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L'amore ti rende reale

Inviato: 14/04/2011, 22:52
da Oliviero Angelo

Come mai l'amore è essenziale per la crescita spirituale?

Amore e consapevolezza sono la forma di polarità più elevata - come uomo/donna, vita/morte, oscurità/luce, estate/inverno, esterno/interno, yin/yang, il corpo e l'anima, la creazione e il creatore. Amore e consapevolezza sono la polarità più elevata, l'ultima, là dove accade la trascendenza.
L'amore richiede due presenze. E' una relazione, movimento, energia che si muove verso l'esterno. Esiste un oggetto:l'amato. L'oggetto diventa più importante di te. La tua gioia è nell'oggetto. Se il tuo amato è felice, tu sei felice; tu diventi parte dell'oggetto. Esiste una forma di dipendenza, e l'altro è necessario. Senza l'altro ti sentiresti solo.
Consapevolezza è essere con te stesso in assoluta solitudine, essere semplicemente attento, presente. Non è una relazione, l'altro non è necessario. Non è un andare all'esterno, è un entrare in sé.
L'amore è la luce che si muove dal tuo essere. La consapevolezza è il movimento opposto, il movimento a ritroso della luce verso la sua fonte, il suo ritornare alla sorgente. Questo è ciò che Gesù chiamava "pentimento" - non intendendo una colpa di cui pentirsi, bensì un ritorno alla sorgente.
Ma il movimento all'indietro è possibile solo se ti sei mosso in avanti. Devi addentrarti nell'amore, devi entrare in relazione, in modo da poter poi tornare a te stesso. Sembra un paradosso.
Il bambino si deve perdere nel mondo per tornare a essere bambino. L'innocenza deve attraversare tutti gli sconvolgimenti dati dalla furbizia e dall'astuzia e dal calcolo, per tornare a essere veramente innocente. Un bambino è innocente ma la sua innocenza è frutto dell'ignoranza. Anche un santo è innocente, ma la sua innocenza non è data dall'ignoranza, bensì dall'esperienza, dalla maturità, dall'essere cresciuto. Egli è di nuovo innocente, ma la sua innocenza ha di nuovo un'importanza vitale - egli non può più esserne distratto. E' inevitabile che il bambino ne venga distratto: ogni Adamo deve lasciare il Giardino dell'Eden, il mondo dell'innocenza. Ogni Adamo deve incamminarsi nel mondo, nel suo fango, perché solo lì maturerà, solo lì giungerà a maturazione. Solo lì imparerai, solo lì potrai vedere, per contrasto,la bellezza dell'innocenza, solo l^ capirai lo splendore dell'innocenza. E il giorno in cui avrai compreso la bellezza dell'innocenza, quando ne sarai diventato consapevole, sarai tornato a casa.
Adamo non può diventare Cristo, se non lascia il paradiso; rimarrà un bambino. Adamo rappresenta il movimento estroverso, Cristo rappresenta il movimento introverso.Adamo significa amore, Cristo significa consapevolezza. La differenza tra Adamo e Cristo è solo questa: la direzione. Adamo è colui che va all'esterno; e la stessa persona, allorché si volta e inizia a camminare verso il centro del proprio essere, è Cristo. Adamo è il Cristo potenziale. Cristo è l'attualizzazione di Adamo.
L'amore è essenziale. Devi perdere te stesso, per riconquistarti. L'amore è la sola possibilità di perdere se stessi totalmente. Quando sei perso totalmente, allora riuscirai a ricordarti cos'hai fatto.
E' come se un pesce fosse sempre vissuto nell'oceano. Non ne diventerà mai consapevole, né conoscerà mai la benedizione che l'oceano è... deve essere preso in una rete, un pescatore lo deve tirare fuori e gettare sulla spiaggia. Solo sulla spiaggia, bruciato dal sole, il pesce si ricorderà per la prima volta.
Sebbene avesse vissuto nell'oceano per anni, ne era dimentico, completamente dimentico. Ora ha sete, è soffocato dalla calura, e questo lo rende consapevole dell'oceano. In lui affiora un'intima aspirazione, un desiderio intenso di tornare nell'oceano. E farà ogni sforzo per saltarvi di nuovo dentro.
Questa è la condizione di ogni ricercatore: è assetato di tornare alla propria sorgente originale. E se il pesce riesce a tornare nell'oceano... puoi immaginare la festa! Quel pesce ha sempre vissuto nell'oceano, ma non ne ha mai goduto. Adesso può farlo: ora si sente benedetto e deliziato fino all'inverosimile.
L'amore è un obbligo per la crescita spirituale. Inoltre l'amore funziona come uno specchio. E' estremamente difficile conoscere se stessi, a meno che non si sia visto riflesso il proprio volto negli occhi di qualcuno che ci ama.
Come devi guardarti in uno specchio per vedere il tuo volto fisico, devi guardare nello specchio dell'amore per vedere il tuo volto spirituale. L'amore è uno specchio spirituale. Nutre, integra, prepara al viaggio interiore, ti ricorda il tuo volto originale.
Nei momenti di amore profondo ci sono bagliori del volto originale, sebbene quei bagliori affiorino come riflessi. Così come, in una notte di luna piena, si vede la luna riflessa nel lago, nella quiete del lago, allo stesso modo l'amore funziona come un lago. La luna riflessa nel lago è l'inizio della ricerca della vera luna. Se non hai mai visto la luna riflessa nel lago, non cercherai mai la luna reale.
Continuerai a tornare al lago per cercarvi la luna, perché all'inizio penserai: "E' qui che si trova la vera luna, da qualche parte nelle profondità del lago." E ti tufferai ancora e di nuovo, e tornerai sempre a mani vuote: non troverai mai la luna, laggiù. Poi, un giorno, in te affiorerà il dubbio: forse questa luna è solo un riflesso. Questa è una grande intuizione. A quel punto potrai guardare verso l'alto. Dove sarà mai la luna, se questo è solo un riflesso? Se questo è un riflesso, dovrai guardare nella direzione opposta. Il riflesso era presente, nelle profondità del lago - la luna reale deve essere da qualche parte, sopra di esso.E per la prima volta guarderai verso l'alto... e il viaggio avrà inizio.

