Il maglione autunnale
Inviato: 17/10/2010, 20:01
" E' sempre più tardi di quanto pensavamo.
E' passato così in fretta settembre, pieno di incombenze del dopo ferie.
Ritrovando la pioggia dicevamo "E' arrivato l'autunno"; accettavamo che tutto fosse solo una parentesi prima dell'inverno.
Ma sotto sotto, senza confessarcelo, aspettavamo qualcosa.
Ottobre.
Le vere notti di gelo, durante il giorno il cielo azzurro sulle prime foglie ingiallite.
Ottobre, vino caldo, smorzata intensità della luce, quando si sta bene al sole solo alle quattro e tutto prende la dolcezza oblunga delle pere cadute dall'albero.
Allora ci vuole un maglione nuovo.
Mettersi addosso le castagne, il sottobosco, i ricci dei marroni, il rosso rosato delle rossole.
Riflettere la stagione nella morbidezza della lana.
Ma un maglione nuovo: scegliere il nuovo fuoco che comincia a spegnersi.
Sul verde? Un verde irlanda, pisello secco, nebbioso, whisky ruvido selvatico e solitario come i campi di torba, l'erba falciata.
Sul rossiccio? Ce ne sono di tante gradazioni, chiome da Ofelia, desiderio di merenda come prima, pane burro e marmellata, boschi soprattutto, rossiccio del suolo, del cielo, inafferrabili odori di sagre paesane e di legno, di funghi e d'acqua.
E perché non sul grezzo? Un maglione a grosse trecce come se qualcuno avesse ancora tempo di sferruzzare per te.
Un maglione ampio: il corpo svanirà, diventeremo la stagione.
Un maglione sulle spalle, sperando...Anche di per sè, è gradevole questa maniera di rappresentare il fine delle cose tono su tono.
Comprare il colore dei giorni, un nuovo maglione autunnale "
Da: " La prima sorsata di birra ed altri piccoli piaceri della vita" Di Philippe Delerm