Io sono - Saint Germain

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Oliviero Angelo
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Io sono - Saint Germain

Messaggioda Oliviero Angelo » 11/02/2010, 0:13

L’Uso


Di proposito io non ho esposto chiaramente tutto il come e il perché di queste cose; poiché mi riservo (quando tu mi chiederai di farlo e quando sarai capace di riceverlo) di ispirarti dall'interno, con una visione dello sviluppo della mia divina Idea e della sua finale, perfezionata espressione, molto più vasta di quella qui raffigurata. Se adesso ti comunicassi il significato reale delle mie molteplici aspirazioni, prima che tu fossi capace di sperimentare coscientemente la loro verità, tu non crederesti alle mie parole né comprenderesti la loro applicazione intima e il modo di adoperarle. Perciò, mentre io comincio a svegliare in te la realizzazione che Io sono dentro e rendo sempre più la tua coscienza umana un canale impersonale per mezzo del quale io possa esprimermi, ti rivelerò gradualmente la realtà della mia Idea, disperdendo a una a una le illusioni del tuo lungo passato, le quali mi hanno celato a te, e potrò così alfine manifestare sulla Terra, attraverso di te, i miei celesti attributi in tutta la loro umanamente divina perfezione.

Io ti ho dato qui solo un barlume della mia Realtà, ma precisamente nella misura in cui ciò che ti viene rivelato ti riesce chiaro. Molto di più ti sarà dischiuso dall'interno e sarà ben più Meraviglioso di quanto esso ti sembri ora. Poiché la mia Idea interna, allorché splenderà finalmente attraverso il tuo involucro di carne, ti costringerà ad
adorarmi e glorificarmi molto al di sopra di tutto ciò che la tua mente e il tuo intelletto umani concepiscono ora come Dio.
Ma prima che tu possa divenire conscio di tutto questo, e veramente comprenderlo, tu e la tua personalità umana dovete rendere possibile a me di rivelarlo, volgendovi a me dentro, come l'una e unica sorgente, recando a me la coppa assolutamente vuota del sé, con mente e cuore semplici come quelli di un bambino. Allora, e solo allora, quando nulla della coscienza personale umana rimarrà a impedire che io ti ricolmi fino a traboccarne con la coscienza di Me, potrò additarti gli splendori del mio reale intento, per il quale questo messaggio è soltanto una preparazione esterna.

Tuttavia è giunto per te il tempo di comprendere qualcosa di tutto questo. Abbastanza ti è stato rivelato per prepararti a riconoscere la mia voce che parla dentro di te.
Perciò, procederò ora come se tu realizzassi che «Io sono» dentro di te. Tutte le verità che espongo per mezzo di queste pagine, hanno il solo scopo di imprimere più fortemente nella tua coscienza quegli aspetti della mia Idea che tu non potresti ancora in modo chiaro ricevere direttamente.
Quanto, di ciò che è scritto qui, ti appare come verità e ti attira è, quindi, solo una conferma di ciò che la mia Idea si è finora sforzata di esprimerti dal di dentro. Quanto non ti attira, non ti persuade e non riconosci come tuo, lascialo; è segno che io non desidero ancora che tu lo accetti. Ma ogni verità che espongo qui, avanzerà vibrando, finché non raggiungerà le menti che io ho stimolato a riceverla; poiché ogni parola è piena della potente energia della mia Idea e alle menti che percepiscono la verità in esse celata, questa verità diviene una realtà vivente, essendo essa quella fase della mia Idea che esse sono ora capaci e degne di esprimere; poiché tutte le menti non sono che aspetti della mia mente infinita, ossia le parti di essa manifestantisi in forme differenti di natura mortale.

Quando io parlo per mezzo di queste pagine alla tua mente e ad altre menti, parlo soltanto al mio sé mortale, pensando con la mia mente infinita e sospingendo la mia Idea in manifestazione terrena. Precisamente così, tu subito penserai i miei pensieri e sarai conscio che io parlo direttamente all’interno della tua coscienza umana, e allora non avrai più bisogno di ricorrere a questo libro o a nessun'altra mia rivelazione esterna, scritta o parlata, allo scopo di percepire il mio intento.
Perché, non sono forse io in te? Non sono io te, e non sei tu uno con me, che vivo nella coscienza di tutte le menti e mi esprimo per mezzo di esse, conoscendo tutte le cose?
A te non resta che entrare nella onniscienza della mia Mente e dimorarvi con me, come io dimoro nella mia Idea nella tua mente; allora tutte le cose saranno tue, come ora sono mie, essendo solo l'espressione esterna della mia Idea, ed esistendo solo in forza della coscienza che io diedi loro quando le pensai in esistenza.
E soltanto questione di coscienza, di pensiero cosciente. Tu sei separato da me solo perché pensi di esserlo. La tua mente non è che un punto focale della mia Mente. Solo che tu lo comprenda, ciò che chiami la tua coscienza è la mia coscienza. Tu non puoi neppure pensare, e ancor meno respirare ed esistere, senza che la mia coscienza sia in te. Non lo comprendi?

Ebbene, allora pensa, credi che tu sei Io, che noi non siamo separati, che non possiamo essere separati; perché siamo Uno: Io dentro di te e tu dentro di me. Pensa che è
così, immagina risolutamente che è così e veramente all'istante in cui tu sei conscio di questo, tu sei con me nel Cielo.
Tu sei ciò che credi di essere. Nulla nella tua vita è reale o ha valore per te, se non in quanto tu pensi e credi che ne abbia. Non pensare quindi più che sei separato da me e dimora con me nel Regno Impersonale, ove tutto il Potere, tutta la Sapienza e tutto l'Amore, la triplice natura della mia Idea, aspettano solo di esprimersi attraverso di te.
Io ho ormai parlato molto su questo soggetto e, apparentemente, ho detto la stessa cosa più d'una volta, benché con differenti parole. Ma ho fatto ciò espressamente; ti ho presentato il mio intento sotto luci diverse perché tu possa alfine comprendere la mia divina Impersonalità, che in realtà è la tua Impersonalità.
Si, Io ho ripetuto e continuerò a ripetere ancora molte verità, e tu puoi trovar ciò tedioso e non necessario; ma se tu leggerai attentamente troverai che ogni volta che ripeto una verità aggiungo sempre qualcosa a ciò che ho già detto e che ogni volta si fa sulla tua mente un'impressione più forte e più duratura. Se è così, il mio scopo è raggiunto e ben presto la tua anima realizzerà questa verità.

