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Una ottava di principi cosmici

Inviato: 03/09/2010, 22:22
da Ospite
Riporto alcune pagine di un libretto molto interessante che parla di quella che è chiamata "scienza di frontiera" , che è tesa ad unificare l'aspetto spirituale con quello scientifico, nella consapevolezza che siamo da sempre immersi nell'Unità.
- CosMos di Ervin Laszio e Jude Currivan - ED. Macro Edizioni -

" Ci sono delle semplici eppur profonde armonie nel cosmo che possono essere applicate alla coscienza e al dispiegarsi delle nostre esperienze. Tali armonie sono state enunciate da diverse tradizioni metafisiche come principi cosmici. In questa sede tratteremo brevemente una ottava di otto principi cosmici che si ritrovano in molte diverse tradizioni di saggezza.
Questa ottava incarna e mette in atto la natura armonica dell'universo. Essendone consapevoli, comprendendone lo scopo, e imparando a lavorare in consapevole accordo con essi, il benessere nostro e collettivo aumenta.

Il principio di relatività

Abbiamo già incontrato la presenza del primo di questi principi nella relatività dell'espressione universale precedentemente discussa. Il principio di relatività ci dice che tutto quello che chiamiamo realtà è mediato da relazioni. Abbiamo visto come i principi della Natura siano pervasi da tali relazioni. Analogamente la danza delle relazioni delle nostre esperienze umane è associata a una miriade di polarità, la cui interazione di luce ed ombra origina e riflette le nostre percezioni.


Il principio di risoluzione

Al di là dell'apparenza di tali polarità, l'aspirazione ultima di una coscienza evoluta è quella di raggiungere l'equilibrio e la totalità. Tale ricerca è incarnata nel principio di risoluzione.
Come abbiamo già potuto intravedere e continueremo a scoprire, noi siamo in grado di espandere la nostra consapevolezza al di là delle percepite limitazioni della nostra persona, per accedere alle dimensioni di una coscienza transpersonale. Man mano che ci apriamo alla comprensione dell'universo in-formato, questo cambiamento della nostra consapevolezza collettiva preannuncia una risoluzione degli scismi che ci hanno tanto a lungo divisi, tanto tra di noi quanto dentro di noi.
E' questa odissea cosmica che gli antichi hanno spesso rappresentato nei loro miti e leggende, e i loro adepti descritto come la separazione dell'Uno fino alla sua riunione finale con se stesso.

Il principio di risonanza

Il linguaggio musicale del Cosmo ci porta poi al principio di risonanza che racchiude in sè le interrelazioni armoniche, il marchio caratteristico dell'olografico campo onnipervasivo. A livello fisico, emozionale e mentale, noi siamo entità risonanti e coerenti. Viviamo in costante comunicazione con gli altri e con il nostro ambiente, di cui siamo per lo più inconsapevoli. influenziamo e allo stesso tempo veniamo influenzati dal tenore di ciò che ci circonda. Assorbiamo la qualità risonante tutto intorno a noi, e il nostro stato interiore emozionale e mentale si irradia oltre di noi. Quando risuoniamo con la paura, il nostro corpo fisico si ritira e si rinchiude, e lo stesso fanno le nostre emozioni. Ma quando risuoniamo con l'amore, il nostro corpo riluce e le nostre emozioni sono più espanse. I sentimenti di frequenza elevata, come l'espressione dell'amore, della gioia e della speranza, ci ispirano e ci infondono energia; le frequenze più basse, come quelle della paura, della rabbia o della disperazione cronica ci esauriscono. Via via che la nostra consapevolezza si espande, noi diventiamo più coerenti, risuonando con la totalità del Cosmo.

Il principio di riflessione

Il principio cosmico di riflessione è in ultima analisi una conseguenza del principio di risonanza, in quanto descrive come le circostanze esterne della nostra vita riflettano il nostro stato interiore e viceversa.

