V.I.T.R.I.O.L.

Vuoi condividere qualcosa con gli amici della Città di Luce, ma non sai dove metterlo? Bene! Questo è il posto giusto!
Avatar utente
Angel
Messaggi: 2660
Iscritto il: 31/05/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Angel » 08/10/2009, 13:30

V.I.T.R.I.O.L.


Da Esopedia, l'enciclopedia del Sapere Esoterico




«...e fin quando non avrai la saggezza, muori per divenire, sarai soltanto un triste ospite su questa terra oscura.»

(Goethe)





«Colui che vuole entrare nel regno divino, deve prima entrare nel corpo di sua madre, e morirci.»

(Paracelso)





«Chi guarda in uno specchio d’acqua, inizialmente vede la propria immagine. Chi guarda se stesso, rischia di incontrare se stesso. Lo specchio non lusinga, mostra diligentemente ciò che riflette, cioè quella faccia che non mostriamo mai al mondo perché la nascondiamo dietro il personaggio, la maschera dell’attore. Questa è la prima prova di coraggio nel percorso interiore. Una prova che basta a spaventare la maggior parte delle persone, perché l’incontro con se stessi appartiene a quelle cose spiacevoli che si evitano fino a quando si può proiettare il negativo sull’ambiente.»

(Carl Gustav Jung)


L’acronimo V.I.T.R.I.O.L.U.M., che viene usato nella letteratura alchemica, è formato dall’espressione latina Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam, che significa “Visita l’interno della terra, e rettificando troverai la pietra nascosta che è la vera medicina”.

Siamo quindi invitati a discendere nella terra, negli inferi, nell’inconscio. La terra è il simbolo dell’uomo fisico. L’uomo deve prendere coscienza del suo mondo interiore, di chi è, cosa sta facendo, quali sono le sue motivazioni eccetera. Una volta rivolta l’attenzione verso l’interno, si scoprirà un mondo nuovo: gli inferi dell’Ade, il regno oscuro delle ombre e dei mostri.

Questa discesa viene anche chiamata regressus ad uterum, “ritorno nell’utero”, un termine che viene spesso usato nei riti d’iniziazione. È un ritorno simbolico a un particolare stato primordiale dell’essere che accomuna ogni uomo nell’inconscio collettivo.

Nel profondo dell’uomo, nell’oscurità della sua psiche, risiedono i moventi delle sue azioni. Dunque il regressus ad uterum, il prendere coscienza di questi moventi profondi, è una condizione necessaria per entrare nella zona di morte illuminata dalla luna, e successivamente sperimentare la rinascita. Terra Mater, la Madre Terra, è sempre stata collegata alla nascita, con l’unione tra uomo e donna (conscio e inconscio); unione dalla quale la nuova vita sgorgherà dopo la morte. I popoli primitivi svolgevano le loro iniziazioni al buio o sottoterra, ad esempio nelle grotte. In Egitto, le iniziazioni si svolgevano nelle piramidi o nelle cripte interrate dei templi. In Persia si usavano principalmente nelle grotte, mentre gli indiani d’America avevano apposite capanne. I misteri di Mitra venivano eseguiti in templi costruiti sottoterra. La stessa iniziazione era simboleggiata dalla penetrazione della pancia della Grande Madre, o del corpo di un mostro marino o animale selvatico.

Nella mitologia greca, Orfeo discese nell’Ade per cercare Euridice (il simbolo della sua anima perduta). Il Dio hindù Krishna discese negli inferi per cercare i suoi sei fratelli (i sei chakra, essendo Krishna il chakra della corona). Dice una leggenda che, dopo la sua morte, anche Gesù discese nel regno di Satana per salvare l’anima di Adamo (l’uomo puro).

Nell’alchimia, l’entrata dell’inconscio è spesso rappresentata dall’entrata delle grotte, da racconti di viaggi negli inferi o strani luoghi lugubri del mondo. Talvolta si trova negli scritti alchemici la rappresentazione del re che si fa il bagno. L’acqua, alchemicamente parlando, rappresenta proprio l’inconscio. Il Re, che è invece la nostra coscienza, vi si immerge proprio per venire a contatto con i suoi contenuti e così portarli alla luce, alla propria coscienza.

