermano di fronte a quest'immagine benevola e
rassicurante. Dai grandi templi a lui dedicati, vengono portate fuori le
statue su carri arricchiti da centinaia di ghirlande di fiori. I devoti
del dio fanno a gara per spingere e sorreggere la statua come segno di
devozione e tapas (austerità), spesso per ingraziarsi i favori del
Divino. Nel Maharastra, oltre all'adorazione pubblica, nelle strade si
organizzano rappresentazioni teatrali di storie, tratte dai Purana,
delle quali Ganesha è il protagonista. Ganesha è la più popolare
divinità del pantheon indù. Anche i kirtan (canti devozionali) a lui
dedicati rispecchiano il carattere di questa particolare divinità, sono
gioiosi e aiutano a elevare lo spirito per rivolgerlo più vicino al
Divino." (tratto da Sri Vidya Anno I n.3)





ringrazio per le foto se ci sono problemi fatemelo sapere.
sono molte, non ritrovo da quale siti.