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Pensiero di Aivanhov

Inviato: 30/11/2010, 9:00
da shanti
Pensiero del giorno martedì 30 novembre 2010.

"La maggioranza degli esseri umani ha dell'amore una concezione
talmente limitata che nel momento in cui un uomo e una donna si
incontrano,dimenticano il mondo intero; per loro non esiste più
niente.Non sono ancora abituati a vivere l'amore in modo più
vasto: lo impoveriscono, lo mutilano; non è più l'amore divino a
scaturire e a dissetare tutti gli esseri.
Il vero amore è quello che abbraccia la totalità delle creature
senza limitarsi, senza mettere radici accanto a un solo essere.
Per questo è necessario che d'ora in poi gli uomini e le donne
siano istruiti in concezioni più vaste, e mostrino meno
possessività e gelosia: il marito deve rallegrarsi nel vedere la
propria moglie aprire il cuore al mondo intero, e anche la moglie
deve essere felice che suo marito abbia un cuore così grande.
Questo non impedisce loro di rimanere fedeli l'un l'altro. Quando
due esseri veramente evoluti si sposano, si sono concessi già in
anticipo questa libertà reciproca; ciascuno dei due si rallegra
di poter amare tutte le creature nella più grande purezza. La
moglie capisce il marito, il marito capisce la moglie, e tutti e
due si elevano, camminano insieme verso il Cielo, perché vivono
la vera vita, la vita illimitata."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 30/11/2010, 15:48
da Oliviero Angelo
Bellissimo pensiero, questo. sirio
Ma, domanda forse sciocca, come la mettiamo quando due esseri si sposano in una fase non ancora evoluta per loro stessi o comunque la successiva evoluzione del proprio sè (il riconoscimento) avviene solo per una delle due persone?
Come conciliare il rispetto per le proprie scelte con un'effettiva mancanza di libertà per poter esprimere la propria avvenuta personale apertura?
Qual'è il confine tra il cercare di "evolvere" il compagno/a e quello di vivere liberamente ciò che la realizzazione del nostro Vero Sé ci richiede?


Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 7:55
da goffry
ciao Gladius , è un po che leggo questo tuo post e ne discuto con mia moglie, ammetto che pur nella " stupidità " della domanda si celano varianti di vita di coppia molto complesse , dal mio punto di vista il dialogo è quello alla base di tutto , sopratutto perché non credo "nell'evoluzione differenziata " ma solamente di due modi diversi di rapportarsi nell'ambiente circostante.
se da entrambe le parti vi è il desiderio di far progredire il compagno, secondo il nostro metro , non vedo evoluzione da entrambe le parti ma solo imposizione di un pensiero che abbiamo elevato come il più giusto.
ma anche questo puo essere un discorso stupido e scontato, perche nella coppia vi sono migliaia di relazioni che influiscono,
l'unica cosa che posso dirti dopo quasi 19 anni di matrimonio è dialogo , dialogo e fiducia in se stessi .



ciao goffry


Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 14:04
da Ospite
shanti ha scritto:
Il vero amore è quello che abbraccia la totalità delle creature
senza limitarsi, senza mettere radici accanto a un solo essere.




Io credo che la chiave sia tutta qui.
La maggior parte delle volte siamo noi stessi a costruirci i nostri stessi limiti, ed 'incolpiamo' chi ci sta accanto per le cose che potremmo fare e non facciamo, per il modo di vivere che potremmo mettere in atto e che vediamo, invece, limitato.

Per tanto tempo ho pensato che la persona che mi sta vicino, in questo pezzetto di strada, non stesse facendo nulla per 'evolvere' se stessa.
perché non partecipava alle mie riflessioni, si mostrava molto spesso scettico, non era quasi mai disponibile ad un dialogo in questo senso... e andava avanti per la sua vita, per i suoi interessi...che io reputavo così banali. Non ho mai cercato di convincerlo delle mie idee, però in qualche modo, il non poter condividere quello che mi accadeva mi rattristava un po'.

Ho deciso di andare avanti anche io nel mio percorso, accettando con una pacatezza che di solito non mi appartiene, anche l'eventulità di aver preso un abbaglio e di dover rimettere in discussione la mia vita ancora una volta, con tutti i casini e le preoccupazioni che ne conseguono.
Non era l'amore in discussione quanto lo stile di vita, le scelte che io reputavo fondamentali.
Ci ho messo un po' per capire che l'amore non limita e non chiude mai ... ma sempre amplia le possibilità ed i destini.

