Parlare di fantascenza mi fa ritornare indietro nel tempo tanti tanti tanti e tanti anni fa
da ragazzino cominciai a leggere i primi romanzi acquistati a poche lire da venditori ambulanti di libri usati la serie "urania" e la serie "cosmo" ne tengo ancora a casa mia ma non erano romanzi dove si parlava solo di "astronavi" - "missili" - "tecnologie del futuro", ma anche di fantasticare come potrebbero svilupparsi civiltà su altri pianeti tipo "cronache marziane", oppure del nostro futuro destino come "il pianeta delle scimmie", fahrenheit 451. Uno in particolare fu toccante : "2022 i sopravissuti" con charlton heston, il punto in cui il vecchio Sol si reca nel tempio, decidendo così di morire avvelenato, guardando scene della vita sulla terra, come lui se le ricordava, ma ormai perse da tanto tempo, ascoltando la dolce musica della "Pastorale". Ti assicuro che tanti, compreso me e i miei amici, alla fine avevano le lacrime agli occhi, perché una volta si andava al cinema per essere partecipi della storia stessa del film, si rideva - si piangeva e si urlava per la soddisfazione e la rabbia. Propongo un breve spezzone del film "The Time Machine" dove uno scienziato costruisce la macchina del tempo ma dopo un tragico evento nel quale muore la sua fidanzata decide di usare questa macchina per tentare di cambiare il passato e così salvare il suo amore. Paradossalmente invece viene proiettato in un lontanissimo futuro e qui incontra un pacifico popolo gli "eloi"