Il Serpente Rosso

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Oliviero Angelo
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Il Serpente Rosso

Messaggioda Oliviero Angelo » 10/09/2010, 22:20

Il Serpente Rosso

(Tratto dal libro "Maddalena l'altra metà di Cristo" di Annamaria Bona)


[Premessa personale: Annamaria Bona diffonde in questi tempi critici per la Terra, i messaggi dell'arcangelo URIEL, col fine di stimolare l'uomo ad abbracciare finalmente la Legge del cuore, per raggiungere insieme una Coscienza Cosmica globale.
In questo libro particolare lei si avvale tra l'altro anche di canalizzazioni dirette con la Maddalena.
In questo capitolo del libro che riporto in sintesi, alcune interpretazioni vengono avallate e date dallo stesso Arcangelo Uriel]



"All'interno dei misteri legati a Rennes Le Chateau, di cui rimando alla lettura dei numerosi testi, soprattutto inglesi e francesi che esistono sul mercato, si inserisce il Serpente Rosso. Esso è un libretto criptico, "Le Serpent rouge", di Pierre Feugere, Louis Saint Maxent e Gaston Koker, che si compone di poche pagine, redatto da tre autori misteriosamente deceduti dopo poco tempo dalla sua pubblicazione. Si è trattato di un suicidio o, come è più probabile, di omicidio? Non è credibile supporre che tre persone sane di mente si tolgano la vita senza alcuna ragione quasi in contemporanea.
Cosa contiene questo enigmatico testo di così esplosivo da indurre qualcuno a eliminarne gli ideatori? Forse si ripropone il solito tentativo di occultamento di qualche segreto che può rappresentare una minaccia per chicchessia?


Nell'ottobre del 1966 è stato scritto l'opuscolo che poi fu depositato il 17 gennaio del 1967, presso la Bibliothèque National de Paris, dal titolo "Le serpent Rouge-Notes sur Saint Germaine des Prés et Saint Sulpice de Paris". In Francia per legge, ogni opera scritta deve essere affidata in deposito in copia presso la Biblioteca nazionale.
Nella prima parte vi sono le immagini della chiesa di S. Germain de Près in cui vi è indicato il meridiano e il quartiere, poi le tombe dei re Merovingi scoperte nella chiesa stessa, la genealogia Merovingia, la Gallia del 511 e del 632 circa e la pianta della chiesa di Saint Sulpice (dove si trova indicato la sigla PS e il meridiano di Parigi).
Si dice che gli autori fossero degli iniziati appartenenti al Priorato di Sion.


Il libro è composto di tredici brevi poemi in prosa, corrispondenti ai segni zodiacali, comprendenti Ofiuco o Serpentario (nel mito greco era la rappresentazione di Asclepio, personaggio della mitologia, allievo prediletto di Ermete Trismegisto), posto tra Scorpione e Sagittario. Ofiuco viene associato alla dèa Madre Iside e rappresenta la Resurrezione, la Trasformazione.
Questi versi in sé non hanno alcun significato, e appaiono assolutamente incomprensibili se non si mettono in relazione con altre conoscenze.
L'Arcangelo Uriel, così come ha fatto per il "Vangelo di Maddalena" (nota personale: altro capitolo del libro), cercherà di farci luce sul linguaggio oscuro ed ermetico del testo, sebbene non tutto possa essere svelato.
Il contenuto di questo testo è un segreto d'incredibile portata, che ci riconduce ai misteri di Rennes Le Chateau (nota personale: altro capitolo trattante questo argomento).
Inizierei con una data che appare molto significativa e che collega diverse vicende: il 17 gennaio. In questo giorno viene pubblicato il libro "Il Serpente Rosso". Nello stesso giorno si festeggia San Sulpicio, nella cui Chiesa di Parigi, Saunìere si recò per decifrare le pergamene trovate a Rennes Le Chateau. Questa data è anche il giorno di morte di Marie de Negre, marchesa di Blanchefort (ultima discendente diretta di un Gran Maestro dei Cavalieri Templari), nella cui misteriosa lapide a Rennes Le Chateau vi era inciso: "Et in arcadia ego", la stessa scritta che appare nel famoso quadro di Poussin e che è stata poi rimossa, per cancellarne le tracce. E ancora il 17 gennaio si ammala Berangere Saunìere a Rennes Le Chateau, che morirà nei giorni successivi. La stessa data viene menzionata per indicare il momento in cui Sigisberto IV giunse a Rennes Le Chateau.
Uriel rivela che nel linguaggio matematico della luce, il numero 17 ha un significato particolare, e non è casuale il fatto che certi avvenimenti accadono proprio in determinati giorni. Il numero 7 addizionato al numero 1 genera l'8 (7+1=8). Il numero otto, caro ai Templari, oltre ad essere il simbolo dell'infinito, rappresenta anche la Grande Madre e il suo aspetto femminile, l'anima Risvegliata, il Rinnovamento. Quando il processo di ascensione sarà avviato, dice Uriel, si attiverà anche il nostro ottavo chakra e il collegamento con il Divino sarà facilitato."
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Messaggioda Oliviero Angelo » 10/09/2010, 22:22

