Il Sogno dei Guerrieri
Inviato: 09/09/2010, 1:55
ciao Anime Amate!
Come anticipato nel mio ultimo post inserito nel Topic "I cinque accordi" in questa stessa sezione di "Meditazione e Spiritualità", ho voluto trscrivevi e donarvi questo altro capitolo del libro "I Cinque Accordi".
Lo so, è piuttosto lunghetto... ma credo che valga la pena leggerlo.
Se farlo a monitor vi scoraggia (e posso capirlo!) potreste sempre copiarvelo e stamparlo.
Io già trascrivendovelo e quindi rileggendomelo frase per frase nel trascriverlo, sono stato già ripagato del tempo impiegato nel farlo.
Con Amore
Gladius Lucis
Il Sogno della Seconda Attenzione
La prima volta che impariamo a sognare ci sono molte cose che non ci piacciono o contro cui protestiamo, ma accettiamo il sogno così com'è. Poi, qualunque sia il motivo, diventiamo consapevoli che il modo in cui viviamo non ci piace; diventiamo consapevoli che stiamo sognando e che non vogliamo quel sogno. E così cerchiamo di usare l'attenzione una seconda volta per creare un secondo sogno. I Toltechi lo chiamano "il sogno della seconda attenzione" o "il sogno dei guerrieri", perché dichiariamo guerra alle menzogne che costituiscono la nostra conoscenza.
Nel sogno della seconda attenzione iniziamo a dubitare: "Forse, tutto quello che ho imparato non è la verità". Iniziamo a sfidare ciò a cui crediamo, iniziamo a mettere in dubbio tutte le opinioni che abbiamo appreso. Sappiamo che nella nostra testa c'è qualcosa che ci fa fare molte cose che forse non vorremmo fare, qualcosa che ha il totale controllo sulla nostra mente; e questo non ci piace. E, dato che non ci piace, a un certo punto iniziamo a ribellarci.
Con questa ribellione cerchiamo di riappropriarci della nostra autenticità, quella che io chiamo INTEGRITA' del sé o la totalità di ciò che siamo. Nel sogno della prima attenzione, il sé autentico non ha nessuna scelta: è una vittima totale. Non proviamo nemmeno a ribellarci. Ora tuttavia non vogliamo più essere vittime e vogliamo cambiare il nostro mondo. Vogliamo recuperare la nostra libertà personale: la libertà di essere chi siamo davvero, la libertà di fare ciò che vogliamo fare davvero. Il mondo dei guerrieri è il mondo del tentativo. Tentiamo di cambiare un mondo che non ci piace; tentiamo e tentiamo ancora, e la guerra sembra infinita.
Nel sogno dei guerrieri siamo in guerra, ma la nostra guerra non è contro gli altri. Non ha niente a che fare con il sogno esteriore. Tutto si svolge nella nostra mente. E' una guerra contro quella parte della mente che fa le scelte che ci gettano nel nostro inferno personale. E' una guerra tra il sé autentico e quello che chiamiamo "il tiranno", "il grande giudice", "il libro delle leggi", "il sistema di credenze". E' una guerra tra idee, tra opinioni, tra credenze. La chiamo anche "la guerra degli dèi", perché tutte queste idee lottano per il predominio sulla mente umana. E, come gli dèi dell'antichità, esigono un sacrificio umano.
Si, continuiamo a offrire sacrifici agli dèi anche se proclamiamo di non credere più ai sacrifici umani. Naturalmente abbiamo cambiato nome agli dèi, abbiamo cambiato i simboli che definiscono gli dèi. Forse non crediamo più ad Apollo, non crediamo più a Zeus, non crediamo più a Osiride; ma crediamo nella giustizia, crediamo nella libertà, crediamo nella democrazia. Sono questi i nomi delle nuove divinità. Diamo il nostro potere a questi simboli, li innalziamo al regno degli dèi e sacrifichiamo la nostra vita in nome di questi dèi.
I sacrifici umani si celebrano continuamente in tutto il mondo e ne vediamo i risultati: vediamo violenza, vediamo crimini, vediamo carceri sovraffollate, vediamo guerre, vediamo il sogno dell'inferno che sta facendo l'umanità, perché crediamo a così tante superstizioni e alle distorsioni della nostra conoscienza. Gli esseri umani creano le guerre, e mandiamo i nostri giovani a sacrificarsi in queste guerre. Molte volte non sanno nemmeno per cosa combattono.
Vediamo le guerre delle bande nelle grandi città. Adolescenti sacrificano se stessi e uccidono in nome dell'orgoglio, in nome del profitto, in nome di qualunque dio in cui credono. Lottano per il loro orgoglio, lottano per il controllo di un pezzo di territorio, lottano per un simbolo che è nelle loro teste e sui loro giacconi, e sacrificano se stessi. Dal quartiere più piccolo alle più grandi nazioni del pianeta, vediamo gruppi di persone che lottano per difendere i loro dèi contro qualcosa che non esiste. La guerra infuria dentro le loro teste, ma il problema è che proiettano quella guerra all'esterno e si uccidono a vicenda.
Forse non crediamo più ai sacrifici umani, ma in questo stesso momento ci sono persone che stanno dicendo: "Sarò io il sacrificatore. Datemi un'arma e ucciderò più nemici possibili prima che uccidano me". Non è un mio giudizio: è così che stanno le cose. Non dico che il sacrificio umano sia sbagliato; esiste e non possiamo negarne l'esistenza, perché lo vediamo ogni giorno nelle culture di tutto il mondo. Lo vediamo e vi partecipiamo anche. Se qualcuno commette un errore e infrange una regola, qual'è la nostra reazione? Giudichiamolo, parliamone male, crocefiggiamolo. Questa è un'altra forma di sacrificio umano. Si, ci sono delle regole e forse infrangerle è il peccato più grave, ma forse alcune di queste regole sono completamente innaturali. Ma noi creiamo le regole, noi prendiamo l'accordo di vivere in base a queste regole, noi seguiamo le regole finché non ci servono più. E adesso non ci servono più.
Gli esseri umani credono a così tante menzogne che anche una cosa piccolissima diventa un terribile demone che causa enormi sofferenze. In genere è solo un giudizio, soprattutto un auto-giudizio: "Povero me. Guardate cosa mi è accaduto quando avevo nove anni. Sentite che cosa mi è successo ieri!". Qualunque cosa sia accaduta nel vostro passato non è più la verità. Può trattarsi della cosa più orribile, ma adesso non è più la verità, perché l'ADESSO è l'unica verità in cui vivete. Tutto ciò che vi è accaduto in passato è nella realtà virtuale. Qualunque cosa sia accaduta al vostro corpo è guarita da molto tempo, è la mente che può continuare a farvi soffrire e vivere nella vergogna per anni.
