Uso e Significato della Grande Invocazione

Preghiere dal Cuore del mondo...
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Angel
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Uso e Significato della Grande Invocazione

Messaggioda Angel » 02/06/2011, 16:05

Uso e Significato della Grande Invocazione

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.

Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.

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La bellezza e la forza di questa Invocazione stanno nella sua semplicità e nella sua espressione di certe verità centrali che tutti gli uomini istintivamente e normalmente accettano -- la verità dell'esistenza di un'intelligenza di base alla quale diamo vagamente il nome di Dio; la verità che, dietro all'apparenza esteriore, il potere motivante dell'universo è Amore; la verità che una grande individualità, dai cristiani chiamata Cristo, venne sulla terra e incarnò quell'amore affinché potessimo comprendere la verità che amore e intelligenza sono effetti di ciò che chiamiamo Volontà di Dio; e infine la verità lapalissiana che il Piano divino può attuarsi soltanto tramite l 'umanità.

L'intera invocazione si riferisce alla incombente, adombrante e rivelatrice riserva di energia, causa immediata di ogni evento sulla terra, che indica l'emergere di ciò che è nuovo e migliore; questi eventi dimostrano l'avanzare della coscienza umana in una luce maggiore.

Finora il consueto appello invocativo è stato di natura egoistica e in una formulazione temporanea. Gli uomini hanno pregato per se stessi; hanno invocato l'aiuto divino per coloro che amano; hanno dato un'interpretazione materiale ai loro bisogni fondamentali. Questa invocazione è una preghiera mondiale; non ha un richiamo personale o un impulso invocativo temporale; esprime il bisogno dell'umanità e penetra attraverso tutte le difficoltà, i dubbi e gli interrogativi direttamente alla mente e al Cuore di Colui nel qual viviamo, ci muoviamo e siamo fino alla fine del tempo stesso e "finché l'ultimo stanco pellegrino non avrà trovato la sua strada verso casa".

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.


Nelle prime tre righe abbiamo un riferimento alla Mente di Dio quale punto focale della luce divina. Questo si riferisce all'anima di tutte le cose. Il termine anima, con il suo principale attributo di illuminazione include l'anima umana e il punto di luce che consuma che consideriamo l'anima adombrante dell'umanità. Quell'anima porta luce e diffonde illuminazione. Si ricordi sempre che la luce è energia attiva.

Quando invochiamo la Mente di Dio e diciamo: " Affluisca luce nelle menti degli uomini, scenda Luce sulla Terra", esprimiamo uno dei grandi bisogni dell'umanità e, se l'invocazione e la preghiera significano qualcosa, la risposta è certa e sicura. Se troviamo che in tutti e in ogni tempo, in ogni epoca e in ogni situazione, è presente l'impulso a lanciare un appello al Centro spirituale invisibile, vuol dire che tale centro esiste con certezza. L'invocazione è vecchia quanto l'umanità stessa.

Il Cristo ci dice che gli uomini "amano l'oscurità piuttosto che la luce perché le loro azioni sono cattive." Nondimeno, una delle grandi bellezze emergenti in questi tempi è che la luce viene gettata in tutti i luoghi oscuri e nulla vi è di nascosto che non possa essere rivelato. La gente riconosce l'attuale oscurità e miseria e di conseguenza la luce è bene accolta. L'illuminazione della mente degli uomini affinché possano vedere le cose così come consente di percepire i giusti moventi in questo momento il modo di realizzare giusti rapporti umani è la necessità principale. Nella luce portata dall'illuminazione alla fine vedremo la luce e verrà il giorno in cui migliaia di figli degli uomini e innumerevoli gruppi saranno in grado di dire con Ermes e con Cristo " Sono o siamo la luce del mondo".

Dal Punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.


Nelle seconde tre righe è coinvolto il Cuore di Dio e viene considerato il punto di amore.

Questo "cuore" del mondo manifesto è la Gerarchia spirituale, il grande agente di trasmissione dell'amore a ogni forma della manifestazione divina.

L'amore è un'energia che deve giungere fino ai cuori degli uomini e che deve fecondare l'umanità con la qualità di comprensione amorevole; questo è ciò che si esprime quando amore e intelligenza vengono riuniti.

