Nelle tradizioni e nei miti popolari più antichi il mito del "Luogo incantato" o "Paradiso perduto",anche se narrato in forme diverse, indica sempre la ricerca di un luogo primitivo, dove l'innocenza e la felicità possono far dimenticare le storture quotidiane e dove l'antica armonia regna incontrastata.
Sulle nostre Alpi vi sono alcune belle leggende che indicano quali sono le contrade incantate dove abitano le creature del Mondo Sottile.
Nella zona del Monte Rosa si parla della meravigliosa Isola dei Camosci, situata dopo i ghiacciai del Belvedere e delle Loccie, oltre la barriera del Corno Bianco.
Qualche fortunato è riuscito ad entrarvi: ogni ventuno anni è concesso ad un uomo di accedervi e conoscere i segreti dell'antica armonia. Si tratta spesso di cacciatori che si perdono nei ghiacciai e che vengono portati al di là della enorme parete di ghiaccio da un camoscio fatato.
Si tratta di una valle verde, sempre fiorita, dove gli animali selvatici vivono in armonia totale e dove la caccia non esiste.
Qualsiasi animale che ha raggiunto la sua vecchiaia e decide di aver visto tutto quello che poteva vedere nella sua esistenza terrena si ritira in quella contrada dove le fate si prendono cura di lui.
fonte: "Il basilisco e suoi amici" di Daniela Piolini
P.S. A me , questa Valle Incantata fa venire in mente Shamballa, il luogo idilliaco di pace e benessere tanto famoso in Tibet e citata dai Maestri di Luce