Anime Amate cuoricino ,
tralascio di riportarvi integralmente i 13 poemetti originali tradotti dal francese (lettura invero interessantissima) con l'elaborazione degli stessi dell'Arcangelo Uriel che ha avallato frammenti di interpretazioni esistenti, decifrando il linguaggio arcano del testo e allargandone la visuale.
Ovviamente se qualcuno volesse prenderne visione anche qui posso sempre postarli in un secondo tempo, se me lo chiederete.
Dal libro stesso, però, voglio riportarvi la Sintesi del Serpente Rosso che ripercorre le tappe criptate dei 13 poemetti.

Con Amore cuoricino
Abbraccio

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Messaggioda Oliviero Angelo » 10/09/2010, 22:26

Sintesi del Serpente Rosso

Non è facile ricucire in un unico filo conduttore, l'enorme quantità d'informazioni che si trovano criptate in questo piccolo poemetto. Da quanto emerge, si può azzardare l'ipotesi che il contenuto riguardi una storia molto più antica degli ultimi 2000 anni.
Si parte dai manoscritti trovati dai Templari sotto il Tempio di Salomone, per arrivare alla conoscenza tramandata nel tempo dagli antichi Padri. Saunière è stato il nocchiero dell'Arca, colui che ha avuto in custodia l'eredità di questo sapere, noto solo a livello iniziatico.
Durante il difficile compito è stato necessario procedere con sistemi complessi per districarsi nei messaggi cifrati nascosti, aventi lo scopo di raggiungere la Regina addormentata: Maddalena, di cui l'abate troverà frammenti del corpo nella cripta della Chiesa di Rennes Le Chateau.
Le pergamene sono servite a Saunière per comprendere le varie vicende e si è potuto appurare che il tesoro di Salomone, contenente anche preziose conoscenze, è stato disperso in diverse località al fine di proteggerlo dai pericoli e dall'eventuale ritrovamento di una parte di esso.
Il riferimento al "cubo perfetto" ci introduce nella conoscenza misterica antica che associa il solido alla Verità. Per i Maya, l'albero della vita sorgeva su un cubo, per i Musulmani è la "Ka'ba", dove risiede la manifestazione di Dio in Terra, per gli Ebrei è il Santo dei Santi e viene chiamato Cubo di Metatron. Il cubo (associato all'elemento terra), deve unirsi al cielo (sferico) per raggiungere la Gerusalemme Celeste, il rinnovamento interiore presentato nell'Apocalisse proprio in forma cubica e di delicato cristallo dorato (l'uomo perfetto e purificato).
Riunendo insieme le verità nascoste si ricomporrà la storia dell'uomo e quando saremo finalmente purificati e innalzati ad una nuova vibrazione, potremo attivare il Corpo di Luce.
Per compiere questo passo evolutivo dovremo trascendere le forze opposte, unificandole nell'unico vero principio esistente; il Tutto.


Maddalena ha un ruolo importante in questo progetto Divino; lei ha in mano la pastorale, la "cross", il simbolo che, insieme allo scettro, detiene il potere regale di chi guida e protegge il popolo. La tomba, raffigurata nel celebre quadro di Poussin, sottintende una verità alchemica e sottile. Nel sepolcro si compiono le trasmutazioni, attraverso la Morte e la Rinascita. Maddalena è venuta sulla terra più volte reicarnandosi, portando il suo contributo femminile. L'energia di Maddalena si è manifestata attraverso donne in epoche diverse, per stimolare sempre lo stesso flusso ascensionale che l'uomo, per risonanza, era pronto a recepire.
Lei è stata S.Ildegarda, S.Chiara al tempo di S.Francesco d'Assisi, Giovanna D'Arco, la marchesa Blanchefort etc.


