SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

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drago-lontra blu
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Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda drago-lontra blu » 30/01/2012, 14:59

mi piacerebbe poter discutere, ma sono argomenti di cui leggo attraverso te Artos, non ho ricerche mie in proposito, sappi però che ti seguo sempre. :emtc118:
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Artos

Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda Artos » 30/01/2012, 16:36

Grazie a voi. E di più un grazie a voi perché mi date la possibilità di scrivere. Un saluto e abbraccio.

Artos

Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda Artos » 01/02/2012, 10:24

Pianeti e Costellazioni.
Secondo un mio punto di vista il Pianeta non è altro che il Pensato di una Costellazione o un Insieme di Stelle.
Invece il Pensatore è appunto la Costellazione o un insieme di Stelle che fanno un certo tipo di lavoro insieme. Allora potremmo avere che su uno stesso Pianeta ci potrebbero essere più Pensatori o Costellazioni o Insieme di Stelle. E' inutile dire che in un Sistema Solare come il nostro formato dal Sole Centrale e da sette Pianeti fino a Saturno ci possono essere un'infinità di Costellazioni o Insieme di Stelle che agiscono tramite di essi. Rimane il compito di Pianeti esterni al nostro sistema Solare che sono Urano, Nettuno e Plutone. Ma cosa fanno questi Pianeti ? Sempre secondo il mio punto di vista questi Pianeti Esterni hanno il compito di portare Energie o Lavoro ai Pianeti del Nostro Sistema Solare da Costellazioni o Insieme di Stelle che noi non ne facciamo parte. Per adesso mi fermerei qui. Un saluto e abbraccio fraterno a tutti.

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drago-lontra blu
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Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda drago-lontra blu » 01/02/2012, 13:24

SATURNO- IL SIGNORE DEGLI ANELLI..........
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Potreste non saperlo, ma il mondo intero è stato pervaso dal culto di Saturno per migliaia di anni. Il culto non è mai cessato ed i suoi rituali sono ancor oggi presenti.
Saturno è definito "Il Signore degli Anelli", stesso motivo per cui ci scambiamo gli anelli durante il matrimonio, o vengono disegnate le aureole ai santi. Questo articolo vuole spiegare gli attributi del dio Saturno e la continuazione di questo culto nella tradizione popolare.
Dai tempi remoti, i saggi guardavano le stelle, ammirando il loro scintillio paradisiaco e attribuendo loro poteri divini, basandosi sugli effetti che avevano sull'umanità. Prima del Diluvio Universale, Saturno era considerato come il Dio Supremo e governatore dei re. Ricercatori del' occulto affermano che Saturno governasse il regno d'Atlantide e fosse l'antenato divino di tutti i patriarchi e re terrestri. Il culto si è perpetuato passando attraverso numerosi Dèi nell'antichità:

"Chronos, o Saturno, Dioniso, Iperione, Atlente, Ercole, erano tutti collegati con un "grande continente di Saturno"; vi erano Re che avevano governato sui paesi delle coste occidentali del Mediterraneo, in Africa e Spagna." Baldwin, Nazioni Preistoriche.

Nella mitologia egizia Iside è considerata la figlia maggiore di Saturno.

"Io sono Iside, la Regina di questo paese. Fui istruita da Mercurio. Nessuno può distruggere le leggi che ho promulgato. Sono la figlia maggiore di Saturno, il più anziano degli Déi."

Saturno nelle Civiltà Semite

Le civiltà semite si riferiscono alla figura di Saturno col nome "El". La divinità suprema viene rappresentata con un cubo. Notiamo rappresentazioni del Cubo sparse nel mondo.

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IL CUBO NERO DI SANTA ANA

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PARTE DELL'APPLE STORE DI NYC
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MANHATTAN NYC
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DANIMARCA
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il cubo nero residuo dell'antico culto di El.
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la Kabaa adorata migliaia di anni anche prima dellavvento dell'Islam