Quando i discepoli opereranno sotto il riconoscimento del Cristo, verrà il momento in cui Egli potrà di nuovo camminare pubblicamente fra gli uomini. Egli potrà essere riconosciuto pubblicamente e compiere così la sua opera ai livelli esteriori della vita, come pure sui piani interiori. Accomiatandosi da loro Cristo disse ai Suoi discepoli: " Ecco, sarò sempre con voi, fino alla fine dei giorni."

Quando il Cristo verrà, fra gli uomini avverrà la fioritura di una grande attività del Suo tipo di coscienza. Egli rilascerà nel mondo degli uomini la potenza e l'energia caratteristica dell'amore intuitivo. Il risultato della distribuzione di questa energia d'amore sarà duplice:

In primo luogo l'energia attiva della comprensione amorevole mobiliterà un'imponente reazione contro il potere dell'odio. Odiare, essere separati ed esclusivi verrà considerato l'unico peccato, poiché si riconoscerà che tutti i peccati elencati, ora considerati sbagli, originano soltanto dall'odio e dal suo prodotto, la coscienza antisociale.

In secondo luogo, un numero incalcolabile di uomini e donne di ogni paese formeranno dei gruppi per promuovere la buona volontà e per realizzare giusti rapporti umani. Essi saranno così numerosi che una piccola e relativamente poco importante minoranza diverrà la forza più grande e influente del mondo.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.


Nelle terze tre righe troviamo una preghiera secondo cui la volontà umana può essere conformata alla volontà anche se questo possa non essere compreso. In queste tre righe si indica che l'umanità stessa non può ancora afferrare il proposito di Dio, quell'aspetto del divino che cerca espressione immediata sulla terra. Certamente, però, mentre il proposito della Volontà di Dio cerca di influire sulla volontà umana, in termini umani si esprime come buona volontà, come determinazione vivente o come intenzione determinata di realizzare giusti rapporti umani.

La Volontà divina, com'è essenzialmente, rimane il grande mistero. Persino il Cristo stesso ebbe a lottare con il problema della volontà divina e si rivolse al Padre nel momento in cui realizzò l'estensione e la complessità della Sua missione di salvatore del mondo. Egli esclamò allora: "Padre, non la mia volontà sia fatta, ma la tua." Quelle parole segnarono l'abbandono dei mezzi con i quali aveva tentato di salvare l'umanità; gli indicava ciò che a quei tempi poteva sembrare un insuccesso apparente e che la Sua missione non era compiuta. Per quasi duemila anni Egli ha atteso di portare a compimento quella missione. Non può procedere nella missione assegnatagli senza l'azione reciproca dell'umanità.

Questa Invocazione è peculiarmente ed essenzialmente il Mantra proprio del Cristo e il suo " suono è stato emanato in tutto il mondo per mezzo della Sua enunciazione e perché usato dalla Gerarchia spirituale. Ora le sue parole devono attraversare tutto il mondo enunciato dagli uomini di ogni dove e il suo significato dovrà essere espresso dalle masse a tempo debito. Il Cristo potrà "scendere di nuovo sulla terra", "vedere l'opera della sua anima ed esserne soddisfatto."

Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.


Nelle quarte tre righe, avendo invocato i tre aspetti o potenze di Mente, Amore e Volontà, abbiamo un'indicazione del loro ancoraggio nell'umanità stessa, "nel centro che vien detto il genere umano". Qui e soltanto qui le tre qualità divine possono esprimersi e trovare compimento nel tempo e nello spazio; qui e soltanto qui può nascere il vero amore, l'intelligenza può funzionare correttamente e la Volontà di Dio dimostrare la sua effettiva volontà di bene. La "porta dietro cui il male risiede" può essere sbarrata soltanto dall'umanità, sola e senza aiuto, salvo quello dello spirito divino insito in ogni essere umano.

La riga finale della quarta stanza richiede forse una spiegazione. Questo è un modo simbolico di esprimere l'idea di rendere inattivi e inefficaci i cattivi propositi. Il male non ha un'ubicazione particolare; nel Libro della Rivelazione, il Nuovo Testamento parla di male, della distruzione del male e di rendere Satana impotente.

