serve toccare il fondo per risalire?

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drago-lontra blu
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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda drago-lontra blu » 20/10/2009, 5:43



Ognuno di noi ha una propria reazione, quando accenniamo ad una possibile depressione in atto molti non
comprendono
la gravità della situazione. Oltre che sentirti impotente e senza
espressione sembra che dentro di te ci sia un altra persona che prende
il sopravvento.
Non solo ci si sente inadeguati e incapaci, ma manca
anche la semplice voglia o forza di reagire seppur in minima parte,o a
controllare le emozioni, anzi vengono amplificate nel negativo, tuttto
diventa grigio, senza senso e interesse, la solitudine aumenta, però
quello che di solito è il consiglio miglore che arriva è questo:
Per poter risalire bisogna prima aver toccato il fondo, fatti coraggio, ora può solo andare meglio.
Ma è davvero cosi?......................







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Ospite

serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Ospite » 20/10/2009, 9:55

Alla mia Draghessa mattiniera un super abbraccio!!!


Una cosa di cui sono sempre stata fermamente convinta, ma fin da quando ero piccina e non mi ponevo interrogativi esistenziali è che nessuna prova che ci è messa sul cammino è più grande di quella che possiamo affrontare; tutto è in proporzione ed in misura nell'uomo, il braccio in proporzione alla mano, le prove della vita in proporzione all'ampiezza delle spalle :))
...anche se le proporzioni a volte trascinano in una spirale, l'oro del divino sa sempre manifestarsi...

Questo particolare ci sfugge, in quei momenti in cui la nebbia e la bruma sfocano e velano i contorni del reale ...ma possono ricordarcelo le persone che ci stanno accanto.

Penso poi sempre all'adagio alchemico che recita...'tutto quello che sta in alto, sta anche in basso' ...come sotto, così sopra... quindi forse, forse vi sono percorsi di vita in cui la Via alle Stelle si apre dal 'di sotto' ...non servirà poi risalire perché ci si troverà in quell'unico, luminoso punto ove tutto converge... dove la speranza si fa profumo di rose :)



Ospite

serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Ospite » 20/10/2009, 10:45

Per una considerevole parte della mia vita, la depressione è stata una "fedele" compagna. Il dolore che provavo era così violento che a ripensarci adesso, a volte, mi investe un senso di nausea fortissimo, nonostante ne sia uscita da anni, ormai.
La cosa che le persone mi dicevano più spesso, oltre a "devi reagire", era "stai tranquilla, peggio di così non esiste, puoi solo risalire"
E così è stato, in effetti... prima ho alzato solo un po' la testa, poi ho fatto forza con le braccia e sono riuscita a trascinarmi per un po', finchè non mi sono messa a gattoni, in ginocchio e poi in piedi. Adesso VOLO.
Tuttavia, io non penso che toccare il fondo fosse necessario. A parte che.... chi può dire quale sia davvero il fondo? Io ogni sera andavo a dormire pensando che peggio di così e sarei morta, invece il giorno dopo continuava.... Posso davvero dire di aver toccato il fondo? Sinceramente non lo so.
Anche in quei momenti, nonostante tutto, l'Amore era ben presente dentro me, e sono convinta, senza alcun dubbio, che nella mia risalita ci sia stato il seme dell'Amore.... quell'Amore che mi spingeva a vedere sempre una speranza, anche nel fitto buio del pozzo più profondo.
Sono stata gettata al centro della terra, in mezzo al fuoco bruciante, e anche lì ho visto e sentito l'Amore, sotto mille forme diverse. E' l'Amore che mi ha dato la forza di risalire, non il fatto di essere arrivata in fondo, perché, parliamoci chiaro: non sempre arrivati al fondo si risale, c'è chi inizia a scavare.
E' l'Amore che mi ha fatto comprendere quello che ha scritto Nova, che nulla ci è dato che non siamo in grado di sopportare. Non sarebbe Amorevole darci un peso troppo grande per noi. E' l'Amore che mi ha fatto comprendere che per ogni persona che si rialza, alre nove restano a terra, e non possono farcela senza che qualcuno tenda loro una mano.
E allora ecco perché ho "dovuto" bruciarmi con le fiamme: per poter riconoscere le piaghe e la fuliggine negli occhi di chi non riesce a uscire da quel fuoco.... Questo ho compreso.... e non era scritto nel fondo: era scritto nell'Amore.