Noi esseri umani portiamo con noi il nostro passato, la nostra storia; ed è come portare un cadavere pesantissimo. Per alcuni può non essere così pesante, ma per la maggior parte di noi è un cadavere molto pesante. Non è soltanto pesante: puzza terribilmente. Ciò che molti di noi fanno è portare il proprio cadavere per condividerlo con le persone che amano. Con la nostra poderosa memoria lo riportiamo in vita nel momento presente e riviviamo di nuovo, di nuovo e di nuovo le nostre esperienze passate. Ogni volta che ricordiamo quelle esperienze puniamo di nuovo, di nuovo e di nuovo noi stessi e gli altri.
Gli esseri umani sono gli unici animali sulla terra che si puniscono migliaia di volte, anzi centinaia di migliaia, per lo stesso errore, e che puniscono gli altri per migliaia di volte, e ancora di più, per lo stesso errore. Come possiamo parlare di giustizia nel mondo se non c'è giustizia nemmeno nel mondo della nostra testa? L'universo è retto dalla giustizia, ma dalla vera giustizia, non dalla distorsione della giustizia che noi artisti abbiamo creato. La vera giustizia riguarda quella che chiamo "azione-reazione". Noi viviamo in un mondo di conseguenze: per ogni azione c'è una reazione. Vera giustizia è pagare una volta sola per ogni sbaglio che commettiamo. Quante volte invece paghiamo per uno sbaglio? Ovviamente, questa non è giustizia.
Supponiamo che proviate ancora vergogna e senso di colpa per un errore che avete commesso dieci anni fa. La motivazione della vostra sofferenza è: " Ho commesso un terribile errore". Pensate di soffrire ancora per qualcosa accaduto dieci anni fa, ma la verità è che state soffrendo per qualcosa accaduto dieci secondi fa. Dieci secondi fa vi siete giudicati di nuovo per lo stesso errore, e ovviamente il grande giudice sentenzia: "Devi essere punito". E' semplice azione-reazione. L'azione è l'auto-giudizio, la reazione è la punizione sotto forma di colpa e vergogna. Per tutta la vita ripetete la stessa azione sperando di avere una reazione diversa, ma che invece non cambia mai. L'unico modo per cambiare la vostra vita è cambiare l'azione; solo così cambierà anche la reazione.
Riuscite a vedere come voi, la conoscenza, state facendo del male a voi, l'essere umano? Pensate e giudicate in base atutti i simboli che avete imparato. State creando una storia che abusa dell'essere umano. Quando un essere umano si sente abusato, la sua normale reazione è di rabbia, odio, gelosia o qualunque emozione che ci fa soffrire. Il nostro sistema nervoso è una fabbrica di emozioni e le nostre emozioni dipendono da quello che percepiamo. Bene: percepiamo i nostri stessi giudizi, il nostro stesso sistema di credenze, la voce della nostra conoscenza. E con il giudice, la vittima e il sistema di credenze che reggono il nostro mondo virtuale, le emozioni che produciamo sono paura, rabbia, gelosia, colpa, vergogna. Che cos'altro potremmo aspettarci di generare? Amore? Ovviamente no, anche se a volte ci riusciamo.
La parola è una forza che non si può vedere, ma potete vedere la manifestazione di questa forza, l'espressione della parola, cioè la vostra stessa vita. Lo strumento per valutare l'impeccabilità della vostra parola è la vostra reazione emotiva. Siete felici o state soffrendo? Se vi state godendo il vostro sogno o se lo state subendo, è perché è così che lo state creando. Certo, i genitori, la religione, la scuola, il governo, la società vi hanno aiutati a creare questo sogno, ed è vero che non avete mai avuto scelta. Ma ora l'avete. Ora potete creare il paradiso o l'inferno. Ricordate: entrambi sono stati mentali dentro di voi.
Volete essere felici? Allora siatelo e godetevi la vostra felicità. Volete soffrire? Magnifico, perché non godervi la vostra sofferenza? Se scegliete di creare l'inferno, benissimo: soffrite, piangete e trasformate il vostro dolore in un capolavoro. Ma se avete consapevolezza, non potete scegliere l'inferno: scegliete il paradiso. E il modo per scegliere il paradiso è essere impeccabili con la parola.
Se siete impeccabili con la parola, come potreste giudicarvi? Come potreste condannarvi? Come potreste addossarvi colpa e vergogna? Se non create tutte queste emozioni, vi sentite meravigliosamente! Ritornate a sorridere, ed è un sorriso completamente autentico. Non dovete fingere di essere in un certo modo. Non cercate di essere ciò che non siete. Vi piacete, vi piace stare con voi. Non abusate più di voi stessi usando i simboli contro di voi.
Per questo ripeto continuamente che è importantissimo essere consapevoli. La tirannia dei simboli è estremamente potente. Nel sogno della seconda attenzione, il guerriero vuole scoprire in che modo i simboli si sono impossessati dell'essere umano. La guerra del guerriero è tutta contro i simboli, contro la nostra stessa creazione, ma non perché odiamo i simboli. I simboli sono un'opera d'arte, sono la nostra arte ed è giusto usarli per comunicare. Ma se diamo tutto il nostro potere ai simboli rimaniamo senza potere, diventiamo impotenti e dobbiamo essere salvati. Abbiamo bisogno di un salvatore, perché non abbiamo il potere di salvarci da soli.
E così cerchiamo all'esterno e preghiamo: "Oh Dio, salvami!". Ma non sta a Dio, a Gesù, a Buddha, a Mosé, a Maometto o a qualunque maestro, guru o sciamano salvarci. Non possiamo accusarli di non salvarci. Nessuno può salvarci, perché nessun altro è responsabile di ciò che avviene nel nostro mondo virtuale. Il sacerdote, il ministro, il rabbino, lo sciamano o il guru non possono cambiare il nostro mondo; né possono cambiarlo nostra moglie, i nostri figli o i nostri amici. Nessun altro può cambiare il nostro mondo, perché quel mondo è soltanto nella nostra testa.