Ma anche tu che non comprendi, gusterai ogni parola, e leggerai e rileggerai molte volte e acquisterai di conseguenza tutte le meravigliose perle di sapienza che io serbo per te. E questo libro e il suo messaggio saranno per te, d'ora innanzi, solo una fonte d'ispirazione, ossia una porta per mezzo della quale tu diverrai idoneo a entrare nello stesso impersonale e a mantenere dolce comunione con me, tuo Padre nel Cielo, mentre t'insegnerò tutte le cose che tu desideri sapere.
Ho raffigurato lo stato impersonale da molti punti di vista, allo scopo di renderlo cosi familiare che tu possa infallibilmente distinguerlo da tutti gli stati inferiori e imparare a dimorare coscientemente in esso a volontà. E, quando potrai coscientemente dimorare in esso in modo che le mie parole ovunque e in qualunque tempo proferite possano sempre trovare accoglienza e comprensione nella tua mente, allora ti permetterò di adoperare certe facoltà che ho risvegliato in te. Queste facoltà ti renderanno capace di vedere sempre più chiaramente la realtà delle cose, specialmente le debolezze, le colpe, le mancanze, come anche i tratti belli e piacevoli, nelle personalità che ti circondano. Ma tu sarai reso atto a scorgere queste colpe, queste mancanze, non perché tu possa criticare o giudicare ì tuoi simili, ma perché io possa far sorgere in te la risoluzione di sopraffare, di sopprimere quelle colpe e quelle mancanze della tua personalità. Poiché, bada! Tu non le rileveresti se non le avessi ancora in te stesso; giacché io, dentro, non avrei più bisogno di richiamare a esse la tua attenzione.

Siccome tutte le cose sono fatte per essere adoperate e soltanto per questo, studiamo un po' quale uso tu hai fatto finora di altre facoltà, doni e poteri che ti ho dato. A quest'ora tu sarai convinto che io ti ho dato ogni cosa: tutto ciò che hai, che sei, sia buono o cattivo, gioia o dolore, successo o insuccesso, ricchezza o povertà, tutto io ti ho dato o ho attratto a te. A quale scopo? Per adoperarlo a svegliarti al riconoscimento di me quale Donatore. Così, anche prima di tale riconoscimento, tutte le cose che possedevi avevano la loro utilità: e se tu non eri conscio della loro utilità era solo perché non potevi riconoscere me quale Donatore. Né tu potevi riconoscermi come tale finché non sapevi che Io sono il Donatore. La tua personalità, infatti, si era così immersa nel travaglio di liberarsi dì certe cose che ti avevo detto, o di buttarle per altre che credevi migliori, che naturalmente non
potevi neppure sognare e ancor meno riconoscere Me, il tuo Sé, come il Donatore. Ora, invece, tu riconosci Me come il Donatore, come l'intima essenza, il Creatore di tutte le cose nel tuo mondo e nella tua vita e perfino del tuo presente atteggiamento verso queste cose.

Entrambe queste disposizioni d'animo sono opera mia; sono soltanto le fasi esterne del processo che io adopero nell'esprimere la mia Idea della tua perfezione interna; la quale perfezione, essendo la mia perfezione, si sviluppa gradatamente dal tuo interno. Man mano che tu approfondisci meglio questo, ti sarà rivelato lo scopo delle cose, delle condizioni e delle esperienze che ti mando. Poiché allora tu comincerai a scorgere qualche barlume della mia Idea interna e, scorta questa Idea, tu comincerai a conoscere me, il tuo Sé reale. Ma prima che tu possa veramente conoscermi, devi imparare che tutte le cose che io ti do sono buone e servono per servire me; che tu, personalmente, non hai interesse né diritto su di esse e che giovano solo in quanto tu le metti a tal servizio. Io posso esprimere per mezzo tuo bellissime sinfonie di suoni, di colori, di immagini, sotto forma di musica, pittura e poesia, secondo la terminologia mortale, e le opere tue possono talmente colpire gli altri da farti acclamare come uno dei grandi del giorno. Posso parlare per mezzo della tua bocca o ispirarti a scrivere molte bellissime verità, che attirano a te molti seguaci i quali ti salutano come il predicatore, l'istruttore più meraviglioso. Posso perfino risanare per mezzo tuo certe malattie, cacciare demoni, far vedere i ciechi, camminare gli sciancati e compiere altre opere stupefacenti che il mondo chiama miracoli.

Sì, io posso fare per mezzo tuo tutto ciò, ma nulla di ciò gioverà alla tua personalità se tu non adopererai, non applicherai queste armonie di suoni in ogni tua parola, di modo che esse sembrino a tutti gli uditori una dolce musica celeste; se il tuo senso del colore e della proporzione non si manifesteranno nella tua vita in modo che da te fluiscano solo pensieri gentili, elevati, salutari, provando così che la sola vera arte è quella di vedere chiaramente la mia perfezione in tutte le mie umane espressioni e di permettere al potere vivificatore del mio amore di riversarsi attraverso di te nei loro cuori, raffigurando alla loro visione interna la mia immagine ivi celata.
Così pure nessuna autorità potrai esercitare, siano pure meravigliose le verità che io dico o le opere che io compio per mezzo tuo, se tu, tu stesso, non vivi queste verità ogni giorno, ogni ora; se non fai servire queste opere come un costante memento di me e del mio potere che io riverso largamente per te, mio diletto, e per tutti, perché sia adoperato al mio servizio.