Molti ricercatori esoterici affermano che il nome Is-Ra-El sia la combinazione dei nomi degli Déi pagani Iside, Ra ed El. Gli antichi Ebrei rappresentano Saturno con la stella a sei punte, che più tardi divenne la Stella di David (che ha anche molti altri significati esoterici). Il simbolo è presente anche sulla bandiera d' Israele.
Saturno ha sempre avuto un significato negativo se non addirittura associato al Male. Nei tempi antichi veniva chiamato il Grande Malfattore in opposizione a Giove, il Gran Benefattore. Esotericamente Saturno è associato alle ristrettezze umane, alle privazioni alla morte e alla decadenza. Il nome greco era "Kronos", signore del Tempo, che è il fattore principale che inevitabilmente conduce alla fine dei mortali. Le rappresentazioni tradizionali del Grande Mietitore, proviene dagli attributi del dio Saturno, che tiene il falcetto col quale uccise suo padre.
Infine, il grande dio Pan, divinità dalle corna, rappresentava Saturno nell'antico paganesimo. La creatura mezzo uomo e mezzo capro è considerato l'antenato delle nostre raffigurazioni di Satana.( Ma povero Pan, allegro Pan..)
Pan era lo spirito controllore dei mondi inferiori. Veniva ritratto mentre vagava per le foreste, con il pene eretto, ubriaco e lascivo, amoreggiando voluttuosamente con le ninfe e suonando il flauto nelle selve ( ci credo che lo associavano al male... , ma dai su.)
Quindi essendo simbolo del Pianeta Saturno, che governa il Capricorno, il nostro Pan è anch'esso legato a questo segno zodiacale.
L'avvento di religioni quali il Cristianesimo, il Giudaismo e l'Islam ha ristretto il culto di Saturno nei circoli occulti. Come si è visto , il Signore degli Anelli, è ancora onnipresente nella cultura popolare, ma viene riconosciuto solo da chi ha occhi per guardare ed orecchie per udire.
DObbiamo sfatare sta cosa malefica di Pan, etichettato dai soliti perbenisti.



da: http://poteriocculti.mastertopforum.biz ... 06&start=0

e per chi ne ha voglia qua c ci sono foto spettacolari del pianeta Saturno...http://www.castfvg.it/sistsola/saturno/saturno.htm
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Artos

Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda Artos » 01/02/2012, 14:18

Ciao Drago Blu, grazie per le altre notizie sui Pianeti. Ultimamente si è visto al polo nord di Saturno un esagono comprendente tutto il il Polo Nord ed oltre. Questo ha meravigliato anche gli scienziati. Saturno effetivamente rappresenta il piombo e i grandi cambiamenti ed è associato anche alla raccolta. Le Anime seguono il percorso da Saturno. Per quanto riguarda il Male, od altro il persorso è Giove in quanto Satana verrà gettato nello stagno di fuoco e lo stagno viene rappresentato proprio dal Pianeta Giove questo è detto nell'Apocalisse di Giovanni. Per quanto riguarda i cattivi e i buono (in senso scherzoso) nel libro della Pistis Sophia del Maestro Gesù i sette Pianeti citati fino a Saturno venivano chiamati in due modi. Il primo modo era riferito al percorso diciamo malefico e naturalmente venivano collegati a Stelle e Sistemi con lavorazione di quel tipo. Il secondo modo o nome era riferito diciamo benevolo e venivano collegati a Stelle e Sistemi con la lavorazione di quel tipo. Questo in Quanto il Tutto ha un' infinità di Stelle Pianeti a e magari altra roba. Il nostro sistema è collegato con il tutto. Grazie dinuovo e un saluto e abbraccio.

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Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda shanti » 01/02/2012, 14:21

Povero Pan :emtc10:
Saturno porta molte opportunità, ti porta a dare svolte e a fare scelte, ma, santa pazienza, è anche bello tosto eh eh eh. Dal 5 ottobre la sua influenza uscirà dal mio segno e non ci tornerà per 29 anni. Magari respiro.... :emtc8: e comunque ... evviva Saturno e tutto quello che ha portato.

per i bilancini aggiungo:


Saturno è attualmente nel segno della Bilancia e vi resterà fino ad ottobre del 2012. Nell’immaginario collettivo questo pianeta ha una fama molto pesante, è quello che porta i guai, le pesantezze ed è difficile che qualcuno gli riconosca il forte impatto che ha nella nostra crescita. E’ un padre severo lui che ci impone delle regole e ci punisce quando sbagliamo, però è giusto e profondamente equo.


Lui ha il compito di metterci davanti ai nostri limiti spronandoci a superarli. Forse avrà dei metodi bruschi ma quando si dimostra troppo pesante è perché non siamo pronti a fare quel balzo evolutivo che ci consentirebbe di vivere meglio. Allora resistiamo, non ci lasciamo andare al cambiamento ed ecco che arriva l’evento imprevisto che ci costringe a cambiar strada.

Saturno è il pianeta del rigore e i suoi insegnamenti li impartisce attraverso la privazione o la malattia. Ha una funzione punitiva, sì, ma perché ancora, al livello di apprendimento in cui siamo come umanità, non siamo capaci di crescere senza sofferenza.

Nella Bilancia si trova a suo agio perché in questo segno ha l’esaltazione, ossia si esprime al meglio, perciò lavorerà bene e riuscirà a darci quegli insegnamenti dei quali, come collettivo e come persone singole, abbiamo bisogno.

La Bilancia, nel suo simbolismo, è legata alla giustizia, al senso del dovere e all’equità sociale. I valori etici, il senso di responsabilità e il rispetto dell’altro fanno ancora parte dei suoi principi base, insieme pure alle varie forme d’arte.

Saturno in bilancia

Con il transito di Saturno in questo settore è logico prevedere che ci saranno delle novità riguardo gli argomenti appena citati. Probabilmente ci saranno delle riforme in ambito legislativo ed anche una riscoperta di un ideale di giustizia sociale. Forse si dibatterà sui diritti civili e si potrebbero desiderare una maggiore collaborazione tra stati, enti e persone. Ognuno nel suo piccolo dovrà capire che dove finisce l’io inizia il tu.

In questo suo lungo passaggio si troverà in sinergia con altri importanti pianeti come Plutone, Urano e Giove ed ognuno di questi pianeti transiterà in un segno cardinale (come la Bilancia). Anche Marte, per brevi periodi, sarà di supporto a questi pianeti. Marte è quello che dà l’impulso agli eventi che altri punti celesti, di maggior calibro, stanno preparando.

E’ un cambiamento epocale che si sta avvicinando, che coinvolgerà vari settori del nostro vivere quotidiano, alla fine di questo suo passaggio sicuramente ci renderemo conto di non essere più come oggi e ciascuno di noi porterà in sé i benefici di questa forte scossa ricevuta.


da amando.it
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Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda Artos » 05/02/2012, 11:50

Il Sigillo di Salomone.

L'Esagramma

L'Esagramma, o Stella a 6 punte, o Esalfa, è un simbolo antichissimo. Presso gli Ebrei esso rappresentava il regno Giudaico, ed era noto anche come Stella di Davide, Sigillo di Salomone o Scudo dell'Arcangelo Michele. Come Chiave di Salomone è rappresentato nei più antichi trattati di Magia. Ancora oggi è presente come parte centrale dell'emblema nazionale dello stato di Israele, ed è un simbolo dell'ebraismo. Nella Cabala questo simbolo rappresenta l'armonia dell'universo, in quanto composto da due elementi uguali e contrapposti: il triangolo con la punta verso l'alto, che simboleggia il principio attivo, maschile e benefico, ed il triangolo con la punta verso il basso, principio passivo, femminile e malefico. È anche utilizzato dalla Massoneria, in particolare dalla Gran Loggia d'Israele e dal Rito del Sacro Arco Reale di Gerusalemme. Nell'ambito dell'Alchimia, il simbolo è l'unione tra l'elemento del fuoco (simboleggiato da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l'alto) e quello dell'acqua (un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso), e significa l'equilibrio cosmico. L’interpretazione alchemica non è però priva di agganci con i misteri della lingua ebraica. La stella appartiene, per usare i termini della fenomenologia delle religioni, alla serie delle teofanìe uraniche, vale a dire è un simbolo celeste, ed il cielo, in ebraico, si chiama shamayim, parola che unisce ‘esh (Fuoco) con mayim (Acqua).
Fonte:http://angolohermes.interfree.it/Simbolismi/esagramma.html
Di questo simbolo si è detto veramente tanto. Io mi soffermerei solo alla parte di quello che dicono gli alchemici di questo articolo sopracitato.
Rappresenta l'Unione tra l'elemento fuoco rappresentato dal triangolo equilatero con la punta rivolta verso l'alto di colore bianco e l'elemento acqua triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso. Magnifico il fuoco che sale e l' acqua scura (magari nera o marrone) che scende. A questo punto è meglio analizzare i due triangoli. Il primo il fuoco con punta verso l'alto si è vero essendo un triangolo deve per forza avere due polarità che si uniscono ma di che cosa? Potrebbero essere Energie Cosmiche inteso come Raggi Cosmici oppure Pianeti o qualcosa d'altro. Io sono propenso che si tratta di Emergie Cosmiche abbinate anche ai nostri corpi energetici appunto magari Mentale, Emozionale ed Fisico. Questo vale anche per il trinagolo che rappresenta l'acqua stesso discorso. Ma come potrebbe avvenire questo sempre secondo un mio punto di vista viene combinato dai Chakras ovvero dalle ruote (ROTAS). Magari si abbinano il Triangolo verso l'alto potrebbe essere 3°, 4° e 5° Chakras e il triangolo verso il basso il 7°, 6° e 2° Chakras. il 3° appunto il fuoco e il 2° l'acqua. Ma vedremo. Per adesso mi fermerei qui. un saluto e abbracio a tutti.