Molti dicono che Gesù è morto per noi, per salvarci dai nostri peccati. E' una storia bellissima, ma non è Gesù che fa le scelte nella nostra vita. Invece di salvarci, Gesù ci ha detto che cosa fare. Avete bisogno di aiuto? Bene, allora seguite la verità. Perdonate. Amatevi l'un l'altro. Ci ha dato tutti gli strumenti ma noi diciamo: "No, non posso perdonare. Preferisco vivere con il mio veleno emozionale, con il mio orgoglio, con la mia rabbia e la mia gelosia". Se lottiamo con le persone che amiamo, creiamo un'enorme resistenza attorno a noi; e ricordate: viviamo in un mondo di conseguenze. Per questo dobbiamo lasciar andare, dobbiamo perdonare, perché il perdono è l'unico modo per liberare il nostro corpo emozionale dal veleno.
Tutti abbiamo veleni emozionali, perché tutti abbiamo ferite emotive. E' così. Così com'è normale che il corpo senta dolore se si taglia, se cadiamo e ci rompiamo un osso, è normale che il corpo emozionale provi dolore perché viviamo, perché siamo circondati da predatori e perché anche noi siamo predatori. Non è colpa di nessuno: le cose stanno così. Se accusiamo, è il nostro veleno emozionale che ci spinge ad accusare. Invece di accusare, possiamo assumerci la responsabilità della nostra guarigione.
Se aspettate che qualcuno venga a salvarvi, questo qualcuno siete voi. Voi siete il vostro salvatore. Ma ci sono dei maestri che possono darvi gli strumenti per recuperare la consapevolezza e vincere la vostra guerra personale. Ci sono artisti che possono farvi vedere come creare con la vostra arte un capolavoro paradisiaco.
Supponiamo che siate già un bravo artista. Può arrivare un maestro che vi dice: "Sei bravo, voglio prenderti come apprendista. Voglio insegnarti delle cose. Il primo e più importante strumento per diventare un maestro della tua arte è "essere impeccabile con la parola". E' davvero semplice: sei tu che scrivi la tua storia, quindi non scrivere una storia contro di te. Secondo, "non prendere nulla in modo personale". E' uno strumento utilissimo, perché se lo usi gran parte del dramma scompare. Terzo, "non supporre nulla". Non crearti da solo il tuo inferno, smetti di credere alle superstizioni e alle menzogne. Quarto, "fai sempre del tuo meglio"". Passa all'azione. E' la pratica che fa il maestro. Semplicissimo".
Allora arriva il momento in cui iniziate a vedere tutta la vostra crezione da un altro punto di vista. Iniziate a capire che siete voi i creatori della vostra vita. Siete voi che create la tela, i colori, i pennelli e il disegno. Siete voi che date significato a ogni pennellata sulla tela della vostra vita. Siete voi che investite tutta la vostra fede nella vostra opera. E dite: " La storia che sto creando è molto bella, ma non ci credo più. Non credo alla mia storia né a quella di nessun altro. So che è soltanto un dipinto". Magnifico! Questo è il Quinto Accordo. Recuperate il buon senso, la verità, il VERO VOI. "Sii scettico, ma impara ad ascoltare".
Nel sogno della seconda attenzione avete bisogno di strumenti per vincere la vostra guerra e cambiare il vostro mondo, e questi strumenti sono gli accordi. Sono strumenti per trasformare il vostro sogno, per avere la padronanza del vostro sogno, ma sta a voi usarli. Questi cinque semplici accordi hanno il potere di piantare il seme del dubbio in tutti gli accordi limitanti e fondati sulla paura che avete preso nel corso della vita. L'unica possibilità di disimparare le menzogne è usare l'attenzione. Usate l'attenzione per creare il vostro primo sogno e usate l'attenzione per disfarlo.
I Quattro Accordi sono strumenti per usare l'attenzione una seconda volta allo scopo di creare il vostro personale paradiso, e il Quinto Accordo è lo strumento per vincere la guerra contro la tirannia dei simboli. I Quattro Accordi sono strumenti per la vostra trasformazione personale, e il Quinto Accordo è la fine della trasformazione e l'inizio del dono più grande che potete fare a voi stessi: il dono del dubbio.
Abbiamo detto che è stato il dubbio a farci cadere dal Paradiso. Bene, per ritornare in Paradiso ci serviamo di nuovo del dubbio. Il dubbio è lo strumento che utilizziamo per recuperare la nostra fede, per riprenderci il potere che abbiamo dato alle menzogne e alle superstizioni in cui abbiamo creduto, restituendolo così a noi stessi. Ovviamente possiamo anche usare il potere del dubbio contro di noi, dubitando di noi stessi, dubitando della verità. Nella storia di Adamo ed Eva, il dubbio di non essere Dio ha aperto la strada a un altro dubbio e poi a un altro e a un altro ancora. Quando dubitiamo della verità iniziamo a credere alle menzogne. Presto crediamo a così tante menzogne che non vediamo più la verità, e cadiamo dal sogno del paradiso.
Il dubbio è una potente creazione che possiamo usare per entrare nell'inferno o per uscire dall'inferno. In un caso, il dubbio fa si che i simboli si impossessino di noi; nell'altro, lo impedisce. Se dubitiamo di noi stessi, se dubitiamo della verità, l'intero Albero della Conoscenza (l'intera mitologia che ha controllato la nostra attenzione per tutta la vita) torna a impossessarsi di noi. La voce della conoscenza inizia di nuovo a prendere il sopravvento e proviamo la rabbia, la gelosia e l'ingiustizia che accompagnano tutti i simboli, tutte le supposizioni, tutto il "pensiero".
Quindi, invece di dubitare di voi, abbiate fede in voi. Invece di dubitare della verità, dubitate delle menzogne. Siate scettici, ma imparate ad ascoltare. Il quinto accordo apre le porte del paradiso, e il resto sta a voi. Questo accordo riguarda la vostra esistenza in paradiso e l'esistenza del paradiso in voi. Riguarda il lasciar andare l'attaccamento ai simboli, persino al vostro nome, e fondervi con l'infinito: diventare autentici, credere in voi stessi senza il minimo dubbio, perché anche il più piccolo dubbio può mettere fine all'esperienza del paradiso.
