Messaggioda Oliviero Angelo » 09/04/2011, 12:48
L'Uomo e la Donna
Amore, compassione, comprensione, simpatia, gentilezza: tutte queste grandi qualità hanno il sapore dell'eterno femminino. E ci sono qualità maschili: le qualità del guerriero, il coraggio; sono qualità rudi, si deve essere d'acciaio. Il motivo è che le qualità maschili si sono sviluppate attraverso la guerra, e le qualità femminili si sono sviluppate a casa con il marito e i figli; la donna ha vissuto in un mondo completamente diverso. Gli uomini erano sempre impegnati in battaglia - in tremila anni ci sono state cinquemila guerre - come se la guerra fosse la loro unica occupazione.
Il mondo è stato diviso: l'uomo ha costruito il suo mondo, la donna è vissuta nell'ombra e in quell'ombra ha creato il suo mondo. E' una vera sfortuna, perché un uomo e una donna, per essere completi, integri, devono possedere tutte le qualità riunite. Uomini e donne dovrebbero essere delicati come un petalo di rosa e duri come una spada, entrambe le cose insieme. In modo tale che qualunque occasione o situazione lo siano in grado di rispindere. Se la situazione ti richiede di essere una spada, sei pronto, se la situazione ti richiede di essere come un petalo di rosa, sei pronto. Questa flessibilità, nel passare dal petalo di rosa alla spada, ti arricchirà la vita, e non solo tra queste due qualità, ma tra tutte le qualità.
Uomo e donna sono due metà di un intero, il loro mondo dovrebbe anche essere un intero, e dovrebbero condividere tutte le qualità senza distinzioni. Nessuna qualità dovrebbe essere catalogata come femminile o maschile.
Nel diventare maschile, una persona perderà moltissime cose grandiose nella vita. Diventerà arida, rinsecchita, dura, praticamente morta. E la donna che dimentica completamente come essere dura, come ribellarsi, inevitabilmente diventerà una schiava, perché possiede solo qualità delicate: ebbene, le rose non possono combattere contro le spade, ne usciranno spezzate, uccise, distrutte.
Non è ancora nato l'essere umano totale. Ci sono stati uomini e ci sono state donne, ma non ci sono ancora stati esseri umani. Io sto cercando di portare sulla Terra l'essere umano integro, con tutte le squisite qualità delle donne e tutte le qualità di coraggio, ribellione e avventura dell'uomo. E tutte dovrebbero far parte dell'intero.
Purtroppo, fin dall'inizio, indottriniamo i bambini. Un ragazzino vuole giocare con le bambole, come fanno le bambine, glielo impediamo subito: "Vergognati, sei un maschio, sei un uomo, non fare la femminuccia". E se una bambina vuole arrampicarsi su un albero, la fermiamo: "Non è da signorine arrampicarsi sugli alberi, è una cosa da maschi, rude. Vieni giù subito!". Fin dall'inizio dividiamo uomini e donne; e ne soffrono entrambi, perché arrampicarsi su un albero è una vera gioia che nessuna donna dovrebbe perdersi. Stare in cima a un albero, quando soffia il vento, al sole, con gli uccelli che cantano... se non ci sei mai stata ti sei persa qualcosa. E solo perché sei una femmina? Sreano... Essere avventurosi, scalare le montagne, nuotare nell'oceano non dovrebbe essere proibito solo perché sei una donna, perché in quel brivido c'è qualcosa di spirituale.
A un maschietto non si dovrebbe impedire di piangere. Invece glielo si impedisce, non può mettersi a piangere, solo le bambine piangono: "Tu sei un uomo, comportati da uomo!". Ma le lacrime sono una bellissima esperienza. Nella tristezza più profonda o nella gioia più grande, ogni volta che qualcosa trabocca, le lacrime ne sono l'espressione. E se vengono represse, anche quello che volevano esprimere - la tristezza profonda o l'immensa gioia - viene represso. E ricordate, va benissimo che la natura non abbia creato alcuna differenza: ha dato le ghiandole lacrimali sia agli uomini sia alle donne, delle stesse dimensioni; eppure, se sei un uomo e ti metti a piangere, tutti ti condannano: "Ti comporti come una femminuccia".
Dovresti ribattere: "Cosa ci posso fare? La natura mi ha dato le ghiandole lacrimali. La natura si comporta da donna. Non è colpa mia. Io mi sto semplicemente godendo la mia natura. Le lacrime sono un mio diritto".
Tutte le qualità dovrebbero essere accessibili a tutti.
Ci sono uomini incapaci di amare, perché hanno insegnato loro certe qualità: "Devi essere duro, devi essere competitivo. Non devi mostrare le emozioni, non devi fare il sentimentale". Ma cosa ci si può aspettare da un uomo che non è emotivo, né sentimentale, a cui non è stato concesso di sentire... come ci si può aspettare che sia in grado di amare? E se non conosce l'amore, la sua vita sarà ben triste. E lo stesso accade per la donna.
Vorrei che tutte le distinzioni scomparissero. A ognuno dovrebbe essere concesso tutto ciò che è possibile in natura a una persona, uomo o donna che sia; in questo caso avremmo un mondo più ricco, fatto di persone più ricche.
(OSHO)
"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"Gladius Lucis 