L'antico saggio cinese Lao-tzu riconobbe questa profonda verità oltre duemila anni fa quando scrisse:

perché ci sia pace nel mondo
dev'esserci pace nelle nazioni.
perché ci sia pace nelle nazioni,
dev'esserci pace nelle città.
perché ci sia pace nelle città,
dev'esserci pace tra vicini di casa.
perché ci sia pace tra vicini di casa,
dev'esserci pace in casa.
perché ci sia pace in casa
dev'esserci pace nel cuore.

Il principio di cambiamento

Dal momento che il cambiamento sembra essere l'unica cosa che non cambia nella nostra vita, il principio cosmico del cambiamento può sembrare ovvio. Eppure, quanti di noi si sforzano di impedirlo ed erigono barricate emozionali contro la sua presenza? Molti di noi guardano con terrore agli inevitabili mutamenti della loro vita; il cambiamento è visto come una minaccia piuttosto che come un'opportunità. Tuttavia, se e quando impariamo a cavalcare le onde del cambiamento tutto intorno a noi, iniziamo ad apprezzare lo scopo ed il significato delle lezioni che esse ci offrono.

Il principio di scelta ed implicazione

Il principio che comunemente definiamo di causa ed effetto è racchiuso nel cuore della fisica classica e nella nostra percezione quotidiana delle esperienze della vita. Nella fisica esso ha costituito una pietra angolare della teoria e della sperimentazione per centinaia di anni, ma la rivoluzione in corso del nostro modo di vedere noi stessi e il mondo sta ribaltando la nostra comprensione dello spazio e del tempo. Questa profonda reinterpretazione ci mette in grado di dare un significato alle "coincidenze", le cosiddette sincronicità che non hanno alcuna spiegazione nel senso della causalità lineare. Invece di causa ed effetto, con l'evolversi della nostra visione del Mondo Integrale possiamo riformulare il principio della casualità lineare come principio di scelta e implicazione.

Il principio di conservazione

Il settimo principio è una forma espansa della conservazione dell'energia.

Nella fisica la conservazione dell'energia afferma che nonostante l'energia totale di un sistema fisicamente chiuso (come il ciclo del nostro universo) rimanga costante, le forme che esso assume possono cambiare.
Esiste un flusso e riflusso tra le energie incluse nell'universo, e un continuo processo di reciproco scambio.
Associato al precedente principio di scelta e implicazione, il principio di conservazione si estende alla nostra coscienza e conferisce un significato all'antico concetto di Karma.
Il Karma è spesso visto in modo ristretto come le implicazioni dell' "occhio per occhio" delle nostre scelte consce, ma le scelte vengono compiute su molti altri livelli di coscienza oltre a quello della nostra semplice consapevolezza di veglia personale. Mentre non c'è dubbio che le scelte compiute su questo livello ci influenzino, noi influenziamo il mondo che ci circonda anche su una miriade di altri livelli. E' soltanto nella completezza delle esperienze che si dispiegano attraverso il tempo e lo spazio che il concetto di karma si sviluppa completamente.

Il principio di concessione

L'ultimo principio dell'ottava degli otto principi cosmici è quello della concessione. A differenza di molti altri che hanno una controparte fisica, questo principio pertiene soltanto all'espressione della coscienza autoconsapevole. Essenzialmente esso appoggia l'apprendimento delle nostre esperienze, chiedendoci di riconoscere che sperimentando le implicazioni delle nostre scelte, a qualunque livello esse si manifestino, impariamo e cresciamo.
Il principio richiede che riconosciamo il significato soggiacente alle circostanze della nostra vita. Ci chiede di assumerci le responsabilità delle scelte che compiamo e di accettare l'adeguatezza di quanto ne deriva. "

Una ottava di principi cosmici

Inviato: 05/09/2010, 23:20
da shanti
Finalmente riesco a leggere questo scritto. Sono un po' rintronata dopo la giornata trascorsa con 19 matti scatenati, quindi dovrò rileggere con calma.
Eh eh eh, ho sempre detto che, nella mia vita, l'unica cosa certa che ho è il cambiamento, quindi questo principio mi è familiare. Grazie Nova... i principi cosmici, così semplici e così perfetti!