Un altro modo in cui questo contatto tra coscienza ed inconscio viene rappresentato è il simbolo della “coniunctio” (congiunzione) o “concepito” (concezione) tra il Re e la Regina, che avviene principalmente nell’acqua, in una sorgente o in una fontana. La Regina quindi rappresenta il femminile, l’acqua, l’inconscio.

La discesa nell’inconscio non è priva di pericoli. In senso psicologico può ad esempio sfociare nella schizofrenia. Nella mitologia, l’eroe penetra gli inferi per lottare contro mostri e demoni. La Grande Madre gli appare sotto forma di un essere terribile, spesso il Signore della Morte. Per il suo coraggio e la sua audacia, la Grande Madre, Dea della fertilità, gli offre grande conoscenza e grande saggezza.

Quando nell’alchimia si lavora con i metalli (così vengono chiamate le passioni e le emozioni dell’uomo), il piombo viene usato come materiale iniziale. Gli alchimisti dicono che nel piombo vi è un demone che può causare la pazzia. Il piombo è sotto il dominio di Saturno, il Dio della malinconia, che causa disturbi e visioni demoniache. Il piombo, il più impuro dei metalli, deve essere trasformato nel metallo puro, l’Oro, simbolo dello Spirito. In generale, il piombo rappresenta le passioni inferiori e più terrene dell’uomo. E’ su di loro che l’alchimista opera, rettificandole (rectificando) e sublimandole sempre più. Cosa significa questo? Ce lo spiega un testo del Taoismo moderno: “Ecco perché Buddha Jou-lai (Tathagata), nella sua grande misericordia, ha rivelato il metodo, il lavoro alchemico del Fuoco, e ha insegnato al popolo a rettificare la propria vera natura e pienezza”.

“Rectificando”, al centro dell’acronimo VITRIOLUM, significa “correggere” gli aspetti negativi della propria psiche, purificare le emozioni negative. Serve a drizzare ciò che è cresciuto storto durante la vita. L’alchimista deve purificarsi da tutta la “sporcizia”, da tutte le sue “scorie”. Deve lavare “il corpo” per migliorarlo e perfezionarlo. I metalli devono essere purificati da “elementi esterni impuri e distruttivi”. I metalli in questo caso possono essere interpretati come emozioni.

Il Taoismo sottolinea l’importanza della purificazione dalle tendenze egoistiche che separano l’uomo dalla sua natura eterna. Un uomo che si sforza d’ottenere il Tao deve rinunciare alla brama e al desiderio e divenire un bambino che si unisce al Tao. Con questa purificazione, avviene la rinascita. Pertanto un alchimista deve rifuggire le masse e iniziare il processo di meditatio, auto-riflessione, in silenzio.

Anche il Buddhismo insegna la purificazione. L’uomo può arrivare alla salvezza separandosi dalle faccende mondane che lo fanno deviare dal suo vero sentiero. Egli vede che la vita terrena di per sé non è soddisfacente. L’uomo è insoddisfatto perché i suoi desideri sono senza limiti. Deve liberarsi dalle catene dei suoi desideri.

Entrare nell’inconscio significa anche entrare nell’inconscio collettivo che tutti condividiamo. Nella mitologia greca vi era il Tartaro, nome originariamente usato per indicare gli inferi. Il Tartaro è il mondo psichico nel profondo dell’uomo, dove risiedono tutti gli istinti inferiori, come la brama di uccidere e distruggere, la sete di sangue, la paura, l’odio, la vendetta, il desiderio di potenza eccetera. Non è facile da ammettere a se stessi, ma tutte risiedono in noi. Abbiamo represso tutte le nostre emozioni oscure confinandole nel profondo regno del Tartaro. Questa è l’eredità umana, risalente a tempi antichi.