Piano piano... è accaduto qualcosa.
Ho compreso che proprio il suo modo di essere, così diverso, così pacato, così silenzioso mi ha aiutato e mi ha permesso di raggiungere il punto in cui sono oggi.
Ho capito che ci sono tratti del cammino da fare in condivisione ed esplorazioni da affrontare in solitaria.
Ho compreso che ciò che alcune volte reputiamo un ostacolo è invece proprio la migliore possibilità che ci è data per avanzare.
Ho compreso che ci sono molti 'livelli' di dialogo ... e che forse io non stavo ascoltando quello che un'anima cercava di dirmi da tanto tempo perché ero troppo proiettata ad un dialogo più esteriore.
E così oggi mi trovo con lo scettico che mi racconta di come erano le persone ad Atlantide, di un Tempio sul mare ... e una comunicazione non verbale che preferirei non cogliere aggiunge: " e se stavi a sentire...magari te lo dicevo anche prima "

E' una piccola esperienza, questa mia, pochi anni di convivenza non sono nulla al confronto di tanti anni di matrimonio (anche se a me sembrano un'eternità!!!!!), ma mi faceva piacere raccontarla.
Poi domani, chi lo sa, l'amore non mette vincoli di tempo, di spazio, di concetto....quelli li mettiamo noi.


Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 14:24
da Nirava Damini
Per me è una vera consolazione leggere questi post!!!
grazie grazie grazie
a TUTTI!!!

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 14:31
da drago-lontra blu
E cosa succede quando invece chi hai vicino non ci pensa neanche a farti anche solo una piccola domanda?
Quando diventa un esame anche la lista della spesa perché si è su due onde completamente differenti?
Dopo molto ho capito che dovevo arrangiarmi e che non ci sarebbe stato un cammino comune, ed è stato cosi' che ho continuato da sola.
A volte mi piacerebbe poter condividere le mie scoperte, le mete che raggiungo, però scopro che parlo da sola, quando racconto, perché manca l'interesse e il discorso si riduce ad una unica risposta: Brava!.

Ho trovato dentro di me il piacere del cammino, negli amici veri la parola dell'entusiasmo condiviso, e ancora oggi siamo su due binari opposti, che solo saltuariamente si congiungono.

Forse avrei potuto fare altre scelte, magari ci sarebbero state occasioni o che altro, ma ho scelto di rimanere accanto a lui e non è vero che questo mi limita, anzi, mi metto in gioco ogni giorno e ogni giorno devo mettere in pratica quello che leggo e che credo di avere imparato, questo mi costringe a forzare su di me gli apprendimenti e col risultato che lavoro come un somaro , ma cosi facendo accorcio moltissimo i tempi e affino me stessa, direi che è un buono scambio.
Ci ho messo del bello e del buono per arrivarci e se mi guardo indietro sorge spontanea la domanda: Ma chi me lo ha fatto fare?

forse...l'amore?

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 14:47
da shanti
Ci sono percorsi diversi, vite diverse. Ho avuto un'esperienza di 21 anni di matrimonio in cui c'è stato amore, almeno all'inizio e c'è stata dipendenza emotiva ed energetica. Avevo bisogno di amore e approvazione perché non amavo e non approvavo me stessa.
Non c'era complicità nè condivisione, e nemmeno i silenzi parlavano.
Ho sempre avuto la libertà di percorrere le mie strade, e, a dire il vero, nessuno avrebbe potuto impedirmi di farlo, nemmeno mio marito.
Non ho mai cercato di imporre i miei punti di vista, anche se raccontavo il mio sentire, ma non c'era dialogo. Le strade si sono poi divise, un ciclo si è chiuso, non certo facilmente e senza dolore, dopo aver cercato per anni di tenerlo aperto. Avrei dovuto rimanere? Combattere, continuare a stare male? Forse, non saprò mai come sarebbe andata, il famoso bivio. Non me lo chiedo, perché so di aver scelto quello che sentivo giusto. Negli anni in cui sono rimasta ho lavorato su me stessa e ho compreso molte cose. Non la considero una sconfitta o una fuga, ma solo un ciclo che si è chiuso e che mi ha dato molto. Non sarei come sono senza quella parte della mia vita.

E la mia vita ha preso un'altra direzione. Forse c'era un altro disegno?
Ho incominciato a conoscermi veramente, per ciò che sono, ad amare me stessa, a comprendermi, a scoprire la mia divinità, a non appoggiarmi più emotivamente ed energeticamente a un altra persona
. Ero pronta a ricostruire ciò che era andato sgretolandosi nel tempo.
Ma non dovevo ricostruire nulla, dovevo solo togliere i calcinacci e comprendere la mia essenza, la mia luce. Piano piano ho imparato ad amarmi..

