Mi permetto di dire la mia, chiedendo venia a un grande maestro come Osho.
Sfogare la rabbia è assolutamente necessario, urlare al vento, o dentro l'acqua, far uscire tutto quello che si muove dentro la pancia e lo stomaco, accetandola come parte della vita e del respiro.

"Se sei in collera con una persona in modo particolare puoi scrivere il suo nome sul cuscino oppure puoi incollarci sopra una sua foto."

Non mi piace indirizzarla a una persona. Sappiamo che il pensiero crea, sappiamo che l'intento compie. Sappiamo che i pensieri malevoli indirizzati a qualcuno, arrivano come frecce, così come i pensieri d'amore arrivano come carezze.
Secondo il mio parere, minimo rispetto a quello un maestro, ma valido per me, l'energia a distanza arriva e arriva qualunque connotazione abbia. E ha una buona mira.
Ci sono altri modi per scaricare la rabbia, come appunto urlare ecc. chiamare le Entità di luce che la trasformano, disintegrare un cuscino che non rappresenti nessuno, chiedere a Madre Terra, che accoglie ed è in grado di trasformare. L'importante è non tenerla dentro cammuffandola da buonismo o non vedendola per tutta la vita perché non la si vuole vedere, perché ci hanno insegnato che non è una cosa buona.

sono quasi stata costretta, a portare l'articolo, proprio per capirci qualcosa in più tramite voi.
Una qualsiasi pratica di bassa magia utilizza un feticcio rappresentativo della persona su cui infierire.
Ho usato il cuscino come feticcio per sfogare la rabbia, ma era l'emozione che stavo distruggendo, non la persona, arrabbiata per quello che mi era stato fatto, ho pensato e ripensato e imprecato sul cuscino, ma non contro la persona, bensi' contro l'azione.
Ora però sono rimasta un po' cosi', dopo aver letto osho, e forse non ho capito cosa intendeva.

Grazie Drago, sono d'accordo con te, ho visto troppe persone colpite da pratiche di questo genere, consapevoli oppure solo frutto di rabbia....ultimamente perfino una bambina di due anni.
E' la rabbia che deve essere consumata, non certo l'oggetto. Fino a quando la rabbia farà parte degli schemi lasciati indietro, e l'Amore e la compassione ne prenderanno il posto.
Caro Dhyan, grazie per il chiarimento, ma continua a stupirmi quella risposta.

Mentre leggevo, arrivata al punto in cui parlava del cuscino, con il nome o la foto, ho provato un forte senso di fastidio.
Amo tantissimo Osho.... ultimamente ho preso i Tarocchi Zen, e li sto studiando, è incredibile quanti insegnamenti vi trovo... anche se giorno dopo giorno mi rendo conto che le cose che vi leggo le sto ricordando, non imparando. Ma non è questo che volevo dire.
Sono abituata a misurare tutto ciò che leggo o sento con il metro dell'Amore. Non ci si può sbagliare, in questo modo. Dov'è l'Amore in un'azione rivolta a sfogare la mia rabbia verso una qualsiasi persona, anche se solo con il pensiero? Anche quando mi arrabbio, nei miei momenti peggiori, posso avercela con le azioni che mi sono state fatte, posso provare rabbia contro la situazione... mai contro la persona.
Ho sempre presente nella mente e nel Cuore "La piccola Anima e il Sole"... So che l'Amore, e sempre l'Amore è la risposta a ogni dubbio. Quando trovo qualcosa di dissonante, che non torna, molto probabilmente è perché lo è davvero.
Per cui sono anche io sorpresa di queste parole... anche viste nell'ottica di una risposta data a chi ancora è "indietro" nel Cammino. Anzi, proprio per questo motivo, perché dire qualcosa che può portare fuori strada?