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Preghiere

Inviato: 04/12/2011, 16:47
da Oliviero Angelo
Preghiere

"Dovresti stare attento a quello che chiedi in preghiera" disse una volta qualcuno "perché lo otterrai."

[Nota personale: seguono esempi di desideri-preghiere immancabilmente realizzati nella vita d'aviatore di Richard Bach]

(...)
"...Ho avuto ciò per cui ho pregato.
L'ho visto succedere una volta dopo l'altra, nella mia vita e nella vita di quelli che conosco. Ho tentato di trovare qualcuno che non ha avuto ciò per cui ha pregato, ma fino ad ora non l'ho trovato. Io ci credo: a qualunque cosa diamo forma con il pensiero, essa è lì per noi, un giorno, nella realtà.
Una ragazza, che ho conosciuto a New York, viveva in una casa alveare di Brooklyn di cemento polveroso e mattoni screpolati circondata da frustrazione, paura e violenza. Le chiesi perché non se ne andasse, non si trasferisse in campagna nell'Ohiao o nel Wyoming, dove per una volta in vita sua avrebbe potuto respirare aria pura e camminare nell'erba.
"Non posso farlo" disse "non so com'è laggiù." E aggiunse una cosa molto sincera e consapevole: "Credo di aver più paura di quello che non conosco che odio per quello che ho...".
Meglio avere teppisti nelle strade, meglio lo squallore e la sotterranea e la folla a sardine, pregava, che l'ignoto. Ha ricevuto per quello che ha pregato: non le succede niente, ora, che non le sia già successo.
A un tratto ho visto ciò che era ovvio. Il mondo è com'è perché è così che noi lo vogliamo. Il mondo cambia solo come cambiano i nostri desideri. Tutto quello per cui preghiamo lo avremo.
Ma guardatevi intorno. Ogni giorno i passi di preghiere esaudite sono lì da percorrere, dobbiamo solo mettere un piede avanti e seguirli, uno per uno. I gradini del mio Fokker sono stati molti. Un giorno ho dato una mano a un uomo e alla sua rivista, e così l'ho conosciuto. Nelle sue preghiere c'erano aeroplani antichi, contratti d'affari e cinema, e arrischiò l'acquisto, con un contratto con una casa cinematografica, della flotta di caccia della Prima guerra mondiale. Quando me ne parlò, gli dissi che ero pronto, se mai avesse avuto bisogno di un pilota, per farli volare. Un anno dopo, ebbe bisogno di due piloti americani da mettere nel gruppo di quelli che pilotavano i Fokker, in Irlanda. Quando mi chiamò, ero alla fuine del sentiero che avevo iniziato con quel primo articolo, quella prima preghiera per il D-7.
Ogni tanto, mentre facevo il pilota girovago nel Midwest, qualche estate fa, qualcuno dei passeggeri mi diceva: "Fai una bella vita, libero di andare dove ti piace, quando ti piace... Potessi farlo anch'io!". Lo diceva con tanto desiderio.
"Vieni con noi, allora" dicevo. "Puoi vendere i biglietti, tener la gente lontano dalle ali, legare i passeggeri nel posto davanti. Potremo guadagnare abbastanza soldi per vivere, come potremo andare in fallimento, ma vieni pure." Potevo dirlo primo perché poteva sempre essere utile un bigliettaio, e poi perché sapevo quale sarebbe stata la sua risposta.
Prima silenzio, poi: "Grazie, ma vedi, ho il mio lavoro. Se non fosse per il mio lavoro, verrei...". Il che voleva dire solo che tutti quei desideri non erano affatto desideri, loro avevano pregato molto di più per il lavoro che per la vita del girovago, come la ragazza di New York aveva pregato più per la casa alveare che per l'erba del Wyoming.
Ci penso su ogni tanto, in volo. Otteniamo sempre ciò per cui preghiamo, ci piaccia o no, senza scuse. Ogni giorno le preghiere diventano fatti. Non posso dire che mi dispiaccia come è fatto questo mondo.


Richard Bach, da "La magia del volo"

Preghiere

Inviato: 04/12/2011, 21:43
da shanti
"Ci penso su ogni tanto, in volo. Otteniamo sempre ciò per cui preghiamo, ci piaccia o no, senza scuse..."