Santa Ildegarda (1098-1179), che fu iniziata alla dèa, riportò in Terra la concezione olistica che già Maddalena, attraverso le conoscenze Egizie ed Essene, aveva ampiamente diffuso. Secondo la visione di Ildegarda, la guarigione del corpo è strettamente legata allo Spirito e la salvezza dell'uomo è possibile solo se sarà in armonia con la Creazione, di cui egli è parte. L'armonico interagire di anima e corpo, secondo Ildegarda, rappresenta il presupposto per il raggiungimento della salute. In questo processo, l'anima è la padrona, la carne la domestica. L'anima ha il potere e il corpo si abbandona al predominio dell'anima, ritrovando il giusto equilibrio.


Anche nell'incarnazione di S.Chiara (1194-1253), lei e Francesco rappresentavano un'unica essenza (come Gesù e Maddalena), anche se avevano diverse attrattive. Lei grande dispensatrice d'amore e faro luminoso per chiunque; lui più riservato, richiamò il rispetto, più che l'amore di chi aveva accanto. Ma ciò che emergeva era comunque la loro fusione equilibratrice, la loro pienezza negli opposti.


Giovanna D'Arco (1412-1431), invece, come emblema femminile valoroso e amato, ha realizzato ciò che gli uomini non riuscivano a compiere, liberando la Francia dagli invasori inglesi. In un tempo oscuro di dominazione maschile, Giovanna D'Arco non poteva finire che immolata, ma il suo ricordo è rimasto eternamente vivo nella storia. Nel cuore degli uomini lei è la patrona di Francia, il simbolo eterno della Francia libera, della terra che già aveva ospitato in altri tempi Maddalena. Il suo stendardo aveva impresso i nomi di Gesù e Maria, i nomi da sempre legati all'eterna linea di sangue del Santo Graal.


La marchesa di Blanchefort (1714-1781), fu l'ultima discendente diretta del Gran Maestro dei Cavalieri Templari, colei che, in veste d'iniziata, tramandò le conoscenze esoteriche all'abate Bigou; il prete confessore della sua nobile famiglia. Ancora un'incarnazione in Francia, richiamata dalle energie che questa terra contiene e trasmette.


Tutto si perpetua in un ciclico alternarsi di vita e di morte e tutto si trasforma eternamente, ponendo le basi per una comprensione superiore, al di là dei nostri limitati sensi fisici.
La raffigurazione di Maddalena imbalsamata e "immersa nel fango" è il richiamo di un'energia che è stata bloccata nei secoli e che ha determinato un'involuzione nella nostra crescita, poiché ha congelato il principio femminino, acuendo una dualità distruttiva e propensa alla separazione.
Periodicamente si ripete il processo di purificazione e, durante la metamorfosi, la luce del rinnovamento verrà portata dal passaggio del pianeta Nibiru nei pressi della Terra. I popoli del mondo antico consideravano il periodico avvicinarsi del dosicesimo pianeta come il presagio di una nuova era, i cui risultati conducevano verso una rinnovata coscienza. Molti testi descrivono l'effetto che quest'evento era in grado di produrre sul genere umano(*)
Alcune leggende Maya, Hopi, Sumere, Egizie, e altre fonti bibliche, come il "Libro di Josué, il "Libro di Giobbe", il testo babilonese "Emma Elish", citano il passaggio del pianeta Nibiru nel nostro Sistema Solare.
Il passaggio di Nibiru-Marduk o Eden, che è un pianeta la cui massa è molto più grande di quella di Giove, ci farà varcare la soglia del nostro buio interiore e ci condurrà infine verso un Regno di Fratellanza, di Saggezza e di Pace.
Quando l'uomo sarà rinnovato nello spirito, si schiudderà per lui la porta del Divino e sarà un unione costante con la Fonte.
I luoghi, detentori di energie, tra i quali la zona di Rennes Le Chateau, saranno ponti di collegamento con il Cielo, che aprirà le "sue cataratte", e finalmente l'uomo riceverà il battesimo per la sua rinascita in Spirito.