E poi, inaspettato nè cercato, l'incontro e l'amore della fiamma gemella. Condividiamo il cammino, non perché uno dei due trascini l'altro, ma perché ognuno di noi aveva fatto le stesse esperienze spirituali, perché entrambi eravamo arrivati al surrender...perché siamo in sintonia
Condividiamo il sentire e siamo complici, amici, amanti e lavoriamo insieme. Ma, e questo credo sia una cosa importante, ognuno di noi è una fiamma a sè, non ha bisogno dell'energia dell'altro per vivere e rimanere accesa. Semplicemente camminiamo fianco a fianco per la gioia di farlo. Ed è la gioia che mi ha dato le aperture più grandi, non la sofferenza.
Il nostro amore si allarga, trabocca, abbraccia la totalità e ... camminiamo insieme verso il Cielo, con i piedi che accarezzano Madre Terra.

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 16:16
da Oliviero Angelo
Grazie di cuore, fratelli e sorelle di Cammino.
Ho avuto risposte importanti a confortare e confermare ciò che che da un po' io sento.
Confesso che io sono propenso a guardare con interesse la Via intrapresa da Shanti (anche perché al momento la sento più affine al mio volermi - o sapermi -muoverere), con tutti i distinguo fondamentali che lei ha focalizzato e vissuto per se stessa... ma comprendo esattamente anche ciò che intende la mia adorata dragobluissima e le rendo merito per la Via tosta che lei stessa ha scelto per camminare in scorciatoie appunto per questo più impervie.
Con la mia sorellina Sara avevo già affrontato questo argomento e sapevo di questo suo ultimo sviluppo "inaspettato" e la sua gioia di comprensione è pari alla mia.
E che dirti, caro Goffry. E' una meraviglia quello che scrivi essere diventato il tuo e Vostro punto di crescita e di incontro e base per le vostre consapevolezze di Cammino congiunto. Nulla ci è mai totalmente regalato e questo dono del dialogo è sicuramente un vostro merito che vi fa onore e che mi disegna un sorriso nel cuore.

Il punto fondamentale è trovare l'Amore in noi e tornare ad essere consapevoli di ciò che possiamo donare e condividere.
Anch'io penso che sia la gioia ormai a donare le aperture più grandi, affrancandomi dalle dinamiche del dolore e del disagio, e comunque cogliere ogni sfumatura che la nostra anima ha scelto di vivere per regalarci consapevolmente ogni opportunità di comprensione e crescita. E lasciarcele alle spalle.
E perseguire l'Intento che sentiamo prepotentemente nel nostro cuore e nella nostra Anima.

Grazie di cuore ancora a Voi tutti, Compagni meravigliosi di Cammino!

bluangel

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 17:54
da Rubis
sirio sirio sirio sirio

.. sempre più luminosa questa città!!!....

Bello leggervi..
Mi sento in accordo con quanto descrive Shanti...
Amarsi, camminando uno al fianco dell'altro ma senza dipendere interiormente...
Accettarsi per il proprio sentire spirituale, o meglio, ognuno con i propri tempi e percorsi.

Un abbraccio stellare a tutti e grazie!!!

Pensiero di Aivanhov

Inviato: 02/12/2010, 21:09
da charls72
per me caro gladius la risposta è molto semplice...

a parte il fatto che ognuno poi fa le sue scelte, come possiamo vedere dai bellissimi post scritti, io ritengo (e fra l'altro non si può dire che angeli arcangeli etc... non ce l'abbiano detto o non ci abbiano avvisato), che nell'ipotesi da te avanzata, ci siano 2 strade...

o si accetta di proseguire ognuno col suo percorso, insieme si ma non in condivisione e/o comunione,(spesso fa comodo, altre volte si ha paura di cambiare, altre ancora le cose in comune tipo figli etc o problemi economici, ci spingono a rimanere nella situazione ormai consolidata etc...etc...), oppure si decide di continuare separatamente il percoso di evoluzione....

l'esempio di Shanti è il più affine al mio modo di essere, anch'io ho avuto una convivenza di 19 anni e poi ad un certo punto circa 4-5 anni fa il percorso mio ha iniziato a separarsi sempre di più dal suo e... ho tentato per 3 anni di evitare il distacco ma poi...mi sono arreso perché stare insieme così a me non piace, ma è davvero molto personale questa scelta...

comunque se andiamo a rileggere alcune canalizzazioni è chiaro ed evidente che molte coppie di non anime gemelle si separano mentre sempre più coppie di anime gemelle si uniscono e uniranno...quindi...

spero di poter unirmi anch'io alla mia anima gemella anche se nel mio cuore e nella mia anima l'ho già riconosciuta e son unito a lei e lo sarò per sempre corpo o non corpo (Dio quanto mi sento stretto in questo involucro...) Michael lo sa...lo sto impezzando hi hi lo prendo per sfinimento ahahahahah hi hi scherzo!!!!

grazie per questa bella occasione di discussione


bluangel