Una storica donna "maestro" Ipazia

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mariposa azul
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Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda mariposa azul » 09/04/2010, 0:18


Ipazia
la prima martire pagana


Anni fa mi è stato regalato un piccolissimo quadro della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio: mi attirava questo quadro, lo conoscevo, ma non avevo mai approfondito quali personaggi vi fossero raffigurati.

Tempo dopo sentii parlare di Ipazia, una donna filosofa, ritratta proprio in questo quadro tra personaggi del calibro di Platone, Aristotele, Socrate, Alchibiade, Eraclito, Pitagora, Diogene, Euclide, Michelangelo, Bramante, l’autoritratto di Raffaello, per citarne solo alcuni:




[size=18]Ipazia è quella figura di donna in primo piano sulla sinistra vestita di bianco. Nata, vissuta e morta ad Alessandria d’Egitto negli anni a cavallo tra il 300 ed il 400 d. c.. Ipazia fu allieva del padre Teone, insegnante di matematica, astronomia e astrologia presso la scuola di Alessandria d’Egitto, divenne ben presto più competente del padre nelle scienze matematiche e si occupò anche e soprattutto di studi filosofici, tanto che divenne un’illustre insegnante presso la scuola alessandrina fino ad assumerne la conduzione. Era a capo della scuola dei neoplatonici, quel gruppo di filosofi che promulgava l’unione di tutti i credo filosofici.

Ipazia si distingueva non solo come scienziata e filosofa ma anche come guida spirituale.
Erano molti i suoi discepoli maschi, primo fra tutti Sinesio. E’ attraverso i suoi scritti che noi oggi possiamo conoscere la vita e il pensiero filosofico di Ipazia. Sinesio la definisce madre, sorella, maestra e benefattrice. Forse era innamorato di lei come molti altri, data la sua grande bellezza e la sua saggezza che incutevano timore reverenziale e profondo rispetto da un lato, ma altrettanta invidia e gelosia da parte di chi non la pensava come lei e la viveva come una minaccia e un ostacolo all’esercizio del proprio potere sul popolo. Anche Chateuabriand scrisse di lei raccontando come altri uomini ne fossero innamorati e come Ipazia riuscisse a guarire questi mali d’amore.


Si legge nel libro
Ipazia La prima martire della libertà di pensiero di
Augusto Agabiti 1914

[...] Bellezza, ingegno, dottrina la rendevano celebre in tutta la città e grande era il prestigio di cui godeva [...]

[...] Partecipava alle assemblee di uomini dotti, insegnava, come Socrate, anche nelle strade a chi volesse udirla, cercando in questo modo di opporsi alla prepotenza della propaganda cristiana [...]

[/size] ....continua
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mariposa azul
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Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda mariposa azul » 09/04/2010, 7:41


In quel periodo Alessandria d’Egitto faceva parte dell’Impero Romano ed era centro religioso molto importante quasi al pari di Roma. Nel 380 venne promulgato l’editto di Teodosio che dichiarava il cristianesimo religione di stato e proibiva l’arianesimo e le religioni definite “pagane”. Si legge nell’editto di Teodosio«Vogliamo che tutte le nazioni che sono sotto nostro dominio, grazie alla nostra carità, rimangano fedeli a questa religione, che è stata trasmessa da Dio a Pietro apostolo, e che egli ha trasmesso personalmente ai Romani, e che ovviamente (questa religione)
è mantenuta dal
Papa Damaso e da Pietro, vescovo di Alessandria, persona con la santità apostolica; cioè dobbiamo credere conformemente con l'insegnamento apostolico e del Vangelo nell’unità della natura divina di Padre, Figlio e Spirito Santo, che sono uguali nella maestà e nella Santa Trinità. Ordiniamo che il nome di Cristiani Cattolici avranno coloro i quali non violino le affermazioni di questa legge. Gli altri li consideriamo come persone senza intelletto e ordiniamo di condannarli alla pena dell’infamia come eretici, e alle loro riunioni non attribuiremo il nome di chiesa; costoro devono essere condannati dalla vendetta divina prima, e poi dalle nostre pene, alle quali siamo stati autorizzati dal Giudice Celeste.»


Ad Alessandria il vescovo Teofilo iniziò una sistematica campagna di distruzione dei templi e delle sinagoghe. Nel 393, interpretando i Giochi Olimpici come una festa pagana, Teodosio I decise di porre fine ad una tradizione durata 1169 anni; verranno ripresi solo nel 1896, 1503 anni più tardi. Da quel momento iniziò l’oscuramento e la proibizione dei giochi, di tutte le manifestazioni ludiche perché associate a rituali ritenuti pagani.