(continua...)

L'amore ti rende reale

Inviato: 14/04/2011, 22:54
da Oliviero Angelo
L'amore ti dà alcune intuizioni della meditazione, i riflessi della luna nel lago - sebbene siano riflessi, non la realtà. Quindi l'amore non ti potrà mai appagare. Di fatto, l'amore ti renderà sempre più insoddisfatto e scontento. L'amore ti renderà sempre più consapevole di ciò che è possibile, ma non ti appagherà mai. Ti lascerà frustrato, e solo in una profonda frustrazione... ecco la possibilità di voltarti e tornare al tuo stesso essere.
Solo gli amanti conoscono la gioia della meditazione. Coloro che non hanno mai amato e non sono mai stati frustrati in amore, coloro che non si sono mai tuffati negli abissi del lago dell'amore alla ricerca della luna, e non ne hanno mai vissuto la frustrazione, non guarderanno mai in alto nel cielo, là dove si trova la luna reale; non ne diventeranno mai consapevoli.
E' inevitabile che la persona che ama diventi religiosa. Ma la persona che non ama - il politico, per esempio, che non può amare nessuno, che ama solo il potere - non diventerà mai religiosa. Oppure la persona che è ossessionata dal denaro, che ama solo il denaro, che conosce solo l'amore per i soldi - non diventerà mai religiosa. Per costui sarà molto difficile, per un'infinità di motivi. Il denaro può essere posseduto, puoi avere soldi e li puoi possedere. E' facile possedere i soldi, è difficile possedere l'amato - in realtà è impossibile. Cercherai di possederlo, ma come potrai mai possedere un essere vivente? L'essere vivente resisterà in tutti i modi, lotterà fino all'ultimo. Nessuno vuole perdere la propria libertà.


L'amore non ha tanto valore quanto la libertà. L'amore è un valore elevatissimo, ma non è superiore alla libertà. Pertanto, si vorrà sicuramente amare, ma nessuno vorrà essere imprigionato dall'amore. Quindi, prima o poi ci si ritrova profondamente frustrati. Tu cerchi di possedere, e più ci provi, più l'amore si rivela qualcosa di impossibile, e più l'altro inizia ad allontanarsi da te. Meno possiedi, e più ti senti vicino all'altro. E se non possiedi affatto, se tra gli amanti scorre libertà, si ha un grande amore.
Innanzitutto lo sforzo di possedere una persona fallirà inevitabilmente: in questa frustrazione, verrai ributtato in te stesso. In secondo luogo, se hai imparato a non possedere una persona, se hai appreso che la libertà è un valore superiore rispetto all'amore, un valore di gran lunga superiore all'amore, prima o poi la libertà ti condurrà a te stesso, diventerà la tua consapevolezza, la tua meditazione.
La libertà è un altro aspetto della meditazione. Puoi iniziare dalla libertà, e diventerai consapevole; oppure puoi iniziare con la consapevolezza, e diventerai libero. Le due cose si accompagnano. L'amore è una sottile schiavitù - le due cose si accompagnano - ma è un'esperienza essenziale, estremamente essenziale, più che essenziale per maturare.


(continua...)

L'amore ti rende reale

Inviato: 14/04/2011, 22:57
da Oliviero Angelo
Nel libro di Margery Willam, Il Coniglio di stoffa, c'è una bella definizione di realtà attraverso l'amore.