È compito dell’uomo conoscere, sentire ed essere responsabile di tutte le proprie emozioni. Esse non devono essere semplicemente represse, poiché così facendo si otterrebbe l’unico effetto di “comprimerle” in qualche angolino della propria psiche, dal quale potrebbero emergere quando meno ce le aspettiamo. Vanno invece sublimate, cambiate e trasmutate in sentimenti più elevati. La repressione incatena l’uomo proprio agli oggetti che reprime, ma la purificazione li trasmuterà in elementi positivi, portandolo più vicino alla sua vera essenza. Fin quando non intraprenderemo consapevolmente la Grande Opera, dolore e sofferenza disturberanno le nostre vite. Dobbiamo affrontare i mitici mostri nella profondità del nostro inconscio e illuminarli. Essi fanno parte dell’essere umano. Non possiamo scartarli, ma possiamo controllarli, dominarli, imparare da loro, e trasformarli in servitori del Divino. I mostri non sono mostri di per sé. Sono soltanto caratteristiche della natura umana che sono state distorte o che quantomeno non ci sono più utili. Noi possiamo rettificarle ed utilizzarle a nostro vantaggio, per ascendere alla Consapevolezza del Sè.

Questo compito non è per l’aspirante iniziato. È soltanto per gli audaci che osano affrontare l’oscurità dell’anima. Il coraggio di molti fallirà, ed essi torneranno a casa. Perciò il pellegrino non intraprende un sentiero facile, perché il mondo del piacere non è più suo. Egli ha scelto il percorso di Arete (Dea della Virtù), che lo porta verso molti pericoli e strade difficili, in solitudine e con fatica, ma infine diverrà immortale. Chi perderà la vita, la otterrà.

Se sei davvero deciso a trovare il Tao, puoi farlo anche quando sei in una città e hai una posizione di rilievo in faccende mondane. Questo non è contraddittorio. Il lavoro è semplice e vicino, il segreto è così semplice, che, se fosse rivelato, vi sarebbero risate tutt’intorno.
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Oliviero Angelo » 08/10/2009, 13:57

Grazie meravigliosa kemi !

Tu non sai quanto questo post è sincrono con momenti e pensieri attuali miei e del gruppo di anime affiancate in amore nel comune cammino.
Un abbraccio di Luce e Amore

K'haos
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
Angel
Messaggi: 2660
Iscritto il: 31/05/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Angel » 08/10/2009, 14:10

caro fratello....anche io sono una di quelle anime "alle prese" con un momento importante di riconoscimento del Sè attraverso l'eliminazione di tutti quei pesi che ci portiamo addosso.....amo molto l'alchimia e nella mia tesi di naturopatia ho scritto proprio sulla "trasmutazione" per arrivare a trovare il nostro Sole interiore, che altro non è che la nostra Scintilla Divina.....non sei solo nel tuo compito, siamo in cammino in tanti verso la realizzazione del nostro più alto potenziale....ogni spunto che risuona importante per uno singolo di noi lo è per tutto questo gruppo di anime, perché siamo uniti nel profondo, oltre ogni convenzione e senza alcuna maschera sociale.....
con affetto profondo....kemi
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda drago-lontra blu » 08/10/2009, 15:58

la porta alchemica di piazza vittorio a Roma


la parola stessa "alchimia" deriva (El Kimya in arabo significa "l’oscuro" un chiaro riferimento all’Egitto antico).