E a te, a cui apparentemente non ho elargito nessuno di tali doni e che ti reputi indegno e non ancora abbastanza avanzato per servirmi in quel modo, a te io dico: precisamente nella misura in cui tu sinceramente riconosci me dentro e cerchi con vero fervore di servirmi, precisamente in quella misura io ti adopererò; non importa quale sia la tua personalità, non importano le sue colpe, le sue tendenze, le sue debolezze. Io farò compiere anche a te, che cerchi di servirmi così, molte cose meravigliose nel risvegliare e vivificare i tuoi simili a un uguale riconoscimento di me. Io farò in modo che tu possa influenzare le vite di molti di quelli che vengono a contatto con te, ispirandoli e innalzandoli a più alti ideali, modificando il loro modo di pensare e il loro atteggiamento verso il loro prossimo e quindi verso di me. [size=16]
Sì, tutti voi che cercate di servirmi, non importa quali siano i vostri doni, io vi renderò atti a essere una forza vitale per il bene della comunità, trasformando il tenore di vita di molti, ispirando e plasmando le loro aspirazioni e ambizioni, divenendo insomma un fermento benefico in mezzo alle attività mondane in cui vi collocherò.
Ma tu per intanto non saprai nulla di tutto questo. Tu forse aneli ancora a servirmi e brami una coscienza più intima di me, credendo di non fare nulla, di commettere molti errori e di non riuscire a vivere il tuo alto ideale di me; non comprendendo che questo anelare e bramare sono appunto i canali per mezzo dei quali io riverso la mia forza spirituale, che essendo completamente impersonale, viene adoperata da te senza avere coscienza che sono io dentro di te che l'adopero, per elaborare il mio intento nel tuo cuore e nella tua vita e nel cuore e nella vita degli altri miei e tuoi «sé».
Così, quando arriverai alfine a comprendere tutto questo, come certamente arriverai e lo proverai con l'uso pratico di tutto ciò che possiedi in mio servizio, io ti darò gradatamente la forza e l'abilità di usare coscientemente e impersonalmente il mio Potere, la mia sapienza e il mio Amore, nell'espressione della mia Idea divina che si sforza eternamente di manifestare per mezzo tuo la sua perfezione.

Vedrai perciò ben presto che la tua personalità umana, con tutte le sue facoltà, poteri e possessi, i quali in realtà sono miei e che agiscono per mezzo tuo, è pure completamente per il mio servizio e che vero successo e soddisfazione non si possono trovare che in tale servizio. Come il seme piantato sviluppa la pianta, così tale uso sviluppa l'abilità di usare coscientemente tutte le mie facoltà spirituali nell'espressione finale, perfetta, della mia Idea, che può essere espressa solo per mezzo della tua personalità umana.
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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RaggiodiSole
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Messaggioda RaggiodiSole » 11/02/2010, 0:23

Che meraviglia... impegnativo quanto interessante.
Grazie, ci state facendo un dono prezioso.
Vi Amo, Raggiodi sunny
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.

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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 13/02/2010, 1:16

Anime compagne


Esaminiamo ora alcune delle cose che io ti ho dato, specialmente quelle delle quali tu non puoi ancora riconoscerne come il Donatore.
Tu pensi, forse, che la posizione che occupi attualmente nella vita non sia la più adatta all'espressione della mia Idea che incalza entro di te. Se così è, perché non esci da codesta posizione e non vai in quella che sceglieresti? Il fatto stesso che tu fai o non fai o non puoi fare ciò, prova che, per adesso, tale posizione è la più adatta a svegliare in te certe qualità necessarie alla mia perfetta espressione e che io, il tuo Sé, ti costringo a rimanervi finché tu non riconosca il mio intento e il significato nascosto nel potere che codesta posizione ha di turbare la tua pace di mente e di mantenerti così insoddisfatto.

Quando tu avrai riconosciuto il mio significato e il mio proposito e avrai deciso di rendere tuo il mio proposito, allora, solo allora, ti darò la forza di uscire da codesta posizione e di passare in ~un'altra che ho previsto per te.
Forse tu trovi che il marito o la moglie che ti ho dato sono ben lungi dal convenirti e dall'essere capaci di aiutarti nel tuo risveglio spirituale, ch'essi sono anzi un impedimento e un danno. E, tu, puoi avere segretamente desiderato di lasciare e perfìno aver coltivato l'idea di abbandonare quel compagno (o compagna) per un altro che è affine a te nelle aspirazioni e nella ricerca e che quindi ti sembra più vicino al tuo ideale. Tu puoi sfuggire alla mia scelta primitiva, se vuoi, ma sappi che non puoi sfuggire alla tua personalità; che nella sua brama egoista di un compagno spirituale, tu sviluppi ancora di più il lato egoistico della tua natura; mentre un compagno antipatico ti obbliga a ripiegarti su te stesso, a volgerti all'interno, dove io dimoro.

