"Sin da giovanissimi, i ragazzi e le ragazze che studiano sono
costretti ad avere una tale attività intellettuale - attività che
tocca sovente i campi più disparati - che non riescono più a
dominare il proprio pensiero. È questa agitazione mentale che più
tardi impedisce loro di elevarsi al di sopra del piano astrale e
mentale e di percepire la realtà del mondo spirituale.
Colui che vuole assaporare le realtà spirituali, deve per un
istante sospendere l'attività del proprio intelletto. I saggi
dell'India hanno ragione quando dicono che l'intelletto è
l'uccisore della realtà. Con l'intelletto si possono accumulare
molte conoscenze e si può ragionare all'infinito, ma si rimane
alla superficie. È al cuore che è dato di conoscere la realtà; è
però necessario comprendere che il cuore in questione non è il
cuore fisico e nemmeno il sentimento. Quando gli Iniziati parlano
di "intelligenza del cuore", in realtà designano l'anima, l'unica
che possieda la facoltà di percepire l'essenza degli esseri e
delle cose. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
costretti ad avere una tale attività intellettuale - attività che
tocca sovente i campi più disparati - che non riescono più a
dominare il proprio pensiero. È questa agitazione mentale che più
tardi impedisce loro di elevarsi al di sopra del piano astrale e
mentale e di percepire la realtà del mondo spirituale.
Colui che vuole assaporare le realtà spirituali, deve per un
istante sospendere l'attività del proprio intelletto. I saggi
dell'India hanno ragione quando dicono che l'intelletto è
l'uccisore della realtà. Con l'intelletto si possono accumulare
molte conoscenze e si può ragionare all'infinito, ma si rimane
alla superficie. È al cuore che è dato di conoscere la realtà; è
però necessario comprendere che il cuore in questione non è il
cuore fisico e nemmeno il sentimento. Quando gli Iniziati parlano
di "intelligenza del cuore", in realtà designano l'anima, l'unica
che possieda la facoltà di percepire l'essenza degli esseri e
delle cose. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov