A voi l'approfondimento, quando volete.
Simbologia Arborea
L’albero non è un simbolo esclusivamente ebraico (vedi "L'albero della Vita"), ma è presente in molte altre culture sparse sul globo; a cosa si riferisce la simbologia dell’albero? Riportiamo di seguito le parole esatte di Giorgio Terzoli, tratte dal suo libro Il Codice degli Dei, su tale argomento:
Molti popoli antichi descrivevano l’universo come provvisto di un’asse (Axis Mundi) che veniva normalmente rappresentato da un immenso albero (per fare un chiaro esempio pensiamo a Yggdrasil, l’immenso frassino dei popoli nordici) o da un palo, che si estendeva dal centro della terra fino alla stella polare .
Yggdrasil era il frassino a tre radici la cui cima svettava in Asgard. Nonostante venisse continuamente scavato da orribili nemici e rosicchiato dal serpente Nidhogur, non appassiva mai. Sopravvivrà persino al crepuscolo degli dei.
Il grande motivo del mito è quello dell’albero meraviglioso, alto come il cielo.
Il grande frassino Yggdrassil nell’Edda, la quercia che oscura il mondo nel Kalevala, la quercia mondo piena di stelle di Feredice, l’albero della vita nell’eden, l’albero della vita mangiato dal mostro celeste dei Maya. La conclusione nella mitologia è l’abbattimento di questo albero, corrispondente all’asse della terra.
La croce degli equinozi e dei solstizi diventa l’albero nuovo che segna i nuovi incroci, il legno della croce deriva dall’albero della vita, ma stiamo entrando in terreno delicato.
Interessante notare che in astronomia la costellazione che ospita l’equinozio di primavera, viene chiamata “sacrificata sulla croce degli equinozi e dei solstizi”.
L'albero del mondo
Non diversamente dal famoso albero del mondo dell' Edda, le cui radici erano rosicchiate dal drago dell'invidia, l'albero cosmico sempre verde dei Maya, affondava le sue radici nell'oscuro mondo degli inferi, con la sua cima si spingeva fino al cielo lucente, mentre il tronco e i rami si ergevano nel mezzo del mondo. I Maya lo chiamavano Wacah Chan, che significa all'incirca " cielo innalzato", secondo la loro idea. Ciò si ritrova in molti miti antichi di tutto il mondo, gli dei con l'aiuto di questo albero gigantesco, tendevano il cielo verso l'alto come un enorme tetto a piramide. La grande quercia Russa o Finlandese è una parente prossima degli Alberi Sumeri o Maya.
"Quercia lunga, quercia larga.
Quale è il legno della sua radice?
Oro è il legno della sua radice.
Il CIELO è il legno della cima della quercia.
Un recinto nel cielo .
Un ARIETE nel recinto".
Runot Finlandese.
"un gran mostro nel mezzo della creazione avanzò a gran passi
in penitenza sul dorso del mare, in esso sono posti gli dei, quali che siano
come i rami di un ALBERO tutt’intorno al tronco.”
Atharva – Veda
Da questo breve passo è semplice dedurre che l’albero dell’Eden non è un semplice albero. Da questo brano sembra valere l’uguaglianza albero = asse terrestre. Sebbene questo non è il significato che si nasconde dietro l’albero dell’Eden, è bene spendere due parole sulla suddetta uguaglianza. L’asse terrestre è quella retta immaginaria passante per i poli (geografici e non magnetici; della differenza tra i due poli ne parleremo in seguito, noi terremo principalmente in considerazione per questa prima analisi i poli geografici) attorno al quale avviene la rotazione della terra. È da precisare che l’asse terrestre non è perpendicolare al piano dell’eclittica (ellisse descritto dalla terra nel suo moto di rivoluzione attorno al sole), ma è inclinato: tale inclinazione è pari a 23°30’. Visto che nulla è immutabile, l’inclinazione non è una costante, ma è un angolo variabile. Cosa può far variare tale inclinazione? Un forte cataclisma (come quello che ha distrutto le civiltà antidiluviane), la legge della gravitazione universale (Newton; a questo proposito di questo, bisognerebbe aprire una parentesi sul moto di attrazione lunisolare, ma tralasceremo questo discorso per ora. In questo momento siamo diretti verso altri lidi; ma della precessione degli equinozi ne parleremo ampiamente in seguito). Come Terzoli scrive, la conclusione nella mitologia è l’abbattimento di questo albero (l’albero cosmico): quest’affermazione ha un significato molto importante. L’asse terrestre ha modificato nel tempo la sua inclinazione: molto probabilmente questo fenomeno è stato ben visibile nel caso di quel disastro che è stato denominato Diluvio Universale. Mi spiego meglio, in una tomba egizia è riportato iconograficamente sul soffitto della struttura il globo terrestre in due raffigurazioni distinte; in una il globo appariva come appare a noi oggi, mentre in quello vicino la rappresentazione era si la stessa, ma aveva una caratteristica peculiare che non possiamo dimenticare e tralasciare: il globo era rappresentato al rovescio. Quest’ultima immagine (la prima che si trova entrando nella tomba, proprio a testimoniare che questo stato era precedente a quello attuale) sembra confermare la mia affermazione. Vi è stato un cataclisma, un fenomeno di cui noi siamo ignari che ha portato all’inversione dei poli magnetici terrestri.......
.....come abbiamo modo di apprendere, l’albero poteva assumere
allegoricamente il significato di asse terrestre, portando con sé la
fine della mitologia, corrispondente con l’inversione dei poli magnetici
e lo spostamento dell’asse terrestre (sua inclinazione). Ma questa non è
l’unica funzione che l’albero interpretava: l’uguaglianza sopra
analizzata (albero = asse terrestre), viene assunta come significato
della simbologia dell’albero solo in un secondo tempo, andando a
sostituire il suo significato precendete. Qual era dunque il suo
significato originario? Perché questo significato è stato poi cambiato?
Esiste un legame tra i due significati?
dal sito di AVALOR-RA
