Ho trascorso ogni estate dall'età di 15 anni nella terra di Puglia, di più quando i miei si trasferirono in provincia di Bari.
" Bisogna fare le mandorle" e l'anno scorso i miei nipoti le hanno raccolte e noi per giorni, a pulirle e della mandorla non si butta nulla perché il guscio si usa come combustibile.
E' una terra rossa, quella di Puglia, sembra argilla, nel campo di mio cognato ci sono ulivi, mandorli, fichi, ciliegi. Da sempre uso l'olio che ne ricavano, un olio corposo, deciso, torbido a vederlo, eppure è eccezionale.
La fatica è molta, la raccolta delle olive artigianale e la ricompensa è quel liquido prezioso e profumato.
Ne conosco i sapori e i colori di ogni stagione, di questa terra, come le bianche case di Ostuni, i Trulli, la Murgia.
I valori restano immutati secondo la tradizione, il tempo che passa li ritrova uguali per ogni generazione e non esiste quella fretta tipica del nord, nel fare le " cose".
Come per ogni terra, per apprezzarli bisogna esserci nati, o viverli a lungo, solo cosi è possibile comprenderne i passaggi.
Ciao Antonio...