La "porta dietro cui il male risiede" è tenuta aperta dall'umanità con i suoi desideri egoistici, i suoi odi e il suo separatismo, dalla sua avidità e dalle sue barriere razziali e nazionali, dalle sue ambizioni personali e dal suo amore per il potere e la crudeltà. Con l'affluire della buona volontà e della luce nelle menti e nei cuori degli uomini, queste cattive qualità e queste energie indirizzate che mantengono aperta la porta del male faranno posto al desiderio di giusti rapporti umani, alla determinazione di creare un mondo migliore e più pacifico e all'espressione mondiale della volontà di bene. Mentre queste qualità sostituiscono quelle vecchie e indesiderabili, simbolicamente la porta dove il male risiede si chiuderà lentamente grazie al peso dell'opinione pubblica e al semplice peso del giusto desiderio umano. Nulla potrà arrestarlo.

Che Luce Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.


È evidente che le prime tre stanze o versi invocano, o fanno appello, ai tre aspetti della vita divina universalmente riconosciuti – la mente di Dio, l'amore di Dio e la volontà o proposito di Dio; la quarta stanza indica il rapporto dell'umanità con queste tre energie, di intelligenza amore e volontà, e la profonda responsabilità del genere umano di effettuare la diffusione di amore e di luce sulla terra per ristabilire il Piano. Questo Piano chiama il genere umano ad esprimere Amore e sfida gli uomini a "far splendere la loro luce". Segue poi la solenne richiesta che questo Piano di Amore e di Luce", operando tramite il genere umano, possa "sbarrare la porta dietro cui il male risiede".

La riga finale contiene l'idea di ristabilire, che indica la nota chiave per il futuro e che verrà il giorno in cui l'idea originale di Dio e la Sua intenzione iniziale non sarà più ostacolata dal libero arbitrio e dal male, dal puro materialismo ed egoismo; il proposito divino, grazie al cambiamento dei cuori e degli obiettivi umani verrà allora compiuto.

IL SIGNIFICATO PIÙ PROFONDO DELLA GRANDE INVOCAZIONE

La Grande Invocazione, se largamente diffusa, per la nuova religione mondiale può essere ciò che il Padrenostro è stato per il Cristianesimo e il 23° Salmo per gli Ebrei di tendenza spirituale. Tre sono gli approcci a questa grande Preghiera o Invocazione:

1. Quello del pubblico in genere.
2. Quello degli esoteristi, o degli aspiranti e discepoli del mondo.
3. Quello dei membri della Gerarchia.

In primo luogo, il pubblico in genere la considererà una preghiera a Dio Trascendente. Non lo riconoscerà ancora come immanente nella Sua creazione; la lancerà sulle ali della speranza – speranza di luce, amore e pace che desidera fortemente e incessantemente. La considererà anche come una preghiera per illuminare governanti e leader di tutti i gruppi che si occupano di questioni mondiali; come preghiera per l'afflusso di amore e comprensione fra gli uomini, affinché possano vivere in pace gli uni con gli altri; come una richiesta di realizzare la volontà di Dio – una volontà di cui non può sapere nulla e che sembra tanto inscrutabile e onninclusiva che la loro reazione è la pazienza e l'astenersi volontariamente dal porre domande; una preghiera per rafforzare la responsabilità umana affinché gli odierni mali riconosciuti, che tanto angustiano e turbano il genere umano possano essere aboliti e qualche vaga sorgente del male possa essere imbrigliata. Infine la considererà una preghiera affinché possa essere restaurata un'altrettanto vaga condizione fondamentale di beata felicità e infelicità e sofferenza scompaiano dalla terra. Per loro ciò è interamente buono e utile e tutto questo è immediatamente possibile.

In secondo luogo, esoteristi, aspiranti e persone di tendenza spirituale avranno un approccio più profondo e comprensivo. Per essi essa trasmette il riconoscimento del mondo delle cause e di Coloro che stanno soggettivamente dietro alle vicende umane, i dirigenti spirituali della nostra vita. Sono pronti a rafforzare coloro che possiedono una vera visione, pronti non soltanto a indicare la ragione degli eventi nei vari settori della vita umana, ma anche a rivelare ciò che consentirà all'umanità di uscire dall'oscurità per entrare nella luce. Con questo atteggiamento fondamentale la necessità di un'ampia espressione di questi fatti sottostanti sarà evidente e si svilupperà un'era di propaganda spirituale, architettata dai discepoli ed effettuata dagli esoteristi. Questa era cominciò nel 1875 quando venne proclamato il fatto dell'esistenza dei Maestri di Saggezza. È stata portata avanti nonostante i malintesi, gli attacchi al concetto e il disprezzo. Sono stati di aiuto il riconoscimento della natura sostanziale dell'evidenza disponibile e l'apparenza di una risposta intuitiva da parte di studenti di occultismo, nonché di molti rappresentanti dell'intellighenzia di tutto il mondo.