Quando avete fede in voi stessi, seguite i vostri istinti innati. Non avete più dubbi riguardo a ciò che siete e recuperate il buon senso. Avete tutto il potere della vostra autenticità; avete fiducia in voi stessi, fiducia nella VITA. Avete fiducia che tutto andrà bene e che la vita è assolutamente semplice. La mente non ha più bisogno di capire tutto, non ha bisogno di "sapere". Sapete qualcosa o non la sapete, ma non avete dubbi se la sapete o no. Se non la sapete, accettate il fatto di non saperla. Non create false costruzioni. Se siete totalmente autentici, vi dite la verità: "Mi piace, non mi piace. Lo voglio, non lo voglio". Non siete costretti a fare quello che non vi piace. Vi godete la vita facendo esattamente quello che vi piace.
Ci rendiamo la vita difficile se cerchiamo di sacrificarci per un altro. Di certo non siete qui per sacrificarvi per un altro. Non siete qui per soddisfare le opinioni o i punti di vista degli altri. Nel "sogno della seconda attenzione" una delle sfide principali è la paura di essere voi stessi, il vostro VERO SE'. Se avete il coraggio di affrontare questa sfida, scoprirete che tutti i motivi per cui avete paura non esistono. Scoprirete che è molto più facile essere voi stessi che cercare di essere ciò che non siete. Il sogno dell'inferno vi strema, perché occorre energia per sostenere un'immagine, per indossare una maschera sociale. Siete stanchi di imbrogliare, siete stanchi di non essere VOI. Essere semplicemente autentici è la cosa migliore che potete fare. Se siete autentici potete fare tutto ciò che volete, potete credere a tutto ciò che volete, compresi voi stessi.
Come può essere difficle avere fede in voi stessi, credere a VOI invece che ai simboli? Riuscite a dare la vostra fede alle teorie scientifiche, a così tante religioni, opinioni e punti di vista; ma questa non è VERA fede. La vera fede è quella in voi stessi. La vera fede è avere fiducia incondizionata in voi stessi, perché sapete cosa siete realmente, e ciò che realmente è la verità.
Una volta recuperata la consapevolezza di ciò che siete, la guerra nella vostra testa è finita. E' diventato ovvio che siete voi che create tutti i simboli; e poiché è ovvio da dove proviene il potere della vostra parola, la vostra parola ha potere e niente può opporsi a esso. La vostra parola diventa impeccabile perché siete voi ad avere potere sui simboli, e non i simboli su di voi. Quando la vostra parola è impeccabile, basate tutte le scelte sulla verità e vincerete la guerra contro il tiranno. Le parole obbediscono ai vostri ordini, ma hanno valore solo se le usate per comunicare, per entrare in contatto con qualcuno. Dopo averle usate, smettono di nuovo di avere significato.
Verso la fine del sogno della seconda attenzione, la forma umana inizia a spezzarsi e la vostra realtà cambia un'altra volta. Cambia perché non percepite più il mondo attraverso una rigida struttura di credenze. La guerra è finita, perché non investite più la vostra fede nelle menzogne. Le menzogne continuano a esistere, ma voi non ci CREDETE più. Sapete che la verità è semplicemente, non avete più bisogno di credere alla verità. Non credete più a niente, ma vedete, e ciò che vedete è la verità. La verità è esattamente qui, unica e perfetta. Forse non è il modo in cui la interpretate, forse non è il modo con cui usate la parola per sparlare di voi stessi o per sparlare degli altri; ma una volta vista la verità, a chi interessa cosa sognano gli altri? Non è importante quello che sognano le persone attorno a voi, importante è la vostra esperienza: l'uso di tutti gli strumenti che avete per affrontare le vostre credenze, per vedere la verità, per vincere la vostra guerra personale.
Non dovete competere con nessuno, non dovete paragonarvi a nesuno. Dovete essere semplicemente ciò che siete, essere amore; ma VERO amore, non quel tipo di amore che si impossessa di voi e vi fa credere all'amore. Non l'amore che vi rende gelosi e possessivi, e che vi getta direttamente all'inferno con tutte le torture e gli strazi dell'inferno. Non l'amore che vi chiede di sacrificarvi in nome dell'amore, o che vi dice di ferire voi stessi o gli altri in nome dell'amore. Il simbolo dell'amore è diventato così distorto! Il vero amore è in voi sin dalla nascita. Il vero amore è ciò che siete.
Siete nati con tutto ciò che vi occorre. Se oggi affrontate le vostre paure, domani vedrete il sogno della seconda attenzione, il mondo dei guerrieri. Ma avere vinto oggi la paura non significa che abbiate vinto la guerra. No, la guerra non è finita: è appena iniziata. State ancora giudicando, avete ancora u mucchio di conclusioni. Pensate di avercela fatta e BUM, il tiranno è di nuovo qui. E può succedere di nuovo e di nuovo e di nuovo. E non solo il tiranno in voi, ma il tiranno in tutti quelli che vi circondano, e alcuni tiranni sono molto peggiori degli altri. Ma, se sono anni che siete in guerra, saprete difendere almeno voi stessi. In quanto guerrieri potete vincere o perdere la guerra, ma se avete consapevolezza non sarete più vittime; siete in guerra e lo è anche la maggior parte delle persone, finché la guerra non sarà finita.
Nel sogno della seconda attenzione, iniziate a creare il vostro personale paradiso sulla terra. Iniziate a dare la vostra fede agli accordi che sono a favore della VITA, che vi danno gioia, felicità e libertà. Ma questo è solo un passo nella vostra evoluzione, c'è molto di più. Arriverà il momento in cui sarete maestri di consapevolezza, ovvero sarete maestri della verità. A proposito, sarete anche maestri della trasformazione. Sarete maestri dell'amore, dell'intenzione, della fede, perché a quel punto crederete a voi stessi.
Il risultato di questa trasformazione è la creazione di un'altra realtà che ha la stessa struttura dei primi due sogni, ma in quest'altra realtà non credete più quello in cui eravate abituati a credere. Non credete più alle menzogne che avete appreso, non credete nemmeno più alle parole che avete imparato. Non dubiterete più di ciò che sperimentate, di ciò che siete.
Il sogno successivo, il sogno della terza attenzione, non è lontano. Ma prima dovete vincere la guerra nella vostra testa e ora avete gli strumenti per riuscirci. Quindi, perché non farlo? Passate all'azione, ma senza TENTARE soltanto. Se tentate soltanto morirete mentre state ancora tentando, e vi assicuro che milioni di guerrieri sono morti mentre tentavano. Sono pochi i guerrieri che vincono la guerra in atto nella mente umana, ma quelli che la vincono usando l'attenzione per la seconda volta ricreano completamente il loro mondo.