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Re: SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

Messaggioda shanti » 05/02/2012, 13:49

Bellissimo simbolo, oltre ad essere il simbolo dell'ordine di lavoro dell'Arcangelo Michele, è anche lo yantra del quarto chakra, Anahata il non colpito.Ciao Artos

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Le Due Porte.

Messaggioda Artos » 09/03/2014, 8:45

Il Simbolismo dello zodiaco nei pitagorici - René Guénon

Ed. originale Le symbolisme du Zodiaque chez les Pythagoriciennes,
in Études Traditionelles, giugno 1938



Trattando la questione delle porte solstiziali ci siamo riferiti direttamente soprattutto alla tradizione indù, perché in essa i dati che vi si riferiscono sono presentati nel modo più chiaro; ma in realtà si tratta di qualcosa che è comune a tutte le tradizioni, e si può trovare anche nell’antichità occidentale. Nel Pitagorismo, in particolare, il simbolismo zodiacale sembra aver avuto un’importanza altrettanto considerevole; le espressioni ‘porta degli uomini’ e ‘porta degli dèi’, da noi usate, appartengono del resto alla tradizione greca; solo che le informazioni giunte sino a noi sono in questo caso talmente frammentarie e incomplete che la loro interpretazione può dar luogo a parecchie confusioni, che non sono mancate da parte di coloro che hanno considerato tali informazioni isolatamente e senza renderle più chiare per mezzo di un raffronto con altre tradizioni.



Anzitutto, per evitare certi equivoci, sulla posizione reciproca delle due porte, occorre ricordarsi di quanto abbiamo detto sull’applicazione del ‘senso inverso’, a seconda che le si consideri in rapporto all’ordine terrestre o all’ordine celeste: la porta solstiziale d’inverno, o il segno del Capricorno, corrisponde al nord nel ciclo annuale, ma al sud in relazione al cammino del sole nel cielo; così, la porta solstiziale d’estate, o il segno del Cancro, corrisponde al sud nel ciclo annuale, e al nord in relazione al cammino del sole. Per questo, mentre il movimento ‘ascendente’ del sole va da sud a nord e il suo movimento ‘discendente’ da nord a sud, il periodo ‘ascendente’ dell’anno dev’essere invece considerato compiersi nella direzione nord-sud, e il suo periodo’ discendente’ in quella sud-nord, come abbiamo già detto in precedenza. Proprio in rapporto a quest’ultimo punto di vista, secondo il simbolismo vedico, la porta del dêva-loka è situata verso nord e quella del pitri-loka verso sud, senza che vi sia in ciò, malgrado le apparenze, alcuna contraddizione con quello che troveremo più avanti.