Sta per essere riconosciuto un nuovo tipo di mistico; egli differisce dai mistici del passato per l'interesse pratico per gli affari mondiali correnti e non soltanto per le questioni religiose e ecclesiastiche; egli si distingue per la sua mancanza d'interesse nel proprio sviluppo personale, per la sua abilità di vedere Dio immanente in tutte le fedi e non soltanto nel proprio credo religioso, e anche per la sua capacità di vivere la propria vita alla luce della Presenza divina. Tutti i mistici sono stati capaci di farlo in misura più o meno larga, ma il mistico moderno differisce da quelli del passato perché è in grado di indicare ad altri le tecniche del Sentiero; egli combina testa e cuore, intelligenza e sentimento, più una percezione intuitiva finora assente. Ora la via del mistico moderno è illuminata dalla chiara luce della Gerarchia Spirituale e non semplicemente dalla luce della sua anima; ciò sarà sempre più frequente.

In terzo luogo, entrambi questi gruppi – il pubblico in genere e gli aspiranti del mondo dei diversi gradi – hanno fra di loro elementi al di sopra della media generale in quanto posseggono una più profonda percezione e comprensione; essi occupano la terra di nessuno da un lato intermedia fra le masse e gli esoteristi e dall'altro lato fra gli esoteristi e i Membri della Gerarchia. Non dimenticate, anch'Essi usano la Grande Invocazione e non passa giorno che anche il Cristo stesso non la faccia risuonare.

L'uso di questa Invocazione o Preghiera e la nascente aspettativa del Cristo che verrà, oggi sono la più grande speranza per il genere umano. Grandi Figli di Dio sempre giunti su richiesta dell'umanità e sempre lo faranno; Colui che oggi tutti gli uomini attendono è sulla via.


PER LE VERSIONI IN TUTTE LE LINGUE DELLA GRANDE INVOCAZIONE, FARE RIFERIMENTO AL SITO ORIGINALE DOVE IL TESTO è STATO PRESO:
http://www.lucistrust.org/it/service_activities/the_great_invocation__1/translations_of_the_great_invocation
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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drago-lontra blu
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Uso e Significato della Grande Invocazione

Messaggioda drago-lontra blu » 03/06/2011, 9:21


ESSERE UNO

Possa la Pace Prevalere sulla Terra… ti sto chiamando… stai ascoltando? Sono Buddha, e ti sto chiamando,
Ciao sono Gesù, mi ricevi?
Sono Allah, e ti sto chiamando,
per ESSERE Uno
Non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per connetterci, se proviamo tutti,
Non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per ESSERE Uno
Che cosa sono sogni e speranze,
se non riuscite a lottare,
o ali e preghiere se non osate mai,
ho bisogno di voi qui e ora, in questo mistero,
per ESSERE liberi.
Non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per connetterci, se proviamo tutti,
Non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per ESSERE Uno
Che cosa sono sogni e speranze, se non riuscite a lottare,
o ali e preghiere se non osate mai,
ho bisogno di voi qui e ora, in questo mistero,
per ESSERE liberi, per ESSERE liberi.
Sono Kwan Yin, e ti sto chiamando,
Ciao sono Durga, mi ricevi?
Sono Dea, e ti sto chiedendo,
di ESSERE Uno.
Sono Yahweh, e ti sto chiamando,
Ciao sono Krishna, mi ricevi?
Sono TUTTO CIÒ CHE È, e ti sto ricordando,
che tu sei ME.
Non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per connetterci, se proviamo tutti,
No, non siamo separati, ci ritroviamo in cielo,
per ESSERE Uno
Che cosa sono sogni e speranze, se non riuscite a lottare,
o ali e preghiere se non osate mai,
ho bisogno di voi qui e ora, in questo mistero,
per ESSERE liberi… per ESSERE Uno… per ESSERE liberi… per ESSERE Uno...
Sì, siamo tutti Uno, e solo l’AMORE è reale.


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