Una nostra cara amica, ha passato la sua vita a pregare di andarsene, non voleva stare in questo mondo. Ci è riuscita, una terribile malattia l'ha accontentata a meno di quarant'anni.
Non voleva amare e non aveva accettato l'amore per tutta la vita, ma nell'ultimo mese della sua vita aveva conosciuto questo benedetto amore, ne è stata inondata ogni giorno e lei ha iniziato ad amare ... ma la sua preghiera era già stata accolta.
Ciao Gladius, grazie, mi hai fatto ricordare il suo sorriso e i suoi dolci occhi chiari come il cielo...

Preghiere

Inviato: 05/12/2011, 13:11
da aquilabaleno
In effetti è così, e i vostri racconti mettono in luce come bisogna essere più consapevoli di ciò che si desidera.

Io credo che a volte ci sia difficoltà a definire cosa sia una preghiera. In effetti a me sembra essere qualcosa di simile al "pensiero pieno di energia". L'intensità dell'energia probabilmente influisce sulla realizzazione del pensiero, ma tutto questo mi fa pensare alle affermazioni positive di Louise Hay, quando dice che siamo noi ad attrarre le cose su cui ci focalizziamo.
Se ogni pensiero è una preghiera, dobbiamo sceglierle con cura.

E' difficile rimanere così presenti a se stessi, ma bisogna allenarsi. A volte non si sa neanche cosa si vuole davvero, e allora "si sbaglia" a formulare il pensiero.
A volte si ha paura, e si immagina sempre quella cosa brutta...

Il racconto di Shanti mi fa pensare che tipo di preghiere si potrebbero fare in momenti di difficoltà...piuttosto che andare via, riuscire a stare bene ovunque.
E così il racconto di Bach, sul cambiamento.

Quando mi trovo a riflettere su cosa mi fa stare giù, trovo che spesso è l'attaccamento, dunque la resistenza al cambiamento.

Vi ringrazio amici, mi avete ispirato una preghiera, la condivido con voi :)





Desidero avere la pace interiore per accettare ogni cambiamento con entusiasmo e curiosità del nuovo,
dando e ricevendo amore per tutta l'eternità della mia anima,
con la fiducia nella protezione divina e angelica
sulla salute del mio corpo e dello spirito
e vedere realizzato il paradiso in Terra tra gli uomini.
sirio

Preghiere

Inviato: 05/12/2011, 20:37
da aquilabaleno
Ho trovato questo articolo, magari puo' interessare...


IL SEGRETO DI EMILE COUE’
L’Immaginazione e la forza di Volontà.


Immagina che stai su una trave sospesa a 800 metri di altitudine: Immagina che stai per cadere. Hai due sole possibilità: O cadi, o ti rifiuti di avanzare!
La tua Immagine Mentale è la sola responsabile di quello che farai: della tua traversata con successo, o della tua caduta!
Quando ti manca la fiducia in te stesso, le tue Immagini Mentali possono orientare la tua tranquillità o il tuo malessere!

Da qui è nato il Grande Segreto di Emile Coué: “Le tue Immagini Mentali (I’immaginazione) vincono sempre sulla tua Volontà! SEMPRE!”

“Le tue Immagini Mentali (l’immaginazione) vincono sempre sulla tua Volontà! SEMPRE!”
“Le tue Immagini Mentali (l’immaginazione) vincono sempre sulla tua Volontà! SEMPRE!”
“Le tue Immagini Mentali (l’immaginazione) vincono sempre sulla tua Volontà! SEMPRE!”

È inutile usare la tua forza di Volontà violentemente per realizzare i tuoi obiettivi (Esempio: Non voglio essere timido/a mai più), perché se l’immagine che hai di te è la mancanza di fiducia in te stesso/a, cioè, rimane nella tua mente l’immagine di timido/a, i tuoi sforzi di volontà saranno inutili e frustranti, perché l’immagine mentale di se stesi (l’Immaginazione), prevale sempre sulla forza di Volontà.

Coué risolse definitivamente la questione così:

“Se la tua Volontà è in contrapposizione con la tua Immaginazione, è sempre la tua Immaginazione a vincere”.

In ultima analisi, le tue Immagini Mentali dirigono la tua vita.

Le tue Immagini Mentali dirigono il tuo benessere!

Le tue Immagini Mentali dirigono il tuo successo!

Le tue Immagini Mentali dirigono la tua guarigione!

“Non si tratta di volere la guarigione, ma di immaginarla! Perché è sempre l’immaginazione che vince sulla volontà.”