Ospite

serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Ospite » 20/10/2009, 13:47

Che bel messaggio Neh'ympha!
Mi piace leggere qui, quando penso di avere un concetto chiaro, scopro che ci sono nuovi frammenti da aggiungere :)

Ogni tanto, quando non trovo risposte, esco in giardino e chiedo aiuto alla Natura.
Vedo fiori che si aprono di giorno e con ogni energia cercano il Sole, tendendosi verso la Sua preziosa Luce...vedo anche fiori che per schiudere le loro meravigliose corolle attendono il buio più intenso e nel cuore della notte sbocciano per irradiare profumo ed energia.
C'è meno amore in questo loro gesto? No, io credo che l'Amore sia invariato.

Questa è una cosa che io amo immensamente della Vita, quest'intrico di vie, di sentieri, che passano dall'ombra alla penombra per finire in aperta Luce.
Nei momenti in cui tutto mi sembrava buio (momenti semplici in realtà, il mio è un vissuto molto comune), mi si diceva di cercare la luce, il fatto di non vederla mi gettava ancora più nella palude dell'incomprensione ... poi ho compreso che non era 'male' la penombra in cui mi muovevo, che non dovevo fuggirle a tutti i costi, ma che dovevo comprenderla prima di superarla...non era indotta da nessun agente esterno ma da un 'moto' profondamente interno; un passaggio...perché Amore conosce infinite variazioni cromatiche, non ha inizio e non ha fine ed al contempo è l'alfa e l'omega.
Così, come per magia, mi sono trovata dall'altra parte dello specchio...(e mi sono messa a seguire il bianconiglio ...ma questa è un'altra storia... )

C'è uno studioso che amo tanto che chiama Amore...sintropia...ossia la Forza che sa agire contro l'entropia (<-- il principio che diversifica fino a produrre il deperimento delle cose).
Mi piace questa definizione, perché Amore accompagna ed unifica.

Sono certa che se dovessi commentare domani questa discussione, scriverei qualcosa di diverso, qualcosa in più o forse qualcosa in meno...perché siamo proprio in viaggio, in questo periodo...

Vi stringo forte, anime luminose che mi accompagnano

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" E allora ecco perché ho "dovuto" bruciarmi con le fiamme: per poter riconoscere le piaghe e la fuliggine negli occhi di chi non riesce a uscire da quel fuoco.... Questo ho compreso.... e non era scritto nel fondo: era scritto nell'Amore. "

Questa frase poi è davvero maestosa, e sento di doverla interiorizzare tanto.
Mi viene in mente l'Ossidiana...una pietra Nera che nasce dalla Lava che si solidifica a contatto con l'aria fredda...la chiamano la 'pietra dei Guerrieri' perché aiuta in quella parte di viaggio in cui è necessario riequilibrare e raccogliere le proprie energie.

Anna Maria Stella

serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Anna Maria Stella » 20/10/2009, 19:55

Anime nobili e luminose, vi abbraccio con tutto il mio amore che spero possa arrivare a voi come il vostro amore arriva a me ... non trovo altre parole che queste per poter esprimere i sentimenti e le emozioni che mi trasmettete nel leggervi ... siete la luce di questa Vita e la speranza per chi attraversa ancora questo tunnel oscuro ...
Grazie per le vostre testimonianze

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shanti
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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda shanti » 20/10/2009, 20:05

Anna, anima nobile e luminosa, tu fai parte di questa luce che porta speranza!
Un abbraccio a voi meravigliose Donne di Città di Luce, e uno agli uomini, anche se non sono così numerosi...
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda drago-lontra blu » 20/10/2009, 21:16