Così pure un compagno amabile, fedele, condiscendente incoraggerebbe in te soltanto l'egoismo e la superbia, se tu non dimori ancora nella coscienza del mio amore impersonale; mentre un compagno tormentoso ti fornisce appunto la disciplina dell'anima di cui hai bisogno ancora e t'insegna il valore dell'opposizione e del dominio di se stessi.
Solo che tu lo sapessi, colui che assume la parte del tuo presente compagno è in realtà un angelo del Cielo, uno degli attributi del mio Sé divino, venuto a te per insegnarti con il dispotismo e l'opposizione, con l'egoismo, la durezza, il rigore - i quali sono soltanto ombre di qualità che esistono in te che la luce della mia Idea dentro, irradiando attraverso la tua annebbiata personalità, getta sull'anima del tuo compagno, oscurandola, inceppandola, legandola alla sua personalità, magnificando e nello stesso tempo distorcendo queste ombre di qualità nella sua personalità in modo che esse vengano innanzi audacemente, ostentando davanti a te il potere di turbarti e di tormentarti; per insegnarti che solo quando tu avrai purificato la tua personalità di tali qualità, in modo che il mio sacro amore possa esprimersi, tu potrai essere liberato dalle condizioni che ora turbano tanto la tua mente e rendono così infelice la tua anima.

Poiché, sappilo, quell'anima dolente e incatenata, questo angelo del cielo, questa altra parte di me e di te, è venuta a te e batte le sue ali contro la gabbia chiusa della tua personalità in cui tu l'aiuti a restar chiusa, mentre essa continuamente anela e si forza di chiamare a espressione attraverso te l'amore impersonale, la tenera, attenta cura verso gli altri, la calma della mente, la pace dei cuore, il sereno e fermo impero di sé che possono spezzare i ceppi, aprire le porte e permetterle di uscire nella libertà del suo glorioso essere ed essere per te il suo vero sé; soltanto allorché tu potrai vedere in quest'anima tutta la sua divina bellezza, benché ora ammalata e indebolita dai suoi ceppi terreni, sarà possibile per te trovare e riconoscere l'ideale che cerchi.
Poiché quell'Ideale non esiste all'esterno, in qualche altra personalità, ma solo dentro, nella tua controparte divina, che è Io, il tuo Sé superiore, immortale. È solo la mia Idea di questo tuo perfetto Sé, che si sforza di esprimersi e manifestarsi mediante la tua personalità, che ti mostra le apparenti imperfezioni nel compagno che io ti ho dato.
Tempo verrà, ad ogni modo, in cui tu cesserai di cercare al di fuori l'amore e la simpatia, la considerazione e l'aiuto spirituale, e in cui ti volgerai completamente a me dentro, e allora queste apparenti imperfezioni spariranno; allora tu vedrai nel tuo compagno soltanto il riflesso dell'amore altruista, della dolcezza, della fiducia, della fedeltà e lo sforzo costante a rendere gli altri felici, tutte qualità che irradieranno luminosamente e di continuo dal tuo proprio cuore.

Forse tu non puoi ancora credere completamente tutto questo e domanderai se io, il tuo Sé, sono proprio responsabile della tua presente posizione nella vita e se proprio io scelsi per te il tuo presente compagno. Se è così, è bene che tu ti interroghi finché tutto sia evidente. Ma, ricorda, io parlerò in modo molto più chiaro direttamente dall'interno, solo che tu ti rivolga fiducioso a me per aiuto. Poiché, io serbo sempre i miei più sacri segreti per quelli che si rivolgono a Me e che nutrono fede profonda e perseverante che io posso e voglio provvedere a ogni loro necessità. Ma a te, che non puoi ancora fare questo, io dico: se il tuo Sé non ti mise dove ti trovi e non ti diede il compagno che hai, perché allora tu sei così? Perché hai quel compagno?
Pensaci.
Io, il Tutto, il Perfetto, non commetto errori.

Sì, ma, tu dici, la personalità ne commette. E la personalità scelse quel compagno, e forse non ha meritato miglior posizione.
Ma che cosa e chi fece scegliere alla personalità proprio quel compagno e quella posizione? Chi scelse e collocò quel compagno in modo che tu potessi sceglierlo e chi ti fece nascere, fra tutti i paesi, proprio in questo paese e in questa città, fra tutte le città del mondo, e proprio in questo tempo? Perché non in un'altra città e cento anni dopo? Fu la tua personalità che fece queste cose?
Rispondi sinceramente a queste domande dinanzi a te stesso e imparerai che io, Dio in te, il tuo proprio Sé, faccio tutte le cose che tu fai e le faccio bene.
Le faccio nell'esprimere la mia idea, che cerca di manifestarsi continuamente in forma esteriore quale perfezione attraverso di te, mio vivente attributo, pur restando nell'eterno interiormente.

Quanto alla tua vera «anima compagna» che qualcuno ti ha indotto a credere che ti aspetti in qualche posto, smetti di cercarla; poiché essa non esiste al di fuori, in qualche altro corpo, ma dentro la tua anima.
Poiché ciò che in te chiede complemento è solo il tuo senso della mia presenza, dell'Io dentro, anelante di essere riconosciuto; Io, la tua controparte divina, la tua parte spirituale, la tua altra metà a cui soltanto tu devi essere unito, prima che tu finisca ciò che sei venuto a esprimere in Terra.
Questo è invero un mistero per te che non sei ancora sposato nella coscienza al tuo Sé impersonale. Ma non dubitare; se tu verrai in completa rinuncia e non ti curerai d'altro che dell'unione con me, ti schiuderò le dolcezze dell'estasi celeste che da lungo tempo ho in serbo per te.
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Oliviero Angelo
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Io sono - Saint Germain

Messaggioda Oliviero Angelo » 20/02/2010, 2:08

L’Autorità

A te che senti ancora il desiderio di leggere libri, credendo di trovare in essi una spiegazione dei misteri che ora ti nascondono il significato delle espressioni terrene della mia Idea, io dico: è bene che, seguendo gli impulsi che io ti mando, tu cerchi così all'esterno altre interpretazioni del significato che la mia Idea esprime per mezzo di essi; io renderò tale ricerca proficua per te, benché non nella maniera che tu immagini. E anzi bene che tu cerchi in insegnamenti, filosofie e religioni di tempi antichi, o in quelli di altri popoli e di altre razze, la verità che io desidero esprimerti, perché anche quella ricerca non sarà senza profitto. Ma verrà il momento in cui tu comprenderai che i pensieri di altre menti e gli insegnamenti di altre religioni, siano essi pur veri e belli, non sono ciò che io voglio per te; poiché io ho riserbato per te pensieri e insegnamenti che sono tuoi, soltanto tuoi, e che io ti darò in segreto, quando sarai pronto a riceverli.