"Cos'è reale?" chiese un giorno il coniglio. "Significa avere dentro di sé quel rumorino fastidioso, e quella mano penzolante?"
Reale non è come sei stato creato," rispose il cavallo di pezza. "E' qualcosa che ti accade. Quando un bambino ti ama per tanto tempo, non solo per giocare, ma ti ama veramente, allora diventi reale."
"Fa male?" chiese il coniglio.
"A volte," rispose il cavallo di pezza, poiché diceva sempre la verità, "ma quando sei reale non ti preoccupi granché di essere ferito."
"Accade tutto in una volta", chiese ancora, "oppure a poco a poco?"
"Non accade tutto in una volta," disse il cavallo di pezza. "Reale lo diventi. Ci vuole molto tempo. Ecco perché spesso non accade a persone che crollano facilmente, o che hanno spigoli troppo affilati o che sono troppo fragili. Di solito, quando diventi reale, la maggior parte dei tuoi capelli sono stati strappati via, i tuoi occhi cadono, le tue giunture vanno a pezzi e sei veramente malconcio. Ma queste cose non contano affatto, poiché quando sei reale, non puoi essere brutto, se non per le persone che non capiscono... quando sarai reale, non potrai mai più tornare a essere irreale. Dura per sempre."


L'amore ti rende reale; altrimenti resti solo una fantasia, un sogno, privo di qualsiasi sostanza. L'amore ti dà sostanza, l'amore ti dà integrità, l'amore ti rende centrato. Ma è solo metà del viaggio: l'altra metà deve essere completata in meditazione, con la consapevolezza. Ma l'amore ti prepara alla seconda parte. L'amore è la parte iniziale e la consapevolezza è la parte finale, all'interno di queste due sponde si consegue Dio. Tra amore e consapevolezza, tra queste due sponde, scorre il fiume dell'essere.
Non evitare l'amore. Vivilo con tutte le sue pene. Certo, fa male, ferisce, ma se sei in amore non te ne preoccupi. In realtà tutte quelle ferite ti rafforzano. A volte ti ferisce crudamente, terribilmente, profondamente, ma tutte quelle ferite sono necessarie per provocarti, per sfidarti, per renderti meno addormentato. Tutte quelle situazioni pericolose sono necessarie per tenerti attento, all'erta. L'amore prepara il terreno, e sul terreno dell'amore può crescere il seme della meditazione - e solo sul terreno dell'amore!
Quindi, coloro che fuggono dal mondo per paura, non raggiungeranno mai la meditazione. Possono sedere nelle grotte dell'Himalaya per vite intere, ma non la raggiungeranno mai. Non è possibile - non se la sono guadagnata. Devono prima guadagnarla nel mondo; prima di tutto devono rischiare, affrontare il pericolo; la morte che è in agguato a ogni passo; infinite trappole e mille possibilità di essere sconfitti, anziché di uscire vincitore. Su cento possibilità, ne esiste una sola che tu possa arrivare a casa. Ma più ti avvicini alla vetta, maggiore è la gioia che sorge in te. Il tuo spirito si eleva. Te la sei guadagnata, non è qualcosa di gratuito. E più alto èil prezzo che hai pagato, più ne godrai.
Eppure, pensa: potresti essere lasciato sulla cima da un elicottero. Te ne staresti ritto in cima alla vetta e avresti un volto da ebete, saresti uno stupido - cosa stai facendo lassù? In cinque minuti ne avresti abbastanza, diresti: "E allora... ho visto ciò che c'era da vedere, e non è poi una gran cosa!"
Il viaggio crea la meta. La meta non è starsene seduti alla fine del viaggio, il viaggio la crea a ogni passo. Il viaggio è la meta. Il viaggio e la meta non sono separati, non sono due cose. La meta si estende lungo tutto il viaggio; tutti i mezzi contengono in sé la meta.
Quindi, non perdere mai tutte le possibilità di amare, di essere vivo, di essere responsabile, di impegnarti, di coinvolgerti. Non essere un codardo. Confrontati con la vita, affrontala. Allora, piano piano, qualcosa dentro di te si cristallizzerà.

(...)
Ma bisogna guadagnarselo. Lasciamelo ripetere nella vita non si ottiene nulla gratuitamente. E se lo ottenessi, sarebbe inutile. Se riesci a rischiare tutta la tua vita in nome dell'amore, conseguirai la pienezza della vita. L'amore ti ricondurrà a te stesso; ti darà alcuni riflessi della meditazione. I primi bagliori di meditazione accadono in amore. Allora sorge in te un profondo desiderio di conseguire quelle intuizioni, non come bagliori fugaci, ma come stato dell'essere, in modo da poterlo ottenere per sempre. L'amore ti dà un assaggio della meditazione.
Un'esperienza di orgasmo in amore è la prima esperienza del samadhi, dell'estasi. Ti renderà più assetato. A quel punto saprai cos'è possibile e non potrai più essere appagato dal mondano. Il sacro è penetrato in te, il sacro ha raggiunto il tuo cuore. Dio ha toccato il tuo cuore, tu hai sentito quel tocco. Ora vorresti vivere in quel momento per sempre, vorresti che quel momento diventasse tutta la tua vita - e se non lo diventa, l'uomo rimane irrealizzato, si sentirà scontento.
Da un lato l'amore ti dona una grande gioia e dall'altro ti darà una sete profonda di gioia eterna.


[Tratto da "The secret of Secrets", vol I - 18 agosto 1978]
Premessa al libro di Osho, "Quell'oscuro intervallo è l'amore"