(MIGUEL RUIZ da: " Il Quinto Accordo" )

Come anticipato nel mio ultimo post inserito nel Topic "I cinque accordi" in questa stessa sezione di "Meditazione e Spiritualità", ho voluto trscrivevi e donarvi questo altro capitolo del libro "I Cinque Accordi".
Lo so, è piuttosto lunghetto... ma credo che valga la pena leggerlo.
Se farlo a monitor vi scoraggia (e posso capirlo!) potreste sempre copiarvelo e stamparlo.
Io già trascrivendovelo e quindi rileggendomelo frase per frase nel trascriverlo, sono stato già ripagato del tempo impiegato nel farlo.
Con Amore


Gladius Lucis


Il Sogno della Seconda Attenzione
La prima volta che impariamo a sognare ci sono molte cose che non ci piacciono o contro cui protestiamo, ma accettiamo il sogno così com'è. Poi, qualunque sia il motivo, diventiamo consapevoli che il modo in cui viviamo non ci piace; diventiamo consapevoli che stiamo sognando e che non vogliamo quel sogno. E così cerchiamo di usare l'attenzione una seconda volta per creare un secondo sogno. I Toltechi lo chiamano "il sogno della seconda attenzione" o "il sogno dei guerrieri", perché dichiariamo guerra alle menzogne che costituiscono la nostra conoscenza.
Nel sogno della seconda attenzione iniziamo a dubitare: "Forse, tutto quello che ho imparato non è la verità". Iniziamo a sfidare ciò a cui crediamo, iniziamo a mettere in dubbio tutte le opinioni che abbiamo appreso. Sappiamo che nella nostra testa c'è qualcosa che ci fa fare molte cose che forse non vorremmo fare, qualcosa che ha il totale controllo sulla nostra mente; e questo non ci piace. E, dato che non ci piace, a un certo punto iniziamo a ribellarci.
Con questa ribellione cerchiamo di riappropriarci della nostra autenticità, quella che io chiamo INTEGRITA' del sé o la totalità di ciò che siamo. Nel sogno della prima attenzione, il sé autentico non ha nessuna scelta: è una vittima totale. Non proviamo nemmeno a ribellarci. Ora tuttavia non vogliamo più essere vittime e vogliamo cambiare il nostro mondo. Vogliamo recuperare la nostra libertà personale: la libertà di essere chi siamo davvero, la libertà di fare ciò che vogliamo fare davvero. Il mondo dei guerrieri è il mondo del tentativo. Tentiamo di cambiare un mondo che non ci piace; tentiamo e tentiamo ancora, e la guerra sembra infinita.
Nel sogno dei guerrieri siamo in guerra, ma la nostra guerra non è contro gli altri. Non ha niente a che fare con il sogno esteriore. Tutto si svolge nella nostra mente. E' una guerra contro quella parte della mente che fa le scelte che ci gettano nel nostro inferno personale. E' una guerra tra il sé autentico e quello che chiamiamo "il tiranno", "il grande giudice", "il libro delle leggi", "il sistema di credenze". E' una guerra tra idee, tra opinioni, tra credenze. La chiamo anche "la guerra degli dèi", perché tutte queste idee lottano per il predominio sulla mente umana. E, come gli dèi dell'antichità, esigono un sacrificio umano.
Si, continuiamo a offrire sacrifici agli dèi anche se proclamiamo di non credere più ai sacrifici umani. Naturalmente abbiamo cambiato nome agli dèi, abbiamo cambiato i simboli che definiscono gli dèi. Forse non crediamo più ad Apollo, non crediamo più a Zeus, non crediamo più a Osiride; ma crediamo nella giustizia, crediamo nella libertà, crediamo nella democrazia. Sono questi i nomi delle nuove divinità. Diamo il nostro potere a questi simboli, li innalziamo al regno degli dèi e sacrifichiamo la nostra vita in nome di questi dèi.
I sacrifici umani si celebrano continuamente in tutto il mondo e ne vediamo i risultati: vediamo violenza, vediamo crimini, vediamo carceri sovraffollate, vediamo guerre, vediamo il sogno dell'inferno che sta facendo l'umanità, perché crediamo a così tante superstizioni e alle distorsioni della nostra conoscienza. Gli esseri umani creano le guerre, e mandiamo i nostri giovani a sacrificarsi in queste guerre. Molte volte non sanno nemmeno per cosa combattono.
Vediamo le guerre delle bande nelle grandi città. Adolescenti sacrificano se stessi e uccidono in nome dell'orgoglio, in nome del profitto, in nome di qualunque dio in cui credono. Lottano per il loro orgoglio, lottano per il controllo di un pezzo di territorio, lottano per un simbolo che è nelle loro teste e sui loro giacconi, e sacrificano se stessi. Dal quartiere più piccolo alle più grandi nazioni del pianeta, vediamo gruppi di persone che lottano per difendere i loro dèi contro qualcosa che non esiste. La guerra infuria dentro le loro teste, ma il problema è che proiettano quella guerra all'esterno e si uccidono a vicenda.
Forse non crediamo più ai sacrifici umani, ma in questo stesso momento ci sono persone che stanno dicendo: "Sarò io il sacrificatore. Datemi un'arma e ucciderò più nemici possibili prima che uccidano me". Non è un mio giudizio: è così che stanno le cose. Non dico che il sacrificio umano sia sbagliato; esiste e non possiamo negarne l'esistenza, perché lo vediamo ogni giorno nelle culture di tutto il mondo. Lo vediamo e vi partecipiamo anche. Se qualcuno commette un errore e infrange una regola, qual'è la nostra reazione? Giudichiamolo, parliamone male, crocefiggiamolo. Questa è un'altra forma di sacrificio umano. Si, ci sono delle regole e forse infrangerle è il peccato più grave, ma forse alcune di queste regole sono completamente innaturali. Ma noi creiamo le regole, noi prendiamo l'accordo di vivere in base a queste regole, noi seguiamo le regole finché non ci servono più. E adesso non ci servono più.
Gli esseri umani credono a così tante menzogne che anche una cosa piccolissima diventa un terribile demone che causa enormi sofferenze. In genere è solo un giudizio, soprattutto un auto-giudizio: "Povero me. Guardate cosa mi è accaduto quando avevo nove anni. Sentite che cosa mi è successo ieri!". Qualunque cosa sia accaduta nel vostro passato non è più la verità. Può trattarsi della cosa più orribile, ma adesso non è più la verità, perché l'ADESSO è l'unica verità in cui vivete. Tutto ciò che vi è accaduto in passato è nella realtà virtuale. Qualunque cosa sia accaduta al vostro corpo è guarita da molto tempo, è la mente che può continuare a farvi soffrire e vivere nella vergogna per anni.