Che cosa succede dunque con la tua Volontà?

Tutti abbiamo udito da sempre: “Si deve volere, per arrivare dove si vuole. ”

Questo è ‘il Segreto dei Segreti!

Invece Coué ha rivelato che:

“Se la tua Volontà è in contrapposizione con la tua Immaginazione, è sempre la tua Immaginazione a vincere”.

“Quando la tua Immaginazione e la tua Volontà sono in accordo, i risultati positivi si moltiplicano”!

Esempio: Tu vuoi smettere di fumare. La tua Volontà è quella di smettere (voglio smettere definitivamente di fumare). Se la tua immagine mentale è coerente con la tua Volontà (immaginerai di respirare a pieni polmoni, con più fiato, in buona forma, felice e libero dalle sigarette). Allora il tuo successo è assicurato al 100%.

Ma se vuoi smettere di fumare, e la tua Immagine Mentale ti continua a raffigurare con una sigaretta tra le dita, o mentre accendi piacevolmente una sigaretta, o mentre aspiri voluttuosamente il fumo della sigaretta, allora stai sicuro che l’immaginazione prevarrà sulla tua forza di volontà, ed il tuo progetto di non fumare è destinato ad andare … in fumo.

Questo è il Grande Segreto di Emile Coué!

A proposito, in questo momento: “Che cosa vorresti? E che Immagine mentale hai di te stesso/a”?

Se quello che vuoi (la tua Volontà), e la tua Immagine Mentale sono in accordo, tu realizzerai per certo quello che vuoi.

Questo articolo può essere diffuso liberamente, purchè in maniera integrale, per uso non commerciale, e citando sempre la fonte, compreso questo testo. http://scienzanewthought.wordpress.com/

Preghiere

Inviato: 05/12/2011, 20:51
da shanti
Utilissimo cara Aquila. Quanti sforzi di volontà si vedono che non approdano a niente...
L'immaginazione è la grande creatrice, ogni grande opera viene prima immaginata poi realizzata, ogni grande progetto.
L'immagine mentale rafforzata da uno stato di coscienza superiore, arriva dritta all'inconscio, mette semi di cambiamento, di guarigione, di bellezza. Spesso si confonde l'immaginazione con la fantasia.
Non solo, noi proiettiamo l'immagine che ci facciamo anche sugli altri. Se pensiamo a un amico malato e vorremmo vederlo guarito, ricordiamoci di pensarlo, immaginarlo, vederlo con gli occhi del cuore e della mente, guarito e felice... gli facciamo un regalo, perché quando pensiamo a qualcuno, il pensiero lo raggiunge.
Grazie Aquila, un bacio

Preghiere

Inviato: 06/12/2011, 7:41
da Artos
Ciao, e se prima togliamo i nostri ostacoli, difetti, paure etc. etc. ? Un saluto e abbraccio fraterno.

Preghiere

Inviato: 06/12/2011, 10:27
da aquilabaleno
Ciao Shanti, eppure fin da piccoli ci abituiamo a non dar troppo spazio all'immaginazione, a stare coi piedi per terra, e quando si tratta di lavorare su di sè...è come una cosa da re-imparare....perché se ci immaginiamo per come siamo abituati... i cambiamenti tarderanno ad arrivare. Allora bisogna immaginarsi in un modo nuovo, solo nostro. Siamo creatori già nell'immaginazione, perché creare significa non ripetere passivamente, ma metterci la Volontà.

Artos ti do la mia opinione... ho spesso pensato "PRIMA devo far questo per POI fare quest'altro"...e questo in vari campi della mia vita, e facevo male il PRIMA e soffrivo il fatto di non raggiungere mai il POI.
Oggi questa concezione l'avverto come limitante, o almeno, non fa per me... tendo a fare l'una e l'altra cosa, alternando... come allenare in palestra i muscoli superiori i giorni dispari, la parte inferiore del corpo i giorni pari...concentrandomi di più dove ce n'è bisogno, e in alcune settimane mischiando gli esercizi (e a volte RIPOSANDO caspiterina! :P ).
Il tuo intervento mi ha fattto pensare a un concetto espresso da Mauro Scardovelli (psicoterapeuta) in un suo seminario.