(*) Gli antichi astronomi egizi, anche senza l'ausilio dei dispositivi tecnici moderni, sono stati in grado di lasciarci le loro precise osservazioni sui movimenti dei corpi celesti, attraverso i miti e le raffigurazioni. Essi avevano cognizione dell'orbita di Nibiru e hanno tramandato le loro conoscenze astronomiche nello zodiaco di Dendera (nel Tempio di Hathor, a pochi chilometri da Abido) e sul soffitto della tomba di Senmut: il famoso architetto e astronomo, amante della regina Hatschepsut.
Dopo ponderati calcoli astro-fisici e matematici e, in seguito allo studio delle orbite dei pianeti e delle stelle binarie e triple, si è giunti alla conclusione che lo zodiaco di Dendera contenga un messaggio di un'antica civiltà che ha lasciato traccia degli eventi astronomici successi migliaia di anni fa e destinati a ripetersi ancora nel futuro. La decifrazione dello zodiaco mostra le rotte orbitali di Nibiru, nel momento in cui queste stanno per incrociare l'orbita del nostro Sistema Solare. Il suo influsso gravitazionale causò sconvolgimenti durante uno o più periodi del ciclo processionale e ancora avverrà.
Gli dèi, nei miti, sono sempre stati correlati alle stelle e ai pianeti e infatti nella cripta di Senmut, nella parte centrale della scena raffigurata, sono disposte le tre stelle della cintura di Orione. Sotto queste stelle c'è la barca di Osiride-Orione e dietro la barca di Iside-Sirio.
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Messaggioda mariposa azul » 12/09/2010, 0:27

Più volte mi è capitato di leggere questo libretto in questi anni. Inizialmente era per me totalmente oscuro, poi, piano piano alcune parti diventavano maggiormente comprensibili, anche se è necessario comunque avere, a fianco del testo, una spiegazione, perché i versi sono molto ermetici.
Alcuni sostengono che è un falso, altri che è un libro scritto da chi ha conoscenze esoteriche molto profonde per cui non può essere un falso.
Comunque l'idea centrale del libro è il risveglio del femminino sacro:
Citazione:
Da quanto emerge, si può azzardare l'ipotesi che il contenuto riguardi una storia molto più antica degli ultimi 2000 anni.

Grazie Gladius un abbraccio abbracci
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Messaggioda Oliviero Angelo » 12/09/2010, 2:13

Si, cara Arcansiel... i versi dei 13 poemetti sono ermetici, criptici, ma per chi è "iniziato" o si avvale di conoscenze approfondite sui templari, i loro percorsi, i loro obiettivi, la loro ricerca e il loro scopo ultimo, la loro simbologia e i luoghi significativi delle loro tappe, risulta essere una preziosa mappa per non dimenticare e per non perdersi nel Viaggio.

Nella fonte che sto leggendo è spiegata quasi ogni riga di ogni poemetto.
Se ti interessa, per tua curiosità, posso riportartela integralmente, come avevo già detto.

E' vero quello che dici sul concetto di base del risveglio del femminino, ma questo è già un' "urgenza" di questi nostri tempi. Diciamo che questo libretto (una volta decodificato) dà ulteriori argomentazioni, conferme e qualche strumento in più per avallare questo concetto come Via quasi imprescindibile.

Grazie di esserci, anima luminosa!

Un abbraccio cuoricino
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Messaggioda mariposa azul » 12/09/2010, 18:26

Penso che possa essere interessante riportare qui il poemetto con la spiegazione a fianco, grazie per il tuo lavoro, grande anima

bluangel abbracci
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Messaggioda Oliviero Angelo » 13/09/2010, 0:40

Va bene, carissima Arcansiel... Per nostra mera curiosità e piacere d'intrigo eheheh... comincio a ritrascrivere qui sotto quanto nello stesso libro della Annamaria Bona ho trovato.
Ne trascriverò quattro o cinque alla volta e con pazienza in un paio di giorni l'avremo tutto sotto gli occhi.


Un abbraccione!


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Il Serpente Rosso



Istruzioni per la lettura:

la prima parte in corsivo rappresenta la traduzione dal francese del poemetto originale, mentre la seconda parte è l'elaborazione dell'Arcangelo Uriel che ha avallato frammenti di interpretazioni esistenti, decifrando il linguaggio arcano del testo e allargandone la visuale.
Ci sono alcuni punti in cui gli autori, nell'intento di occultare dei codici, inseriscono enigmatiche X.


ACQUARIO

Come sono strani i manoscritti di questo amico, grande viaggiatore dell'ignoto, essi mi sono giunti separatamente, tuttavia formano un tutto per chi sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, scaturire il nero.

Fa riferimento ai manoscritti del Mar Morto, messi in salvo dai sacerdoti del Tempio di Salomone, all'epoca del feroce attacco dei romani a Gerusalemme, nel 70 d.C. e poi custoditi da altri uomini nella storia. I documenti sono stati trovati separatamente in giare di terracotta in luoghi differenti, tuttavia le varie tessere ritrovate formano un puzzle che consente una lettura d'insieme.


