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Penso che intenda che è necessario perseguire buoni pensieri, prima di imparare a seguire il cuore.
S'impara, a seguire il cuore. Non è automatico, perché può essere assoggetato alla mente.
Ma è un concetto che suona diversamente se chi ne parla è al di fuori di un percorso spirituale, perché indicare:Va dove ti porta il cuore...sembra includere che stai andando verso la gioia e la tua realizzazione.
perché il cuore è il centro di se stessi, la Via del Cuore si conquista e, per arrivarci, hai voglia a camminare......

Si. Drago ha espresso anche il mio pensiero su questo, per noi, discutibile assioma nei termini che alcune nostre consapevolezze avrebbero definito diversamente.
Si sa che una certa avidità (in concezione negativa) e rabbia non sono emanazioni del cuore ma del nostro ego assogettato alla mente che illusoriamente le spaccia per sentimenti del cuore.
Ma l'educare il pensiero e perseguirlo in un intento di impeccabilità mi sembra un buon consiglio.

DIPENDE DA COME SI CONCEPISCE IL CENTRO DI NOI STESSI,
PER I CINESI IL CENTRO DELLA VITA E' L'OMBELLICO SE NON MI SBAGLIO
INFATTI PER CURARE LE MALATTIE MENTALI TIPO ESAURIMENTI DEPRESSIONI INSONNIA TRISTEZZA ECCETERA METTONO DELLE ERBE CON INCENSO PROPRIO NELL'OMBELLICO
SE NON RICORDO MALE PER GLI INDIANI, NON D'AMERICA, PROPRIO GLI INDIANI, IL CENTRO DELL'UNIVERSO IN RELAZIONE CON IL PROPRIO CORPO E' LA FRONTE, DOVE SI IMPRIMONO CON IL DITO UN SEGNO CIRCOLARE,
PER NOI OCCIDENTALI, IL CENTRO DEL NOSTRO CORPO RELAZIONATO AL RESTO DEL MONDO E ALLA VITA E' IL CUORE,
PERCHE' IL CUORE DOVREBBE PROVARE SOPRATTUTTO QUEI SENTIMENTI COME AMORE, GIOIA, DOLORE, PIETA', TRISTEZZA, COMPASSIONE, E CI RELAZIONA CON IL PROSSIMO E CON NOI STESSI, POICHE' SI PENSA CHE E' IL CUORE CHE CI METTE DI FRONTE ALLA SCELTE DELLA NOSTRA COSCIENZA,
E SE LO FACCIAMO CON LO STESSO AMORE DI CUI NUTRIAMO NOI STESSI, NON DOVREMMO FARE CHE DEL BENE.