E quando il tempo verrà, come inevitabilmente deve venire, in cui tu, insoddisfatto della tua ricerca fra gli insegnamenti delle varie religioni, filosofie e culti che ora ti interessano, diverrai scoraggiato e sentirai di non esserti avvicinato di più al raggiungimento dei poteri e dello sviluppo spirituale descritti con tanta autorità, e che credevi posseduti dagli scrittori dei libri, dagli insegnanti delle filosofie e dai promulgatori delle religioni, allora io ti mostrerò che mentre tutti questi libri, insegnamenti e religioni furono originariamente ispirati da me, e hanno fatto e fanno ancora la loro parte eccitando i cuori di molti, è ora conveniente per te cessare di rivolgerti a qualsiasi autorità esterna e limitare invece il tuo studio al mio libro di vita, guidato e istruito da me, interamente, da me soltanto. Se tu fai questo con sincerità e con fervore, troverai che io ti ho scelto per essere il gran sacerdote di una religione la cui grandezza e il cui splendore saranno, in confronto a tutte le altre presentate finora alla tua comprensione, come la luce del sole in paragone dello scintillio d'una lontanissima stella.

Riconoscerai, che le antiche religioni, furono date ai miei popoli di tempi remoti e che le religioni di altre razze sono per i miei popoli di quelle razze, ma che nessuna di esse è per te; anche se io le ho portate a tua conoscenza e ti ho additato in esse molte cose meravigliose che ti spinsero a una più decisa ricerca di me nei loro insegnamenti. Ma io ti dico che queste sono cose del passato e non hanno più nulla a che fare con te. t venuto il momento, se puoi vederlo, in cui devi mettere da parte tutta la conoscenza accumulata, tutti gli insegnamenti, tutte le religioni, tutte le autorità, anche la mia autorità, quale è espressa in questa e in altre rivelazioni esterne; poiché io ti ho risvegliato alla coscienza della mia presenza dentro di te, al fatto che ogni autorità, insegnamento o religione, venendo da una sorgente esterna, sia pure alta e sacra, non può più avere alcuna influenza su di te, tranne che come mezzo per farti rivolgere a me dentro, alla mia autorità decisiva in tutte le questioni, di qualunque natura.
Perché, dunque, cercare nelle cose del passato, nelle religioni, nella conoscenza umana o in altre esperienze, l'aiuto e la guida che io solo posso dare?

Dimentica tutto ciò che è stato. Il passato è morto. Perché gravare la tua anima del peso di cose morte?
Nella misura in cui ti attieni alle cose passate, tu vivi nel passato e non puoi avere nulla a che fare con me, che dimoro nel sempre presente ora,nell'eterno. Nella misura in cui ti attacchi ad atti, esperienze, religioni o insegnamenti del passato, altrettanto essi annebbiano la visione della tua anima, nascondendoti me e impedendoti sempre di trovarmi, finché tu ti liberi dalla loro influenza oscurante e passi dentro, nella luce della mia coscienza impersonale che non conosce limitazioni e penetra nell'Infinità, Realtà di tutte le cose.
Così pure non ti riguarda il futuro. Chi aspetta il futuro, per la sua perfezione finale, è incatenato al passato e non può divenire libero finché la sua mente non sia più carica delle conseguenze delle sue azioni, ed egli riconosca me come sua unica guida e getti su di me ogni responsabilità.
Tu, che sei uno con me, sei perfetto ora, e fosti sempre perfetto e non conoscesti mai giovinezza né vecchiaia, né nascita, né morte.

Tu, il Perfetto, non hai nulla a che fare con ciò che è stato e ciò che sarà. Nulla ti riguarda, fuorché l'eterno ora. Solo ciò che ti si presenta immediatamente ti riguarda; cioè come tu debba esprimere perfettamente la mia Idea qui e adesso, nelle condizioni in cui ti ho messo apposta per tale espressione. Compiuta l'opera tua, perché non lasciarla dietro di te, invece che trascinartela a gravare sulla mente e sulla tua anima con conseguenze che sono soltanto gusci vuoti da cui hai estratto il cibo?
Tutto questo si applica alla reincarnazione, alla cui credenza molte menti sono fortemente incatenate.
Che cosa hai a che fare tu, il Perfetto, l'Eterno, con incarnazioni passate o future? Può il Perfetto aumentare la sua perfezione? O l'Eterno uscire o tornare all'eternità?
Io sono, e tu sei uno con me, e sempre fummo e sempre saremo. Il tuo Io sono dimora e si reincarna in tutti i corpi con l'unico intento di esprimere la mia Idea.

L’Umanità è il mio corpo. In esso io vivo, muovo e ho il mio essere, esprimendo la mirabile luce della mia Idea per mezzo dei miei attributi, il cui celeste splendore è oscurato e distorto alla visione umana dalle miriadi di imperfette e offuscate facce dell'intelletto umano.
Io e tu, che sei uno con me, ci reincarniamo nell'Umanità come la quercia si reincarna nelle sue foglie e nelle sue ghiande, una stagione dopo l'altra, e ancora nelle migliaia di querce che nascono dalle migliaia di ghiande e dalle querce che da esse verranno, una generazione dopo l'altra.
Ma tu dici di ricordare qualche tua vita passata. Davvero? Ne sei sicuro?
Ebbene, che significa ciò? Appunto l'averti io concesso di intravedere un bagliore della realtà di una delle mie passate espressioni, per farti meglio comprendere il mio disegno, che esprimo ora a te, non è una prova data da me che tu personalmente fosti il mio tramite per tale espressione? Poiché non mi esprimo io attraverso tutti i tramiti e tu con me? E non siamo noi la Vita e l'intelligenza di tutte le espressioni, non importa quali siano il loro carattere, la loro età, la loro razza? Ma se ti piace di credere che tu realmente fosti quell'espressione, ebbene, io farò in modo che tale credenza ti sia di giovamento; ma solo in quanto essa concorrerà a prepararti alla grande realizzazione che verrà dopo.

Intanto tu sei strettamente incatenato. La tua personalità, con i suoi desideri egoistici e con le sue egoistiche ricerche, è ancora legata mani e piedi al passato e cerca nel futuro la sua liberazione, dopo l'esaurimento di tutte le conseguenze delle sue azioni. Essa, domina la tua mente e il tuo intelletto, con la falsa credenza della nascita e della morte e che tale sia la tua sola via per l'emancipazione finale e per l'unione con me, impedendoti di riconoscere la nostra eterna e sempre presente unità e di comprendere che tu puoi liberarti in qualunque momento tu voglia. Poiché, soltanto la personalità nasce e muore, cerca e si sforza di prolungare il suo soggiorno nel corpo e nella vita terrena e poi di tornare ad altri corpi dopo che io non ho più bisogno di quello che ha.
Ed è solo a questa personalità che tu sei legato, dalle credenze e dalle opinioni che essa ha innestato in te attraverso le età durante le quali ha tenuto la tua mente occupata con tali illusioni; solo quando tu puoi innalzarti alla realizzazione della tua divina immortalità, onnipotenza e intelligenza, e quando riesci a deporre tutte le credenze e le opinioni personali, solo allora puoi liberarti da questa falsa relazione e assumere la tua vera posizione di maestro e di re, uno con me, seduto sul trono del Sé; costringendo la personalità a prendere il suo posto naturale di servo e di suddito, pronto e volonteroso a obbedire al mio minimo ordine, divenuto così uno strumento degno di essere da me adoperato
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Messaggioda drago-lontra blu » 20/02/2010, 10:04

Mamma mia Gladius.....
dovessi riportare le frasi mi toccherebbe ri-scriverle tutte.

Tenete alto questo post amici, perché qua c'è tutto.
Grazie Gladius, non so a che punto sei, ma se vuoi continuare..
TI abbraccio fratello.
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Messaggioda Oliviero Angelo » 20/02/2010, 10:58

Hai ragione, mia Amata sorella Bluissima!
Qui c'è tutto.
Ci sono ancora alcuni capitoli da riportare ma vorrei farlo in cadenza settimanale per dare adito a tutti coloro che vorranno approfondire dentro Sè queste Verità, di poterle metabolizzare al meglio per Loro.
Queste parole sono state e continuano ad essere un prezioso dono anche per me.
Ti abbraccio nella Luce e nell'Amore, Drago!

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Messaggioda shanti » 20/02/2010, 13:37

Caro Lucis, prima di tutto, rinnovo il grazie per aver accolto l'invito di continuare a postare IO SONO, al posto mio, dandomi un grande aiuto.
Sono pagine molto intense, a volte difficili da leggere e comprendere, ma, a mio avviso, molto illuminanti su alcune cose.
Anni fa ho iniziato a leggere il libretto, piccolo solo come dimensioni, ma era "troppo" per me, per la mia capacità di comprendere di allora. Lo rileggo con gioia e con più profondità.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Oliviero Angelo
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Io sono - Saint Germain