Erano passati poco meno di 70 anni dall’editto di Costantino del 313 d.c. che permetteva al Cristianesimo la libertà di culto.
Nell’arco di pochi anni si ripeterono gli errori compiuti, ma questa volta si scambiarono i ruoli: i Cristiani divennero i persecutori dei “pagani”.


Nel periodo in cui lei visse ad Alessandria aveva grandissima influenza il vescovo Cirillo che non apprezzava la popolarità di cui godeva Ipazia, nonchè le sue idee, che prevedevano..l'unificazione di tutte le fedi e di tutte le religioni con la Scienza. A seguito dell’editto di Teodosio si sviluppò una contrapposizione tra le idee cristiane e i principi così detti “pagani”, fino a diventare pericoloso per Ipazia continuare il suo insegnamento in pubblico.
Cirillo, nominato Santo dalla Chiesa di Roma, si distinse per la sua lotta contro l’eresia di Nestorio, per aver chiuso tutte le sinagoghe ad Alessandria e per aver aperto chiese cristiane al loro posto.


Un giorno di marzo del 415 (quacuno afferma poter essere proprio l’8 marzo), uscita di casa su una lettiga, venne aggirata da un gruppo di persone fedeli al vescovo Cirillo,
uccisa a colpi di pietre e il suo corpo, straziato con inaudibile ferocia, venne fatto a pezzi e poi bruciato. Si compì così il primo martirio pagano da parte dei Cristiani.


Un secolo dopo due futuri vescovi cristiani, Isidoro Damascio e Socrate Scolastico ne scrissero la biografia ed accusarono apertamente Cirillo di assassinio.

Tale era Ipazia, così articolata ed eloquente nel parlare come prudente e civile nei suoi atti. La città intera l'amò e l'adorò in modo straordinario, ma i potenti della città l'invidiarono, cosa che spesso è accaduta anche ad Atene. Anche se la filosofia stessa è perita, il suo nome sembra ancora magnifico e venerabile agli uomini che esercitano il potere nello stato. Isidoro Damascio

Questo affare non portò il minimo obbrobrio a Cirillo, e neanche alla chiesa di Alessandria. E certamente nulla può essere più lontano dallo spirito del cristianesimo che permettere massacri, violenze, ed azioni di quel genere. Socrate Scolastico

Un altro vescovo cristiano, Giovanni di Nikiu, così descrisse l’uccisione di Ipazia: Poi le lacerarono i vestiti e la trascinarono attraverso le strade della città finché lei morì. E la portarono in un luogo chiamato Cinaron, e bruciarono il suo corpo. E tutte le persone circondarono il patriarca Cirillo e lo chiamarono 'il nuovo Teofilo' perché aveva distrutto gli ultimi resti dell'idolatria nella città".

La Chiesa Cristiano-Cattolica dal canto suo decretò Cirillo santo e, nel 1882 lo nominò
dottore della chiesa. E’ festeggiato il 27 giugno. Papa Ratzinger il 3 ottobre 2007 nel corso dell’Udienza generale parlò di lui in questi termini:


“ Cirillo fu più tardi definito «custode dell’esattezza» – da intendersi come custode della vera fede – e addirittura «sigillo dei Padri». Queste antiche espressioni esprimono bene un dato di fatto che è caratteristico di Cirillo, e cioè il costante riferimento del Vescovo di Alessandria agli autori ecclesiastici precedenti (tra questi, soprattutto Atanasio) con lo scopo di mostrare la continuità della propria teologia con la Tradizione. Egli si inserisce volutamente, esplicitamente nella Tradizione della Chiesa, nella quale riconosce la garanzia della continuità con gli Apostoli e con Cristo stesso.

Di lui affermò inoltre :” Gli scritti di Cirillo – davvero molto numerosi e diffusi con larghezza anche in diverse traduzioni latine e orientali già durante la sua vita, a testimonianza del loro immediato successo – sono di primaria importanza per la storia del cristianesimo. Importanti sono i suoi commenti a molti libri veterotestamentari
e del Nuovo Testamento, tra cui l’intero Pentateuco, Isaia, i Salmi e i Vangeli di Luca e di Giovanni. Rilevanti sono pure le molte opere dottrinali, in cui ricorrente è la difesa della fede trinitaria contro le tesi ariane e contro quelle di Nestorio.”