Citeremo, corredandolo delle spiegazioni e rettificazioni necessarie, il riassunto dei dati pitagorici esposto da Jérôme Carcopino1: «I pitagorici» egli dice «avevano costruito tutta una teoria sui rapporti dello Zodiaco con la migrazione delle anime. A quale data risalirebbe? È impossibile saperlo. Fatto sta che nel secolo II della nostra era, essa fioriva negli scritti del pitagorico Numenio, che ci è permesso di conoscere attraverso un riassunto secco e tardivo di Proclo, nel suo commento alla Repubblica di Platone, e un’analisi, al tempo stesso più ampia e più antica, di Porfirio, nei capitoli XXI e XXII del De Antro Nympharum». Ecco, diciamolo subito, un esempio piuttosto significativo di ‘storicismo’: la verità è che non si tratta per nulla di una teoria ‘costruita’ più o meno artificialmente, a questa o quella data, dai pitagorici o da altri, a modo di una semplice opinione filosofica o di una concezione individuale qualunque; si tratta di una conoscenza tradizionale, che concerne una realtà di ordine iniziatico, e, proprio in virtù del suo carattere tradizionale, non ha e non può avere alcuna origine cronologicamente assegnabile. Sono, beninteso, considerazioni che possono sfuggire a un ‘erudito’; ma egli dovrebbe almeno capire questo: se la teoria in questione fosse stata ‘costruita dai pitagorici’, come spiegare il fatto che essa si trova dappertutto, al di fuori di ogni influenza greca, e in particolare nei testi vedici, che sono sicuramente di molto anteriori al pitagorismo? Anche questo, Carcopino, in quanto ‘specialista’ dell’antichità greco-latina, può sfortunatamente ignorarlo; ma, da quel che riferisce egli stesso in seguito, risulta che tale dato si trova già in Omero; dunque, anche presso i Greci essa era conosciuta, non diremo solo prima di Numenio, cosa fin troppo evidente, ma prima dello stesso Pitagora; si tratta di un insegnamento tradizionale che si è trasmesso in modo continuo attraverso i secoli, e poco importa la data forse ‘tardiva’ alla quale certi autori, che non hanno inventato nulla e non ne hanno mai avuto la pretesa, l’hanno formulato per iscritto in modo più o meno preciso.



Detto questo, torniamo a Proclo e a Porfirio: «I nostri due autori concordano nell’attribuire a Numenio la determinazione dei punti estremi del cielo, il tropico d’inverno, sotto il segno del Capricorno, e il tropico d’estate, sotto quello del Cancro, e nel definire, evidentemente sulle sue tracce, e sulle tracce dei ‘teologi’ che egli cita e che gli sono serviti da guide, il Cancro e il Capricorno come le due porte del cielo. Sia per discendere nella generazione, sia per risalire a Dio, le anime dovevano quindi necessariamente varcare una di esse». Per «punti estremi del cielo», espressione un po’ troppo ellittica per essere perfettamente chiara da sola, bisogna naturalmente intendere qui i punti estremi raggiunti dal sole nella sua corsa annuale, dov’esso in certo modo si arresta, da cui il nome di ‘solstizi’; a tali punti solstiziali corrispondono le due ‘porte del cielo’, il che è appunto esattamente la dottrina tradizionale che già conosciamo. Come abbiamo indicato altrove, 2 questi due punti erano talora simboleggiati - per esempio sotto il tripode di Delfi e sotto gli zoccoli dei corsieri del carro solare - dal polipo e dal delfino, che rappresentano rispettivamente il Cancro e il Capricorno. Inutile dire, d’altra parte, che gli autori in questione non hanno potuto attribuire a Numenio la determinazione stessa dei punti solstiziali, che erano noti da sempre; si sono semplicemente riferiti a lui come a uno di coloro che ne avevano parlato prima di loro, e come egli stesso si era già riferito ad altri ‘ teologi’.



Si tratta poi di precisare il ruolo proprio di ciascuna delle due porte, ed è qui che nasce la confusione:, «Secondo Proclo, Numenio le avrebbe rigidamente specializzate: per la porta del Cancro, la caduta delle anime sulla terra; per quella del Capricorno, l’ascensione delle anime nell’etere. In Porfirio, invece, è detto soltanto che il Cancro è a nord e favorevole alla discesa, il Capricorno a sud e favorevole alla salita: di modo che invece di essere strettamente assoggettate al ‘senso unico’, le anime avrebbero conservato, sia all’andata che al ritorno, una certa libertà di circolazione». La fine di questa citazione esprime, a dire il vero, un’interpretazione di cui conviene lasciare tutta la responsabilità a Carcopino; non vediamo assolutamente in cosa quel che dice Porfirio sarebbe ‘contrario’ a quel che dice Proclo; forse è formulato in modo un po’ più vago, ma sembra di fatto voler dire in fondo la stessa cosa: ciò che è «favorevole» alla discesa o alla salita deve probabilmente intendersi come ciò che la rende possibile, poiché non é molto verosimile che Porfirio abbia voluto lasciar sussistere in tal modo una specie di indeterminazione, il che, essendo incompatibile con il carattere rigoroso della scienza tradizionale, non sarebbe in ogni caso in lui che una pura e semplice prova d’ignoranza su questo punto. Comunque, è visibile che Numenio non ha fatto altro che ripetere, sulla funzione delle due porte, l’insegnamento tradizionale conosciuto; d’altra parte, se egli pone, come indica Porfirio, il Cancro a nord e il Capricorno a sud, evidentemente egli considera la loro posizione nel cielo; lo indica d’altronde abbastanza chiaramente il fatto che, in quel che precede, sono in questione i ‘ tropici ‘, che non possono avere altro significato oltre quello, e non i ‘ solstizi’, che si riferirebbero invece più direttamente al ciclo annuale; e per questo la posizione qui enunciata è inversa a quella data dal simbolismo vedico, senza tuttavia che ciò costituisca alcuna differenza reale, giacché si tratta di due punti di vista ugualmente legittimi, che si accordano perfettamente fra di loro se si è capito il loro rapporto.