Messaggioda Oliviero Angelo » 28/02/2010, 20:46

Intermediari e Intercessori


O tu, che nel tuo desiderio di servirmi sei entrato in una chiesa, in un'organizzazione religiosa, in una società occulta, in un qualunque ordine spirituale, credendo di far cosa grata a me con l'aiutarne e appoggiarne l'opera, nella speranza di ricevere in cambio favori speciali da me, ascolta queste mie parole e medita su di esse.
Sappi, innanzitutto, che già mi compiaccio di te poiché tu non fai nulla che io non ti faccia fare e quanto fai è per compiere il mio intento, anche se a volte può sembrarti di agire contro il mio volere e solo per soddisfare i tuoi desideri. Sappi, inoltre, che io provvedo a tutte le menti tutte le esperienze della loro vita, che le utilizzo unicamente per preparare il loro corpo, risvegliare il loro cuore e sviluppare la loro coscienza in modo che possano comprendersi e così esprimere per mezzo loro la mia Idea. Mediante queste esperienze io ispiro alle menti barlumi di me e della mia Idea e ho parlato, con tali ispirazioni, a molti che hanno raccolto le mie parole, le hanno scritte in libri e le hanno insegnate ad altre menti. Con tali parole ho risvegliato i cuori e la coscienza di quanti erano pronti a riceverle, anche se gli scrittori e gli istruttori non comprendevano il mio intento.
Molti di quelli le cui menti ispiro così, io li faccio diventare istruttori e guide di altri; ed essi, organizzando chiese, società e culti, attirano ricercatori e seguaci di modo che io, mediante parole che dico per mezzo loro, possa risvegliare i cuori e la coscienza di quelli che sono preparati a riconoscermi. Ma sono Io, l'Impersonale interno, che fa tutto ciò, e gli istruttori e le guide, personalmente non fanno nulla; servono soltanto come canali attraverso i quali io posso esprimere la mia Idea alla coscienza di quelli che a tale scopo attiro a essi. Poiché la mente è soltanto un canale e l'intelletto uno strumento che io adopero impersonalmente, dovunque e in qualunque tempo sia necessario, per esprimere la mia Idea, solo quando il cuore si è risvegliato e si è aperto a contenermi, la personalità può, con la sua mente e il suo intelletto, comprendere coscientemente il mio intento, allorché Io mi esprimo attraverso la mia Idea.
Tu, nel tuo desiderio di servirmi, puoi aver trovato in qualche istruttore o in qualche guida una personalità che, dalle meravigliose parole che io esprimo per mezzo suo, sembra contenerne già ora nel suo cuore. Nei tuoi dubbi, nella tua brama di essermi gradito e nella tua paura di spiacermi disobbedendo ai miei comandi, sei forse andato da qualcuno di quegli istruttori, che probabilmente asserivano di essere sacerdoti o sacerdotesse dell'Altissimo, e hai creduto di poter avere per mezzo di essi il mio messaggio, o parole di aiuto e di consiglio da qualche «maestro» o «guida» del mondo spirituale, reputato da te mio emissario.
Fa pure questo, se vuoi. Anzi, sono io che ti offro tale possibilità, se non vuoi o non puoi contentarti di confidare in me e di aspettare che Io ti risponda e ti aiuti a mio tempo e a modo mio.
Sì, ti mando perfino da questi sacerdoti e da queste sacerdotesse e lascio che tu riponga in essi la tua fiducia e la tua fede; lascio che essi ti nutrano di tutti gli insegnamenti e consigli «spirituali» provenienti da tali «maestri» e «guide» che tu puoi ricevere; affinché, in dolore e umiliazione per il disinganno che inevitabilmente sussegue,tu sia ancora una volta respinto su te stesso, sull'Istruttore interno, su di Me, sul tuo vero Sé.
Hai avuto tante delusioni, ti sei sottoposto a tutte le discipline, hai dato tutto il tuo ardore, tutta la tua devozione - per non parlare del tuo denaro e dei tuoi servigi - credendo di aiutare il mio lavoro; invece tutto ciò ti era carpito e veniva adoperato per costruire e rafforzare il potere personale e il prestigio di tali istruttori. Essi ti hanno alimentato con sottili adulazioni e promesse di avanzamento spirituale, usando un'abile sofistica sotto forma di altisonanti insegnamenti spirituali, allo scopo di tenerti legato a essi e di farti continuare a onorarli, tenendo sempre su di te la minaccia del mio malcontento se tu non davi loro indiscussa fede e obbedienza. Tutto questo io ti porto, perché è ciò che desideri e cerchi, e il desiderio è invero l'agente della mia volontà.
Tu puoi anche aver dato il tuo amore e la tua devozione a qualche istruttore visibile o invisibile, bene intenzionato forse, e spiritualmente saggio, il quale ti sembra non possa essere classificato tra coloro che ho menzionato, e avesse ricevuto insegnamenti che ti paiono d'inestimabile valore. Tutto ciò è bene, finché senti il bisogno di ricevere; poiché io do quanto appaga i tuoi desideri. Sappi, però, che tutto ciò è vano e non porta i risultati che cerchi. Poiché la ricerca di un conseguimento spirituale è della personalità; è quindi egoistica e conduce solo alla delusione.
Ma, se ben guardi, è appunto nella disillusione che raggiungi i veri risultati; poiché io stesso te li preparai e ti condussi verso di essi, presentandoti la possibilità di avere aiuto da qualche istruttore umano; le disillusioni e le umiliazioni te le procurai apposta, perché tu, divenuto di nuovo più umile e docile come un piccolo fanciullo, ascoltassi e obbedissi alla mia parola proferita dentro di te e, ascoltandola, potessi entrare nel mio Regno. Tutte le ricerche esterne finiranno così e ti riporteranno solo e sempre a me, stanco, nudo, affamato, disposto ad ascoltare me e a fare qualunque cosa anche solo per una crosta del mio pane, che nella tua presunzione prima disdegnavi. Ma ora, se ne hai abbastanza d'insegnamenti e d'istruttori e sei sicuro che dentro di te è la sorgente d'ogni sapienza, queste parole porteranno al tuo cuore una gioia ineffabile. Poiché non confermano esse ciò che tu hai già sentito dentro di te come vero?
A te, che ancora non puoi vedere questo e che hai bisogno di un intermediario, io ho provveduto con la storia del Cristo crocifisso per la tua redenzione, raffigurandoti in essa come desidero che tu viva, in modo che, attraverso la crocifissione della tua personalità, tu possa innalzarti alla coscienza dell'Unità con me.
Ma a te, che sei forte abbastanza per comprenderlo, io dico che non occorre intermediario fra te e me, poiché noi siamo già Uno. Se tu puoi appena percepire questo, tu puoi venire direttamente e immediatamente a me nella tua coscienza e io, Dio dentro di te, ti accoglierò e tu dimorerai con me in eterno, come fa mio figlio Gesù, l'Uomo di Nazaret, per mezzo del quale io mi esprimo ora, come duemila anni fa, e come un giorno mi esprimerò per mezzo tuo.
A te, che vorresti sapere come e perché io dico queste cose tanto belle e spirituali attraverso personalità che falliscono nel vivere gli insegnamenti che essi danno per propri, io dico: io adopero tutti i mezzi di comunicazione impersonalmente per esprimere il mio Intento. Alcuni ho preparato a essere mezzi di espressione migliori di altri, pur non conoscendo essi personalmente nulla di me. In alcuni ho risvegliato il cuore in modo che possano meglio contenermi e divenire coscientemente più uniti con me. Alcuni, così, sono divenuti Uno con Me, non sono più separati da me nella loro coscienza e io vivo, mi muovo ed esprimo in essi il mio Essere.
Fin dai primordi della Terra io ho preparato i miei sacerdoti, i miei profeti, i miei Messia, perché mostrare al mondo la mia Idea, la mia Parola che diventerà finalmente carne.
Ma che io parli per mezzo di un sacerdote, di un profeta, di un messia, di un piccolo bimbo o del tuo peggiore nemico, ogni parola che in modo vitale fa appello a te, è la parola dell'Io sono di te che parla attraverso l'organismo di quell'intermediario alla coscienza della tua anima.
Quando alcuni sono riuniti ad ascoltare la mia Parola, proferita da uno dei miei sacerdoti, non è il sacerdote, ma sono Io, nel cuore di ciascuno degli ascoltatori, che attiro dal sacerdote le parole vitali che penetrano profondamente nella coscienza di ciascuno degli uditori. Il sacerdote non sa che cosa nelle sue parole commuova gli astanti e non comprende neppure il mio Intento nelle parole che dice. Ma Io, dentro di lui, attraggo dalla devozione e dalla fede in Me, coscientemente e incoscientemente espresse da tutti quelli che sono riuniti intorno a lui, la forza spirituale che serve come canale di congiunzione mediante il quale Io raggiungo la coscienza di quelle menti preparate a comprendere il mio intento. Poiché, quantunque io dica per tutti le stesse parole, in effetti esse contengono un messaggio distinto per ciascuno e ciascuno comprende solo il messaggio che dico a lui; perché Io dentro di te scelgo dalle parole il significato che intendo per te e così per ogni tuo fratello, dentro di esso; per tutti scelgo il significato che intendo per ciascuno di essi.
Quando due o tre sono riuniti insieme in mio nome, io sono in mezzo a essi; poiché l'Idea che li ha raccolti è la mia Idea, da Me dentro ciascuno ispirata, e con l'unione delle loro aspirazioni verso di Me, io cerco un canale per mezzo del quale rendo la coscienza di ciascuna di quelle anime capace di afferrare barlumi di Me nella misura delle sue possibilità.
Io faccio in modo che ogni sacerdote, ogni istruttore, ogni intermediario, senta istintivamente questo poiché tutti sono miei ministri, scelti da me. Così pure sveglio nel loro cuore il desiderio di circondarsi di seguaci, per poter risvegliare nei cuori di quelli che sono pronti una coscienza della mia presenza dentro di loro. Il sacerdote, l'istruttore, l'intermediario, possono non aver mai riconosciuto la mia presenza dentro di loro e pensare che io sia personificato in qualche maestro o in qualche Dio, o in qualche salvatore fuori di loro; pure, per mezzo di certe parole che faccio pronunziare ai miei ministri, insieme alla forza spirituale fornita dai vari aspiranti, io posso risvegliare la coscienza dell'anima di coloro che ho condotto a quei miei ministri, alla reale comprensione di Me, l'Uno Impersonale, che risiede nell'intimo, nel cuore di tutti e di ciascuno.
Poiché l'Io sono del mio ministro e l'Io sono di ogni seguace è Uno; uno in coscienza, uno in comprensione, uno in amore, uno in scopo, il quale è il compimento della mia Volontà.
Questo Io sono, che è interamente impersonale e che non conosce tempo né spazio, né differenti identità, utilizza solo le personalità dei ministri e dei seguaci e l'occasione del contatto personale come mezzo per dare voce alla mia Idea, che sempre si sforza dall'interno di esprimersi esternamente.
I ministri che approfittano della confidenza e della fede dei miei seguaci e le adoperano per avvantaggiare i propri interessi privati, io li sveglio a suo tempo al riconoscimento del mio volere e della mia Idea. Questo risveglio è però tutt'altro che piacevole per le loro personalità, e quasi sempre cagiona molte sofferenze e umiliazioni: ma le anime gioiscono e cantan lodi a me quando il fatto avviene.
Non stupirti, dunque, se talvolta odi meravigliose parole di Verità da labbra apparentemente disadatte a proferirle e da persone che forse non ne comprendono tutto il significato; né del fatto che spesso semplici seguaci si risvegliano prima dei loro istruttori e si sviluppano più di essi. Io, che dimoro tanto nell'istruttore che nei suoi seguaci, scelgo differenti condizioni e fornisco diverse vie per l'espressione dei miei attributi in ogni anima, adattando ciascuna di esse al tempo e al luogo in cui possono completarsi e aiutarsi meglio a vicenda; unendole così tutte nella più armoniosa espressione possibile della mia Idea, a seconda delle circostanze.
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Messaggioda drago-lontra blu » 01/03/2010, 8:15