Lui dice (come Joe Dispensa) che il cervello procede per abitudini: l'emozione negativa fa partire il Fatto negativo - il fatto, poichè CONFERMA l'idea negativa che avevamo in precedenza, a sua volta genera un'emozione negativa - l'emozione negativa genera un altro fatto negativo -
e il circolo si ripete e più si ripete più l'uomo ci crede...diventa il suo modo di spiegarsi il mondo, e di vivere se stesso.
Come uscirne?
Mauro dice di immaginare il circolo vizioso, negativo, come un solco lungo il terreno, attraverso cui passa l'acqua (la nostra energia, i pensieri, i sentimenti)... per cambiare non basta fare dighe, nè riempire di nuova terra il solco... perché mentre noi lavoriamo sul solco, può iniziare a piovere...e cosa accadrà? l'acqua sarà convogliata nel solco che c'è già nella terra, che conosce la strada, ed esso diventerà più profondo...e di nuovo avremmo sentimenti e comportamenti vecchi, negativi.

Dice Mauro, bisogna costruire nuovi solchi, scavare una nuova strada, deviare il percorso, affinché l'acqua arrivata allo snodo vada dove vogliamo che il solco diventi più profondo, cioè nel bene.
Creare il nuovo, con consapevolezza, sposterà i pensieri e l'energia..
Intanto si può lavorare sui difetti, secondo me è necessario perché se dovesse piovere comunque quel solco si potrebbe riempire...allora mentre si crea un nuovo solco, bisogna a poco a poco colmare e appianare quello vecchio, finchè non sarà che un ricordo.
Spero di essere stata chiara, mi sono dilungata un po' tanto.
Grazie a entrambi, un abbraccio

Preghiere

Inviato: 06/12/2011, 10:45
da Artos
Ciao Aquilabaleno, sei stata brava, precisa etc.etc. io la penso come hai detto tu lavorare sul nuovo, e giorno per giorno togliere i vecchi difetti che poi sono molto limitanti. Anch'io sto cercando di lavorarci su questo da circa 13 o 14 anni. Sto scoprendo cose veramente nuove per me. Un saluto e abbraccio fraterno. Grazie di nuovo.

Preghiere

Inviato: 06/12/2011, 11:26
da shanti
Caro Artos, "L'immagine mentale rafforzata da uno stato di coscienza superiore, arriva dritta all'inconscio, mette semi di cambiamento, di guarigione", questo è proprio uno dei modi per lavorare suile paure, su quelli che chiamiamo difetti, sui nostri disequilibri.
Questo è sempre la base di tutto, se abbiamo paura, siamo rabbiosi, continuiamo a percorrere lo stesso solco. Creare il nuovo solco, come scrive Aquila è fondamentale, ma fino a quando continuiamo a "vederci" e immaginarci nella vecchia forma, continueremo a ripercorrere il vecchio tracciato.
Le cose lavorano in sinergia, di pari passo, non c'è prima o dopo, c'è seguire il sentire, assecondare i segnali che ci arrivano da dentro, non forzare picchiandoci la testa, ma imparare anche a non essere troppo critici nei nostri confronti, accettando anche che non dobbiamo rientrare in canoni di perfezione che spesso ci imponiamo. E imparare soprattutto a lasciare andare quando serve, quando un'esperienza interiore non è più utile.
Guarire le memorie emozionali è un processo energetico molto profondo che si avvale di molti strumenti. Uno di questi è l'immaginazione creativa. Quello che conta è riuscire a cambiare la risposta automatica che accade e si ripete a causa di un evento che ha creato un solco.
Come giustamente scrivi tu cara Aquila, creare un solco nuovo. Verrà il tempo in cui non avremo più bisogno di solchi o tracciati, perché saremo capaci di fluire morbidamente nella vita, senza lasciare tracce, come le orme sulla sabbia portate via dal mare, e saremo finalmente leggeri. Questo è il mio modo di vedere le cose, va bene per me e non è una "traccia" da seguire Ciao ragazzi.

Preghiere

Inviato: 06/12/2011, 11:44
da aquilabaleno
Grazie a entrambi per le vostre osservazioni.

Ragazzi quanta roba si impara zappando la terra!!
eheh i semi di cui parla Shanti mi riportano anche a quando Artos parlava della parabola del Seminatore..eheh è tutto collegato cuoricino

Citazione:
Verrà il tempo in cui non avremo più bisogno di solchi o tracciati, perché saremo capaci di fluire morbidamente nella vita, senza lasciare tracce, come le orme sulla sabbia portate via dal mare, e saremo finalmente leggeri.

...splendida visione :)