Noi esseri umani portiamo con noi il nostro passato, la nostra storia; ed è come portare un cadavere pesantissimo. Per alcuni può non essere così pesante, ma per la maggior parte di noi è un cadavere molto pesante. Non è soltanto pesante: puzza terribilmente. Ciò che molti di noi fanno è portare il proprio cadavere per condividerlo con le persone che amano. Con la nostra poderosa memoria lo riportiamo in vita nel momento presente e riviviamo di nuovo, di nuovo e di nuovo le nostre esperienze passate. Ogni volta che ricordiamo quelle esperienze puniamo di nuovo, di nuovo e di nuovo noi stessi e gli altri.
Gli esseri umani sono gli unici animali sulla terra che si puniscono migliaia di volte, anzi centinaia di migliaia, per lo stesso errore, e che puniscono gli altri per migliaia di volte, e ancora di più, per lo stesso errore. Come possiamo parlare di giustizia nel mondo se non c'è giustizia nemmeno nel mondo della nostra testa? L'universo è retto dalla giustizia, ma dalla vera giustizia, non dalla distorsione della giustizia che noi artisti abbiamo creato. La vera giustizia riguarda quella che chiamo "azione-reazione". Noi viviamo in un mondo di conseguenze: per ogni azione c'è una reazione. Vera giustizia è pagare una volta sola per ogni sbaglio che commettiamo. Quante volte invece paghiamo per uno sbaglio? Ovviamente, questa non è giustizia.
Supponiamo che proviate ancora vergogna e senso di colpa per un errore che avete commesso dieci anni fa. La motivazione della vostra sofferenza è: " Ho commesso un terribile errore". Pensate di soffrire ancora per qualcosa accaduto dieci anni fa, ma la verità è che state soffrendo per qualcosa accaduto dieci secondi fa. Dieci secondi fa vi siete giudicati di nuovo per lo stesso errore, e ovviamente il grande giudice sentenzia: "Devi essere punito". E' semplice azione-reazione. L'azione è l'auto-giudizio, la reazione è la punizione sotto forma di colpa e vergogna. Per tutta la vita ripetete la stessa azione sperando di avere una reazione diversa, ma che invece non cambia mai. L'unico modo per cambiare la vostra vita è cambiare l'azione; solo così cambierà anche la reazione.
Riuscite a vedere come voi, la conoscenza, state facendo del male a voi, l'essere umano? Pensate e giudicate in base atutti i simboli che avete imparato. State creando una storia che abusa dell'essere umano. Quando un essere umano si sente abusato, la sua normale reazione è di rabbia, odio, gelosia o qualunque emozione che ci fa soffrire. Il nostro sistema nervoso è una fabbrica di emozioni e le nostre emozioni dipendono da quello che percepiamo. Bene: percepiamo i nostri stessi giudizi, il nostro stesso sistema di credenze, la voce della nostra conoscenza. E con il giudice, la vittima e il sistema di credenze che reggono il nostro mondo virtuale, le emozioni che produciamo sono paura, rabbia, gelosia, colpa, vergogna. Che cos'altro potremmo aspettarci di generare? Amore? Ovviamente no, anche se a volte ci riusciamo.
La parola è una forza che non si può vedere, ma potete vedere la manifestazione di questa forza, l'espressione della parola, cioè la vostra stessa vita. Lo strumento per valutare l'impeccabilità della vostra parola è la vostra reazione emotiva. Siete felici o state soffrendo? Se vi state godendo il vostro sogno o se lo state subendo, è perché è così che lo state creando. Certo, i genitori, la religione, la scuola, il governo, la società vi hanno aiutati a creare questo sogno, ed è vero che non avete mai avuto scelta. Ma ora l'avete. Ora potete creare il paradiso o l'inferno. Ricordate: entrambi sono stati mentali dentro di voi.
Volete essere felici? Allora siatelo e godetevi la vostra felicità. Volete soffrire? Magnifico, perché non godervi la vostra sofferenza? Se scegliete di creare l'inferno, benissimo: soffrite, piangete e trasformate il vostro dolore in un capolavoro. Ma se avete consapevolezza, non potete scegliere l'inferno: scegliete il paradiso. E il modo per scegliere il paradiso è essere impeccabili con la parola.
Se siete impeccabili con la parola, come potreste giudicarvi? Come potreste condannarvi? Come potreste addossarvi colpa e vergogna? Se non create tutte queste emozioni, vi sentite meravigliosamente! Ritornate a sorridere, ed è un sorriso completamente autentico. Non dovete fingere di essere in un certo modo. Non cercate di essere ciò che non siete. Vi piacete, vi piace stare con voi. Non abusate più di voi stessi usando i simboli contro di voi.
Per questo ripeto continuamente che è importantissimo essere consapevoli. La tirannia dei simboli è estremamente potente. Nel sogno della seconda attenzione, il guerriero vuole scoprire in che modo i simboli si sono impossessati dell'essere umano. La guerra del guerriero è tutta contro i simboli, contro la nostra stessa creazione, ma non perché odiamo i simboli. I simboli sono un'opera d'arte, sono la nostra arte ed è giusto usarli per comunicare. Ma se diamo tutto il nostro potere ai simboli rimaniamo senza potere, diventiamo impotenti e dobbiamo essere salvati. Abbiamo bisogno di un salvatore, perché non abbiamo il potere di salvarci da soli.
E così cerchiamo all'esterno e preghiamo: "Oh Dio, salvami!". Ma non sta a Dio, a Gesù, a Buddha, a Mosé, a Maometto o a qualunque maestro, guru o sciamano salvarci. Non possiamo accusarli di non salvarci. Nessuno può salvarci, perché nessun altro è responsabile di ciò che avviene nel nostro mondo virtuale. Il sacerdote, il ministro, il rabbino, lo sciamano o il guru non possono cambiare il nostro mondo; né possono cambiarlo nostra moglie, i nostri figli o i nostri amici. Nessun altro può cambiare il nostro mondo, perché quel mondo è soltanto nella nostra testa.