PESCI


Questo amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrrivervelo? Forse come il nocchiero dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca che scruta verso il mezzogiorno, oltre la roccia nera.

Il nocchiero e amico è colui che ha in custodia l'Arca: l'abate Saunière, che è in veste di gnostico, iniziato e alchimista. Egli ha ereditato dalla memoria del tempo, le antiche conoscenze che tramanderà, attraverso messaggi che saranno da lui occultati.
Il suo nome, simbolicamente, è anche un numero: il sei. Con esso si identifica il famoso sigillo di Salomone, che viene rappresentato da un triangolo con il vertice in basso e un altro con il vertice in alto. Con il numero sei, si allude all'equilibio del principio femminile con il maschile: l'Androginia perfetta, che dovrà essere raggiunta attraverso la vibrazione che porterà Maddalena.
Il riferimentto del luogo è la zona della Linguadoca, già citata numerose volte e precisamente Rennes Le Chateau, con le due rocce: una bianca e l'altra nera. Guardando le rocce della collina si vede Blanchefort, dove vi era una fortificazione Templare che ha preso il nome dall'omonima famiglia, e Roc Négre dal caratteristico colore nerastro. Il simbolo dei due colori in contrasto si riferisce alla dualità.


ARIETE


Durante il mio difficile pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una via attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Io volevo giungere alla dimora della Bella Addormentata, in cui alcuni poeti vedono la Regina di un reame scomparso. Disperato di ritrovare il cammino, le pergamene di questo amico furono per me il filo d'Arianna.

Durante il difficile e simbolico viaggio, è stato necessario districarsi tra molte difficoltà, per giungere alla comprensione. Infatti, per capire le pergamene ritrovate e leggere il messaggio criptato, si è dovuto ricorrere all'alchimia. Il riferimento alla spada riguarda il metodo di decifrazione del testo lapidario della marchesa Blanchfort, in cui si è adottato un cifrario polialfabetico ideato da Vigenère, per estrapolarne gli indizi attraverso cui procedere. Esso si basa sull'uso di otto lettere estratte dal testo della lapide, che in sequenza formano la parola TEMEREPO, poi trasformata in "MORT EPEE" (morto di spada). Il testo viene suddiviso in due gruppi di sessantaquattro lettere e collocato su due scacchiere. Dalla postazione del cavallo vengono compiute alcune mosse a "elle". Laddove cade la mossa, si prende atto della lettera che vi sta scritta. Il procedimento viene definito: "passo del cavallo".
In svariati casi, per rendere più enigmatico il contenuto, non è chiaro il soggetto che si confonde in più persone o si disperde in tempi diversi, ma l'obiettivo resta inalterato. Si voleva trovare la Bella Addormentata: Maddalena, la Regina di un reame scomparso. Le pergamene che l'Abate Saunière troverà nella Chiesa di Rennes Le Chateau, rappresentano il filo d'Arianna che aiuta a comprendere la verità.


TORO


Grazie a lui, ormai a passi sicuri e con lo sguardo rivolto verso l'alto, io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto, che i fratelli della Bella nel bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada, quando fuggirono dal forte bianco.

Grazie al contenuto delle pergamene, si è potuto comprendere che il tesoro di Salomone e i documenti contenenti conoscenze tramandate nella storia agli iniziati, era disperso in sessantaquattro luoghi diversi. I Templari e i Catari (devoti al culto di Maddalena), contribuirono ad occultarli al fine di proteggerli. Il forte bianco è Montsegur, da dove quattro Catari erano fuggiti portando in salvo i documenti.
Il "cubo perfetto" fa riferimento al valore di perfezione che questo solido ha; infatti da qualsiasi parte lo si esamini appare sempre identico. Nelle antiche scuole iniziatiche Egizie, ebraiche e successivamente per i Templari, il valore del cubo era molto elevato. Da esso derivano i solidi Platonici, che sono connessi ai quattro elementi.
Queste antiche conoscenze sono state disseminate per preservarle, in modo da renderne possibile il ritrovamento, anche nel caso in cui alcune fossero andate distrutte.


GEMELLI


Riunire le pietre sparse, operare con squadra e compasso per rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Oriente a Occidente, poi guardando da Sud a Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre segnate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona ed essi erano il diadema di quella Regina del Castello.


