
Quando ero piccola c'era una usanza in questi tre giorni, a dire il vero un po' stupidina, ma che suscitava grande ilarità se ne eri la vittima. Simile a quella del pesce d'aprile, se ti distraevi un attimo, ti trovavi appiccicato sulla schiena un foglietto con il disegno stilizzato di un merlo, anzi di una signora merla.
I tre giorni della merla, tre giorni freddissimi. In effetti molti meteorologi si sono affannati a spiegare che in realtà di giorni così freddi ce ne sono molti altri, ma la fama e la leggenda di questi tre giorni, è sopravvissuta e qualunque tentativo di mortificarla.
La storia ha molte varianti tutte più o meno simili.
Una di queste racconta che un anno lontano, in questi tre giorni, Milano fu stretta nella morsa di un freddo polare.
I tetti erano innevati le strade e gli alberi erano tutti ghiacciati. Una famigliola di merli, che allora erano candidi, aveva fatto il nido su un grande albero, ma al primo freddo, i genitori avevano spostato il nido sotto la gronda di un grande palazzo. A causa del freddo papà merlo non riusciva a trovare cibo perché la neve copriva ogni briciola, quindi partì per cercare un luogo migliore. La merla rimasta sola con i piccoli, ormai intirizziti, decise di spostare il nido in cima a un comignolo che fumava e che emetteva un po' di tepore.
Il merlo rimase via tre giorni, durante i quali il freddo era sempre più acuto. Quando tornò quasi non riconosceva più la moglie e i figlioletti, diventati neri a causa della fuliggine del comignolo. Lui stesso si tinse di nero entrando nel nido.
Il primo febbraio comparve un pallido sole e la famiglia di merli uscì dal nido invernale, ma ormai il loro pimaggio era irrimediabilmente color fuliggine..
Si racconta che da quel giorno, i merli nacquero tutti neri.
Ogni tanto ritornano i ricordi, racchiusi tra le parole di una semplice frase o di un detto popolare che sentivamo da bambini. A volte sono persi nel tempo, ma riaffiorano, come il sorriso soddisfatto di chi bambina, che ha sempre beccato sulla schiena i foglietti, ma, finalmente, riesce ad appiopparne uno, dando un'"amichevole" pacca sulla schiena al più antipatico della classe eh eh eh.

ed ecco una versione leggermente diversa ma accompagnata dalla splendida voce di Loreena Mc Kennit.