Gurdjieff sulla liberazione
Inviato: 28/02/2013, 0:21
Gurdjieff sulla liberazione
“Nessun lavoro può essere fatto nel sonno.” – P. D. Ouspensky
All’inizio il risveglio crea confusione, angoscia, pensieri e comportamenti contraddittori: servono pensieri utili a capire la situazione in cui ci si trova ma i pensieri che potrebbero aiutarci non li possiamo ancora riconoscere e comprendere. Nello stesso tempo ciò che abbiamo a disposizione non funziona: ci vorrà del tempo per rendersi conto che siamo in una prigione. Sono momenti strani, difficili spesso ; a volte avventurosi e fantastici per le situazioni e le percezioni che i Centri Superiori invisibilmente creano nella nostra vita ordinaria. Il risveglio del SE è un processo.
Inizia con brevi flash fin dalla prima infanzia e se torniamo indietro con la mente ci rendiamo conto che questi brevi flash sono tutto ciò che resta nella nostra memoria e della nostra vita.Ma essere svegli non basta: occorre esserne consapevoli. Per questo abbiamo passato tanti anni a cercare senza neppure sapere cosa cercare, col cuore in tumulto finché’ non e’ avvenuto l’incontro che ci ha cambiato la vita dandoci una direzione ed uno scopo.Allora mano a mano che si diventava consapevoli di noi stessi - meglio sarebbe dire mano a mano che il SE diventava consapevole di se stesso, della propria natura ed esistenza -abbiamo cominciato a vedere le solide sbarre della finestra e della porta . Col tempo ci si e’ resi conto che c,e’ una sola strada per uscire : tagliare le sbarre.Sono fatte con le nostre ossa e la nostra carne .Sono i nostri pensieri intrecciati con i sogni, le paure, le illusioni,… e tante altre sbarre ancora.Non sarà gratis ma proprio per questo la liberazione sarà reale: Quando il Se avrà finito il suo lavoro ci troveremo trasformati : non più una macchina in balia del suo se inferiore ma un Uomo. A immagine e somiglianza del Se. E la Creazione sarà finita. Solo allora il Se ed il cuore potranno riposare .
dalla pagina fb di Astralis, comandante Kanta.
“Nessun lavoro può essere fatto nel sonno.” – P. D. Ouspensky
All’inizio il risveglio crea confusione, angoscia, pensieri e comportamenti contraddittori: servono pensieri utili a capire la situazione in cui ci si trova ma i pensieri che potrebbero aiutarci non li possiamo ancora riconoscere e comprendere. Nello stesso tempo ciò che abbiamo a disposizione non funziona: ci vorrà del tempo per rendersi conto che siamo in una prigione. Sono momenti strani, difficili spesso ; a volte avventurosi e fantastici per le situazioni e le percezioni che i Centri Superiori invisibilmente creano nella nostra vita ordinaria. Il risveglio del SE è un processo.
Inizia con brevi flash fin dalla prima infanzia e se torniamo indietro con la mente ci rendiamo conto che questi brevi flash sono tutto ciò che resta nella nostra memoria e della nostra vita.Ma essere svegli non basta: occorre esserne consapevoli. Per questo abbiamo passato tanti anni a cercare senza neppure sapere cosa cercare, col cuore in tumulto finché’ non e’ avvenuto l’incontro che ci ha cambiato la vita dandoci una direzione ed uno scopo.Allora mano a mano che si diventava consapevoli di noi stessi - meglio sarebbe dire mano a mano che il SE diventava consapevole di se stesso, della propria natura ed esistenza -abbiamo cominciato a vedere le solide sbarre della finestra e della porta . Col tempo ci si e’ resi conto che c,e’ una sola strada per uscire : tagliare le sbarre.Sono fatte con le nostre ossa e la nostra carne .Sono i nostri pensieri intrecciati con i sogni, le paure, le illusioni,… e tante altre sbarre ancora.Non sarà gratis ma proprio per questo la liberazione sarà reale: Quando il Se avrà finito il suo lavoro ci troveremo trasformati : non più una macchina in balia del suo se inferiore ma un Uomo. A immagine e somiglianza del Se. E la Creazione sarà finita. Solo allora il Se ed il cuore potranno riposare .
dalla pagina fb di Astralis, comandante Kanta.