Camus
lo dedico a un viaggiatore di questa città, che nel suo Viaggio ha anche avuto paura, ma che ha trovato se stesso nel viaggio, affrontando una vera prova spirituale.
.... anche se non sono d'accordo su una cosa. Dice... non c'è piacere nel viaggiare... per me c'è un piacere grandissimo, un piacere che coinvolge ogni cellula, ogni respiro e divento il mare che guardo, la terra su cui cammino, divento parte del tutto e tutto entra in me e incontro me stessa perché vivo, perché mi rispecchio in ogni volto, in ogni piccola parte della nostra terra e in ogni brillante stella del cielo. Sono niente e sono tutto e sento... e fremo fin nelle profondità del mio essere.
Forse abbiamo due concetti diversi del piacere o diversi tipi di piaceri