Non una sola parola su Ipazia e sul suo martirio.

Tra breve uscirà finalmente anche in Itala il film Agorà dove si racconta la storia di Ipazia, del film ne parla anche il Comandante Kanta http://comandantekanta.com/2010/04/01/la-storia-di-ipazia-prima-donna-scienziato-ad-aprile-nei-cinema-italiani/

Sitografia su Ipazia

http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/ipazia.htm

http://it.wikisource.org/wiki/Ipazia

http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/ipazia.htm

http://www.satorws.com/ipazia.htm

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20071003_it.html

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20071003_it.html

http://www.maat.it/livello2/ipazia.htm#suda


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Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda drago-lontra blu » 09/04/2010, 8:47

Ipazia era un grosso ostacolo, come donna, filosofa e neoplatonica, ricordiamo che per i padri della chiesa le donne erano feccia, un imperfezione della natura,e che Sant'Agostino ci mise del suo, contribuendo alla dua demonizzazione e inferiorità rispetto all'uomo.
Quando divenne vescovo Cirillo, si vide giustiziare un monaco al suo seguito, da Oreste, amico di Ipazia e Prefetto di Alessandria.
Oreste, che ben dimostrava l'apprezzamento intellettuale verso la donna, alle rimostranze del vescovo rimase un po' freddino e questo credo contribui' non poco alla sua ira verso di lei. Teodosio poi, non intervenne mai sulla questione, poichè soggetto alla volontà della sorella, che come crisitiana era legata alle dottrine di Cirillo.
"nel quarto anno dell'episcopato di Cirillo, nei giorni precedenti la Pasqua, ( da Historia ecclesiastica tipartita, 12 libri scritti da Cassiodoro Epifanio e ampliati da Socrate Sozomeno e Teodorete che narrano gli anni tra il 324 e il 439 ), Ipazia a 45 anni, fu aggredita, spogliata nuda trascinata nella chiesa chiamata Carsareum e sull'altare massacrata ,( armati di ostrakois, gusci d'ostrica o anche tegole) fatta letteralmente a pezzi, i brandelli del suo corpo martoriato furono messi in sacchi e bruciati nell'immondezzaio cittadino, dai mandanti di Cirillo. .
Questo perché fossero vere le parole : Le perversioni dello gnosticismo e le donne che circuivano le persone, sicuramente grazie alla magia, dovevano essere eliminate e bruciate nel fuoco.

Il monito ebbe successo, Il Serapeum e i libri della biblioteca bruciati e Cirillo acclamato.
Oreste chiese un inchiesta ma l'uomo da lui inviato fu corrotto da Cirillo e l'assassino rimase impunito.
Dopo alcuni anni da lla morte di Ipazia l'Accademia Neoplatonica riapri', per chiudere definitivamente nel 529 per volontà di Giustiniano.

E Cirillo è riportato pure sui calendari..... no comment.

Ciao Arcansiel
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Messaggioda shanti » 09/04/2010, 12:08

Avevo letto di Ipazia sul blog del comandante Kanta e mi aveca toccata dentro, questa figura di Donna così unica.

E Cirillo è pure riportato sui calendari...

Ecco il trailer del film, sempre dal blog del Comandante.


Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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mariposa azul
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Messaggioda mariposa azul » 09/04/2010, 14:18

Quante faccende occultate stanno uscendo dall'oscurità!! Continuiamo a portare luce a questo mondo, ogni più piccolo contributo è prezioso.
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Ragnar

Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda Ragnar » 09/04/2010, 23:40

amici, ho letto questo post perché sono molto legato alla figura di Ipazia.
Dopo molte polemiche e non poche possibilità che il film non uscisse in Italia finalmente c'è una data.
Il prossimo 30 aprile Agorà, il film basato sulla storia e la vita della matematica ed astrologa alessandrina
sarà nei nostri cinema. Un grande momento, una pellicola senza dubbio da vedere firmata Amenabar.

riporto brevemente la trama

Citazione:
La trama del film Agora segue le vicende accadute ad Alessandria d’ Egitto nella seconda metà del IV secolo d. C. quando cristiani, pagani ed ebrei convivevano nella stessa città. In questo contesto la giovane Ipazia (Rachel Weisz), figlia del filosofo e geometra Teone (Michael Lonsdale), si distingue per il suo spirito di ricercatrice. Nel corso degli anni le tensioni tra i tre gruppi religiosi si acuiscono con il prevalere del gruppo cristiano appoggiato da Roma. Il vescovo Cirillo (Sami Samir) e i monaci parabalani riescono a sconfiggere le altre forme religiose e a minare il pensiero laico sostenuto da Ipazia.


spero che andiate a vederlo perché penso meriterà veramente!