Molti dicono che Gesù è morto per noi, per salvarci dai nostri peccati. E' una storia bellissima, ma non è Gesù che fa le scelte nella nostra vita. Invece di salvarci, Gesù ci ha detto che cosa fare. Avete bisogno di aiuto? Bene, allora seguite la verità. Perdonate. Amatevi l'un l'altro. Ci ha dato tutti gli strumenti ma noi diciamo: "No, non posso perdonare. Preferisco vivere con il mio veleno emozionale, con il mio orgoglio, con la mia rabbia e la mia gelosia". Se lottiamo con le persone che amiamo, creiamo un'enorme resistenza attorno a noi; e ricordate: viviamo in un mondo di conseguenze. Per questo dobbiamo lasciar andare, dobbiamo perdonare, perché il perdono è l'unico modo per liberare il nostro corpo emozionale dal veleno.
Tutti abbiamo veleni emozionali, perché tutti abbiamo ferite emotive. E' così. Così com'è normale che il corpo senta dolore se si taglia, se cadiamo e ci rompiamo un osso, è normale che il corpo emozionale provi dolore perché viviamo, perché siamo circondati da predatori e perché anche noi siamo predatori. Non è colpa di nessuno: le cose stanno così. Se accusiamo, è il nostro veleno emozionale che ci spinge ad accusare. Invece di accusare, possiamo assumerci la responsabilità della nostra guarigione.
Se aspettate che qualcuno venga a salvarvi, questo qualcuno siete voi. Voi siete il vostro salvatore. Ma ci sono dei maestri che possono darvi gli strumenti per recuperare la consapevolezza e vincere la vostra guerra personale. Ci sono artisti che possono farvi vedere come creare con la vostra arte un capolavoro paradisiaco.
Supponiamo che siate già un bravo artista. Può arrivare un maestro che vi dice: "Sei bravo, voglio prenderti come apprendista. Voglio insegnarti delle cose. Il primo e più importante strumento per diventare un maestro della tua arte è "essere impeccabile con la parola". E' davvero semplice: sei tu che scrivi la tua storia, quindi non scrivere una storia contro di te. Secondo, "non prendere nulla in modo personale". E' uno strumento utilissimo, perché se lo usi gran parte del dramma scompare. Terzo, "non supporre nulla". Non crearti da solo il tuo inferno, smetti di credere alle superstizioni e alle menzogne. Quarto, "fai sempre del tuo meglio"". Passa all'azione. E' la pratica che fa il maestro. Semplicissimo".
Allora arriva il momento in cui iniziate a vedere tutta la vostra crezione da un altro punto di vista. Iniziate a capire che siete voi i creatori della vostra vita. Siete voi che create la tela, i colori, i pennelli e il disegno. Siete voi che date significato a ogni pennellata sulla tela della vostra vita. Siete voi che investite tutta la vostra fede nella vostra opera. E dite: " La storia che sto creando è molto bella, ma non ci credo più. Non credo alla mia storia né a quella di nessun altro. So che è soltanto un dipinto". Magnifico! Questo è il Quinto Accordo. Recuperate il buon senso, la verità, il VERO VOI. "Sii scettico, ma impara ad ascoltare".
Nel sogno della seconda attenzione avete bisogno di strumenti per vincere la vostra guerra e cambiare il vostro mondo, e questi strumenti sono gli accordi. Sono strumenti per trasformare il vostro sogno, per avere la padronanza del vostro sogno, ma sta a voi usarli. Questi cinque semplici accordi hanno il potere di piantare il seme del dubbio in tutti gli accordi limitanti e fondati sulla paura che avete preso nel corso della vita. L'unica possibilità di disimparare le menzogne è usare l'attenzione. Usate l'attenzione per creare il vostro primo sogno e usate l'attenzione per disfarlo.
I Quattro Accordi sono strumenti per usare l'attenzione una seconda volta allo scopo di creare il vostro personale paradiso, e il Quinto Accordo è lo strumento per vincere la guerra contro la tirannia dei simboli. I Quattro Accordi sono strumenti per la vostra trasformazione personale, e il Quinto Accordo è la fine della trasformazione e l'inizio del dono più grande che potete fare a voi stessi: il dono del dubbio.
Abbiamo detto che è stato il dubbio a farci cadere dal Paradiso. Bene, per ritornare in Paradiso ci serviamo di nuovo del dubbio. Il dubbio è lo strumento che utilizziamo per recuperare la nostra fede, per riprenderci il potere che abbiamo dato alle menzogne e alle superstizioni in cui abbiamo creduto, restituendolo così a noi stessi. Ovviamente possiamo anche usare il potere del dubbio contro di noi, dubitando di noi stessi, dubitando della verità. Nella storia di Adamo ed Eva, il dubbio di non essere Dio ha aperto la strada a un altro dubbio e poi a un altro e a un altro ancora. Quando dubitiamo della verità iniziamo a credere alle menzogne. Presto crediamo a così tante menzogne che non vediamo più la verità, e cadiamo dal sogno del paradiso.
Il dubbio è una potente creazione che possiamo usare per entrare nell'inferno o per uscire dall'inferno. In un caso, il dubbio fa si che i simboli si impossessino di noi; nell'altro, lo impedisce. Se dubitiamo di noi stessi, se dubitiamo della verità, l'intero Albero della Conoscenza (l'intera mitologia che ha controllato la nostra attenzione per tutta la vita) torna a impossessarsi di noi. La voce della conoscenza inizia di nuovo a prendere il sopravvento e proviamo la rabbia, la gelosia e l'ingiustizia che accompagnano tutti i simboli, tutte le supposizioni, tutto il "pensiero".
Quindi, invece di dubitare di voi, abbiate fede in voi. Invece di dubitare della verità, dubitate delle menzogne. Siate scettici, ma imparate ad ascoltare. Il quinto accordo apre le porte del paradiso, e il resto sta a voi. Questo accordo riguarda la vostra esistenza in paradiso e l'esistenza del paradiso in voi. Riguarda il lasciar andare l'attaccamento ai simboli, persino al vostro nome, e fondervi con l'infinito: diventare autentici, credere in voi stessi senza il minimo dubbio, perché anche il più piccolo dubbio può mettere fine all'esperienza del paradiso.