Il linguaggio è Massonico e intende ricollocare insieme il tesoro di Salomone, suddiviso nei diversi luoghi, al fine di preservarlo nel tempo. Per raggiungere la meta si dovrà cercare il meridiano giusto.
Il riferimento è attinente al meridiano zero di Parigi (che passa esattamente per la Chiesa di Saint Sulpice e di Saint Germain des Prés), ma si estende oltre in tutte le direzioni; da Oriente a Occidente, poi rivolgendo lo sguardo da Sud a Nord. Viene indicato inoltre di osservare la Via Crucis (a Rennes Le Chateau), poiché all'interno si troveranno i luoghi in cui cercare, indicati in modo allusivo. Ancora, si sottolinea la figura di Maddalena, la Regina del Castello, colei che accolse gli insegnamenti esoterici impartiti da Cristo.


(CONTINUA...)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 13/09/2010, 17:51

CANCRO

Le lastre del pavimento a mosaico potevano essere alternativamente bianche o nere, e Gesù come Asmodeo osservava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace di vedere la vetta, dove dimorava nascosta la meravigliosa Addormentata. Non essendovi Ercole dalla potenza prodigiosa, come decifrare i mistriosi simboli impressi dagli osservatori del passato? Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fonte d'amore dei credenti, ci ridà il ricordo di queste parole: "CON QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI".

La citazione rimanda alla pavimentazione della Chiesa di Rennes Le Chateau a piastrelle bianche e nere, che rappresentano simbolicamente il bene e il male. L'immersione alternata delle due energie fa procedere, ma anche arretrare.
Inoltre si allude anche al principio per cui trascendendo le forze opposte, si accede alla verità; infatti sia Gesù (simboo del bene), che Asmodeo (simbolo del male), guardano nella stessa direzione.
La direzione segnalata dalle forze duali indica il luogo dove sono nascosti frammenti del corpo di Maddalena. La cripta della famiglia Blanchfort è la dimora della Bella Addormentata.
Nel bene è racchiuso il male e nel male è racchiuso il bene; entrambi sono una faccia della stessa medaglia, fusi nell'unico principio esistente: il Tutto. E' per questa ragione che simbolicamente Maddalena rappresenta il riflesso di Gesù, la sua metà. Senza di lei è impossibile raggiungere l'unità e con essa la Verità.
Metaforicamente appare impossibile vedere il luogo impenetrabile dove dimora Maddalena, per riuscire a liberarla. Mancando una forza prorompente (in alchimia si sostiene che per raggiungere "l'Opera" è necessaria una fatica d'Ercole), che consenta di realizzare questa missione, ci si chiede come si potranno interpretare i misteriosi simboli che alcuni uomini del passato hanno lasciato. Malgrado le difficoltà, è possibile attingere alla fonte della perseveranza e della fede. Il male ha, nella Conoscenza ottenuta grazie a Cristo, la sua soluzione (simbolicamente il segno della croce).



LEONE

Da colei che desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata Iside, Regina delle sorgenti benefiche.
"VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO". Per altri Maddalena, colei del famoso vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOTRE DAME DES CROSS
.


Il rifeimento è rivolto a colei che era al sepolcro di Cristo con il vaso di unguento: Maddalena. Un tempo era chiamata Iside, la dèa Egizia, Regina delle fonti salutari, cui è spesso associata.
Il passo menzionato si vede spesso esposto fuori dalle chiese: "Gesù disse: venite a Me voi tutti che soffrite e che siete oppressi e io vi ristorerò", ma non ha origini con Cristo. E' una citazione che si trova all'entrata del tempio di Iside, in Egitto.
Chi si muove in un percorso esoterico conosce la verità di questa donna, che si voleva incoronata sul trono a fianco di Gesù. Ella è la Signora con in mano la pastorale (la CROSS: il bastone episcopale che indica un grado di supremazia).
Spesso, infatti, Maddalena è raffigurata con in mano il libro della conoscenza e lo scettro. Lo scettro o la pastorale sono il simbolo del potere regale o sacerdotale di chi guida e protegge il popolo. Lei è "la donna che conosceva il Tutto", colei che conosceva il segreto di Dio, la portatrice del vaso messianico, la Signora della Luce.



(CONTINUA...)
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Messaggioda marisa » 13/09/2010, 19:27


Che lavorone stai facendo !!!!!


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Messaggioda mariposa azul » 14/09/2010, 20:44

Grazie Gladius, bellissimo ed interessante il lavoro che stai facendo. Grazie mille

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