Ma vedremo qualcosa di ancor più straordinario: Carcopino continua dicendo che «è difficile, in mancanza dell’originale, trarre da queste allusioni divergenti», ma che in realtà, dobbiamo aggiungere noi, sono divergenti solamente nel suo pensiero, «la vera dottrina di Numenio», che, abbiamo visto, non è la sua propria dottrina, ma soltanto l’insegnamento da lui riferito, cosa d’altronde più importante e più degna d’interesse; «ma risulta dal contesto di Porfirio che, anche esposta sotto la sua forma più elastica» - come se potesse esserci «elasticità» in un problema che è unicamente una questione di conoscenza esatta - «essa resterebbe in contraddizione con quelle di certi suoi predecessori, e, in particolare, con il sistema che alcuni più antichi pitagorici avevano fondato sulla loro interpretazione dei versi dell’Odissea in cui Omero ha descritto la ‘ grotta d’Itaca’», cioè quell’‘antro delle Ninfe’ che non è altro se non una delle raffigurazioni della ‘caverna cosmica’ di cui abbiamo parlato in precedenza. «Omero, annota Porfirio, non si è limitato a dire che la grotta aveva due porte. Egli ha specificato che una era volta al lato nord, e l’altra, più divina, al lato sud, e che si discendeva dalla porta a nord. Ma non ha indicato se si poteva scendere per la porta a sud. Dice solo: è l’entrata degli dèi. Mai l’uomo prende il cammino degli immortali». Pensiamo che questo dev’essere il testo stesso di Porfirio, e non vi vediamo la contraddizione annunciata; ma ecco ora il commento di Carcopino: «Secondo questa esegesi, si scorgono, in quel compendio, dell’universo che è l’antro delle Ninfe, le due porte che s’innalzano ai cieli e sotto le quali passano le anime, e, al contrario del linguaggio che Proclo mette in bocca a Numenio, quella a nord, il Capricorno, fu dapprima riservata all’uscita delle anime, e quella a sud, il Cancro, fu di conseguenza assegnata al loro ritorno a Dio».



Ora che abbiamo completato la citazione, possiamo facilmente renderci conto che la pretesa contraddizione, anche qui, esiste solo secondo Carcopino; c’è infatti nell’ultima frase un errore evidente, e persino un duplice errore, che sembra veramente inspiegabile. Anzitutto, è Carcopino che aggiunge di propria iniziativa la menzione del Capricorno e del Cancro; Omero, a quanto dice Porfirio, designa le due porte solo per mezzo della loro posizione a nord o a sud, senza indicare i segni zodiacali corrispondenti; ma, siccome precisa che la porta «divina» è quella a sud, bisogna concludere che è questa che corrisponde per lui al Capricorno, esattamente come per Numenio, vale a dire che anch’egli situa le due porte secondo la loro posizione nel cielo, e tale sembra quindi esser stato, in genere, il punto di vista dominante in tutta la tradizione greca, anche prima del pitagorismo. Inoltre, l’uscita delle anime dal ‘cosmo’ e il loro ‘ritorno a Dio’ sono propriamente una sola e identica cosa, di modo che Carcopino attribuisce, apparentemente senza accorgersene, lo stesso ruolo a entrambe le porte; Omero dice, tutto al contrario, che per la porta a nord si effettua la ‘discesa’, cioè l’entrata nella ‘caverna cosmica’ o, in altri termini, nel mondo della generazione e della manifestazione individuale. In quanto alla porta a sud, essa è l’uscita dal ‘cosmo’, e, di conseguenza, per essa si effettua la ‘salita’ degli esseri in via di liberazione; Omero non dice espressamente se si può anche scendere per tale. porta, ma ciò non è necessario, poiché, designandola come «entrata degli dèi», egli indica a sufficienza quali siano le ‘discese’ eccezionali che vi si effettuano, conformemente a quanto abbiamo spiegato nel nostro studio precedente. Insomma, che la posizione delle due porte sia considerata in rapporto al cammino del sole nel cielo, come nella tradizione greca, o in rapporto alle stagioni nel ciclo annuale terrestre, come nella tradizione indù, è sempre il Cancro a essere la ‘ porta degli uomini’ e il Capricorno la ‘porta degli dèi’; non può esserci in questo alcuna variazione e di fatto non ve n’è alcuna; è solo l’incomprensione degli ‘eruditi’ moderni che crede di scoprire, nei vari interpreti delle dottrine tradizionali, divergenze e contraddizioni che non vi si trovano.