"vitriol" c’è scritto…


Questa porta è tutto ciò che rimane della villa del marchese Palombara, che fu distrutta nel 1655 in seguito ad un misterioso incendio. Il marchese Massimiliano Palombara, cugino della regina Cristina di Svezia, fu un uomo di spicco nella Roma del 600, si narra che egli fosse un frequentatore del Cenacolo alchemico di Via della Longara, che poi diverrà l’Arcadia. Ma tutto ruota attorno ad un oscuro scienziato, Francesco Borri, il quale invitato dal marchese a compiere esperimenti nel suo laboratorio, dopo una notte di lavoro sparì, lasciando sul tavolo una quantità di oro zecchino ed una serie di simboli incomprensibili… gli stessi simboli che il marchese fece poi scolpire sulla porta magica.Alcune cronache dell'epoca davano il Marchese come facente parte dell’ordine dei RosaCroce fondato nel 1407 dal fantomatico occultista tedesco Christian Rosenkreuz
Segue l’avvertimento che non si
entra nel
giardino delle Esperidi senza aver ucciso il Drago. Esso rappresenta
passioni
ed istinti da eliminare con la volontà ( Ercole), solo dopo aver ucciso
il
Drago delle passioni, si potrà dare inizio alla pratica alchemica per
il
raggiungimento della verità, solo dopo aver ucciso il Drago si potrà
passare le
porta alchemica ed entrare nel giardino delle Esperidi. sotto vi è un
riferimento mitologico a Giasone: HORTI MAGICI INGRESSVM HESPERIVS
CVSTODIT
DRACO ET SINE ALCIDE COLCHICAS DELICIAS NON GVSTASSET IASON ("il
drago delle Esperidi custodisce l'ingresso dell'orto magico, e senza
Ercole
Giasone non avrebbe assaggiato le delizie della Colchide"). Infatti gli
alchimisti identificavano il Vello d'Oro cercato da Giasone nell'antico
mito
degli Argonauti con la pietra filosofale, l'obiettivo fondamentale dei
loro
studi.il Drago rappresenta passioni
ed istinti da eliminare con la volontà ( Ercole), solo dopo aver ucciso
il
Drago delle passioni, si potrà dare inizio alla pratica alchemica per
il
raggiungimento della verità, solo dopo aver ucciso il Drago si potrà
passare le
porta alchemica ed entrare nel giardino delle Esperidi.

Naturalmente gli studi alchemici, precursori della futura
chimica, sottendevano qualcosa di molto più importante che la ricerca
dell’oro
in senso stretto : la ricerca della conoscenza, dell’equilibrio.
L'obiettivo principale dell'alchimia non era la trasmutazione dei
metalli, quanto invece la trasformazione dell'alchimista stesso verso
l'unione con il tutto, verso la conoscenza , la vera sapienza, ed
entrare nel giardino delle esperidi dopo aver ucciso il Drago con la
forza della volontà così da poter passare attraverso la porta
alchemica, simboleggia il faticoso viaggio dll'uomo verso la conoscenza
e la saggezza.



Il ricongiungimento dell’uomo al Cosmo, il raggiungimento della unità nel
Tutto, viene presentato come difficile e complesso quindi e viene indicato
sugli stipiti della "porta" dove possiamo
distinguere le tre fasi del processo alchemico: il nero, il bianco, il rosso.


“.



solo per la curiosità di scoprire insieme questa porta simbolica.............................ti ringrazio Kemi, quando parliamo di alchimia e simboli mi diverto sempre.
Immagine

Immagine

Avatar utente
Angel
Messaggi: 2660
Iscritto il: 31/05/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Angel » 08/10/2009, 19:49

bellissmo approfondimento.....sai Drago Blu che il termine Kemi deriva proprio da ALCHIMIA...AL KHEMI....nome dell'antico Egitto che significa TERRA NERA, dal colore del terreno dopo l'alluvione benefica del Nilo che rimaneva cosparso del prezioso limo scuro......quindi "terra con un notevole potenziale di fertilità....";nero come il colore dell'inconscio che dobbiamo contattare e conoscere ed integrare nella prima fase alchemica di trasmutazione, la cosiddetta OPERA AL NERO.....
un affettuoso abbraccio,
Kemi
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

Anna Maria Stella

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Anna Maria Stella » 08/10/2009, 20:55

Molto bello questo post ed anche esauriente ... mi accorgo in quest'ultimo periodo come ogni conoscenza acquisita nel tempo abbia rappresentato una tessera che, unita ad altre, formi il mosaico per eccellenza, quello delle verità tramandate da secoli sotto varie forme, ossia quello del percoso dell'uomo iniziatico alla ricerca del suo vero Sè ... miti e leggende ... altro che racconti!
Grazie Kemi, K'haos, Drago blu ...

