PENSIERO DI AIVANHOV
Inviato: 30/04/2009, 10:31
Come fanno le entità tenebrose a nuocere agli esseri umani? Li
spingono a commettere degli errori, perché ogni errore è una
porta aperta che dà a quelle entità il diritto di introdursi in
loro per tormentarli. Se resistono, se non commettono errori,
esse non hanno alcun potere. Ecco perché il diavolo - diciamo
"il diavolo" per semplificare - ha solamente i poteri che voi
stessi gli date. Se non volete avere a che fare con lui, non
apritegli la porta. Egli non vi forza, vi dà solo dei
suggerimenti - è il motivo per cui è chiamato "il tentatore" - e
siete voi a dire "sì".
Le persone, per la maggior parte, credono che i loro malesseri,
i loro disturbi e le loro angosce siano comparsi all'improvviso,
così, bruscamente. No, esse li hanno preparati, hanno aperto loro
la porta, li hanno invitati. Come? Con desideri, con pensieri e
sentimenti inferiori, con certe debolezze e con certe
trasgressioni. È in quel preciso momento che il diavolo ha
trovato una porta aperta, è entrato e ha cominciato la sua
impresa di distruzione."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
spingono a commettere degli errori, perché ogni errore è una
porta aperta che dà a quelle entità il diritto di introdursi in
loro per tormentarli. Se resistono, se non commettono errori,
esse non hanno alcun potere. Ecco perché il diavolo - diciamo
"il diavolo" per semplificare - ha solamente i poteri che voi
stessi gli date. Se non volete avere a che fare con lui, non
apritegli la porta. Egli non vi forza, vi dà solo dei
suggerimenti - è il motivo per cui è chiamato "il tentatore" - e
siete voi a dire "sì".
Le persone, per la maggior parte, credono che i loro malesseri,
i loro disturbi e le loro angosce siano comparsi all'improvviso,
così, bruscamente. No, esse li hanno preparati, hanno aperto loro
la porta, li hanno invitati. Come? Con desideri, con pensieri e
sentimenti inferiori, con certe debolezze e con certe
trasgressioni. È in quel preciso momento che il diavolo ha
trovato una porta aperta, è entrato e ha cominciato la sua
impresa di distruzione."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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