La Basilique Pythagoricienne de la Porte Maieure. Non avendo il volume a disposizione, citiamo dall’articolo pubblicato anteriormente sotto lo stesso titolo nella Revue des Deux Mondes, numero del 15 novembre 1926.

Quelques aspects du symbolisme du poisson, in Études Traditionelles, febbraio 1936.

da: http://www.zen-it.com/symbol/guenonsolst.htm
Fonte:http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/zodpit.htm

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Cronobiologia - Il ruolo degli Equinozi

Messaggioda Artos » 10/03/2014, 7:03

Salve, sto cercando i periodi di 30 gg. 3 mesi, 6 mesi, 1 anno, 3 anni e 1/2 etc. in quanto sono periodi che sono scritti nel 4° libro della Pistis Sophia del Maestro Gesù. L'altro giorno Drago-Lontra Blu parlava dei Draghi di primavera ed ho trovato un qualcosa circa le stagioni i tre mesi e sei mesi del libro citato sopra. I draghi sono di cultura orientale noi in occidente dei Draghi si parla nella pratica filosofica-achemica o altre discipline che non sò ancora. Un saluto:

Cronobiologia - Il ruolo degli Equinozi

Ho precedentemente esaminato in generale lo sviluppo del corso dell’anno, dei Solstizi e degli Equinozi. Il tema può essere elaborato ulteriormente, evidenziando l’impatto sulla salute umana e sull’equilibrio energetico nell’uomo.

astrological-clock-lyonDa questo punto di vista sono gli Equinozi ad avere un ruolo molto più importante dei Solstizi. Per comprenderne la ragione dobbiamo rifarci alla teoria medica “umorale” che nasce con Ippocrate e fu la base di molte medicine tradizionali come quella greca, araba, ecc. giungendo fino ad uno dei suoi massimi esponenti: la grande erborista e mistica tedesca, Santa Ildegarda di Bingen. Come medicina tradizionale greco-araba, essa è ancora in uso in India dove è conosciuta come “Unani”, ed ha lo stesso riconoscimento giuridico della medicina ayurvedica.

Secondo la teoria umorale, i quattro Elementi (Fuoco, Aria, Acqua, Terra) hanno riscontro nell’uomo nei quattro Umori (Bile, Sangue, Linfa, Atrabile) determinando poi varie gradazioni di caratteri, commistioni dei quattro temperamenti di base, corrispondenti a questi umori. Le corrispondenze di questo sistema sono universali, comprese le stagioni dell’anno, così ad esempio avremo:

Aria - Primavera
Fuoco- Estate
Terra – Autunno
Acqua -Inverno

COMBINATORIA-BW-PS1

A questo primo dato dobbiamo aggiungere un secondo, e cioè che ogni elemento è composto di due qualità: il Caldo, il Freddo, l’Umido e il Secco, secondo un sistema di corrispondenze tradizionali e facilmente schematizzabile in diagrammi, di cui i trattati antichi spesso ci forniscono dei suggestivi esempi. In particolare all’Aria, e alla Stagione della Primavera corrisponde il Caldo e l’Umido, all’Estate (Fuoco) il Caldo ed il Secco, all’Autunno (Terra) il Freddo ed il Secco, all’Inverno (Acqua) il Freddo e l’Umido.