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Messaggioda drago-lontra blu » 10/04/2010, 13:27

Grazie per la segnalazione Ragnar, dovrò pensarci su. L'ultimo film che mi ha fatto sentire in anticipo, (nel senso, prima ancora di andarlo a vedere ma perché ne conoscevo il soggetto, ) irritata è stato, SACCO E VANZETTI.
Forse qualcuno di voi lo ricorda, io come spesso mi capita mi alzai in piedi e gridai : Ma no, sono innocenti!
Fui tirata giù per un braccio malamente dalla persona, imbarazzatissima, che mi accompagnava, ma certe cose non le reggo proprio.
Per questo devo decidere, Agorà mi riporta le stesse anticipate sensazioni........ Ciaooooooooo
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Ragnar

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Messaggioda Ragnar » 10/04/2010, 22:48

Figurati!
La storia di Ipazia è nota ma penso che con le tecnologie moderne sarà un bel film, Rachel Weisz è oltre che premio Oscar un'ottima attrice (olter che la protagonista nel ruolo di Ipazia) per cui non penso potrà lasciare l'amaro in bocca.

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Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda mariposa azul » 11/04/2010, 1:15

Quando ho deciso di postare la storia di Ipazia ho pensato anche alla possibilità che un argomento così potesse suscitare rabbie o sentimenti di "fastidio", per utilizzare un eufemismo. Non è stato certamente questo motivo a spingermi a scrivere di lei, quanto piuttosto quello di proseguire nel discorso iniziato qualche giorno fa sulla possibilità dell'esistenza di donne "maestro" e della motivazione eventuale per cui, nel corso della storia, fosse stato così scarso il loro numero.
E' comunque inevitabile che questo tipo di discorso possa far emergere paure, rabbie e tutto ciò che, in virtù soprattutto del fatto di essere donne in evoluzione, possa suscitare in noi.
Spesso nell'arco della mia vita mi sono ritrovata a pensare al carico di ingiustizie che mi portavo appresso, come se in questa vita avessi dovuto risolvere le problematiche che il genere femminile si trascinava di generazione in generazione.
Ne ho preso coscienza e ciò mi è servito per stabilire quel necessario distacco che mi permette ora di guardare la problematica da altri punti di vista. Ho percorso una parte di sentiero in più verso la cima in modo da avere una visuale più ampia.
Certo, vedere questo film potrà far riemergere dolore, senso di ingiustizia, collera, ma forse potrà stimolare anche il superamento di tutto questo, la comprensione nostra che ogni momento storico è proedeutico ad affrontare quello successivo, l'importante è comprendere ciò che gli avvenimenti possono farci comprendere.
Da ragazza non capivo cosa volesse dire la frase "storia maestra di vita", non avevo percorso sufficientemente il sentiero per poterlo comprendere.
Un abbraccio
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Oliviero Angelo
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Una storica donna "maestro" Ipazia

Messaggioda Oliviero Angelo » 11/04/2010, 1:30

Cara arcansiel...

Fondamentalmente il problema della scarsità di donne Maestre non era dato tanto dal loro essere donne ma semplicemente dal prevalere di una loro intrinseca energia prevalentemente femminile e quindi ricettiva, contrapposta all'energia maschile e quindi più "aggressiva" nei significati già esposti nel post al quale ti riferisci.
Da quando Osho osservava il mondo molte energie sono cambiate e adesso, come aveva già fatto notare anche Shanti, è più facile incontrare donne Maestre, cioè con forte energia maschile in loro o comunque con energia equilibrata...lo Yin e lo Yang, tanto per capirci...
Shanti stessa, credo sia lapalissiano, ha la giusta energia maschile per essere anche Maestra oltre che naturale ottima discepola.
Ed è comunque ovvio anche in me il sentimento di ingiustizia per questa "storia" di una donna Maestro in tempi eroici e "non indicati" per esserlo.
Il tuo auspicio di fine post è anche il mio, amata sorella e Compagna di Cammino.

Gladius Lucis

(a proposito...eheheh... i due cuori - rosa e azzurro - che metto sempre dopo il mio nome non sono assolutamente casuali)
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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