Hai ragione quando dici che se dovessi ritornare a rispondere a questo post fra qualche giorno direi delle cose differenti.
Posso ragionare col senno di poi, affermando che sono solo belle parole, quelle che enunciano: Dopo che hai toccato il fondo puoi solo risalire, perché ho vissuto su di me il detto: Al peggio non c'è limite.....
Cosi' come posso dire che da soli non ce la si fa, a meno di una fortissima determinazione.
L'unico modo per essere determinati è subire un trauma di riflesso, uguale e contrario a quello che abbiamo subito e che ha procurato l'abisso.
Procurato da noi stessi o da altri, è la molla che fa scattare la richiesta di aiuto verso noi stessi, ma trovo che sia difficile uscirne da soli. perché superato l'intento iniziale, arrivano le prime difficoltà , e serve una spalla che sostenga, un appoggio che non giudica ma comprenda.
ma quante sono le persone che sono disposte a sopportare un depresso per più di qualche tempo? si sfogliano come una cipolla dopo un po', e improvvisamente ci si accorge di essere soli a remare.....contro noi stessi.
Amare la vita, svisceratamente, amare la speranza della promessa che domani sarà migliore, avere fede e fiducia.
A qualcosa bisogna aggrapparsi, almeno all'inizio, bisogna credere su quel qualcosa, usarlo come salvagente, come tutto. Rischiare la dipendenza? Si, capita, anche questo, in quel momento in cui siamo totalmente vulnerabili, innocenti come pupetti, alla mercè di tutto e tutti.
Ma allora, chi ce la fa è solo fortunato o è stato guidato dal Divino sulla strada giusta?
e chi non ce la fa è sfortunato o ha vicino gli aiuti sbagliati?
Se la fortuna non esiste e il peso che portiamo è paragonato alla larghezza delle nostre spalle, dobbiamo dirlo, agli altri, di questa cosa, non solo, dobbiamo riuscire a convincerli che è vera.
La risposta che otterremo sarà: La fai facile tu, mica ci sei dentro.....
e allora ho dovuto rispondere: Ti sbagli, ci sono dentro, solo che io lo so e ho deciso che posso uscirne.....a qualsiasi costo.
vi voglio bene, anime splendenti
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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Angel » 21/10/2009, 12:56

leggo in silenzio non potendo fare a meno di fare TESORO di ogni cosa che qui avete lasciato......grazie sorelle
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda Ospite » 21/10/2009, 13:12

"La fai facile tu, non ci sei dentro"
Già.... e quando me lo dicono, io racconto.... racconto di quando arrivavo fino alla porta di casa, per uscire, e poi tornavo indietro, piangendo, perché non avevo la forza di aprirla. O di quando mi sentivo come chiusa in una stanza buia, senza finestre nè spiragli, e io a cercare disperatamente la Luce, e prendevo a spallate i muri, per cercare di abbatterli....
E nel raccontarlo, mi offro... offro la mano di chi sa cosa vuol dire essere soli, e di chi non si sfoglierà come una cipolla. Offro la Spada e lo Scudo di chi sa che a volte anche il miglior Guerriero non ha la forza di combattere. E allora loro lo sentono, e afferrano la mano. Alcuni, la tengono stretta fino a che non hanno la forza di camminare... altri dopo un po' la lasciano, e scelgono di restare nel loro buio. Rispetto la loro scelta, e continuo a sperare e pregare.

Rileggo quest'argomento, e mi trovo a piangere di gioia per la vostra bellezza....

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serve toccare il fondo per risalire?

Messaggioda shanti » 21/10/2009, 14:51

Se qualcuno è in fondo a un pozzo scuro e chiede aiuto, assicurati di avere forza sufficiente per due. Per tirarlo fuori senza cadere dentro anche tu.
Se per amore ti butti nel pozzo ma non sai uscirne, hai mancato e non sarai utile a nessuno, mai più. Se ti butti nel pozzo senza che ti venga chiesto aiuto, il pozzo ti catturerà.
Parole dure, ma vere, parole dettate dall'amore, anche se non sembra a chi non comprende la parola Amore nella sua pienezza. Assicurati sempre di avere, oltre a un grande cuore, la forza sufficiente. Se non ce l'hai cerca un alleato.
Se sei nel pozzo, non esitare a tendere le mani verso la luce, sempre, sempre troverai chi ha amore e forza e ti aiuterà ad uscirne, perché, come dici Drago, tu hai deciso che puoi uscirne.
Un abbraccio.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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