A molti è successo di affidarsi alle parole di decantate guide, o di "servire" entro circoli di diversa natura spirituale. E questo è stato un bene, che ha permesso il discernimento, e coloro che ancora continuano, hanno la guida di cui hanno bisogno.
Molti spendono in corsi e seminari, molti girano il mondo alla ricerca di luoghi mistici, molte sono le vie.
E il disinganno che ne consegue è il premio.
Ma ci vuole tempo, quello giusto, e nel frattempo, molte cose parlano invece al nostro cuore e ci servono come spartiacque.
Molti tesori riusciamo a riconoscerli e man mano che si continua questi tesori si spogliano della materia terrena, riducono il valore costituito, nutrono la luce che abbiamo dentro, diventano impalpabili fino ad un semplice sussurro.
Ciao Gladius, smakkkkkkkkkkkkkkk
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Messaggioda shanti » 01/03/2010, 10:03

Ho seguito corsi e ho visitato luoghi mistici, con grande gioia. Ma raramente mi è capitato il disinganno. Non credo si possa dire che è una regola.
Quasi sempre hanno aperto porte di accesso al mio "dentro" che mi hanno permesso di vedere, di trovarmi, di sentire. Forse il mio Io sono mi ha guidata nei posti e dalle persone giuste per me, o forse sono stata fortunata. Ma ciò di cui avevo bisogno. per aprire quelle porte, l'ho sempre trovato.
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