Messaggioda Ospite » 16/06/2010, 0:22
-geometrie tracciate (ley lines-linee di prateria)
Nel parlare di geometrie tracciate su una carta geografica, bisogna sempre affrontare tutte le problematiche con le dovute cautele. È legittimo, infatti, affermare che scelto comunque a caso un insieme di linee e punti su di una mappa, è molto probabile che si riesca ad individuare una qualche figura geometrica regolare che li comprenda tutti. Poco cambia se questi punti e linee, utilizzati per generare le direttrici di costruzione, oppure effettivamente attraversati dalle linee della geometria costruita, sono accomunati dalla presenza di insediamenti umani, militari, sacri e santuari di svariato tipo. L'insieme delle straordinarie coincidenze elencate di seguito, quindi, possono essere soltanto fortuite, oppure possono rappresentare un indizio di quella sapienza antica che il rigido scientismo moderno ha contribuito a cancellare, e che invece era ben nota, ad esempio, agli architetti o “mastri” medioevali che hanno edificato le cattedrali, i castelli, i paesi secondo un preciso disegno che riproduce sul territorio un reticolo ordinato. Non bisogna comunque dimenticare che chiese ed altri edifici di culto non sorgevano mai su punti a caso; spesso, infatti, venivano costruiti sui resti di edifici precedenti, dedicati ad altri culti, in base ad un criterio di sacralità del luogo. Altre volte, poi, si costruivano santuari e chiese nei posti in cui si era verificato un qualche evento giudicato soprannaturale, o ritenuto un segno divino, come il ritrovamento di una statua della Madonna. È quindi possibile che, anche senza il preciso intento dei costruttori, tali luoghi si trovino "naturalmente" collocati in posizioni che formano una geometria quasi perfetta. Le considerazioni che seguono sono state riscontrate con le foto aeree che hanno anche loro delle imprecisioni. Se da una parte ciò suggerisce ancora una volta cautela, dall'altra può essere ricondotta al fatto che comunque, ai tempi a cui risalgono i diversi monumenti coinvolti, la conoscenza cartografica non era così precisa come oggi, e quindi un minimo di scostamento e di imprecisione è ben tollerato. Watkins nel 1920 guardando la mappa ebbe un'intuizione: un buon numero di siti preistorici con megaliti imponenti e altri antichi edifici di culto, sembravano allinearsi secondo precise linee diritte. Le reazioni alla nascente teoria delle "ley lines" furono discordi, per alcuni fu la soluzione di un enigma per altri una trovata visionaria. Alcuni vedono nella “Michael Ley Line” la principale linea di energia che collega i principali siti megalitici e altri imponenti edifici di culto dell'Inghilterra meridionale (Avebury, Stonehenge, Glastonbury ecc.). Le "Ley lines" (linee di prateria) secondo l’inglese Alfred Watkins, che le ha teorizzate, sono delle vere e proprie linee rette che percorrerebbero l’intera superficie terrestre, ncrociandosi tra loro in modo da formare una rete. Nei punti in cui le Ley Lines si incrociano, sorgerebbero antichi templi e monumenti funebri pagani. Sotto di loro scorrerebbero spesso acque sotterranee o sarebbero presenti filoni di minerali metallici. I luoghi fatati, stregati o diabolici, e le "strade delle fate" delle tradizioni popolari si troverebbero in molti casi lungo le linee di prateria. Secondo alcuni studiosi russi, le Ley Lines costituirebbero una griglia di energia sulla quale si fonderebbe la struttura stessa della Terra.