Quando avete fede in voi stessi, seguite i vostri istinti innati. Non avete più dubbi riguardo a ciò che siete e recuperate il buon senso. Avete tutto il potere della vostra autenticità; avete fiducia in voi stessi, fiducia nella VITA. Avete fiducia che tutto andrà bene e che la vita è assolutamente semplice. La mente non ha più bisogno di capire tutto, non ha bisogno di "sapere". Sapete qualcosa o non la sapete, ma non avete dubbi se la sapete o no. Se non la sapete, accettate il fatto di non saperla. Non create false costruzioni. Se siete totalmente autentici, vi dite la verità: "Mi piace, non mi piace. Lo voglio, non lo voglio". Non siete costretti a fare quello che non vi piace. Vi godete la vita facendo esattamente quello che vi piace.
Ci rendiamo la vita difficile se cerchiamo di sacrificarci per un altro. Di certo non siete qui per sacrificarvi per un altro. Non siete qui per soddisfare le opinioni o i punti di vista degli altri. Nel "sogno della seconda attenzione" una delle sfide principali è la paura di essere voi stessi, il vostro VERO SE'. Se avete il coraggio di affrontare questa sfida, scoprirete che tutti i motivi per cui avete paura non esistono. Scoprirete che è molto più facile essere voi stessi che cercare di essere ciò che non siete. Il sogno dell'inferno vi strema, perché occorre energia per sostenere un'immagine, per indossare una maschera sociale. Siete stanchi di imbrogliare, siete stanchi di non essere VOI. Essere semplicemente autentici è la cosa migliore che potete fare. Se siete autentici potete fare tutto ciò che volete, potete credere a tutto ciò che volete, compresi voi stessi.
Come può essere difficle avere fede in voi stessi, credere a VOI invece che ai simboli? Riuscite a dare la vostra fede alle teorie scientifiche, a così tante religioni, opinioni e punti di vista; ma questa non è VERA fede. La vera fede è quella in voi stessi. La vera fede è avere fiducia incondizionata in voi stessi, perché sapete cosa siete realmente, e ciò che realmente è la verità.
Una volta recuperata la consapevolezza di ciò che siete, la guerra nella vostra testa è finita. E' diventato ovvio che siete voi che create tutti i simboli; e poiché è ovvio da dove proviene il potere della vostra parola, la vostra parola ha potere e niente può opporsi a esso. La vostra parola diventa impeccabile perché siete voi ad avere potere sui simboli, e non i simboli su di voi. Quando la vostra parola è impeccabile, basate tutte le scelte sulla verità e vincerete la guerra contro il tiranno. Le parole obbediscono ai vostri ordini, ma hanno valore solo se le usate per comunicare, per entrare in contatto con qualcuno. Dopo averle usate, smettono di nuovo di avere significato.
Verso la fine del sogno della seconda attenzione, la forma umana inizia a spezzarsi e la vostra realtà cambia un'altra volta. Cambia perché non percepite più il mondo attraverso una rigida struttura di credenze. La guerra è finita, perché non investite più la vostra fede nelle menzogne. Le menzogne continuano a esistere, ma voi non ci CREDETE più. Sapete che la verità è semplicemente, non avete più bisogno di credere alla verità. Non credete più a niente, ma vedete, e ciò che vedete è la verità. La verità è esattamente qui, unica e perfetta. Forse non è il modo in cui la interpretate, forse non è il modo con cui usate la parola per sparlare di voi stessi o per sparlare degli altri; ma una volta vista la verità, a chi interessa cosa sognano gli altri? Non è importante quello che sognano le persone attorno a voi, importante è la vostra esperienza: l'uso di tutti gli strumenti che avete per affrontare le vostre credenze, per vedere la verità, per vincere la vostra guerra personale.
Non dovete competere con nessuno, non dovete paragonarvi a nesuno. Dovete essere semplicemente ciò che siete, essere amore; ma VERO amore, non quel tipo di amore che si impossessa di voi e vi fa credere all'amore. Non l'amore che vi rende gelosi e possessivi, e che vi getta direttamente all'inferno con tutte le torture e gli strazi dell'inferno. Non l'amore che vi chiede di sacrificarvi in nome dell'amore, o che vi dice di ferire voi stessi o gli altri in nome dell'amore. Il simbolo dell'amore è diventato così distorto! Il vero amore è in voi sin dalla nascita. Il vero amore è ciò che siete.
Siete nati con tutto ciò che vi occorre. Se oggi affrontate le vostre paure, domani vedrete il sogno della seconda attenzione, il mondo dei guerrieri. Ma avere vinto oggi la paura non significa che abbiate vinto la guerra. No, la guerra non è finita: è appena iniziata. State ancora giudicando, avete ancora u mucchio di conclusioni. Pensate di avercela fatta e BUM, il tiranno è di nuovo qui. E può succedere di nuovo e di nuovo e di nuovo. E non solo il tiranno in voi, ma il tiranno in tutti quelli che vi circondano, e alcuni tiranni sono molto peggiori degli altri. Ma, se sono anni che siete in guerra, saprete difendere almeno voi stessi. In quanto guerrieri potete vincere o perdere la guerra, ma se avete consapevolezza non sarete più vittime; siete in guerra e lo è anche la maggior parte delle persone, finché la guerra non sarà finita.
Nel sogno della seconda attenzione, iniziate a creare il vostro personale paradiso sulla terra. Iniziate a dare la vostra fede agli accordi che sono a favore della VITA, che vi danno gioia, felicità e libertà. Ma questo è solo un passo nella vostra evoluzione, c'è molto di più. Arriverà il momento in cui sarete maestri di consapevolezza, ovvero sarete maestri della verità. A proposito, sarete anche maestri della trasformazione. Sarete maestri dell'amore, dell'intenzione, della fede, perché a quel punto crederete a voi stessi.
Il risultato di questa trasformazione è la creazione di un'altra realtà che ha la stessa struttura dei primi due sogni, ma in quest'altra realtà non credete più quello in cui eravate abituati a credere. Non credete più alle menzogne che avete appreso, non credete nemmeno più alle parole che avete imparato. Non dubiterete più di ciò che sperimentate, di ciò che siete.
Il sogno successivo, il sogno della terza attenzione, non è lontano. Ma prima dovete vincere la guerra nella vostra testa e ora avete gli strumenti per riuscirci. Quindi, perché non farlo? Passate all'azione, ma senza TENTARE soltanto. Se tentate soltanto morirete mentre state ancora tentando, e vi assicuro che milioni di guerrieri sono morti mentre tentavano. Sono pochi i guerrieri che vincono la guerra in atto nella mente umana, ma quelli che la vincono usando l'attenzione per la seconda volta ricreano completamente il loro mondo.
(MIGUEL RUIZ da: " Il Quinto Accordo" )