Ogni elemento ha in comune una delle sue due “qualità” con un altro elemento, essendo questa qualità comune a garantire il graduale passaggio dall’uno all’altro, poichè, nei suoi cicli, Natura non facit saltus, come insegnava Leibniz.

Tuttavia queste qualità non sono tutte paritarie. Vi è la modalità Caldo-Freddo, ad essere definita come coppia delle Qualità Attive. Mentre la modalità Umido-Secco è detta coppia delle Qualità Passive. In ognuna di queste coppie, poi, vi è una modalità favorevole alla vita o benefica e una malefica.

Ad esempio il Caldo è favorevole alla vita, il Freddo rappresenta giustamente la Morte. L’Umido è benefico, il Secco è nefasto. La massima condizione di beneficio si ha nel Caldo e nell’umido che si manifestano insieme. Basta osservare che, almeno nella biologia terrestre,in genere le condizioni necessarie allo sviluppo della vita sono un certo grado di calore e la presenza di acqua (“umidità”). Poichè le segnature “umorali” si estendono anche ai pianeti si comprende perché in astrologia, Saturno (freddo e secco) sia chiamato il “Grande Malefico” e Marte (caldo e secco) sia il “Piccolo Malefico”. D’altra parte Giove (caldo e umido) è il “Grande Benefico” e Venere (Fredda e Umida) il “Piccolo Benefico”. Sono sistemi di corrispondenze qualitative universali e dunque si prestano ad interpretare tutto il mondo naturale.

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Ora però, come ricordavo sopra, due Qualità hanno un ruolo Attivo e come tali sono considerate assai più significative per un bilancio dei loro effetti. Si tratta dell’Asse delle polarità Caldo-Freddo, mentre il secondo asse ha un ruolo nettamente meno influente. Se torniamo allo schema delle stagioni osserviamo che il passaggio dal Caldo al Freddo si ha fra “Acqua” e “Aria” dove la qualità fredda si inverte nella sua opposta (calda) mantenendo l’attributo qualitativo dell’Umido. Questo passaggio è la transizione dall’Inverno alla Primavera. Il secondo passaggio di Polarità si ha fra “Fuoco” e “Terra” dove il Caldo cede nuovamente al Freddo e si mantiene l’attributo della Secchezza: è il passaggio dall’Estate all’Autunno. Questi due momenti corrispondono esattamente alle due Porte Equinoziali.

equinoziL’Asse degli Equinozi taglia in due il corso dell’Anno, una metà calda e una metà fredda. Questo passaggio dal Caldo al Freddo è particolarmente importante e drammatico per i sistemi viventi, per quella che oggi chiamo “omeostasi”. Infatti gli esseri viventi devono “riprogrammarsi” per svolgere un diverso lavoro termico: in un caso devono trattenere il calore, nell’altro devono disperderlo. Si tratta quindi, a ridosso di questi due passaggi, di invertire completamente la propria azione e modalità, in relazione a queste due qualità “cosmiche”; e si tratta di un cambiamento assai problematico, prova ne sia l’effetto che si ha, passando repentinamente da ambienti caldi al freddo, o viceversa, o peggio ancora l’effetto stressogeno dovuto alle eccessive instabilità climatiche divenute oggi frequenti.

Così, gli inizi della Primavera e dell’Autunno comporteranno effetti sulla salute umana: si osserva infatti che, nel primo caso ci si espone maggiormente alle allergie, e nel secondo si entra invece nella stagione delle influenze e dei malanni da raffreddamento. Si noti infatti che l’Equinozio di Primavera si apre sotto il segno dell’Ariete, domicilio di Marte, che con la sua natura marziale dispone all’iperreattività immunitaria (allergia). L’Autunno si apre sotto l’influenza venusina di Bilancia, e qui Marte è in esilio, con inevitabile cedimento delle barriere immunitarie. Per questo a partire dall’Equinozio di Primavera gioverebbe assumere per contrastare le possibili allergie proprio piante venusine come Ribes o Rosa Canina che infatti, agendo sul cortico-surrene, addolciscono le “intemperanze” marziali.

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Si dovrebbe invece entrare in autunno assumendo rimedi marziali, come l’aglio ad esempio, per prevenire il rischio di influenze e malattie legate a virus e patogeni.
Fonte:http://asclepiosalus.wordpress.com/category/medicina-spagyrica/


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