Avatar utente
RaggiodiSole
Messaggi: 697
Iscritto il: 06/02/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda RaggiodiSole » 08/10/2009, 21:22

Eh si...ogni post è una perla, una goccia d'acqua che unite tutte insieme formano l'Oceano.
Veramente grazie per condividere nell'Amore e nella Luce.
RaggiodiSole sunny


Abbraccio :cuore: Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante Abbraccio cuore pulsante
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.

Ospite

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Ospite » 09/10/2009, 10:34

E' il momento giusto per intraprendere questo viaggio in interiore...'conosci te stesso'.

Michele, in settembre, ha liberato molta Verità, ha rinsaldato antichi legami e secondo me, ci ha messo anche lo zampino per stimolarci ad abbandonare qualche zavorra inutile :)

La Terra si chiude sui semi gettati...viaggeranno per questi mesi di silenzio e di riposo nelle profondità, matureranno, per tornare a splendere rigogliosi a primavera, portando nuova vita e nuovo splendore.

La Grande Opera Alchemica della Natura in cui siamo intimamente immersi ci mostra che non si è mai arrivati, che si può superare un altro inverno di nigredo per crescere ancora e tendere le braccia un pochetto più in alto, insegna che la freschezza si ritrova sempre, con un costante lavoro di amore e dedizione.

Proprio perché ' tutto ciò che è in alto è anche in basso ' ... il Nero della Terra che avvolge e conserva ci porta nel cuore dell'energia che permea l'Universo...la materia e l'energia sconosciuta alla scienza, che compone gran parte dell'essenza di ciò che non vediamo.

Comincia questo viaggio silenzioso nel Cuore della Madre e nel Cuore del Cosmo. Pellegrini sulla Terra del Cielo...




----------------------

Una curiosità dalla porta alchemica di Roma :

SI SEDES NON IS
SI NON SEDES IS

è una bellissima frase palindroma
da sx verso dx: 'se siedi non fai'
da dx verso sx 'se non siedi, fai'



Avatar utente
Angel
Messaggi: 2660
Iscritto il: 31/05/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Angel » 09/10/2009, 13:25

....mi fa tanto piacere che questo post abbia trovato altri seguenti che lo hanno integrato.....grazie a voi tutti, questo è il potere della condivisione.....
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

Avatar utente
Haryel
Messaggi: 99
Iscritto il: 16/06/2009, 0:00

V.I.T.R.I.O.L.

Messaggioda Haryel » 09/10/2009, 19:08

Grazie tesoro!!! Proprio l'altro giorno stavo rileggendo delle mie poesie scritte circa un anno fa...e coincidono perfettamente con la nigredo...

La discesa nel limbo, in bilico... da un lato la violenta gravità che ti attrae e minaccia , dall'altro la Forza di abbandonarsi all'inconscio senza lasciarsi dominare...se avvenisse la cripta diverrebbe prigione senza via d'uscita, in caso contrario comprendi che la prospettiva di "discesa" è solo uno strumento lessicale per introdure il concetto di Ancoraggio a Sè, quando in realtà io lo definirei "ascesa al Nucleo"...
Conosco bene il V.E.T.R.I.O.L.U.M...non starò qui a spiegare i passaggi che già hai ben espresso, ma confermo l'efficacia della trasmutazione...o rinascita, dal momento che dall'ingresso nell'utero ci sviluppiamo in vita, embrioni nell'Albedo luminosa e priva di dualità....
(ero molto affascinata dall'alchimia,ora la vedo come integrazione al Cammino, visti i parallelismi,saggia e profonda nel descrivere il percorso dell'Anima...e ancora di più posso apprezzarla adesso che so che oltre ogni corrente di pensiero, filosofia, scienza o definizione c'è l'Essere...) un abbraccio con Amore



Torna a “Condivisione”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron