"Due articoli sui botti di Capodanno e gli animali, nel primo si parla di queste città “esemplari” che li vietano per proteggere umani e animaletti e l'altro sono dei consigli per difenderli. E mille auguri per iniziare il nuovo anno senza traumi a tutti gli animali, compresi gli umani ovviamente eh eh.... Nonna Paola
Ho appena letto sulla pagina Fb di Michele Emiliano sindaco di Bari che: "A furor di popolo (qui sono decine e decine le sollecitazioni) ho deciso di adottare l’ordinanza che vieta i botti di Capodanno al fine di tutelare la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi. Domattina firmerò il provvedimento. E’ chiaro che si tratta di un inizio e che i risultati probabilmente non saranno decisivi. Ma è evidente che Bari deve e può fare questo ulteriore salto di civiltà".
Secondo l’AIDAA, Associazione Italiana in difesa di Animali e Ambiente, sono attualmente 830 i Comuni della Penisola in cui già è in atto il divieto di sparare botti a Capodanno. L’Associazione peraltro annuncia che dal 30 dicembre la lista di queste amministrazioni sensibili sarà pubblicata on line e che le adesioni potrebbero salire a 1200.
Tra i comuni più grandi ad aver adottato l’ordinanza anti-botti e a protezione degli animali ci sono Torino e Venezia.
Un bel passo avanti, almeno a livello mediatico, riguardo i divieti sui botti a Capodanno, è stato fatto. È delle ultime ore la notizia che, tra gli oltre ottocento comuni che vieteranno l’esplosione di petardi e similari la notte di San Silvestro, ci saranno anche “pezzi da novanta” come Bari, Torino e Venezia. La notizia fa molto clamore mediatico perché tendiamo a pensare che i comuni “virtuosi” siano delle piccole realtà ma avere due città con centinaia di migliaia di abitanti fa crescere esponenzialmente l’interesse verso questa bella e utile protesta.
Mentre il Comune di Venezia ha emesso l’ordinanza per tutelare l’incolumità pubblica, il Comune di Torino e quello di Bari hanno fatto un passo oltre, dichiarando apertamente che il divieto è per la tutela del benessere di umani e degli altri esseri viventi. Chi trasgredisce va incontro ad una multa che arriva fino a 500 euro e ad un provvedimento penale per maltrattamento di animali. Ogni anno sono stimati in circa 5000 gli animali che perdono la vita per conseguenze legate direttamente (spavento o deflagrazione) o indirettamente (investiti durante la fuga) ai botti.
La città di Milano sta pensando di vietare i fuochi. Il discorso, però, è legato solo al livello del PM10 e, per di più, la giunta Pisapia pensa di sospendere l’ordinanza proprio il 31 dicembre, quando sarebbe più utile. Al momento, quindi, non possiamo considerarla totalmente tra le città “virtuose” grazie a questo “bravo” sindaco.
Capodanno, dieci consigli per difendere gli animali
I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno sono spesso un incubo per gli animali: il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il Capodanno, terrorizzano cani e gatti che possono essere colpiti da veri e propri attacchi di panico. Lo ricorda Oipa Italia Onlus, l’Organizzazione internazionale protezione animali affiliata al Dipartimento della Pubblica informazione dell’Onu.
È importante ricordare infatti - evidenzia l’Oipa - che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori. Nei cani, ad esempio, il senso dell’udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l’uomo non sente quelle che superano i 20 mila), sentono a un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori a una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e a una distanza per noi inimmaginabile.
È quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali. I fuochi d’artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura, poichè sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c’è possibilità di fuga. Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno.
Cosa possiamo fare per aiutarli?
1. Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
2. Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
3. Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
4. Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
5. Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
6. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo. 7. Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica.
8. Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
9. Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo ad un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
10. Sensibilizziamo l'opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.
La LAV, come ogni anno lancia il decalogo per proteggere gli animali domestici dalla paura dei botti:
•Non lasciate che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliete ogni oggetto contro il quale, sbattendo, potrebbero procurarsi ferite;
•evitate di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo dei quali è la fuga.
•non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi;
•se li tenete fuori consentitegli di trascorrere in casa questa sera;
•non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto;
•dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito);
•se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio;
•cercate di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV;
•prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi;
•nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia ed evitare i rimedi fai da te;
•se l’animale scompare presentate subito una denuncia di smarrimento, e seguite questi consigli."



